06/12/2013
1 recensioni1. Pre-viaggio nelle epoche storiche: Sincronizzazione
-Signore? Va tutto bene, signore?-……………………………………-Jack…………………Judd…………………Myles……………..-…………
-Rrittornna nnell’ Aanimmuuusssss…….-
-Annnnnnndrrrrrrrrrrrreaaaa……………-
-Andrea! Andrea, ci senti? Andrea!-
Andrea è una ragazza, anche se porta il nome da uomo. Quel giorno era svenuta per la seconda volta, dopo aver avuto delle allucinazioni. A chiamarla era Giovanni, un ragazzo conosciuto da poco. La ragazza apre gli occhi e fa una smorfia di dolore.
-Ci risiamo… sono caduta un’ altra volta con il culo…- dice la ragazza.
-Ok, verifichiamo il tuo stato.- dice Giovanni. –Quanti anni hai?-
-Ventuno.- conferma Andrea.
-Bene. Che giorno è oggi?-
-Il… 10 Gennaio 2013?- chiede conferma Andrea.
-Brava. Sai dove ti trovi e con chi parli?-
Andrea si guarda intorno. Osserva due computer, una strana poltrona con schienale abbassato, un tetto molto alto e le pareti e il pavimento di marmo.
-Mi trovo nel quartier generale degli Assassini a Roma e sto parlando all’ amico più stronzo e imbecille che possa mai avere, Giovanni Sussucci.-
-Vedo che sei pienamente cosciente.- si convince Giovanni. –Martina! Possiamo metterla nell’ Animus!-
-Cosa?- obbietta Andrea.
-Sei stata nell’ Animus dei Templari per troppo tempo, e dentro di te si è creata una specie di Animus-dipendenza.- afferma Martina.
-Già, e se non vorrai più avere le allucinazioni dovrai completare il ciclo storico dei tuoi antenati più importanti, dalla Preistoria ad oggi.- interviene Giovanni.
-Ti prego, dimmi che è uno scherzo…- dice Andrea. Poi osserva i volti degli amici e capisce che non scherzavano affatto.
-Almeno mi avete semplificato i pagamenti da effettuare, giusto?- chiede Andrea, riflettendo su ciò che le era capitato un anno fa.
-Certo. Adesso per favore vuoi entrare nell’ Animus?- le chiede Giovanni, con insistenza.
Andrea si alza e cammina a passo lento verso l’ Animus. –Comunque grazie per avermi fatto riposare, per avermi offerto del cibo e un bicchiere d’ acqua e per l’ affetto che mi avete dimostrato, avendomi vista dopo un sacco di tempo, eh!- si lamenta Andrea.
-E che avrei dovuto dirti?- le chiede Giovanni, mentre la ragazza si stende sulla poltrona con schienale abbassato chiamata Animus. –Amore mio come mi sei mancata, non resistevo senza di te, la notte ti sogno sempre, stavo per morire data la tua mancanza, ti ho sempre amata e per favore sposami…- fa qualche esempio Giovanni. Poi viene interrotto da Andrea: -Fottiti!-
La ragazza chiude gli occhi e l’ Animus si avvia.
-Iniziamo con un ripasso generale. Magari mentre ti sincronizzi con il tuo antenato, ti va?- chiede Martina.
-Ok.- conferma Andrea. Quando l’ Animus non si è ancora avviato completamente, il soggetto che è esposto all’ uso dell’ Animus si trova in un mondo estraneo alla realtà, che potremmo in qualche modo definire “il nulla”: infatti non è composto da niente eccetto l’ aria e il soggetto che usa l’ Animus (in questo caso Andrea).
-Ti ho creato una specie di arbusti e rami d’ albero su cui potrai arrampicarti. Prova a farlo.- suggerisce Martina.
-Bè, almeno l’ arrampicata sarà divertente…- si dice tra sé e sé Andrea. Quindi prende la rincorsa, e con un bel salto afferra la ricostruzione di un possente ramo e si tira su. Poi salta di nuovo verso un ramo posto più in avanti, e si sposta come una scimmia tra gli alberi.
-Vedo che ti muovi bene.- la ammira Martina. Adesso ti spiego i segnali che ti appariranno negli occhi: il segnale verde indica una destinazione o una interazione.-
-In pratica ti dice dove andare e con chi parlare.- spiega Giovanni.
-Guarda che non sono ignorante, certe cose le capisco anch’io.- precisa Andrea.
-Ma davvero? Ti sottovalutavo…-
-Tacete.- ordina Martina. –Andrea, raggiungi il segnale.-
Andrea vede apparire su un ramo a circa cinquanta metri da sé un piccolo pallino verde, e si precipita verso di esso.
-Benissimo: sei veloce come un ghepardo e agile come un gatto.- si complimenta Martina.
-Ooh… mi fai arrossire…- scherza Giovanni, imitando Andrea.
-Adesso prova ad arrampicarti un po’.- consiglia Martina.
Andrea esegue, poi nota che davanti a sé sono comparse due persone, con un segno rosso sul capo.
-Il segnale rosso indica un bersaglio.- dice Martina. –Uccidi i due Templari.-
Andrea si posiziona sul ramo appena sopra il templare, fa un salto e lo uccide, usando la cosiddetta “lama celata”. Poi avanza silenziosamente verso l’ altro templare e lo colpisce nella schiena.
-Vedo che l’ Animus sta prendendo forma.- nota Andrea.
-Infatti la sincronizzazione è al 70%. Tra poco sarà perfetta.- annuncia con grande gioia Martina. –Continua ad arrampicarti e a saltare tra i rami.-
In poco meno di cinque minuti l’ Animus si avvia completamente, grazie alla perfetta sincronizzazione di Andrea: al posto delle ricostruzioni delle rocce e degli alberi sono comparsi elementi veri, e la foresta si popola di grandi e piccoli animali, mentre sullo sfondo compare una grande grotta. Girandosi a destra si può ammirare una bellissima cascata che termina in un piccolo lago, collegato ad un fiume.
-Che Paradiso…- commenta Andrea, ammirando l’ immenso paesaggio che la circonda.
-Non ti meravigliare… sei sempre sulla Terra, nel caso in cui non l’ avessi ancora capito…- commenta Giovanni.
-Ma perché devi sempre rovinare tutto?- si lamenta Andrea.
-Ehm… mi spiace disturbare una delle vostre solite conversazioni romantiche, ma devo spiegare ad Andrea altri segnali. Ah, e poi sto per inviarti una cosa…- li interrompe Martina.
Andrea si trova improvvisamente vestita di pelle, con i piedi arrotolati in altra pelle di animale. Il vestito insolito le arriva fino alle ginocchia e non le copre le spalle.
-Cosa ne pensi?- chiede Martina.
-Penso che dovresti riprogrammare l’ Animus per togliere tutta questa puzza…- commenta Andrea. –Per il resto va bene, tanto non fa freddo...-
-E grazie Andrea, sei in Africa…- la informa Giovanni.
-Ma waw… “sambibambibà e-e, waka waka eh eh!”- improvvisa Andrea.
Giovanni si dispera, mettendosi le mani nei capelli. Poi la rimprovera: -Ti invito a prendere la cosa seriamente, e ti ricordo che l’ Animus non ci serve solo per scoprire la vera identità di Assassini e Templari e dove si trova la Mela dell’ Eden, ma rappresenta anche una grandiosa fonte storica.-
-Ok…- si convince Andrea. –Sono nella Preistoria, vero?-
-Esatto.- conferma Martina.
-Quindi ci sono i dinosauri? Bello…- dice Andrea, con tono di voce non molto felice, ma leggermente preoccupato.
Giovanni, grande esperto di storia, le dice che i dinosauri esistevano solo nel Jurassico, e che lei adesso si trova nel Pilocene (Paleolitico).
-Ah, allora è da quello che prende il nome Jurassik Park..- osserva Andrea.
-Si cavolo, si!- perde la pazienza Giovanni.