~~Questa è la storia di Chiara e Sole.
Chiara e Sole non potevano essere più diverse: Chiara aveva i capelli corvini, gli occhi di un azzurro intenso dove si rispecchiava la sua anima, le lentiggini sul piccolo nasino alla francese, un collo lungo lungo, come le ballerine. Era minuta, non misurava più di un metro e cinquanta, aveva la passione per il cinema, i libri, e tutto ciò che poteva portarla nel mondo della fantasia, un mondo bello e fantastico, dove non ci sono né guerre né bisticci, dove il colore della pelle non fa molta differenza, e il principe azzurro è lì ad aspettarti, in groppa al suo cavallo bianco.
Sole aveva i capelli di un biondo cenere, gli occhi verdi come un gioiello luccicante, e appena la vedevi capivi subito che era una ragazza solare, come il  suo nome. Era molto alta, probabilmente sarebbe stata adatta per giocare a pallavolo. Adorava le passeggiate nella natura, odiava stare chiusa in casa a guardare la pioggia che scendeva lentamente sulla finestra della sua camera, in attesa che spuntasse l’arcobaleno.
Ma tutte e due avevano una cosa in comune: erano sole al mondo.
Orfane di genitori, erano cresciute una accanto all’altra: piangevano, si rialzavano, cantavano la loro canzone preferita prima di andare a dormire..E si addormentavano con la speranza di poter, un giorno, risvegliarsi con i genitori al loro fianco.
Crebbero di giorno in giorno, divennero sempre più belle e più sicure di loro stesse, fino a quando..non trovarono il loro posto nel mondo.
Chiara un giorno trovò Sole intenta a preparare i bagagli.
‘Cosa stai facendo?’ Chiese Chiara, preoccupata.
‘Parto’
‘Parti? E per dove?’
‘Non lo so, andrò in un posto molto lontano’
‘E dove si trova questo posto?’
‘Su, in cielo’ Chiara, perplessa, le chiese di spiegarle come mai voleva andare lassù, in quel cielo così splendente. Chissà chi ci abitava.
Sole, con il sorriso sulle labbra, le indicò il punto preciso.
‘Vedi? Io andrò là, per vegliare sempre su di te’
‘Ma non puoi restare qui con me?’ Alcune lacrime le rigarono gli occhi, ma Sole le scacciò via subito. Non sopportava la tristezza.
‘Mi dispiace, ma non vogliono’
‘Chi non vuole?’
‘Qualcuno lassù’
Era notte fonda, e Chiara non riusciva a dormire. Continuava a rigirarsi nel letto, non sapeva spiegarsi il perché della partenza di Sole.
In punta di piedi, andò a svegliarla.
‘Sole’
‘Dimmi Chiara’ Si stropicciò gli occhi e accese una piccola luce per osservare il viso di ella.
‘Ma perché proprio in cielo?’
‘Non lo so..forse perché è lo stesso colore dei tuoi occhi’ Sole spense la luce e la invitò a dormire nel letto insieme a lei. Per essere cresciute da sole, non avevano bene in mente com’era fatta la vita, non avevano imparato questo ciclo infinito.
Alle due di notte, l’anima di Sole tornò in cielo. Chiara, singhiozzando, tentò di svegliarla in qualunque modo, ma invano. Aveva capito tutto.
Prese una rosa rossa dal vaso, e la depose sull’esile corpo di Sole.  Scrisse un biglietto:
Ti vorrò sempre bene. Ci rivediamo in cielo.
Tua, Chiara.
Alle quattro di mattina, gli occhi di Chiara si spensero. Prima di partire per il cielo, scrisse un altro biglietto:
Sto arrivando, così staremo per sempre insieme.
Tua, Chiara.