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Autore: Aven90    05/12/2013    2 recensioni
Breve OS che riflette Riddle quando ha incontrato lo Specchio delle Brame. Uguale a come ha reagito Harry? Forse, ma siamo davvero sicuri che Silente sia rimasto a guardare?
Genere: Introspettivo, Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Aberforth Silente, Tom Riddle/Voldermort
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dai Fondatori alla I guerra
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Personaggi: Tom Riddle/Lord Voldemort 
Prompt: lo specchio delle brame.

Non è stata una buona idea sgattaiolare fuori dal dormitorio per una visita al reparto Proibito, me ne rendo conto. Ma ho bisogno anche della notte per poter sapere tutto della magia!

Però… il cuore che batte, l’adrenalina di non farmi scoprire dal custode, il rischio di una punizione… tutto molto eccitante, devo ammetterlo. E io, che sono il “più” della scuola, al di sopra di ogni sospetto, è ancora più eccitante.

E quindi sono finito in quest’ala del castello. Non credo di averla mai notata prima. Dovrei più spesso fare visita a Hogwarts di notte, poiché nuda fa vedere tutti i suoi segreti, scevra da quegli idioti che osano chiamarsi studenti.

È una bella stanza, illuminata dal chiaror di luna. Lento e circospetto indago ogni angolo, sia mai che mi sfugga un passaggio segreto!

Si direbbe un’aula in disuso, ma non ha banchi né sedie, ma solo lavagne e altro ciarpame inutile.

Chissà quali segreti nascondi, o aula?

Poi lo vedo. Un panno candido attira la mia attenzione. È così… magico, il modo in cui riflette la luce delle tenebre.

Lo tocco. È ruvido, come se quasi mi stesse convincendo di non scostarlo per vedere cosa cela.

Ma io, che sono Tom Riddle, Prefetto di Hogwarts, mi si nega questa quisquilia?

Un colpo netto e il panno cade giù.

È solo uno specchio. Deluso, mi volto per andarmene, ma le gambe mi bloccano sul posto.

C’è qualcosa che non va in questo specchio. È fin troppo nitido, come se volesse riflettere qualcosa in più del mio riflesso.

Mi avvicino. Di nuovo, il cuore mi batte all’impazzata, ma stavolta non è il piacere del rischio, ma la curiosità, come quando Silente mi disse di essere un mago. Non ho dormito quella notte, in quanto la mia fantasia ha galoppato così tanto da aver inventato incantesimi su incantesimi. Quanto ero infantile! La magia non è una cosa che si sogna!

Eppure, questo specchio non è d’accordo, cosa stai cercando di farmi vedere?

Poi accade. Urlo, e ben presto mi ritrovo seduto, col fondoschiena dolorante.

Un essere bianco come latte, vestito di un mantello nero, con due fessure al posto del naso e due occhi rossi come fuoco ridotti a fessura, mi osserva.

Mi osserva, e mi tende la mano. Cosa vuoi da me?

Poi me ne rendo conto. Ma certo, mi dico, sono io. Io, padrone di tutto, io, padrone perfino della morte.

Sto da favola. Ho un esercito fedele di soldati pronti a dare tutto per la mia Causa.

Bene, Lord Voldemort, il tuo regno sta per cominciare. Presto uscirai da quello specchio.

Sorrido e mi lascio andare in una risata. Cupa, fredda, come piacciono a me. le mie risa echeggiano per l’intera stanza, e non importa ormai se mi scoprono.

“Riddle”

Quasi ho un infarto. Che ci fa Silente qui? E quando è entrato?

“Professor Silente! Non l’avevo notato!”

Silente ridacchia. Quanto è odioso! “Certo che no, Tom, ero invisibile! Comunque, vedo che anche tu hai scoperto il fascino dello Specchio delle Brame. Hai già capito a cosa serve?”

Sorrido di sghembo. “Suvvia, professore. Persino Hagrid ci sarebbe arrivato. Riflette i desideri. Riflette le passioni. Riflette il nostro cuore, e il mio cuore mi porterà in alto, me lo sento”

Silente annuisce. “Esatto. Tom. Ma ti chiedo di non tornare più qui. Non serve a niente rifugiarsi nei sogni…”

“… e dimenticarsi di vivere? Crede che starei imbambolato ore a vedere me stesso realizzato senza renderlo reale? E lei che ci vede, nello specchio?”

So bene che Silente non mi ha mai apprezzato, quindi non m’importa se posso risultare sgarbato. Comunque, se si è stizzito per come mi sono rivolto, non lo da a vedere e il suo tono rimane leggero.

“Oh, ci vedo un paio di calzini nuovi. La gente mi regala sempre libri!”

Dopo questa risposta sibillina, mi volta le spalle e se ne va. Che stupidaggini, Silente! Chissà che ci vedi nello specchio! Comunque, sappi che distruggerò i tuoi piani e ti costringerò a riconoscere il mio valore, un giorno.

   
 
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