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Autore: pikachu    03/12/2013    3 recensioni
Salve sono pikachu, niente comenti sul nickname, comunque so che è strano fare ora una fanfiction di pasqua ma mi è venuta l'ispirazione quindi spero vi piaccia.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ai Haibara/Shiho Miyano, Detective Boys, Hiroshi Agasa, Shinichi Kudo/Conan Edogawa | Coppie: Shiho Miyano/Shinichi Kudo
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Prima di iniziare volevo dire che uso le virgolette basse per i dialoghi mentre uso quelle alte per i pensieri.
Pasqua: per ogni persona ha un significato diverso.
C'è chi la considera il giorno del Signore, altri, invece, soprattutto i bambini, un giorno in cui ricevere cioccolato a palate. Questo, però, non vale per due in particolare, ovvero Conan Edogawa, ragazzo dai capelli neri, gli occhi azzurri, porta gli occhiali. Possiede un carattere solare in grado di risollevare anche l'animo più triste. Un tempo era un detective liceale di nome Shinichi Kudo ma, a causa di un veleno somministratoli, si ritrovò ad assumere le sembianze di un bambino e ad inventare quel falso nome, ed Ai Haibara, ragazza fredda, dai capelli biondi, quasi castani, e gli occhi verdi, si chiamava Shiho Miyano ed era una scienziata che faceva parte di un organizzazione criminale, la quale la costrinse a creare un veleno in grado di uccidere le persone ingerendolo, senza lasciare tracce nel corpo. Quest'istituzione fu anche la la causa della morte dei genitori e della sorella, spingendo Shiho a fuggire ingerendo la sostanza da lei creata, che, invece di condurla alla morte, la fece tornare bambina, permettendole di costruirsi un'altra vita sotto il nome di Ai Haibara.
Questa giornata festiva, i due finti fanciulli, avevano deciso di passarla insieme ai Detective Boys e ad Hiroshi Agasa in campeggio. (Agasa è un uomo avente la maggior parte della testa pelata, tranne ai lati di essa, dove spuntano lunghi ciuffi di capelli grigi, e un grande pancione, dovuta alla sua alimentazione, all'inizio incontrollata. Lui è una delle poche persone che conoscono l'identità di Shinichi).
L'idea era venuta a Conan il giorno precedente.
Flashback
-Senta Dottor Agasa, visto che domani è Pasqua, che ne direbbe di andare in campeggio con i Detective Boys?-
-In campeggio? E cosa dovremmo fare?-
-Una caccia al tesoro! Sa è anche per distrarre un pò Haibara dall'Apotoxina... In questi giorni ha lavorato molto e non ha neanche dormito, quindi penso che le farebbe bene una bella vacanza tutti insieme. Cosa ne pensa?-
-Ok, ci sto! Ma di preciso quale sarebbe il tesoro?-
-Le uova di Pasqua! Ecco... di solito, in questo periodo, in alcuni paesi come la Germania, i genitori nascondono delle uova di cioccolato in vari posti, per esempio nel giardino della propria casa, e spetta ai bambini trovarli. Che ne dice?-
-Va bene, ma... quando le dovremmo comprare? Ormai i supermercati sono chiusi..-
-Non si preoccupi, a questo ho già pensato io: le ho acquistate questa mattina. Domani terrò occupati i ragazzi, mentre lei le nasconderà. Mi raccomando non lo faccia scoprire ad Ai-
-Non dovrei scoprire cosa?- disse la ragazza entrando in cucina.
"Maledizione.. ma da quanto stava ascoltando?"
Si domandò il finto bambino.
-Nulla Ai, niente di importante- rispose Agasa.
-Sicuri? Non è che mi state nascondendo qualcosa? Qualcosa che centra con l'organizzazione?- chiese con tono minaccioso.
-No, no. Giuro!- ribattè Edogawa.
"Accidenti, siamo nei guai.. Se scopre tutto è finita..."
-Mhhh... Ok.... Io torno sotto a lavorare sull'antidoto- proferì Ai.
Dopo che quest'ultima sparì nel suo laboratorio...
-Fiuuu, l'abbiamo scampata per un pelo... Allora Dottore, io ho già avvertito Ayumi e gli altri che domani abbiamo organizzato una gita, lei convinca Haibara a venire, però non le dica che è per questa caccia al tesoro-
-Ok, sta tranquillo. Ci vediamo domani-
-Va bene! E mi raccomando: non ci faccia aspettare come al solito!-
-Si. Tanto non tarderò-
Fine Flashback
E adesso erano tutti lì, ad attendere il solito ritardatario....
-Uffi ma quanto ci mette?- chiese Mitsuiko (bambino intelligente, anche se non come Conan, ha una cotta per Ai)
-Non lo so..- rispose Ayumi (bambina positiva e allegra, dai capelli corti e castani e gli occhi azzurri, è la migliore amica di Shiho e le piace Conan)
-E pensare che aveva detto a me di essere puntuale...-enunciò Agasa.
-Cinque..quattro..tre..due..uno...- contava nel frattempo Haibara.
-Aspettatemiiii!! Non lasciatemi qui!- urlò Conan.
-Sei sempre il solito Edogawa.- Disse lei freddamente.
-Scusa se non trovavo una cosa estremamente importante- ribatté lui.
-E quale sarebbe, questa "cosa estremamente importante"?- domandò la giovane insospettendosi sempre di più.
-Ehm....-" Avrei dovuto tenere la bocca chiusa..."
-Conan! Vedo che hai portato gli attrezzi che ti avevo chiesto di comprare!- Intervenne, in aiuto di Conan, il dottore.
-S-si...- Disse porgendogli la busta.
- Benissimo, grazie- rispose Hiroshi
Haibara disse tra sé:" Mhhh...non penso che in quel sacco ci siano proprio degli attrezzi... Come mai tutti questi misteri?"
-Bene, ragazzi! Siete pronti?- chiese Agasa.
-Siiii!!!- risposero con il solito entusiasmo i bambini, tranne,ovviamente, Haibara e Conan.
Dopo aver caricato i bagagli in macchina i ragazzi si accomodarono nell'auto.
Durante il viaggio...
"... Chissà che cosa mi staranno nascondendo... e se fosse successo qualcosa di grave? Ho paura che Conan si sia cacciato in qualche guaio con l'organizzazione..."
Pensava Shiho.
-Hey, Haibara! Che cos'hai? Non fare quella faccia così preoccupata! Oggi è pure un giorno festivo.... C'è qualcosa che non va?- domandò Conan, rendendosi conto dell'amica, particolarmente assorta.
-No, niente-rispose lei glaciale.
-... Ok...-
-Conan, posso chiederti una cosa?-
-Certo-
-Cosa farai quando troverò l'antidoto?-
-Non lo so...- rispose, per lo più a se stesso che ad Haibara. -Tu, piuttosto: tornerai ad essere adulta o rimarrai bambina?-
-... Penso che rimarrò in questo corpo...-
-Ah... va bene...-
"Come mai mi sento così triste? Perché? ....Non me lo so spiegare neanche io."
Dopo qualche minuto, Ai si addormentò appoggiando, involontariamente, la testa sulla spalla di Edogawa, causando come reazione il rossore di quest'ultimo.
"E se mi stessi innamorando davvero di lei? In effetti è da un pò che quando i nostri sguardi si incrociano oppure le nostre mani si sfiorano, sento una strana sensazione allo stomaco e divento rossissimo... No.. ma che sto dicendo? A me piace Ran... che stupido che sono..."
Per tutta la durata del viaggio, Conan rimase assorto nei suoi pensieri a rimuginare se davvero le piacesse Ai o meno... guardandola di tanto in tanto, e pensando che, quando dormiva, sembrava un'angelo...I Detective Boys, invece, passarono il tempo tra videogiochi, fumetti e indovinelli del Dottor Agasa, non rendendosi conto di nulla.
Quando arrivarono nel posto in cui sarebbero dovuti accamparsi,rimasero meravigliati. Era così bello quel luogo: davanti a loro vi era uno spazio immenso, dove poter piantare le tende, circondato da alberi di vario genere e in alcuni punti, all'interno della radura, si potevano intravedere delle cascate.
-Wow, è fantastico- commentò Ayumi.
Nel frattempo Conan si occupò di svegliare Haibara.
-Ehi Ai! Ai alzati! Siamo arrivati!- la chiamò dolcemente.
-Eh? Ma cosa?- Quando Haibara si rese conto della posizione in cui aveva dormito, si alzò di scatto, imbarazzatissima, ricomponendosi,però, in un istante mascherando quel velo di imbarazzo, con la solita maschera di freddezza.
-Come mi hai chiamata, scusa?- disse fulminandolo con lo sguardo.
-Oh... ecco...io....-
"Ora sono morto... Però,anche se solo per un secondo, l'ho vista imbarazzata... Com'è carina quando diventa rossa... Ma che vado a pensare! A me piace Ran!"
-... Va beh, non importa. Chiamami pure Ai- concluse lei rivolgendogli un sorriso sincero e dolcissimo, facendo andare nel pallone Conan.
-Ehiiiiiiii! Ragazziiii! Ci aiutate a montare le tende?- urlò Genta.
-Si, si arriviamo!- risposero in coro i due finti bambini, distraendosi da quell'attimo in cui sembrava fossero entrati in un altro mondo, e dirigendosi verso gli altri.
Mentre Haibara aiutava Ayumi, Conan si diresse da Agasa:
-Dottore, penso che sia il momento: lei vada a nascondere le uova, io intanto tenterò di tenerli occupati e alla massima distanza da lei. Teniamoci in contatto con la ricetrasmittente, le presto la mia.-
-Va bene, io vado-
Detto questo il dottore si diresse verso il bosco.
Nel frattempo Conan, cercò di tenere i ragazzi impegnati...
-Uffiii, io mi sto annoiando e ho pure fame! Ma dov'è andato il dottore?- si lamentò Genta.
-Genta tu pensi sempre a mangiare. Eppure abbiamo fatto uno spuntino mezz'ora fa!- rispose Mitsuiko.
-Però ha ragione riguardo al dottore: dove sarà andato?- chiese Ayumi.
-Forse ha incontrato un orso e adesso sta combattendo contro di lui, oppure lo ha mangiato, o...- Genta si fermò.
Silenzio generale, pure gli uccelli avevano smesso di cinguettare...
-Io stavo solo scherzando... eheh- concluse imbarazzato..
-Penso che sia andato a raccogliere la legna per il pran...- Haibara non ebbe il tempo di completare la frase, che una voce la interruppe.
-Conaaaan! Ho finitoooo- urlò Agasa correndo verso i bambini.
-Finito? Finito cosa?- chiesero in coro i Detective Boys.
-Ecco- iniziò a parlare Conan alzandosi – il motivo per cui abbiamo organizzato questa gita è per una caccia al tesoro-
-Una caccia al tesoro?- risposero entusiasti Ayumi, Genta e Mitsuiko.
-Si, avete capito bene. Agasa, nell'ambiente circostante, ha nascosto delle uova di Pasqua, e spetta a voi trovarle.
Ecco qui ci sono delle mappe che indicano i luoghi da perlustrare. Ovviamente non possiamo andare tutti in unico gruppo, proprio per questo adesso dirò come dovrete dividervi. Sappiate che le squadre non le ho decise io, ma il dottore. Allora... la prima sarà formata da: Genta, Mitsuiko, Ayumi e lei,dottore, mentre la seconda da me e Haibar.... Aspetti un momento! Io e Haibara? Ma lo fa apposta Agasa?!- Disse Conan rossissimo.
-Eheheheh...- il dottore rise.
Poi si avvicinò a Shinichi e gli bisbigliò -Tanto lo so che hai una cotta per lei... Ammettilo-
-Coooooosaaaa! No dai!- rispose Kudo, in imbarazzo.
-Comunque le squadre ormai sono formate, e non si possono cambiare.-
"Questa me la paga!" Pensò Conan.
Quando Edogawa si ristabilì...
-Benissimo, ragazzi... andiamo!- Annunciò con il cuore che gli batteva all'impazzata.
Loro -Siiii!-
Come stabilito, si divisero nei rispettivi team....
Dopo aver fatto numerosa strada, la squadra di Conan aveva già trovato nove uova su dieci. Ormai rimaneva solo l'ultimo.
-... Allora... il decimo dovrebbe trovarsi vicino al fiume e... Haibara cos'hai?-
-Niente, ma levami una curiosità: cosa ti ha bisbigliato prima il dottore, da farti diventare rosso?-
-Eh??? Nulla, davvero!-
-Sicuro?-
-Si..-
-Sicuro, sicuro?-
-Si!-
-Allora perchè quando ti ho posto questa domanda sei diventato tutto viola?- chiese la ragazza con tono malizioso.
-Ehm..... eheheheh....- :eheh:
-Allora?- disse avvcinandosi ancora di più a Conan, facendolo andare nel pallone.
-Ecco...- Ormai era diventato completamente color porpora...
Haibara si avvicinò di più e quando era ad un soffio dalla sua bocca...
-Stupido!- gli disse tirandogli il naso.
-Ahia! Ma perché lo hai fatto?-
-Cosa pensavi che ti avrei dato, un bacio?-
-No....- rispose, evidentemente deluso.
Haibara tra se:
"Quanto adoro metterlo in imbarazzo. Si vede che c'è rimasto male. Penso che dopo lo accontenterò."
Dopo questo pensiero, Haibara, disse -Su, andiamo. Mi ha chiamata Ayumi prima... e ha detto che il loro gruppo ha già trovato tutte le uova e che stanno aspettando solo noi. Sbrighiamoci se non vuoi che si faccia notte fonda.-
-....Ok....- rispose lui.
L'Ai team (così si chiamava la loro squadra) non aveva trovato ancora l'ultimo uovo...
-Conan, ma quanto ci vuole? Io sono stanca.. è da un'ora che cerchiamo e ancora nulla, non ne posso più, torniamo indietr...-
-Trovato!-
-Cosa?-
-L'ho trovato! Adesso possiamo andare!-
-Conan, io sono completamente sfiancata, non riesco neanche a reggermi in pied...-
Haibara non riuscì a terminare la frase perché cadde a terra, svenuta.
-AIIIIIIIII!!!- urlò Conan.
Il suo nome e la faccia preoccupata di Shinichi furono le ultime cose che vide. Poi solo nero, soltanto nero, il colore che le aveva rovinato la vita e l'aveva circondata fin da piccola. Successivamente sognò cose orribili, ma soltanto una cosa le era rimasto impressa: Gin, che sparava a Conan, colui che l'aveva guidata e mostrato che nella vita non esisteva solo quel colore. Colui che la spingeva ad andare avanti e che era la sua unica ragione di vita e adesso era lì, che moriva davanti ai suoi occhi.
-Conaaaaaaaaan!- urlò alzandosi di scatto.
Adesso, si accorse Haibara, non si trovava più nel bosco, ma su un letto. Il suo.
-Ai! Ai sta tranquilla. Ci sono io con te.- gli disse Edogawa.
"Allora era solo un brutto sogno, per fortuna..."Pensò sollevata.
-Cos'è successo?- chiese subito dopo.
-Avevamo trovato l'ultimo uovo e poi tu sei svenuta. Ti ho portata fino alla macchina... ehm... in braccio. Il dottore ha accompagnato Ayumi e gli altri a casa e poi si è diretto qui. Per tutto il viaggio ti ho sentita dire nomi di membri dell'organizzazione... Devi aver avuto un brutto incubo. Ma cos'hai sognato? Prima di svegliarti hai urlato pure il mio nome...- domandò, sempre più curioso.
-Ecco... ho visto che Gin mi seguiva e stavo fuggendo da lui insieme a te. Ad un certo punto ci siamo trovati in un vicolo cieco. Gin aveva preso la pistola e aveva sparato e poi tu... tu... ti sei messo davanti a me, assorbendo il colpo al mio posto, e poi... p-poi....- Haibara scoppiò il lacrime.
-Shhhh... sta tranquilla. Non piangere, ti prego. Era solo un incubo- detto questo l'abbracciò, cullandola.
Soltanto due volte l'aveva vista in quello stato: una volta era stato per sua sorella, e adesso.
A poco a poco, Ai, iniziò a calmarsi e smise di piangere.
Quando si riprese disse: -Conan, grazie...-
-Di niente. Sappi che io ci sarò sempre per te. Ecco,tieni.- disse porgendole un uovo e facendole l'occhiolino.
-L'avevo comprato per te questa mattina, per questo sono arrivato in ritardo.
-Uh? G-grazie...- detto questo lo prese e lo posò sul comodino.
-Però questo non basta- disse con tono malizioso lei.
"Caspita! Si è ripresa subito....- pensò tra se Kudo- ma adesso cosa avrà in mente? Non vorrà comportarsi come prima.... nella foresta..."
-C-cosa v-vuoi fare Haibara?- domandò lui, balbettando ed iniziando ad arrossire...
-Chiudi gli occhi...-
-Cosa... si, certo... sono convinta che andrà a finire come prima-
Un occhiatacca di Ai bastò a fargli cambiare idea.
Conan chiuse gli occhi e aspettò chiedendosi come avrebbe fatto con Ran se lo avesse baciato, poi, dopo una decina di minuti, si stancò di aspettare e li riaprì, trovandosi Ai a pochi centimetri dal suo viso. Quest'ultima gli tirò di nuovo il naso, causandogli dolore.
-Ah ah. Che stupido! Ci sei cascato di nuovo! Troppo facile illuderti!-
-Uffi... che cretino che sono... ci sono cascato come una pera cotta-
" Kudo c'è rimasto male di nuovo... Vediamo ora come reagirà" pensò lei.
-Conan, chiudi di nuovo gli occhi...-
-Eh no! Non ci credo di nuov...- Ai lo gelò con lo sguardo- Ok, ok, lo faccio-
"Diamine e ora come lo spiegherò a Ran? Non ne ho idea... Va beh aspettiamo e vediamo cosa succede, ci penserò dopo...."
Dopo qualche minuto...
"Lo sapevo... era uno scherzo, di nuovo... che idiota che sono..."
Conan si sentì toccare una spalla, si girò e... si ritrovò a baciare Ai.
A quel contatto, diventò rosso. Una forte scossa lo investì e, alla fine, si sciolse anche lui, baciandola appassionatamente.
Fu Haibara a fermarsi.
-Grazie Conan. Non dimenticherò mai questo giorno di Pasqua. Ma cosa dirai a Ran?-
-.... Ci penserò dopo, ma per ora...-
Conan prese Ai per un braccio, tirandola a se, riprendendo a baciarla.
Finalmente tutti e due avevano ottenuto quello che volevano. Conan era riuscito a rispondere alle domande che da giorni si poneva: amava veramente Ran? Shiho, invece, aveva trovato qualcuno che potesse essere in grado di trasmetterle l'affetto che, fin da bambina, le era stato tolto. Testimoni di quel momento erano solo le quattro mura di quell'abitazione e i loro cuori, che battevano all'unisono e che avrebbero ricordato quel giorno di Pasqua per sempre...
  
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