Entro i camera il più piano possibile. Lui sta dormendo. Sembra un piccolo angioletto. Un angelo prigioniero di un demonio, buffa come situazione. Diamine quant'è bello. Coperto da un semplice lenzuolo, i capelli scompigliati e la bocca semi aperta.
Mi avvicino a lui e dolcemente lo sveglio. Non è da me essere dolce o così smielato, ma con lui è diverso. Si sveglia e mi guarda intimorito.
-Buon giorno!-. Gli dico, mentre lui mi guarda dalla testa ai piedi. -Dove sei stato?-. Mi chiede debolmente. Ha paura, come si fa a non averne di me. Gli porgo il sacchetto che ho con me. Lui mi guarda strano, ma poi lo afferra e lo apre, afferrando un cornetto e un cappuccino. -Sono andato a comprarti la colazione. Io non mangio quasi mai, ma tu credo di si, quindi... -. lui mi sorride e comincia a mangiare.