Fanfic su artisti musicali > Guns N'Roses
Ricorda la storia  |      
Autore: The Edge    06/12/2013    5 recensioni
Grace, nel frattempo, osservava con notevole interesse la mano sinistra di Izzy, che era pericolosamente vicina alla sua manina di burro.
Con uno slancio afferrò l’indice del chitarrista e lo strinse.
Sorrise soddisfatta, aveva raggiunto il suo obbiettivo e lo aveva catturato.
E fu così che Izzy Stradlin si vide sequestrato il suo dito innocente dalla presa ferrea della figlia del suo migliore amico.
Questa volta toccò a Duff di sorridere divertito «Mi sono dimenticato di dirti che Grace ha una passione innata per le mani. Passa le ore a sbavare sulle mie dita.»
«Dici che lo riavrò?» domandò dopo un momento di silenzio il chitarrista.
«Probabilmente sì, ma non ti posso assicurare quando.»
«Bene, l’importante è sapere che riavrò il mio dito.»
Genere: Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Duff McKagan, Izzy Stradlin, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Izzy si morsicò leggermente il labbro inferiore, cercando di mascherare un sorrisetto.


«Stradlin, è inutile che cerchi di rimanere indifferente. Lo so che da una parte stai sghignazzando e dall’altra vorresti essere al mio posto. Lo so. Peccato che questa fortuna non ti tocca.»


Jeff ridacchiò e incrociò le braccia al petto «Te lo concedo, sto ridendo sotto ai baffi…- Izzy si interruppe momentaneamente – che non ho.»


Duff rise «Per lo meno puoi concederti il lusso di non doverti fare la barba ogni singolo giorno.»


«Vero. E questa è una cosa davvero fantastica, vista la mia pigrizia.»


Un vagito distrasse Duff, il quale sollevò amorevolmente la bambina dalla sua culla e la strinse tra le braccia «Hai ragione amore, non devo trascurarti. Però devo pur rispondere a quel brutto muso dello zio Izzy, sei d’accordo?»


Izzy ghignò.
La nascita di Grace, avvenuta circa sei mesi prima, aveva trasformato Duff McKagan in una chioccia amorevole.
Lo aveva trovato completamente cambiato dall’ultima volta che l’aveva visto.
Il colorito sano e roseo, gli occhi brillanti e un sorriso sincero stampato sul viso erano l’immagine che lo aveva accolto quella mattina.


Duff appoggiò la schiena della bimba contro il suo petto, in modo che Grace potesse vedere il mondo e non solo la fantasia della maglietta di suo padre.
«Quello lì è lo zio Izzy.»


Jeff sventolò la mano in segno di saluto e Grace rise.
Il chitarrista si avvicinò e rise alla vista dello sguardo di Duff: era zucchero sciolto.
McKagan osservava sua figlia come se fosse la gemma più preziosa del mondo, la sosteneva con attenzione e sebbene il suo sguardo fosse colmo d’amore, era sempre vigile e concentrato sui suoi movimenti.


«Non riesco nemmeno a prenderti in giro, sono troppo felice di vederti così.» ammise Stradlin mentre posava una mano sulla spalla dell’amico.
«Grazie Jeff, mi fa piacere. È tutto merito di questa bellezza.»


Grace, nel frattempo, osservava con notevole interesse la mano sinistra di Izzy, che era pericolosamente vicina alla sua manina di burro.
Con uno slancio afferrò l’indice del chitarrista e lo strinse.
Sorrise soddisfatta, aveva raggiunto il suo obbiettivo e lo aveva catturato.


E fu così che Izzy Stradlin si vide sequestrato il suo dito innocente dalla presa ferrea della figlia del suo migliore amico.
Questa volta toccò a Duff di sorridere divertito «Mi sono dimenticato di dirti che Grace ha una passione innata per le mani. Passa le ore a sbavare sulle mie dita.»


«Dici che lo riavrò?» domandò dopo un momento di silenzio il chitarrista.


«Probabilmente sì, ma non ti posso assicurare quando.»


«Bene, l’importante è sapere che riavrò il mio dito.»


«Suvvia Iz, non è mai morto nessuno a causa di un dito sequestrato da una bambina di sei mesi.» scherzò Duff mentre accarezzava la guancia morbida di Grace, la quale continuava imperterrita a stringere le minuscole dita attorno all’indice del moro.


Il sorriso che Izzy cercava di reprimere, si fece largo sul suo viso e il chitarrista ammise «Sono disposto a sacrificare anche l’altra mano, pur di far sì che questa ladra di dita continui a tenerti pulito»


Duff spalancò gli occhi a dismisura, profondamente colpito da quelle parole.
«Jeff… grazie.»


Izzy alzò le spalle e sorrise di nuovo «Io sono pulito da un paio di anni, e mi sono reso conto che la vita è bella se non mi distruggo. Io sono da solo, ma tu hai questo piccolo fagotto biondo a cui badare. –Jeffrey si interruppe, si inginocchiò di fronte a Grace e puntò gli occhi in quelli della bambina – Tu, piccola ladra abusiva di dita altrui, hai il compito di tenere quella pertica di tuo padre pulita. Ci siamo intesi?»


Grace fece un sorriso sdentato e lasciò la presa dal dito di Izzy, il quale sorrise soddisfatto «Vedo che ci siamo capiti.»




Angolo della matta:
Orbene, che bello tornare a casa.
Sì, pubblico sempre con meno frequenza, tutta colpa della scuola. Però, c'è da dire che ho i risultati, quindi direi che posso ritenermi soddisfatta.
Ma torniamo a noi, che bello è Duff? Eh?
La scelta di mettere nel discorso anche l'uomo della mia vita, conosciuto da tutti come Izzy Stradlin, è dovuto al fatto che ho provato ad immagine a come si sentisse Jeff al pensiero che i suoi migliori amici erano ancora nel circolo vizioso della droga.
E da lì ho cominciato a ragionare, ed è questo che è venuto fuori.
Mi piacerebbe che mi lasciaste un commentino.
Ci tengo particolarmente tanto.
Grazie.
The Edge
  
Leggi le 5 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Guns N'Roses / Vai alla pagina dell'autore: The Edge