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Autore: Nick95    07/12/2013    2 recensioni
Dopo gli avvenimenti di Breaking Dawn il clan di Denali torna in Alaska, con un elemento in meno, Irina, ed uno in più, Garrett.
Cosa penserà l'ormai ex nomade di questa nuova vita? E, soprattutto, come andrà con Kate?
Genere: Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Clan Denali, Garrett
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Successivo alla saga
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ANIMA GEMELLA

POV. GARRETT

Era arrivato il momento del cambiamento drastico della mia esistenza.
Dopo il mio arrivo a Forks, la mia mente, come un automa, aveva deciso che non sarei stato più quello di un tempo.
Era stato il clan di Denali, insieme ai Cullen, ad aprire la mia spaziosa mente a questa nuova vita. Avevo imparato moltissimo, nelle giornate trascorse nello Stato di Washington. Prima fra tutte, non dovevo essere per forza un assassino. Non dovevo per forza sacrificare vite umane per mantenermi in forze. C'era un'alternativa.
Vedere i Cullen resistere all'istinto di attaccare gli umani - soprattutto Bella, che riusciva a non uccidere suo padre nonostante fosse neonata, e Carlisle, che non ha stroncato una sola vita umana in più di trecentocinquant'anni - mi ha affascinato.
Dopo un po' di esercizio di resistenza al sangue - che era obbligatoria, vista la presenza della piccola Renesmee - ho voluto provare anche a cibarmi di sangue animale. Non era poi così brutto, mettendo da parte l'odore sgradevole degli animali - soprattutto gli erbivori - e concentrandosi solo sulla fragranza del loro sangue, la differenza non era così grande. In più, sembrava che un milionesimo della mia forza venisse a mancare, dopo qualche settimana di completa astensione dal sangue umano.
"Hai ragione, il sangue umano ti rinvigorisce di più" mi aveva spiegato Eleazar "ma le forze non caleranno a picco, noterai all'inizio una piccolissima e quasi insignificante riduzione della tua forza, ma dopo un po' ti abituerai e non ci farai caso"
Altro segno del mio cambiamento era negli occhi.
"Guarda, Garrett" mi aveva fatto notare Tanya mentre il mio viso era riflesso in uno dei tanti specchi "il colore dei tuoi occhi sta cambiando" e con mia sorpresa notai che ora le iridi erano di una tonalità arancione. Non più rosso cremisi. "Vedrai, tra non molto perderai le ultime tracce di sangue umano e il colore dei tuoi occhi tenderà al dorato"
Ma il motivo più importante che mi ha condotto a fare questa scelta era un altro.
La prima volta che ho visto Kate, era accaduto qualcosa, in me. Come se una scarica elettrica - in senso figurato e non - avesse attraversato il mio corpo marmoreo: da quel momento, i miei occhi - allora ancora rossi - non smisero più di guardare quelli dorati di Kate.
Non era solo attrazione fisica. Quando lei rideva, era come sentire musica per le mie orecchie. E in più mi piaceva il suo carattere: spavalda, e molto sicura di sè, ma allo stesso tempo gentile ed affettuosa. Dopo averla conosciuta, passarono tre giorni, e non potevo più staccarmi da lei. Come se una calamita invisibile ci attraeva. Era forse quello il sentimento che tutti chiamano amore?
Dopo il confronto pacifico con i Volturi, molti si congratularono con me per il discorsetto ad Aro.
"Sei stato grande" si complimentò Emmett, ghignando "hai messo in luce l'altro lato della medaglia di Aro! Senza paura, poi. Dovevi vedere la sua faccia..."
"L'ho vista, la sua faccia" risposi. Ad un solitario come me, non era mai piaciuto essere al centro dell'attenzione.
"Carlisle, noi dobbiamo andare" gli disse un giorno Tanya, ancora scossa per la morte della sorella Irina, che non avevo conosciuto. Carmen mi aveva detto che il suo compagno, un certo Laurent, voleva uccidere Bella - ancora umana - per conto di un'altra vampira di nome Victoria, scatenando così la protezione dei lupi che, avevano ucciso Laurent. Carlisle, non ha lasciato che Irina si vendicasse sui lupi, e ciò ha fatto arrabbiare Irina non poco. Lei, forse per un giudizio affrettato, oppure per fare un dispetto ai Cullen, ha denunciato la piccola Nessie ai Volturi, credendola un bambino immortale, pratica assolutamente vietata dai Volturi.
Per la morte di Irina non potevo fare altro che esprimere il mio cordoglio verso Tanya e le sue sorelle.
"Certo" rispose Carlisle. Mi ero preparato anch'io, per seguire il clan in Alaska. Avevo promesso a Kate che l'avrei seguita in capo al mondo, e intendevo mantenere la promessa.
Prima di partire, ci fermammo per gli ultimi saluti.
"Garrett, allora, hai cambiato stile di vita?" mi aveva chiesto Carlisle, stringendomi la mano.
"O è stato qualcun altro a fartelo cambiare?" si unì Emmett strizzandomi l'occhio. Gli diedi un'affettuosa pacca sulla spalla.
Salutai anche Esme, Rosalie e Bella.
"Se avrai un'altra visione" dissi rivolto ad Alice "chiamami, e sarò qui in un batter d'occhio, pronto a schierarmi al vostro fianco"
"Certo" mi salutò lei, abbracciata a Jasper, che salutai subito dopo.
"Ciao, Garrett. Stammi bene" mi aveva salutato Edward.
Mi abbassai per salutare anche la piccola Nessie. Lei appoggiò la sua mano sulla guancia sinistra. Ma ora tu e la zia Kate starete sempre insieme? Posso chiamarti zio?
Edward rise. Mi unii anch'io alla risata "Ti avviserò io quando"
Diedi una pacca sulla spalla anche a Jacob "Stammi bene, cane"
Lui sorrise, stando al gioco "Anche tu, sanguisuga"
Dopo che anche gli altri salutarono i Cullen, partimmo verso l'Alaska.
Era una corsa piuttosto tranquilla. Ci fermammo solo una volta per cacciare, sul confine con il Canada. Dopo un giorno, eravamo a casa.
Dopo un po', ero solo a casa con Kate: Eleazar e Carmen erano in giro per la città, mentre Tanya disse di avere un appuntamento con un umano.
Ero sdraiato sul divano, con gli occhi verso l'alto, pensando agli ultimi avvenimenti, mentre Kata guardava la televisione.
"Sai" le dissi "mi piace questa vita"
Lei spense la tv e si sedette accanto a me.
"Hai ragione, non sarai più un assassino, e in più, non devi spostarti continuamente, ma solo dopo qualche anno, quando gli umani cominciano ad accorgersi che non invecchi" mi rispose lei.
"Quando mi cibavo di sangue umano" cominciai a raccontare "mi saliva sempre un groppo alla gola. Coglievo un umano isolato, o al massimo due umani, e dopo essermi saziato, provavo sempre pentimento. Pensavo alla sua famiglia, che avrebbe perso un componente solo per colpa mia. Cacciavo poco. Molto poco, il minimo che potesse mantenermi. Mi sentivo un mostro, e solo quando non riuscivo più a sopportare la sete, bevevo sangue. Una notte, dalla disperazione di non voler uccidere umani, feci irruzione in un ospedale e rubai tutto il sangue donato che mi mantenne per tre mesi. Ma ora, mi sento, come dire, sollevato"
Lei sorrise, tirando fuori un piccolo specchio. "Vedi? I tuoi occhi non hanno più segni di rosso". Osservai la mia immagine, soffermandomi sugli occhi, le iridi giallo-dorato, come quelle dei Cullen.
Sorrisi.
"E sai una cosa?" chiese sorridendo di più "Con gli occhi dorati mi piaci di più"
Musica per le mie orecchie. Avrei cacciato anche ogni ora, pur di evitare che i miei occhi non tornino neri.
Appoggiò la testa contro il mio petto.
E questo bastò a mandarmi in estasi. Sentire il suo respiro, il ritmico movimento delle spalle su e giù, sul mio torace, era qualcosa di estasiante. Cinsi la sua vita con il braccio, tenendola stretta a me, come fosse qualcosa di mia proprietà, qualcosa che non volevo perdere per nessuna ragione al mondo. Con l'altro braccio le accarezzai i capelli lisci e setosi. Ah, com'erano belli e lucenti! Come fossero colpiti da un raggio di sole, ed avessero imprigionato in loro tutta la luce possibile...
"Sai una cosa?" chiesi rispondendo alla sua affermazione "Mi piaci di più con quali occhi?" chiesi sorridendo e fingendo di scegliere "Dorati...mmm...no, neri...mmm, no, rossi"
Lei sorrise "Allora, con quali occhi ti piaccio di più?" chiese.
"Sono un po' indeciso" risposi titubante "Facciamo che mi piaci sempre? Indifferentemente dal colore degli occhi?"
Lei sorrise, avvicinandosi di più a me.
Con le sue splendide dita, seguì i lineamenti del mio viso, partendo dal collo, soffermandosi sul mento. Il suo tocco mi faceva perdere la concentrazione.
"Perchè non ti difendi? Sai cosa sono capace di fare con un solo dito..."
Ma la risposta era pronta "Non mi farai del male"
Mi sorrise di più "E chi te lo assicura?"
"Non lo so. Forse il mio istinto, o il mio cuore, o la mia mente. So solo che, come tu non farai del male a me, io non lo farò a te. Qualcosa, dentro di me, mi spinge a sapere che tu per me, non sarai un pericolo"
"Strano" continuò lei "Provo la tua stessa sensazione. Se dovessi colpirti di nuovo, non so se riuscirei a darti una forte scossa"
"Come io non sarei capace di usare la mia forza per respingerti. Al contrario, se avessi una forza in grado di tenerti vicina a me, la userei al massimo delle sue capacità"
"Garrett" pronunciò il mio nome come se mi stesse adulando. Aaah, com'era meravigliosa la sua voce!
"Ho scoperto tante cose, da quando siamo tornati da Forks. Due in particolare. Una più bella dell'altra"
"Prima la meno bella" decisi.
"Ho scoperto che i Volturi" e pronunciò il suo nome con disprezzo "non sono poi così imbattibili"
In quel momento, era una risposta che m'interessava poco.
"L'altra?" chiesi impaziente.
"L'altra è molto, molto più bella e importante. Ho scoperto di provare un'altra sensazione" disse avvicinando il suo viso al mio. Ormai eravamo distanti pochi centimetri.
Si avvicinò ancor di più. Sembrava che il mio cuore di pietra ricominciasse a battere.
Ridusse la distanza sempre di più, per poi dirmi "Ho scoperto di amare qualcuno"
La guardai ancor più negli occhi.
Lei continuò "E quel qualcuno, è a soli due centimetri da me"
Era proprio quello che volevo sentire. Aveva detto di amarmi.
"Questa sensazione" risposi io "ho scoperto di provarla almeno una settimana fa"
Lei sorrise "Non volevo sentire altro" e poggiò le sue labbra sulle mie.
Era un bacio delicato all'inizio, ma che cresceva d'intensità poco a poco. Più le mie labbra erano sulle sue, tanto più non volevo più staccarmi da lei.
Tra un bacio e l'altro, pronunciai le paroline magiche "Ti amo"
Lei sorrise, rispondendo "Ti amo" e riprendendo il bacio da dove si era interrotto.

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Salve a tutti!! :D
Avevo pensato a come sarebbe stata la scena del primo bacio tra Kate e Garrett e ho deciso di raccontarlo. Garrett è uno dei miei non-Cullen preferiti (insieme a Benjamin) e non potevo non raccontare questa scena dal suo punto di vista.
Spero di essere entrato bene nella mente del mio nomade preferito, se volete lasciate una recensione, voglio sapere se vi piace o meno :D
  
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