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Autore: gtsx    06/12/2013    4 recensioni
Un uomo che cercava se stesso in piccole soddisfazioni, un uomo che si lasciava trasportare dal retro gusto amaro di una Jack Daniel's e affogava i pensieri in una Marlboro rossa.
Genere: Introspettivo, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Synyster Gates, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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“Ogni volta che dico che questo in fondo è un carcere comodo, che non è più il carcere di una volta eccetera, gli astanti mi guardano dubbiosamente; poi qualcuno si avvicina e dice piano: «La galera ègalera», «Sempre galera è». Non dimenticarlo: le tue finestre hanno le grate, le tue porte sono di ferro e fanno un fragore di ferro; dinotte, a ogni ora, passa con passo greve un ceffo di guardia, accende la luce e guarda dentro; non dimenticarti che tutti urlano; (...) che sei prigioniero.” 
- (Adriano Sofri)






Sentivo le bestemmie dei carcerati, chi urlava: - Ma guarda che bella femminuccia abbiamo qua Uh Uh, chi non perdeva tempo a prendere di mira i "nuovi arrivati";
Mi fecero camminare per tutto il corridoio a piedi nudi, tra bestioni che mi sputavano addosso e altri che mi lanciavano delle sigarette ancora accese; Ero immobile, bloccato in una cazzo di tunica bianca troppo stretta da far notare i miei muscoli ben scolpiti (e devo ammettere di averci lavorato davvero sodo). Mi cacciarono dentro una cella umida e sporca, odorava di muffa e in lontananza si intravedevano dei ragni grossi più di un cervello, chiuso a chiave, senza nessun foro per respirare, al buio più totale.
Solo dopo mi resi conto che ero in cella di isolamento.
 
 
 

So Far Away…

Il mio nome è Brian, Brian Haner, soprannominato Synyster Gates, i miei 30 anni li ho passati tra puttane, sigarette, birre e omicidi.
Forse in cerca di me stesso, o in cerca di divertimento.
L'unica cosa che ricordo prima di finire in questo buco abbandonato dal resto del mondo è il mio amico, Matthew, anche lui soprannominato con un nome idiota: Shadows.
Ricordo il suo volto di poche ore fa, ricordo ancora le ultime parole che mi rivolse prima di cadere a terra: - Porca puttana Syn, corri, cazzo!! Corri figlio di puttana! Avevo fallito, come sempre, mi avevano beccato, forse per un crimine mai commesso, forse perchè avevo innocentemente "stuprato", così si è difesa lei, una cazzo di ragazzina di 14 anni che mi convinse di aver raggiunto la maggior età già da un anno, facendomi andare nei casini, perché sì, sono quel bastardo che suona negli Avenged Sevenfold.
A fine di ogni concerto ci ritroviamo sempre a festeggiare con gli altri membri, nonchè miei migliori amici: Jimmy, Matt, Zacky e Johnny; ma come ogni fottuta volta, la goccia che fa traboccare il vaso sono io e la mia cazzo di ubriacatura da birra e whisky.
Trovo sempre il modo di chiamare tre o quattro fan che si eccitano soltanto a sentirmi suonare; così me le scopo senza pensarci su due volte e riesco a farle urlare più di quanto possa fare con la mia chitarra. Devo dire che quelle che tornano a casa poco soddisfatte sono la minoranza, la maggioranza? Mi denuncia per stupro, quindi, non sono nuovo alla polizia.
Ma in questo momento le uniche parole che fanno da titolo a tutto sono: - Non si torna indietro Haner, sei un uomo finito, le stesse parole del mio avvocato, che di "avvocato" non ha proprio un cazzo, se non la ventiquattrore. Per quanto lo pagassi più di quanto paghi le prostitute che mi ritrovo l'indomani nel mio letto, o per farle uccidere se fossero andate a sputtanare in giro i cazzi miei.
 
 
 
 
E ora? Ora mi ritrovo chiuso in una cella, in compagnia delle tarantole, potrei davvero farci amicizia rischiando di diventare un pazzo.
Avevo una voglia micidiale di suonare la mia chitarra senza che nessuno mi venisse ad infastidire, avevo voglia di comporre qualcosa di nuovo, forse una canzone per descrive il mio stato d'animo attuale,  ma dimenticavo, ero bloccato dalla bocca fino alle dita dei piedi.
Ad un tratto un rumore assordante si catapultò nella mia testa, era il rumore del portone della cella che si stava lentamente aprendo.
- Ecco la tua cena Haner, buon appetito. Una voce roca interruppe i miei pensieri e portò i miei occhi a guardare sul pavimento e a fissare quella poca luce che filtrava e che mi stava accecando.
- Oh, perfetto! In questo posto servono anche la cena? Mi avvicinai per fissare il vassoio, cercando di intravedere le ombre di ciò che mi avevano portato quegli sciagurati, ma non riuscivo ad intravedere nulla.
Così chinai la testa in avanti, verso la ciotola nella quale era contenuta la "mia cena". Alzai di colpo la testa e un odore nauseante mi fece arricciare il naso dal troppo disgusto. Calciai il vassoio il più distante da me per evitare altri conati di vomito.
Decisi di rannicchiarmi e provare a chiudere gli occhi in attesa che il sonno prendesse il sopravvento. Niente da fare, quella dolce tarantola che era attaccata al muro dietro di me, decise di salirmi sui capelli.
- Porca puttana, vai via! Non potevo sopportare che qualcuno toccasse i miei capelli, nemmeno una misera mosca. Impiegavo troppo tempo per renderli perfetti, come d’altronde, lo ero io.
Per la prima volta in vita mia mi sentivo tremendamente solo, in questo momento avrei avuto sul mio letto tante di quelle ragazze da avere l’imbarazzo della scelta, ma invece dovevo accettare la realtà. Ero intrappolato nella mia vita, nei miei rimpianti e dovevo accettarne le conseguenze.
 
 
I don’t belong here 
We gotta move on dear…
Escape from this afterlife…

 
 







 
 
 
 
 LE FANTOMATICHE NOTE DELL'AUTRICE:
Oddio buonasera a quelle poche persone che staranno perdendo tempo a leggere questa inutile "Fan fiction" se così posso definirla, premetto che è il mio primo capitolo della mia prima FF, e sono quasi le 23.00 di sera, per tanto se davvero vi piace e vorreste un capitolo successivo, vi prego di farmelo sapere. Chiedo perdono se non vi aggrada molto, ma ripeto, è la mia prima fan fiction e sto cercando di impegnarmi ogni giorno di più per renderla perfetta çwç
Mi sento impedita in tutti i modi AHHHAHHA, ma devo assolutamente rigraziare: Strong Haze, cioè la Charlie, per avermi aiutata, perchè senza di lei questa FF su questo sito stasera non sarebbe esistita, ma soprattutto grazie per la santissima pazienza ahahahah.
xx, Sam.
  
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