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Autore: RobynODriscoll    04/12/2013    1 recensioni
[EDIT: questa storia nasce come "30 days OTP challenge" indetta da Erin00, ma siccome non riesco ad affrontare tutti prompt ho deciso di tenerne solo alcuni e tentare di trasformare i momenti slegati in una storia unica. Ci saranno alcune modifiche in fieri ai capitoli già pubblicati. Snow/Grumpy, possibile Red/Charming.]
Leroy e Mary Margaret. L'ubriacone della città e la maestrina fedifraga. Già come coppia di amici erano alquanto improbabili, ma come coppia romantica sono davvero ridicoli. Questo è ciò che pensa la gente di Storybrooke quando li vede passare mano nella mano; ma loro, due anime più simili di quanto si possa immaginare a un primo sguardo, non sembrano darvi troppo peso. Fino a che Emma non rompe la maledizione, e i ricordi di una vita passata tornano, prepotenti, a dividerli. Brontolo e Biancaneve, che assurdità. Come possono anche solo aver sperato in un lieto fine?
Genere: Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing | Personaggi: Leroy/Brontolo
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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8. Shopping

 

D'accordo, Mary Margaret aveva infranto la sua promessa. Ma insomma, erano così graziosi, e le avevano fatto pena nel negozio di animali, in quella gabbia così piccola che a malapena potevano saltellare, figurarsi volare. La verità era che non sopportava di vederli rinchiusi, e appena aveva posato lo sguardo su di loro avevano fatto quel chirp così carino...

«No.»

Di fronte alla coppia di Inseparabili (il quinto duo alato che si presentava a casa nel giro di quindici giorni), Leroy aveva subito opposto un grugno duro e irremovibile.

«Ma Leroy!»

«Avevamo un accordo.»

«Che fastidio ti danno? Li libererò comunque in un paio di settimane, il tempo di riprendersi dalla malnutrizione e far sgranchire loro le ali nella voliera...»

«Che fastidio mi danno? Te lo faccio vedere subito.»

Con quelle parole, Leroy aprì l'armadietto dove tenevano il pane raffermo che Mary Margaret teneva da parte per i suoi amici pennuti. Uscì dalla porta a vetri che dava sul piccolo giardino della casa che avevano affittato da qualche mese, si circondò di un cerchio di briciole e ne prese un grosso pugno in entrambe le mani, lasciando il sacchetto ai propri piedi. Nel giro di pochi istanti, un cinguettio persistente invase l'aria, mentre piccoli pennuti di forme e colori differenti si posavano allegri, zampettanti e affamati sulle braccia di Leroy, sulla sua testa, sulle spalle e tutto intorno a lui, banchettando famelici.

«Eccolo qua, il fastidio. Non posso mangiare un dannato panino nel mio dannato giardino, che questi dannati mi prendono per il loro dannato fast food personale! E sono già un'orda, Mary Margaret. Un'orda. Non abbiamo bisogno di altri due mangiapane a ufo.»

Lei non demorse. Sbuffò, poggiò la gabbia a terra, incrociò le braccia al petto come sempre faceva prima di iniziare a replicare...e fu allora, che il suo sguardo incrociò il sacchetto del negozio di fai da te sul tavolino. Un sogghigno vittorioso si delineò sulle sue labbra, e causò l'accigliarsi improvviso del suo compagno.

«Guarda guarda...qualcuno ha fatto shopping.»

Estrasse dal sacchetto qualcosa che le era diventato molto familiare, da quando conviveva con Leroy: un set di punte per trapano elettrico.

«Nuovi giocattolini? Se non sbaglio è la terza volta che vai al negozio di fai da te, questa settimana.»

Lui si scrollò di dosso qualche uccelletto, ma i più continuarono a beccargli addosso senza turbarsi più di tanto. Replicò teso, sulla difensiva. «Avevo bisogno di attrezzi nuovi per rimettere in sesto la barca. Dunque?»

«Perché? Questi...» Mary Margaret andò verso l'armadio che stava sul fondo della stanza, e incurante del progressivo pallore di Leroy aprì l'anta con un gesto teatrale. Una gloriosa cascata di pennelli, brugole, punte da trapano, cacciaviti, martelli e pialle si rovesciò, con un tintinnio trionfante, sul pavimento della cucina. «...non bastavano?»

Si guardarono. Lei con un'espressione vittoriosa, lui con le guance gonfie per lo scorno.

«D'accordo» si arrese infine. «I pennuti restano.»


NdBlackFool

Accidenti, è passata una vita da quando ho aggiornato l'ultima volta e moltissime hanno già finito la challenge! Ho appena trascorso un paio di mesi piuttosto impegnati e allo stesso tempo impegnativi, e il ciclone non è ancora passato del tutto...ma ho deciso di continuare comunque questo progetto. Amo troppo la Snowy per metterla da parte...e grazie al prezioso consiglio di Giulia/Yoan, che mi ha suggerito cosa avrebbero potuto comprare MM e Leroy, l'ispirazione si è riaccesa! Chissà quando riuscirò ad andare avanti. Spero presto.
Grazie a chi è passato di qui! ^_^ 


Laura.

Ps: so che liberare i pennuti che non appartengono a un determinato clima è molto dannoso, in primis per loro stessi e in secondo luogo per l'habitat circostante. Ho solo voluto giocare un po' semplicisticamente con il topos di Biancaneve circondata da uccellini cinguettanti XD

   
 
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