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Autore: Heartless Puppets    07/12/2013    2 recensioni
[henkiblee e Halloween_ sotto un unico account] [fanfiction totalmente demenziale] [Afuro*Sorpresa]
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"«Sono semplicemente bellissimo!» esclamò, facendo ondeggiare i setosi fili dorati che componevano la sua fluente chioma
«Non lo pensi anche tu?».
La porta della stanza scivolò silenziosa, permettendo a due ragazzi di entrare, ma rimasero a dir poco sbigottiti e furono amaramente pentiti di aver varcato quella soglia richiamati dai vaneggiamenti del compagno. "
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Speriamo che vi piaccia! Buona Lettura! ^w^
Any & Kuro
Genere: Comico, Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: Crack Pairing | Personaggi: Afuro Terumi/Byron Love, Bryce Whitingale/Suzuno Fuusuke, Claude Beacons/Nagumo Haruya, Sorpresa
Note: Nonsense | Avvertimenti: nessuno
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Anime Gemelle

 

 

«Sono semplicemente bellissimo!» esclamò, facendo ondeggiare i setosi fili dorati che componevano la sua fluente chioma.

«Non lo pensi anche tu?».

La porta della stanza scivolò silenziosa, permettendo a due ragazzi di entrare, ma rimasero a dir poco sbigottiti e furono amaramente pentiti di aver varcato quella soglia richiamati dai vaneggiamenti del compagno.

«Anche tu, sì, sei assolutamente meraviglioso, stupendo! Una creazione divina come il sottoscritto; se non ti avessi incontrato, la mia vita sarebbe sprofondata in una torrida nube nera senza via di uscita. Dimmelo: cos’è che mi ha fatto innamorare così follemente di te?» proseguiva imperterrito Afuro.

«Ma certo, noi siamo stati creati per amarci perché siamo spirti affini… Anime gemelle.».

Nagumo e Suzuno, rimasti attoniti da quella scena così imbarazzante, si scambiarono uno sguardo complice e rassegnato, quasi come a volersi dire “Che cosa abbiamo fatto di così sbagliato per ritrovarci con un soggetto del genere?” e, in effetti, come dare loro del torto.
Sin da quando lo conobbero, i due poterono facilmente appurare che la personalità dirompente di Afuro non fosse affatto in concomitanza con la parola “normalità”.
Da sempre, infatti, aveva manifestato degli atteggiamenti alquanto egocentrici, esibizionisti, vanagloriosi e – quasi – megalomani. Non c'era momento, istante, in cui non provasse a mettersi in mostra o, comunque, a vantarsi delle sue ardite opere nel mondo del calcio... o, il più delle volte, dei suoi “meravigliosi fili d'angelo dorati” - come diceva lui – che gli ricadevano graziosamente sulle spalle e scivolavano sinuosi sulla sua schiena nivea. Una sottospecie di divo di Hollywood, insomma.

«Non si è accorto nemmeno che siamo entrati nella stanza.» borbottò Haruya, irritato dal comportamento del compagno di squadra. Delle volte, non riusciva proprio a reggerlo.

«È troppo preso, non lo vedi?» fece notare l'albino.

«È fastidioso, e noi dobbiamo andare ad allenarci! Se quel montato continua così, il coach ci farà di nuovo una bella lavata di capo... E chi se lo vuole sorbire poi, quello?» affermò il ragazzo dalle sprezzanti iridi ambrate, serrando i pugni con fare nervoso.

«Hey, Afuro! Datti una mossa! Mi stai dando letteralmente sui nervi!».

L'interessato, udite le parole pronunciate dal rosso, si voltò verso di lui, fissandolo torvo.

«Tsk, invidioso.» sputò, acido, passandosi una mano fra le lisce ciocche dorate dei suoi capelli.

Allo sguardo di sufficienza che Aphrodi gli rivolse, Nagumo scattò come una molla tentando di assalire il compagno di squadra, con il serio intento di deturpare il “bel visino” di quell’idiota montato. E l’avrebbe fatto se, all’inizio dell’assalto, non si fosse sentito strozzare e in seguito al rinculo non fosse finito a faccia a faccia con il pavimento. Intanto Afuro si era voltato nuovamente, ignorando i due.

«Oh, magnifica perfezione tu sei! Quale celeste divinità ha creato tale sublime bellezza? Ma che ti dico! Tu stesso devi essere una divinità scesa tra questa plebaglia.» gettò un rapido sguardo accusatore ai due litiganti e questa volta perfino Suzuno sentì uno strano istinto omicida verso il biondo.

«Anche la magnifica Afrodite dev’essere invidiosa della tua ineguagliabile magnificenza.» proseguì infervorato; mentre la vena dell’albino pulsava sempre più sulle sue tempie.

Era irritato, ogni istante che passava, cresceva la sua voglia di spingere “il divino” Terumi giù dalla finestra così, tanto per provare se con quelle alucce da strapazzo era in grado di salvarsi la faccia.
In alternativa, c’era sempre la chirurgia plastica, qualora si fosse sfracellato... sopravvivendo, ovviamente.

«Hai finito?! Stupido montato della malora, finisci di parlare con quella tua “divinità scesa in terra” e vieni ad allenarti!» sbraitò Haruya, ormai sull’orlo della nevrosi del secolo, oltre che di un omicidio.

«Shh, non ascoltarli. Quei due pezzenti sono solo gelosi di noi. Di te e della mia bellissima e fluente chioma.» per la millesima volta fece scorrere le dita tra i capelli; sembrava la pubblicità della Pantene in diretta.

«Tsk, vanesio.» soffio Nagumo, la rabbia era completamente sbollita lasciando il posto alla più completa rassegnazione… Non ne poteva più di quel megalomane.

«Che paroloni, molto sopra il tuo standard.»

«Non ti ci mettere anche tu, Suzuno.»

«Stavo facendo una semplice considerazione, dato che non ti ho mai sentito parlare così.»

«Al diavolo te e le tue considerazioni da secchia rompipalle! Piuttosto, aiutami a scollare questo idiota da quel maledettissimo specchio di merda

Un improvviso, tetro fulmine ruppe la pacifica serenità che, incontrastata, regnava nel limpido, onirico cielo anice di Afuro.

Maledettissimo specchio di merda.

Maledettissimo specchio di merda.

Maledettissimo. Specchio. Di. Merda.


Quelle quattro semplici parole echeggiarono fastidiosamente fra le mura gialle di quella stanza, quasi come un irritante ronzio incessante, all'udito di Terumi.
Voltatosi nuovamente verso i compagni di squadra, il Narciso della situazione corrugò visibilmente la fronte bianca, mettendo in vista un'espressione a dir poco disgustata e truce.
Di scatto, alzò il braccio sinistro, puntando un dito alienante contro Nagumo e Suzuno, che deglutirono saliva nello stesso preciso istante.

«Oh voi, esseri infimi e meschini! Come avete osato offendere tale amenità e il suo riverbero? La vostra invidia innescherà vortici che vi porteranno a cose non molto buone, sappiatelo! Io e lui siamo felici assieme!» esclamò, con frizzante veemenza.

Haruya e Fuusuke assottigliarono le palpebre, mentre, con evidente esasperazione, portavano le loro mani in congiunzione al capo.
Sospirarono all'unisono, stravolti.

«Tsk, bravi! Meglio se state zitti mh!» asserì il biondino, «Piuttosto, perché non provate anche voi a essere felici come me e Specchio-kun? Suvvia, datevi una mossa! Haruya, mai pensato di invitare Fuusuke a cena fuori? Siete soltanto due lumache zotiche troppo cresciute con dei capelli improponibili, per i miei gusti!» concluse.

E quello fu troppo. Davvero troppo, per i nervi dei due che saltarono irrimediabilmente con un piccolo suono che invase la stanza. In realtà erano solo i denti digrignati per la rabbia e l’esasperazione.
Bastò uno sguardo scambiato e, perfettamente in sincronia, Suzuno e Haruya, si gettarono di peso contro Terumi, che franò a terra, immobilizzato dai pesi dei compagni comodamente seduti sulla sua povera schiena.

«Alzatevi, idioti! Non sapete contro chi vi state mettendo! Plebei irrispettosi!» sbraitava inviperito Afuro, tentando di alzarsi, ma senza successo, per sfortuna sua. Così il duo “dai capelli improbabili” afferrò, una gamba ciascuno, il megalomane e con un ghigno di pura soddisfazione presero a trascinarlo.

«Adesso andiamo agli allenamenti!» esclamò Nagumo.

Si sentiva stranamente felice nel vedere il volto di Terumi impallidire mentre graffiava il pavimento con le unghie nel tentativo di rimanere nella stanza. Quando vide che era impossibile, stese le braccia in un ultimo gesto disperato, diretto all’oggetto del suo affetto.

«No, mio amato! Prometto tornerò, ma tu aspettami! Sei la cosa migliore che mi sia mai capitata! Non ti abbandonerò, te lo prometto! Mio amatissimo specchio!» sbraitava, con gli occhi lucidi, mentre lo specchio diventava sempre più piccolo; nel corridoio i suoi lamenti divennero ancora più strazianti.

Era un attore tragico di quarta categoria, difatti quasi tutti quelli che li vedevano scoppiavano in sonore risate, ma a Terumi non importava perché era lontano dalla sua anima gemella, il suo amato Specchio-kun.


«Ti amo, Specchio-kun.»

 

 

Il Teatro delle Marionette

Ciao a tutti! Siamo Kuro (Halloween_) e Any (nirvana_) e, come scritto nella intro, ci troviamo sotto un unico account! Speriamo che questa fanfiction totalmente demenziale vi sia piaciuta! Noi ci siamo divertite tanto nello scriverla c:


Kuro: Ebbene sì, io, Kuro, sono anche qui; in un -per ora ancora povero- account condiviso con quella Genia di Any~ Questa One-shot Afuro x Specchio-kun è stata uno spasso da scrivere, anche perché l'idea è nata così, parlando e fantasticando sul nostro caro megal- ehm, Terumi. Spero possa far sorridere anche voi e, diciamocelo, non sono una coppia bellissima quei due? Andiamo, sono "perfetti" assieme uwu X''

Any: Yo! Sono davvero felice di essere riuscita a pubblicare qualcosa assieme a Kuro – che, per inciso, è la vera Genia, eh –, anche se tutto ciò è puro frutto dei nostri scleri assurdi X’’ Io mi sono smulinata (?) un casino e ridevo mentre stavo scrivendo-- Poi, come dice Kuro, Specchio-kun e Afuro sono perfetti insieme, no?

Ok, vi salutiamo!
Alla prossima!

  
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