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Autore: Lady_Wolf_91    05/12/2013    8 recensioni
La notte è quel momento dove il più piccolo rumore sembra fare un frastuono assurdo.
Il ticchettio flebile dell'orologio sembra quasi il rumore di un pesante martello, il nostro stesso respiro ci infastidisce.
La notte fa paura, perché è di notte che i nostri peggiori incubi diventano realtà.
Alcuni incubi però, sono più reali degli altri!
Genere: Dark, Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Questa storia partecipa al contest ONIRONAUTICA, creato dal gruppo Le ragazze e i ragazzi della porta accanto. 
I Giudici:
*musica tensiva in sottofondo*
Zanna Aleksandrovna Metanovahttp://www.efpfanfic.net/viewuser.php?uid=213374
Malaria Efp: http://www.efpfanfic.net/viewuser.php?uid=434498
Lori Liesmith
http://www.efpfanfic.net/viewuser.php?action=favstor&uid=74834#favstor
Mery Scrittricedistorie (Vella): 
http://www.efpfanfic.net/viewuser.php?uid=237708







Mi stendo sul letto con le lenzuola che profumano di pulito, è stata una giornata lunga e faticosa ma quanto vorrei non dover dormire.
‘Sei pronta?’
Ignoro la vocina distorta nella mia testa e chiudo gli occhi, sento i muscoli rilassarsi mentre un leggero brivido percorre il mio corpo, il mio respiro si fa più regolare e alla fine, mi addormento.
È inevitabile no?
Tengo gli occhi serrati mentre respiro con fatica:
“È solo un sogno, è solo un sogno, è solo un sogno…”
‘No, non è solo un sogno, lo sai no? Andiamo, lo sai!’
Ancora una volta ignoro quella voce, ormai ci sono abituata, apro gli occhi e mi guardo intorno.
Buio.
È tutto nero intorno a me, presa dal panico, tasto quella che dev’essere una parete alla ricerca dell’interruttore, quasi esulto quando lo trovo, lo premo e…niente, nessuna fonte di luce irradia quell’oscurità.
‘Sei così divertente, lo sai che non puoi accendere la luce vero? Allora perché ti ostini a provarci ogni volta?’
“No, no, no, ti prego, non di nuovo…”
Devo essere sicura di quello che sta succedendo, così, conscia della mia esperienza, faccio un salto e mi ritrovo a fluttuare nell’aria.
“Maledizione!”
‘A noi la gravità non piace, è così obsoleta!’
Sarà capitato anche a voi di sognare vero? E ditemi, che sogni fate? Sogni felici? O magari incubi che vi fanno tremare le ginocchia?
Io faccio sogni lucidi, onironautica, è così che si chiama, mi sono informata bene!
Da che ne ho memoria ne ho sempre fatti, sogni che hanno sempre il brutto vizio di prendere una piega decisamente sgradevole.
Anche a me piacerebbe fare sogni normali, si, di quelli dove se muori poi ti risvegli con la fronte imperlata di sudore e la bocca spalancata; il punto è che se muori nei sogni lucidi non ti risvegli più.
Sei definitivamente morta.
Ci ho messo un po’ a capirlo e ho imparato questo piccolo dettaglio a mie spese.
‘E ora cosa fai? Tremi? Oh, povera piccola dolcezza, non ti ci abituerai mai eh?’
Ho anche imparato che la voce che ho sempre sentito nella mia testa altro non era che Lei, una specie di subdola coscienza o, per meglio dire, una specie di me, una me perversa e oscura, una me invisibile agli occhi degli altri.
Ma non è Lei il problema, Lei si limita a torturarmi con la sua vocina stridula e a ridere delle mie disgrazie.
Il problema vero è…
‘Oh oh, eccolo qui, vengano signori vengano, inizia lo spettacolo!’
Mi giro e Lui è li.
Nero su nero eppure terribilmente nitido, mi osserva, con gli occhi rossi e le fauci grondanti di bava spalancate, bramose della mia carne.
È qui per me, ci è sempre stato, non so cosa voglia o chi sia, ho letto da qualche parte che gli incubi scaturiscono dalle nostre energie rinnegate, alcuni dicono di dover affrontare la situazione, che nel mio caso vorrebbe dire affrontare quel coso, in modo da sedare il conflitto e sentire cosa nasconde.
E ci ho provato, ci ho provato davvero e sapete cosa ne ho ricavato? Un braccio rotto ed un’enorme cicatrice sulla pancia, provateci voi a spiegare come vi siete fratturati un braccio nel sonno, o perché avete una cicatrice del genere!
Appunto, non è facile.
Affrontarlo è decisamente fuori discussione, scappare? No, sapete cosa si dice dei cani randagi? Che non bisogna mai, mai correre via da loro, perché quello fa scattare il loro istinto, ti vedono come una preda e ti rincorrono finché non ti hanno preso.
È più o meno quello che succede con questa belva quindi, no, non corro, rimango ferma cercando di domare il panico che sento fluire nel mio corpo e attendo.
Lui si avvicina, sempre di più, sembra quasi ghignare mentre la bava gli cola fin sulle zampe, aspetto fino a che il suo respiro putrido mi arriva al volto e salto.
Se mai vi capiterà di ritrovarvi in un sogno lucido ricordatevi una cosa, la gravità nei sogni è molto relativa.
Galleggio nell’aria mentre Lui urla, o ulula, non lo so, so solo che quel verso mi ghiaccia il sangue, smetto di fissarlo e inizio a camminare nell’aria anche se sarebbe più corretto dire che volo.
‘E alla fine la nostra bambina è diventata saggia eh? Ma cara, ricorda che Lui è furbo!’
Continuo a volare mentre lo sento dietro di me, sento il suo respiro tremulo, le sue zampe che scalfiscono un terreno che non vedo e posso sentirlo, senza aver bisogno di vederlo, mentre si alza sulle zampe e con un movimento fluido mi afferra la caviglia.
‘Una nuova cicatrice per te, questa come la spiegherai?’
Non urlo, tanto non servirebbe a nulla, uso tutta la forza che ho per dimenarmi e scalciare, mentre lui affonda gli artigli nella mia carne che si lacera come fosse burro, mi attira sempre più vicino tanto che riesco a vedermi riflessa nei suoi enormi occhi rossi, sento un conato di vomito salirmi su per la gola, distolgo lo sguardo e mi trovo ad osservare la lunga cicatrice che sono riuscita a lasciargli sul ventre l’ultima volta, mi mordo il labbro, mi faccio forza e mi concentro, posso farlo, io posso farlo.
E ad un tratto il nero diventa blu e mi ritrovo a nuotare, mentre Lui annaspa e affonda rapidamente, nuoto senza guardarmi indietro, puntando lo sguardo su quella che sembra essere una luce, la mia luce!
Lui urla ancora e sento mille brividi percorrermi il corpo ma non me ne curo, continuo a nuotare attraverso la luce e…
Spalanco gli occhi e sono nel mio letto, evito di guardarmi la caviglia, il dolore che sento è più che sufficiente, afferro la sveglia e la fisso a intervalli regolari.
7.40
7.41
7.42
È tutto normale, sono davvero tornata e questo non è un falso risveglio.
Libero il fiato che non mi ero accorta di trattenere e involontariamente sorrido.
Anche se il sorriso ha vita breve.
‘Brava, i miei complimenti, anche questa volta ti sei salvata, ma lo sai no?’
Lui tornerà;
‘Esatto, Lui tornerà’
Verrà di nuovo la notte e io chiuderò di nuovo gli occhi e Lui tornerà.
‘Lui torna sempre.’
 
 





Angolo dell'Onironauta

Un buon salve a tutti voi che avete letto questa OS!
Non so spiegarvi perché ho scelto di scrivere questa cosa perché, come per la maggior parte delle volte il mio cervello ha agito da se!!
So solo che appena ho visto il tema di questo contest mi si sono illuminati gli occhi perchè si, nel mio repertorio oltre a sogni che si avverano ci sono anche questi benedetti sogni lucidi!
Mi sono iscritta senza avere la minima idea sul cosa scrivere, poi sono andata su wikipedia a cercare di informarmi bene su questa Onironautica e man mano che leggevo la storia si formava nella mia testa!
All'inizio l'avevo scritta in seconda persona, non chiedetemi perché, ve la posto in prima perché confrontando le due versioni questa è quella che mi piace di più.
E niente, spero vi sia piaciuta...e...boh...ciao!!!
 
   
 
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