Harry Styles è, ed era sempre stato, un ragazzo forte che, davanti ad ogni difficoltà, prende un bel respiro, si scompiglia i ricci e decide giustamente;
Harry Styles è,ed era sempre stato, un ragazzo ferito, addolorato, con molte cicatrici, che ricoprivano i suoi polsi ,le sue caviglie e il suo cuore;
Harry Styles è, e sarà sempre,per il semplice motivo che non si sente se stesso, debole: come se un macigno fosse sulla sua strada a fermarlo, a ricordargli che lui, suo padre, l'ha abbandonato;
Harry Styles era, e sarà sempre, un cantante:oh, non uno famoso, ancora deve partecipare alle audizioni per x factor, ma uno di quei cantanti che con una birra e una buona base di chitarra ti cantano quelle canzoni che non scorderai mai;
E forse è questo il semplice motivo per cui Anne, sua madre, decide di iscriverlo alla competizione, di svegliarlo, porgergli un buon caffè, e di correre agli studi per l'audizione.
Il ragazzo era agitato, come mai nella sua vita, si sfregava le mani sudaticce e sperava di riuscire a far uscire almeno una nota dalla sua gola, che il quel momento sembrava arida più di un deserto e di certo non era in grado di produrre alcun suono, si guardava intorno meravigliato della grandezza e della capienza di quel posto, con gli occhi verdi ancora più grandi e sgranati del solito ad osservare tutto quasi a voler ricordare ogni minimo particolare.
Dopo una lunga attesa, che al ragazzo sembrò un eternità, salì su quel palco, cantò, scherzò, rise e, infine ricevette quei "si" che tanto agognava, saltò dalla gioia, e per quanto volesse festeggiare con la sua famiglia si fiondò al bagno, perchè con tutta quella pressione, durante l'attesa, non vi si era recato neppure una volta.
Poco dopo aver finito, era ancora lì, davanti allo specchio ad osservarsi e a respirare, poi, qualcosa:
Quel qualcosa era un ragazzo, o meglio, gli occhi del suddetto ragazzo, che si proiettavano sul giovane calorosi e sorridenti "possibile che due occhi sorridano?" si chiese Harry scuotendo la testa e osservandoli meglio : erano azzurri,  così chiari da essere color ghiaccio, ma avevano leggere venature di verde che li facevano risaltare ancora di più, "possibile che anche essendo ghiacciati mi facciano riscaldare così?".
-Hi-Si ritrovò a dire il ragazzo dagli occhi azzurri ridendo.
-Oops! scusa mi ero incantato!- Rispose arrossendo lievemente il riccio.
-Ehm, non so come dire, oh al diavolo!mi fai un autografo? ti ho sentito cantare e sono sicuro che andrai lontano! Sarò il tuo primo fan!-
Harry arrossì, ora sua faccia aveva il colorito di un peperone maturo, "perchè mi fa questo effetto?" si ritrovò a pensare fissando il ragazzo, e si! si era ancora una volta imbambolato davanti alla bellezza del moro.
-Certo! piacere il mio nome è Harry!-Rispose con voce ansiosa il ragazzo.
-Il mio Louis-
I due iniziarono a parlare e parlare, fissandosi, ridendo , conoscendosi, e Harry man mano che sentiva Louis parlare, avvertiva un sentimento caldo e rosso affollare il suo cuore; passò una buona mezz'ora, ed Anne chiamò al telefono suo figlio preoccupata, Harry staccò ridendo.
-Mia madre pensava che  fossi  caduto nel bagno-
Louis rise, una di quelle risate difficili da scordare.
-Credo proprio di dover andare- Disse il riccio con gli occhi bassi.
-Ci rivedremo Harry, lo so-
I due si salutarono con dei sorrisi, delle promesse silenziose, tutti e due erano molto colpiti l'uno dall'altro, tutti e due speravano silenziosamente di incontrarsi, non c'era un perchè, o una ragione valida ai loro sentimenti, o alla voglia di rimanere insieme, per di più in un bagno! fatto sta che si erano legati, con uno di quei legami forti, che uniti al destino,stanno già collaborando in attesa di farli rincontrare nuovamente.