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Autore: zedef111    08/12/2013    2 recensioni
[Doom]
-Caporale Spari!
-Io... io non posso farlo.
-Spari ho detto, non mi costringa ad arrestarla!
-No io... non potrei mai farlo.
-Caporale Flynn, la dichiaro in arresto per aver disobbedito ad un suo superiore! E voi, maledetti idioti, sparate!
Genere: Azione, Guerra, Horror | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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-Pronto, pronto, sta registrando questo affare hey, Pronto! Ah ok si è acceso, allora, io sono il Caporale Flynn Taggart e questi idioti qui sono i soldatini che mi leccano i piedi ha ha ha.
-Hey non fare lo stronzo!
-Già, tappati quella bocca!
-Ha ha, dai, facciamo questa cosa, inizio log n° 32 giorno 4 ottobre 2231h: 18.12 Colonia marziana ''Parigi'' oggi in pratica non abbiamo fatto assolutamente niente a parte pattugliare le stradine sotto la cupola, niente di che insomma, ed io sono particolarmente felice perchè finalmente domani mi daranno la licenza e potrò tornare sulla terra con la mia ragazza, aaah che bello, dai, fine log h:18.15.

-Hai finito con quella roba?
-Sì soldato semplice Frank o dovrei dire ''Janet''?
-Hahaha.
-Dai ragazzi piantatela con quella cazzo di storia.
-Che facciamo? Andiamo a farci una birra?
-In teoria siamo ancora in servizio, non potremmo bere...
-Uh? Ma sì dai, per un giorno potrebbe anche andare non voglio casini proprio oggi, aah, che bella giornata.
-Se lo dici tu... dai noi andiamo ''Caporale'' se vuoi venire siamo al bar.
-No ma oggi preferirei di no.

Si allontanarono scherzando, i suoi due migliori amici ed i suoi due sottoposti: Frank ''Janet'' Jobs da una colonia lunare e Marcus Favrin terrestre.
Frank si era arruolato per la leva militare, dopo due anni sarebbe tornato a casa ad aiutare la sua famiglia nei campi lunari, da quel che Flynn sapeva sulla luna la vita non offriva granchè, in pratica se non eri ricco, ti spaccavi per 45 anni di seguito la schiena in qualche campo sotto una cupola di vetro guardando la terra con la speranza di raggiungerla prima o poi, qualcuno ce la faceva, altri no, a volte le pattuglie terrestri beccavano una nave scassata piena di profughi, e li riportavano tutti sulla luna dove li sbattevano in carcere dopo 40 manganellate.
Marcus era terrestre, di origine italiana, lui abitava in una grande città, la sua famiglia era ricca, lui voleva fare il militare di carriera ed arricchirsi, non gli era mai piaciuto, troppo arrogante, ma se lo faceva andare bene, in mancanza di altro.
Passeggiando si era avvicinato al limite della cupola, di plexiglass antiproiettile spesso 120 cm, per testarlo gli sparavano contro con un cannone a particelle, se il 60 % restava integro allora poteva andare.

Si fermò, a 20 metri dal vetro c'era una recinzione alta 2 metri completamente elettrificata, anche se non c'era motivo di avvicinarsi al cancello, guardò la recinzione, un ronzio proveniva da essa, la luce blu posta ad intermittenza ogni 100 metri era accesa, segno che la recinzione era attiva.

Tornò alla caserma dei marines, Frank e Marcus non erano ancora tornati, si sedette sul divano insieme a James, era il meccanico, non ci aveva mai parlato per più di un minuto, anda va sempre in giro con un paio di occhiali arancioni sulla fronte, stava bevendo una redbull.
La sexy annunciatrice stava parlando di una specie di incidente accaduto su Phobos e Deimos nelle caserme generali dei Marines , stava iniziando a concentrarsi su qualcos'altro che non fosse la scollatura della presentatrice quando entrò il suo odioso Sergente Maggiore Kristian Mc'Garvin la persona che più odiava al mondo.Da giovane era stato coinvolto nella rivolta lunare, e si dice che abbia fatto fucilare 50 ribelli senza pietà in una piazza pubblica.
-Hey, Taggart! Dove cazzo sono i tuoi sottoposti?!
-He? Marcus e Frank? Adesso li chiamo subito.
-Vi voglio tutti a rapporto tra meno di cinque minuti stronzi!

Si alzò con l'amaro in bocca e si incamminò verso il bar, quante volte avrebbe voluto sparargli in faccia a quel vecchio di merda.

-Hey dannati ubriaconi!Quel dannato vecchiaccio del Sergente ci vuole alla base.
-No dai ti prego  non ora.
-Sì infatti.
-Niente storie, voi adesso mi seguite!
In qulache modo li trascinò fuori verso la base e li rese presentabili.
-A rapporto soldati!
-SìSignore Sergente!
-Riposo soldati, oggi abbiamo una missione da fare, c'è da sedare una rivolta nella colonia ''Tokyo''
''No, non poteva crederci, una rivolta il giorno prima del suo ritorno a casa''
Non si scompose, anche se dentro stava morendo.
-SìSignore, sergente.
-Preparatevi, si parte fra un'ora!

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Angolo autore, Salve, questa è una delle prime fanfic che scrivo e ho intenzione di continuarla abbastanza a lungo, spero che vi piacca il mio stile.
Le critche costruttive sono ben accette, ma i complimenti di più ;).
Ciao a tutti ^^
  
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