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Autore: carta_stracciata    04/12/2013    3 recensioni
"Ed ecco che mi immersi di nuovo in quei bellissimi occhi grigi,mentre sento la melodia che si libera dalle delicate corde della chitarra.Quegli occhi che sapevano farmi perdere nel vuoto.Non avrei mai saputo che un giorno un ragazzo poteva farmi provare quella sensazione.Vorrei averlo al mio fianco per sempre,perché se lo perderei vorrei solamente svegliarmi da questa bellissima illusione,magari con lui che mi sussurra -Hei,Emma,forza svegliati,è solo un magnifico sogno.-
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico
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I pochi raggi di sole oltrepassano la persiana blu della camera,raggi che accecano gli occhi.
Mia sorella dorme ancora rannicchiata sotto le coperte come un procione in letargo.
Sento già mio padre che prepara il caffè a mamma,si sente quel maledetto sbattimento tra cucchiaino e tazza,che rumore fastidioso..
Non voglio alzarmi,voglio terminare il sogno interrotto, ma tanto a che serve rifugiarsi nei sogni?
Mi rassegno,mi incomincio ad alzare,è sempre colpa dei raggi di sole,per questo amo l'inverno,cioccolata calda,rannicchiarsi sotto le coperte col computer sulle gambe,e soprattutto niente raggi di sole a svegliarti!
Vado giù dal letto a castello,sembro molto un personaggio dei film di Halloween,quindi vado in bagno e sistemo ciò che posso,poi raggiungo la cucina dondolando a destra e sinistra,tipo zombi vivente.
Come immaginavo,mio padre prepara il caffè e il maledetto rumore del cucchiaio mi devasta le orecchie,ero molto tentata a strappare quel dannato cucchiaino e farlo sciogliere nel microne,ma ciò che riesco a fare è solamente un cenno con il capo mentre mi avvicino al mio posto della tavola.
Mio padre,Salvatore,mi nota e mi sorride dicendomi:" Buon giorno signorina,era ora che ti svegliassi!":io ovviamente,la mattina non capisco niente,non mi piace parlare,ho paura di dire frasi molto insensate del tipo "ieri ha citofonato il delfino per avere le caramelle"quindi ciò che riesco a rispondere a mio padre è un insulso "mh".
Lui continua a parlarmi,mi aggiorna di cosa ha visto ieri sera in TV,mi chiede quali sono i miei piani del giorno,ma non capisce che la mattina è meglio non parlarmi o farmi domande,sennò incomincio a urlare come un gatto senza il suo cibo.
Finisco di prendere il mio odioso latte caldo che sembra non finire mai,poi,sempre dondolandomi mi reco in bagno e cerco di risistemarmi.Mi fisso allo specchio e penso che sono la ragazza più imperfetta di questo mondo,gli occhi castani che si riflettono sul sole,le fossette ai lati del mio finto sorriso,la pelle chiara,i capelli castani che mi scendono sulla spalla con una lunga treccia riuscita male.
Mi continuo a guardare allo specchio e mi chiedo se un giorno riuscirò a levarmi dalla testa che sono la peggiore in tutto e che smetterò di dirmi che odio il mio corpo, e che invece penserò a dire che tutte le ragazze sono perfette;ma non posso essere solo io a pensarla così,in questa società ormai è inutile dire qualcosa di sensato,perciò urlo al mondo aiuto,ma tanto è inutile,nessuno riesce a sentirmi.
  
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