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Autore: cele_gingers    03/12/2013    3 recensioni
Nella tua vita hai commesso tanti sbagli, Darius. Ma aver amato Lavinia non è tra questi.
Genere: Angst, Dark, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Darius, Lavinia, Peeta Mellark
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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È sbagliato.

È sbagliato ignorare lo sguardo di supplica che ti lancia un ragazzino smunto sul ciglio della strada, mentre chiede cibo per i suoi fratelli.

È sbagliato non reagire quando vedi l’ennesima bambina andarsi a mettere in fila davanti alla porta di Cray, sperando di essere scelta, sperando di poter aiutare la sua famiglia.

È sbagliato permettere che ogni giorno decine di padri e mariti si avventurino nelle miniere, sempre più giù, sempre più a fondo nella roccia, che prima o poi finirà per schiacciarli.

È sbagliato guardare la gente morire di stenti in silenzio, senza fare nulla per evitarlo.

È sbagliato accettare che ogni anno ventiquattro ragazzi vengano buttati in un’arena, a combattere per la loro stessa vita.

Sei così sbagliato, Darius.

Cerchi di urlare, ma dalla tua gola esce solo un suono gutturale, quasi un verso animale. Come un animale in gabbia, questo sei, Darius. Non riesci neanche a pensare lucidamente, sai solo che non puoi sopportare di perderla. Hai già perso tutto. La tua famiglia, i tuoi amici, la tua casa, la tua voce, la tua dignità.

I tuoi carcerieri ti urlano che sei uno scherzo della natura, sei sbagliato, devi essere eliminato. Tu e quell’altra testa rossa. Ti prendono a pugni, ti sputano addosso, ti deridono. Ma la tortura peggiore è starli a guardare mentre picchiano Lavinia. Mentre la prendono di peso, ormai svenuta, per portartela via.

Vogliono ucciderla.

Sei seduto sul pavimento, incatenato al muro. Di fianco a te c’è il ragazzo del pane. Sul suo viso noti i segni della tortura appena subita. Davanti a te una vetrata, e dietro di essa, una sedia elettrica. Lavinia ti guarda terrorizzata mentre azionano la sedia, procurandole spasmi per tutto il corpo. Lancia un grido, così simile ai tuoi. Poi si accascia inerte. Questa volta sei tu ad urlare, come se ti avessero appena strappato via una parte di te. E in effetti è così, perché Lavina era una parte di te.

I tuoi carcerieri non sembrano felici. Di certo non volevano che morisse così presto, così facilmente. Così, ovviamente, si accaniscono su di te. Ti picchiano, ti feriscono, e poi, quando pensi di essere giunto alla fine, ricomincia tutto da capo. Dopo svariate ore capisci che la tua morte lenta e dolorosa non è solo la tua punizione, ma anche quella del ragazzo del pane. Lui assiste impotente, con un’espressione sconcertata sul viso, ai pestaggi, alle amputazioni. Quando di te non è rimasto quasi nulla, il tuo ultimo pensiero va a Lavinia. Pensi a come il sole si rifletteva sui suoi capelli rame, incendiandoli. Al suo sguardo che comunicava più di mille parole. Alla sua mano stretta nella tua durante tutti i giorni di prigionia. A quanto l’hai amata.

Nella tua vita hai commesso tanti sbagli, Darius. Ma aver amato Lavinia non è tra questi.


 

 

 

ok, questa è la terza flashfic che scrivo in due giorni. la terza su Hunger Games. e mi ha distrutto emotivamente scriverla. ho sempre amato il personaggio di Darius e da tempo ci rimuginavo sopra.spero di aver scritto qualcosa di non troppo scontato, e che vi piaccia. se vi va, recensite, mi rendereste felicissima. cele_gingers xx

   
 
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