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Autore: BlackKay97    03/12/2013    4 recensioni
I fantasmi possono morire. Kaitou Kid è stato assassinato in circostanze misteriose. Con l'ultima lettera del Ladro Fantasma, Saguru Hakuba dovrà capire chi è il colpevole ed allo stesso tempo dovrà trovare il modo di non mettere in pericolo coloro a cui tiene.
(Storia scritta da Black&Kay)
Genere: Avventura, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Aoko Nakamori, Kaito Kuroba/Kaito Kid, Saguru Hakuba, Shinichi Kudo/Conan Edogawa
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il signor Udo camminava per la strada illuminata dai lampioni di un quartiere malfamato. Se il capo continuava ad assegnargli certe aree... sicuramente non sarebbe mai diventato un noto reporter! Si massaggiò il collo torturato dalla fascia che legava la fotocamera e borbottò chiedendosi che scoop poteva trovare in quella zona. D’altra parte la gente sa già che da quelle parti sono frequenti furti, omicidi ed altro. Nessuna novità, dunque. Si era munito di un coltello di grandezza consentita dalla legge per sicurezza: non sarebbe stato il primo reporter sul campo aggredito. Poi... sulla cima di un palazzo... un bagliore. Sarebbe stato del tutto insignificante, ma quella luce era così potente da vedersi anche da un uomo sotto la luce del lampione quale era Udo. Una piccola stella bianca nella notte. Si avvicinò passando per l’erba incolta ed imprecando contro il pessimo giardiniere, quindi si accorse che quella luce non era nulla, ma lo aveva condotto verso una notizia sensazionale.
A terra, le vesti bianche e rosse, gli occhi coperti di rosso, la cravatta con alcuni frammenti di vetro sopra, stava il corpo esanime del famigerato Kaitou Kid.

Ore 5:47 del mattino, 14 secondi.
Un diciassettenne biondo salì velocemente le scale del commissariato di Beikacho, le mani infilate nelle tasche del lungo trench che indossava per ripararsi dall'aria pungente del mattino.
Malgrado l'aria controllata che vi era sul suo viso, in realtà tranquillo non lo era affatto. Il cuore di Saguru Hakuba correva a un ritmo decisamente inusuale per una persona abituata a mantenere il suo aplomb anche inseguendo un ladro sui tetti dei palazzi di mezza Tokio.
Entrò nell'edificio, ricacciando velocemente la mano in tasca subito dopo, aggrottando la fronte. "Sto... Tremando?!" si chiese, sorpreso "No, non posso essere così agitato... Deve esserci un errore dopo tutto, no? Non può essere successo davvero e io lo dimostrerò." si auto convinse. Si avvicinò al banco della reception, attirando l'attenzione dell'agente in guardiola: - Salve. Devo parlare con l'ispettore Megure. -
La ragazza occhialuta dall’altra parte del bancone alzò lo sguardo con aria svogliata. Appena l’ebbe riconosciuto non mancò d’arrossire:- Detective Saguru! Certo! Avverto subito il capo! - e con una risatina compose il numero sul telefono.
Poco dopo Megure era seduto di fronte a lui nel suo studio del commissariato:- Posso fare qualcosa per te Saguru? -
- Veramente si, ispettore. La ringrazio per avermi ricevuto. - aggiunse, cercando di mantenere la sua compostezza, nonostante dall'esterno apparisse comunque completamente sé stesso. - Ho... Ricevuto una soffiata e vorrei verificarne la credibilità. - fece una piccola pausa - Avete... Avuto notizie di Kaitou Kid di recente? -. L’ispettore abbassò lo sguardo incrociando le braccia sotto il mento e rimase in silenzio alcuni istanti:- Saguru, prima vorrei sapere cosa hai sentito, se non ti spiace. Per il dipartimento è molto importante. -. Il diciassettenne spalancò gli occhi, con il cuore che accelerava i battiti. Il campo di Megure non erano i furti di Kid. Per quelli, c'era la task force dell'ispettore Nakamori. Megure si occupava di omicidi. La sua era la prima squadra investigativa. Cosa poteva essere importante per loro, se non possibili informazioni su un omicidio.
Hakuba deglutì, sentendosi la gola assurdamente secca. - Ho sentito che forse... C'è un reporter che dice di aver trovato in un campo il cadavere di Kaito Kid. -
- Le cose stanno così, allora. - pensò ad alta voce il detective prima d’alzarsi e dirigersi alla porta:- Perdonami, ma devo fare un comunicato urgente. - quindi uscì dalla stanza. Di certo non era il solito Megure: era più cupo, era turbato.
Il ragazzo rimase zitto a fissare la scrivania vuota. "No... Kid non è morto. Non può essere morto." pensava, cercando una soluzione logica. Prese fuori il cellulare fissando la fotografia della figura riversa a terra, il bianco macchiato di rosso. "No." ripeté "Kuroba non è così stupido da finire così. È troppo bravo per morire in questo modo."
D'impulso si alzò dalla sedia, avviandosi dietro alla scrivania dell'ispettore. Se c'era un caso ci sarebbe stato un fascicolo. Se c'era un caso ci sarebbe stato lui. Così avrebbe potuto finalmente dimostrare che non c'era nessun cadavere. Perché i fantasmi non potevano morire. E Kuroba, il ladro fantasma, non faceva eccezione.
Non dovette nemmeno faticare tanto: era sul piano, non ben visibile ma comunque tra le priorità. Rifiutandosi di guardarci dentro senza essersi preparato psicologicamente il detective prese il fascicolo, infilandolo tra la camicia e l'impermeabile. L'avrebbe fatto riportare dalla ragazza alla guardiola non appena avesse fotocopiato le pagine.
"I fantasmi non possono morire." cercò di auto convincersi per l'ennesima volta, uscendo dall'ufficio e richiudendo la porta alle proprie spalle.
Uscire dalla porta principale sarebbe stato stupido, considerando che non aveva finito l’incontro con l’ispettore questi si sarebbe accorto dell’assurdità della sua fuga. Optò quindi per l’uscita d’emergenza più vicina, ma non fece in tempo ad arrivarvi che lo strano ragazzino con cui aveva avuto a che fare in un occasione gli sbarrò la strada:- Detective Saguru, che sta facendo? - gli chiese con lo sguardo sveglio sistemandosi gli occhiali. Hakuba lo fissò, chiedendosi se il ragazzino che viveva con il detective Mori potesse essere già informato sui fatti. Scosse la testa: - Niente, controllavo dei documenti. - si mise le mani in tasca, per nasconderne il tremito - C'è Mori, con te? -
- No, non c’è. Hai paura che veda quello che hai preso? A proposito, cos’hai preso? -. Saguru scosse di nuovo la testa con un sorriso rassegnato: - Brillante come al solito Edogawa, brillante come al solito. - il sorriso scomparve - Ho il brutto presentimento che sia successo qualcosa di male a una... certa persona... E vorrei verificare personalmente la situazione. -. Conan fece spallucce sorridendo:- Per questa volta terrò la bocca chiusa. Ti dovevo un favore, no? - quindi gli voltò le spalle andandosene.
- Tsk. - sospirò Hakuba, avviandosi lentamente verso casa - Quel ragazzino è enigmatico quasi quanto Kid. -

"Dai rispondi.... Dannazione... Perché continua a suonare a vuoto?!"
Chiuse la chiamata con uno scatto secco, lasciandosi cadere sul letto in camera sua. Continuò a fissare il telefono che aveva in grembo, con aria corrucciata. Nelle due ore passate gli aveva telefonato almeno quindici volte e quello era stato il massimo risultato ottenuto.
Emise un verso a metà tra il sospiro e lo sbuffo, guardando l'orologio: 7:25 e 17 secondi. Si alzò, arrivando lentamente fino alla scrivania dove giaceva il fascicolo. Non aveva ancora guardato il contenuto, preferendo evitarsi inutili spaventi. Se solo Kuroba avesse risposto al cellulare non ne avrebbe avuto bisogno. Sarebbe bastato sentire la sua voce per poter archiviare quelle assurde ipotesi di omicidio.
"Ma perché non risponde?" si chiese, anche se  in cuor suo una risposta era già presente. Scosse la testa per l'ennesima volta, cancellando dalla sua mente la foto del ladro riverso a terra in una pozza di sangue. Si sedette alla scrivania, appoggiando sul banco i gomiti e lasciando cadere la testa su di essi, più esausto e preoccupato di quanto volesse ammettere. "Cosa dirò ad Aoko se oggi non si presenta a scuola?" si chiese, ma si affrettò a negare il pensiero "Ma scherziamo? Certo che verrà a scuola, e dovrò anche sopportarlo tutta la giornata come al solito..."
Gettò uno sguardo al telefono, muto e immobile dove l'aveva lasciato. No. Non poteva davvero essere così.
Fu il campanello di casa a riscuoterlo e, con fare svogliato, aprì la porta trovandosi Aoko di fronte.
- Hakuba! Scusami se sono venuta senza preavviso, è che... ho bisogno di parlarti. Posso? -
- Oh, certo Aoko. - annuì lui, cercando di mascherare la stanchezza e l'ansia che provava da quella mattina presto - Entra pure. - le fece cenno, spostandosi per farla passare. Lei si sedette sul divano:- Mio padre non fa altro che parlare di quello che è successo a Kaitou Kid. So che sembra un motivo stupido e che non mi riguarda, ma... mi ha ossessionata! Volevo sapere che ne pensavi tu e... - arrossì leggermente - ... non riuscivo ad aspettare la fine delle lezioni per parlarti. -. Il respiro di Saguru si congelò per un istante. - Q-quindi... - cominciò, rendendosi vagamente conto di quando la sua voce suonasse incerta, così differente dall'autoritario tono da detective che metteva su di solito - Quindi tu sai quello che è successo? Cosa sia di preciso, se posso chiederlo? -
- Beh... si. So che questo reporter ha scattato una foto al cadavere di Kid e secondo la polizia non è un montaggio. Mio padre sostiene sia impossibile Kid sia morto: sostiene dicessero così anche otto anni fa, ma si sbagliavano. Però... la sua ipotesi non è molto accreditata. Tu sei un grande detective, vero? Hai lavorato ad un paio di casi che implicavano Kid. Cosa ne pensi della questione? -
Cosa poteva risponderle? Che riteneva la cosa fosse tutta un assurdo malinteso, perché Kid era Kaito Kuroba e il Kaito che conosceva non si sarebbe mai fatto sconfiggere per morire in quel modo. Ma che la parte razionale di sé gli diceva che sotto potevano esserci delle prove, accreditate dal fatto che da quella mattina continuava a telefonare a Kuroba sentendo che nessuno rispondeva mai. Poteva forse dirle che magari era calmo all'apparenza ma che in realtà stava morendo di preoccupazione?
No, certo che no.
- Aoko... - cominciò, misurando bene le parole - Ho sentito anche io queste voci. Personalmente sono d'accordo con tuo padre: Kid è troppo bravo per morire così. Tuttavia non posso dire nulla con certezza prima di aver visionato le prove. -. Lei soppesò le parole e gli sorrise stringendo con le mani la cartella di scuola:- Grazie Hakuba! - si alzò in piedi - Non ti avrei disturbato se Kaito non fosse malato. Allora? Andiamo a scuola insieme? -
Lui annuì, salendo di sopra a recuperare lo zaino. Mentre saliva le scale la frase di Aoko, "Non ti avrei disturbato se Kaito non fosse malato", gli risuonava in testa a loop.
- Aoko? Posso chiederti una cosa? - domandò, mentre si avviavano. - Ma certamente! - acconsentì lei.
- Kai... Ehm, Kuroba è malato? Lo sei andata a trovare e te l'ha detto lui? -
- Cosa? Oh, no. Ieri dovevamo andare insieme a prendere un gelato e mi ha chiamato per dirmi che non stava bene e che se quella sera non avesse risposto sarebbe stato per quello. In effetti non mi ha risposto né ieri sera né questa mattina. Credo sia a letto con la febbre, no? -
- Già... è probabile. - rispose Saguru, mentre la sua mente iniziava a fare collegamenti. "Quindi anche lei non  ha ricevuto sue notizie dalla notte scorsa... Molto probabilmente Kuroba ha annullato l'appuntamento per preparare il furto a cui io stesso ho assistito ieri sera, attorno alla mezzanotte. Da quando ci è sfuggito a mezzanotte e tre quarti fino alle cinque di questa mattina, quando mi sono arrivate le foto, c'è vuoto totale. Mio Dio, Kuroba, in cosa ti sei andato a cacciare?".


Angolo di Black & Kay
Kay: Salve a tutti! Sono Kay, una delle due pseudo-scrittrici che gestiscono questo account! Questa è la nostra prima fic nel fandom e come protagonisti abbiamo scelto i nostri personaggi preferiti, alias Kaitou Kid e Hakuba Saguru! ... Povero il mio Kaito!!!
Black: ... è stato un omicidio. Salve! Sono Black, la seconda autrice! Non sto cercando di farvi spoiler tranquilli, è solo una mia citazione da fan di Detective Conan (Kay e le mie compagne di classe ne sanno qualcosa...) XD
Kay: Già, la tua frase preferita! XD Speriamo questo primo capitolo vi piaccia e vi incuriosisca. Ci auguriamo lascierete qualche recensione che ci permetta di continuare. Se vediamo che la storia non piace la lasceremo perdere. Uhm... quindi fateci sapere che ne pensate perchè se riusciremo a concluderla (grazie al vostro sostegno) potrebbe uscire qualcosa di quantomeno carino! ;)
Black: Grazie per la lettura, non dimenticate di avvsarci se vedete eventuali errori, così potremo sistemarli e migliorare! Alla prossima :)

Kay & Black
   
 
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