Non faceva che guardarlo. Sempre.
I suoi occhi si beavano della sua vista. L'udito della sua voce, che in modo suadente carezzava le sue orecchie.
La mente dei suoi piani, delle sue idee.
Sentiva battere il cuore, quel cuore che sembrava morto, impietrito. Quel cuore che i pił,  e a volte lei stessa, pensava di non avere.
Ma ogni volta che lui la guardava con i suoi occhi penetranti, che sembravano scrutare ogni parte del suo essere, lo sentiva battere furioso nel petto.
Sarebbe morta per lui. Era la sua ossessione. Avrebbe dato qualsiasi cosa per essere guardata da lui. Per essere utile ai suoi scopi.
Non gli importava di essere usata e basta. Purchč fosse lui a farlo.
Era questo che pensava, a pochi attimi della grande battaglia.
Avrebbe lottato al suo fianco, avrebbe ucciso per lui.

Lo guardó con la coda dell'occhio, trattenendo il respiro.
Era qualcosa piś profonda dell' amore, quella che provava. Era ossessione. Ossessione e devozione. Un'accoppiata letale.
Per lui aveva torturato. Aveva ucciso. Persino un membro della sua famiglia. E senza alcun rimorso.

Si morse il labbro carnoso, sfoderando la bacchetta, con quel ghigno pazzo che si estendeva agli occhi, che non facevano che inquadrare il castello e il viso del suo Signore.
Bellatrix era pronta. 
Strinse l'impugnatura della bacchetta ed entró nel castello, lanciando maledizioni ovunque, seminando terrore e morte.
Era sempre stato cosi per lei. Avrebbe ucciso ancora e ancora.
Tutto per una sola occhiata da parte del suo signore. Per un suo solo cenno.

Continuó a combattere. I visi cominciavano a diventare confusi nella sua mente.
Persone che aveva ucciso giacevano ai suoi fianchi, in una massa informe. Scavalcava cadaveri di persone che rifiutavano di accettare il loro destino, mettendosi contro l'unico che avrebbe trionfato.
Cercava con lo sguardo lui, i suoi occhi, le sue labbra, le sue mani agili che, con stoccate e lampi di luce, uccidevano e seminavano il panico. Ma lui non c'era.
Fu un attimo, quando venne colpita al cuore dall'incantesimo della traditrice del suo sangue dai capelli rossi.
Sgranó gli occhi. Era finita.
Prima di cadere sul pavimento pieno di scheggie, gettó ancora un occhiata in giro, alla ricerca di lui.
Che non c'era.
Non gli sarebbe importato della morte della sua serva pił fedele. Non gli era mai importato. Era solo una pedina.
E per la prima volta in tutta la sua vita, Bellatrix pensó di aver fatto un errore. Un errore che l'aveva portata sin li.
Poi chiuse gli occhi, e fu solo il buio.