Clap. Clap. Clap.
Uno, due, tre.
Unità che diventano migliaia.
Uno scroscio di applausi.
Bravi, bambini, complimentatevi con questo buon pagliaccio
che ha rallegrato i vostri cuori.
Ed ora, miei piccoli spettatori, che ne dite di un piccolo
indovinello per concludere la bella serata che, spero, avete appena trascorso ?
Orsù, miei piccini, non fate quelle facce.
Questo è il Paese dei Balocchi, nessuna interrogazione
scolastica.
Solo un semplice quesito risolvibile da tutti.
Posso procedere, vero, bambini ?
Ecco, aspettavo solo un vostro consenso.
Vedete, bambini, cos’è questo ? Questo è il cilindro magico
da cui nascono i conigli e le colombe. Anche se adesso, frugando al suo
interno, nelle mie mani apparirà un foglietto bianco con scritto sopra
l’indovinello che vi porrò. Ecco, questo è il biglietto e questo l’indovinello.
Non riuscite a vederlo dai vostri alti spalti, vero ? Ma io sono qui per questo
piccini. Per servirvi. Oh, mi serve un microfono, così ognuno di voi potrà
udirmi per bene.
Aiutante ? Aiutante ?
Visto, bambini ? Quando un aiuto serve non c’è mai. Mi sa
che dovrò arrangiarmi. Un semplice battito di mani e … ecco, un microfono d’oro
e d’argento è nelle mie mani.
Ho fatto spalancare i vostri dolci, grandi e teneri occhi
per la sorpresa, vero bambini ? Oh, sì, riesco a leggere nelle vostre belle ed
ingenue iridi il leggero sbigottimento per l’apparizione di questo luccicante
oggetto. Ma essa non dovrebbe mescolarsi alla purezza tipica della vostra così
giovane età. Non per così poco, soprattutto. Oltre che pagliaccio sono anche un
mago, non lo sapevate ? Sono quasi deluso, bambini. Mi avete così tanto
applaudito e non conoscevate tutte le mie abilità ? Oh, ma non sono arrabbiato,
bambini, tranquilli : la serata, se lo vorrete, è ancora lunga e avrò tante
occasioni per mostrarvi i miei mille volti.
Oh, ho perso il filo del discorso, perdonatemi.
Siete curiosi di conoscere l’indovinello, bambini ? Ecco,
ora ve lo leggo.
E’ una cosa che tutti hanno ma che nessuno vede. Cos’è ?
Che facile quesito, bambini ? Ma cosa sono tutte quelle
facce preoccupate ? Non riuscite a risolverlo, forse ? Se almeno uno di voi
risponderà correttamente, vi racconterò una singolare fiaba che mi è venuta in
mente. Visto, bambini ? Sono anche un cantastorie. E piuttosto abile, mi
dicono. E’ la vostra serata fortunata. Vi narrerò la personale storia di una
bambina che non questa cosa non l’aveva, ma poteva vederla e cercarla …
Oh ! Sento dire da uno di voi la giusta risposta. Prego,
che si alzi e si presenti chi ha detto “anima”.
Bravo, Julian dagli occhi di mare e i capelli d’ebano,
grazie a te tutti ascolteranno la fiaba.
Oh, il signor burattinaio mi fa un segno.
Si è un po’ arrabbiato con questo povero pagliaccio
distratto. Il baffuto signore che prima vi ha allietato con le sue buffe
marionette mi ha sgridato. E dire che sono un così bravo pagliaccio … nessuno
mi apprezza tranne voi. Sono un po’ triste per questo, bambini. Mi ha
rimproverato perché mi sono scordato di dire che il racconto che vi narrerò fra
pochissimo sarà solo per un pubblico di bimbi grandi. Chi è troppo piccolo per
ascoltarmi, sarà meglio che prenda per mano il papà e vada a fare i suoi bei
sogni nel suo bel lettuccio caldo.
Nessuno si alza, vedo.
Sono molto contento : questo significa che stasera ci sono
solo dei bravi bambini grandi e coraggiosi che non hanno paura di nulla.
Ora cominciamo.
Posso, signor burattinaio ?
Fortunatamente mi dice di sì.
Allora, miei cari bambini, la protagonista della storia è
una bambina della vostra età, Anya. Pareva una piccola principessa, coi
lunghissimi capelli biondi che parevano fili d’oro e gli splendidi occhi
azzurri come il cielo privo d’ogni nuvola.
Ma non è tutto oro quel che luccica.
Conoscete il significato di questo proverbio, bambini ?
Significa che non è tutto bello come sembra, o almeno questo è il suo
significato per me. Come dicevo, Anya sembrava una dolce bambolina buona e
gentile, ma nascondeva un lato molto cattivo. Commetteva così tanti brutti
peccati che non voglio neanche ripeterli, anche perché se solo mi azzardassi a
farlo il signor mangiafuoco, amico del signor burattinaio, potrebbe dar fuoco
ai miei poveri abiti con me dentro, accusandomi di avervi fatto conoscere cose
troppo brutte che i vostri cuori puri non dovrebbero nemmeno sentir nominare, come,
d’altro canto, sostengo io.
Dicevo, credo che voi, bambini, sappiate bene, come
certamente vi avranno insegnato al catechismo, che se un’anima è sporca e nera
il Diavolo – oh, non guardatemi così per aver detto quel nome … anche perché se
fate così verrò punito dai signori che prima ho nominato … e voi non volete
questo, vero ? – ci si insinua più facilmente. Ma certo che lo sapevate, perché
voi siete tutti bambini grandi ed intelligentissimi, no ? Infatti avrete già
intuito che Satana riuscì a possedere l’anima di Anya.
Non sono facce spaventate quelle che vedo, vero ? Perché
ero sicurissimo che qua dentro ci fossero solo fanciulli grandi e coraggiosi …
ma se non è così forse è meglio che la smetta ora col mio racconto, altrimenti
gli incubi tormenteranno il vostro sonno … oh, sono proteste quelle che sento ?
Devo forse dedurre che volete che io prosegua ? Ottimo, bambini. Ma non dovete
più spaventarmi, o il signor direttore s’infurierà con me e dovrò ridurmi a
inscenare spettacoli in povere strade. E voi non volete che questo succeda,
vero ?
Ecco, vi ringrazio, piccini.
Dicevo, quel brutto cattivo del Demonio riuscì ad entrare
in Anya. Se prima era una bambina cattiva, dopo quel terribile evento divenne
ancora peggio. Le colpe per cui venite puniti voi, piccoli, come non fare i
compiti, dire qualche brutta parola o rifiutarsi di partecipare alla Santa
Messa, a lei facevano un baffo, non erano che inezie. Le sue cattive azioni
erano mille volte più malvagie di quanto riusciate ad immaginare. E offendeva così
tante volte il nome del Signore che verrei arso vivo dal signor mangiafuoco se
solo osassi ripetere una sola di quelle terribili bestemmie. Sosteneva
addirittura che Nostro Signore non esistesse e che la Sacra Bibbia fosse
solamente piena di sciocchezze ! Orribile, non trovate ? I suoi genitori
stavano così male per lei … la madre piangeva sempre, povera donna … sì, avete
capito bene, faceva persino piangere sua madre. Voi non l’avete mai fatto, vero
bambini ? Oh, che domanda stupida, chiaramente posso capirlo solo guardando i
vostri occhi che siete tutti dei piccoli angioletti. Tutto il contrario di
Anya, piccoli miei. Il Diavolo, nel suo animo, si trovava benissimo e poteva
fare quello che voleva. Ma, ovviamente, la situazione non era più sostenibile e
i genitori della bambina, oramai del tutto disperati, presero una decisione
estrema : chiamarono un esorcista. Quello venne subito perché …
Oh, ma voi non sapete cos’è un esorcista.
Non fate quelle facce stupite, ve l’ho detto che sono anche
un mago. Sono riuscito a leggere la muta domanda nei vostri cuori, bambini. Non
potete nascondermi nulla.
Ora vi spiego cos’è un esorcista : in poche e semplici
parole è un uomo di chiesa che fa così tanta paura al Diavolo da riuscire a
scacciarlo dal corpo ch’egli ha posseduto.
Quello, come stavo dicendo, accorse subito alla richiesta
d’aiuto dei genitori di Anya perché suoi ottimi amici. La ragazzina venne
legata saldamente ad un letto con una corda forte e robusta. Non riuscì a
liberarsene anche se si dimenava come una fiera in gabbia – fiera significa
bestia, animale feroce … adesso avete anche imparato una parola nuova grazie a
me – e quasi ruggiva. Però ringhiava e sbavava.
Le furono cavati gli occhi, poiché credevano che il
Diavolo, non vedendo più nulla attraverso Anya, non avesse avuto il tempo di
fuggire dal suo corpo e avrebbero potuto debellarlo per sempre.
Una vera sciocchezza, certamente inventata da zotiche mogli
di contadini senza più pettegolezzi da raccontare, ma al tempo di Anya queste
erano le credenze popolari di quel villaggio contadino.
Il bravo esorcista, ch’era anche un prete, recitò alcune
preghiere in latino e spruzzò dell’acqua santa sul corpo della bambina. Quella
ebbe un effetto devastante sulla sua pelle, dove lasciò parecchie orribili
cicatrici. Perché sapete, bambini, il Demonio ha molta paura d’ogni cosa che
riguardi Dio, il suo padrone d’un tempo, quello che oramai ha ripudiato. Il
solo vedere un seppur minuscolo crocifisso gli brucerebbe gli occhi. Figuratevi
che danni poteva fargli dell’acqua impregnata dello spirito Divino ! Ma,
siccome ancora albergava nel corpo di Anya, fu solo la piccola a subirne i
danni, mentre soffriva così tanto che chiedeva d’essere ammazzata, fra le grida
ferine e le lacrime di bambina.
Però, bambini, avrete capito anche voi che Satana non
poteva rimanere ancora in un corpo così malridotto, così provato a causa della
sua presenza. Se il corpo di Anya fosse morto mentre lui ancora vi era dentro,
certamente non sarebbe sopravvissuto.
Decise così di andarsene per cercare un altro corpo da
usare come nuova dimora. E così fece. Ma con lui se ne andò anche l’anima della
bionda principessina.
Per troppo tempo erano stati insieme, come fusi,
quell’anima e il Demonio, perciò oramai erano divenuti una cosa sola. Ma il
Diavolo, uscendo dalle spoglie mortali della ragazzina con appresso la sua
anima, non si curò di questo.
Anya divenne senz’anima, ma il suo corpo divenne immortale
– sapete che significa, vero, bambini ? Immortale vuol dire che non può mai
morire … Nostro Signore Gesù Cristo è immortale, le idee e gli ideali sono
immortali, i sentimenti sono immortali … e credo che anche questo trucco niveo
e scarlatto che ho sul viso lo sia, se non trovo al più presto uno struccante
efficace … la vita di un pagliaccio è difficile, bambini –.
Con una forza che non era sua spezzò le corde e fuggì.
Sparì del tutto dalla piccola cittadina in cui abitava. I suoi genitori, i suoi
maestri, i suoi compagni non ne seppero più nulla, di quella bambina resa ancor
più folle dal Signore Malefico.
Fu allora dichiarata morta.
Sulla sua piccola lapide di alabastro, costruita quasi per
dovere morale più che per vero affetto nei confronti della piccina, potrete
trovare scritto :
“Nata il 25 dicembre 1810 + Morta il 31 ottobre 1820”
Oramai ha più di duecento anni …
Sì, parlo al presente perché Anya è ancora fra noi.
Perché ho udito così tante urla spaventate ? Non dovete
temere, se siete dei bravi bambini.
Perché sapete, piccini, Anya è ancora alla ricerca del suo
animo, non sapendo che il suo è oramai andato perduto, distrutto dal Demonio.
Ma lei cerca solamente fra gli spiriti impuri.
Anche se cieca, riesce a vedere lo sporco dentro alle
persone.
Uccide gli individui peccaminosi, dilania loro il petto per
nutrirsi della loro anima e provare se è la sua. Ovviamente questo non accadrà
mai e vagherà in eterno lasciando centinaia di vittime lungo il suo passaggio.
Chissà, magari in questo momento si sta aggirando fra i
vostri spalti …
Oh, scherzavo, scherzavo, tranquilli bambini.
Ora, però, dato che ho finito il racconto, vorrei premiare
il vincitore che ha azzeccato la risposta al mio indovinello.
Julian, alzati.
Julian ?
Julian ?
Oh … mi sa che Julian non era un gran bravo bambino …
Bentornata, Anya.
Applaudi anche tu Tolouse, questo bravo pagliaccio che così
magistralmente ha dipinto le tue vicende.
Inchino a te, mia principessa di ghiaccio.
Il sipario si chiude.
Buonanotte, bambini.
Sogni d’oro.
E … attenti stanotte … le finestre aperte attirano ogni
tipo di ladro.
Non solo quello di cose materiali.
- FINE -
Nota : CI SONO RIUSCITA L’HO FINITOOOO !!! Allora, questo è
il mio primo tentativo di racconto originale che non sia un tema … è stato
ispirato dal nulla. La mia amica Serena ( sul web Ririn … ma per me sarai
sempre RIRRICOLA !!! ) mi aveva chiesto un racconto perché ci potesse ricavare
un manga sopra … questo è la prima storia che riesco a concludere per lei ^.^
essendo il mio primo timido tentativo di racconto, vi prego d’essere clementi
col giudizio e di criticare quel che non va bene … comunque credo che
riutilizzerò Tolouse … mi piace questo pagliaccio dal sorriso calmo e ambiguo
*_*