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Autore: manubibi    09/05/2008    4 recensioni
Fra le quattro mura della casa di Matt è successo un atroce delitto. Ma l'unico a subirne le conseguenze è il suo pupillo...e perché questo crimine efferato è stato commesso? Ghghgh...se proprio volete saperlo... u.u lo sapete, insomma...
Genere: Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Coppie: Brian.M/Matthew.B
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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[Uhm, allora...Matt e Brian per pura sfortuna (o fortuna, dipende dal punto di vista) non sono di mia proprietà, anzi, manco li conosco...vabbè che è solo questione di tempo xD si, comunque, come si dice di solito, tutta questa è finzione, non ci guadagno proprio niente (ma perché sto ancora a fare ste cose?!? -.-)...]

-Galileo!!-, strillò una voce inumana e decisamente isterica.
Il ragazzo sussultò e fece capolino da una copia di Playboy che usava come copertura per nascondere il fatto che stava leggendo Cosmopolitan.
-Che succede?!-, chiese preoccupato
L’altro, una specie di folletto mingherlino, lo guardò col labbro che tremolava e gli occhi gonfi di lacrime.
-Chriiiiiiiis!!-, ululò, -Galileo...lui...-, e senza il coraggio di continuare la frase sollevò non senza sforzo un orsacchiotto gigante morbidoso, più largo che alto, al quale avevano visibilmente amputato un arto superiore. Non c’era bisogno di aggiungere altro.
Chris, con aria solenne, chiuse il Cosmop...il Playboy, esaminò con cura quasi chirurgica il pelouche e infine diagnosticò con un pizzico malcelato di sadismo:
-Sembra che abbiano usato una lametta poco affilata...Vedi? Non è un taglio netto, devono averci provato più volte...
-No!-, supplicò Matt,-ti prego, non...non continuare...la-lasciami solo con il mio dolore-, aggiunse stringendo convulsamente Galileo a sè. Chris annuì con aria grave e lasciò la stanza.
Sapeva che era un affare serio rovinare i giocattoli altrui, soprattutto se erano quelli di Matthew Bellamy.
Subito dopo aver oltrepassato la soglia del soggiorno squillò un telefono, uno dei tanti in quella villa, e il bassista alzò la cornetta rispondendo esitante:
-Pronto?
-L’ha visto? L’ha visto?!-, chiese in tono euforico una voce contraffatta.
-Argh! Sei stato tuuu!!-, tuonò Chris,-ti rendi conto di quello che hai fatto? Eh?!
-Lo so perfettamente-, gongolò il misterioso interlocutore,-infatti, uhm, è per questo che l’ho fatto, so cosa significa-, concluse soddisfatto.
-Ma...ma ti conosco?-, chiese Chris avendo sentito un tono familiare.
-Nonono!!-, si affrettò a rispondere l’altro, ma si era dimenticato di mantenere il timbro da assassino e Chris capì chi era. Sospirò e poi rispose col suo tono da rimprovero paterno:
-Brian! Lo sai che rompere i giocattoli degli altri bamb...delle altre persone è una bruttissima cosa?!?
-Certo che lo so, Chris-, rispose Brian,-così impara!-, aggiunse, e si poteva immaginarlo col broncio mentre diceva quelle parole.
-Che ha fatto stavolta?-, chiese il castano roteando gli occhi, ma ormai era abituato ad essere l’unica persona adulta e matura fra di loro.
-Quell’idiota-, cominciò Brian, e subito la sua voce iniziò a tremare perdendone il controllo,-lui...lui è un egoista!! Non porta rispetto per nessuno! Non pensa mai alle esigenze altrui!
Chris ascoltò i singhiozzi isterici e i lamenti che si alzavano sempre più di tono trattenendosi dai commenti che gli affioravano alla coscienza, tipo “senti chi parla”, e invece insistette:
-Che cosa ha fatto?
-Lui, quello stronzo patentato...-, cominciò Brian mentre Chris scorgeva la sagoma di Matt uscire dal soggiorno e trotterellare verso il bagno con il corpo esanime di Galileo faticosamente tenuto fra le braccia,-...ha rubato il MIO beauty-case!!!-, finì Brian, evidentemente sollevato di aver sputato il rospo liberandosi almeno in parte del suo cruccio.
-Uhm...capisco-, annuì Chris,-forza, dimmi com’è successo.
-è stata una carognata, Chrissy-, fece Brian fra i singhiozzi, e per ora il bassista si trattenne dal ringhiare “non chiamarmi mai più così!!!”, ma lo lasciò continuare:-Eravamo da Harrod’s...e IO ho visto quel beauty-case stupendo, nero a strisce fucsia...tutto coperto di perline e paillettes!-. Qui Brian si interruppe per sospirare, e poi riprese:
-Così io prendo per la manica quell’infame e lo porto davanti a quella meraviglia e gli dico: “Guarda, Matty!”, e...lo sapevo, lo sapevo! Non dovevo mostrargliela! Comunque, poi sono andato a prendere soldi in banca, sono tornato e...non c’era più!
Finito il racconto, Brian riprese coi lamenti.
Chris si accigliò e il suo sguardo cadde su un pacchetto cubico infiocchettato e appoggiato vicino a lui, cominciando a capire.
Prese al volo per la collottola Matt, che si aggirava tenendo in mano una lametta da barba che gli sequestrò ignorando le proteste, e gli ficcò in mano la cornetta senza una parola.
All’inizio sentì urla incomprensibili sempre più stridule e sì, sempre più isteriche, ma i decibel diminuirono sensibilmente appena Matt pronunciò la parola “regalo”. Nel giro di pochi minuti il cantante stava miagolando e facendo le fusa languidamente al telefono.
Chris scosse la testa esasperato, ma fu contento di aver risolto ancora una volta la situazione e di aver evitato una crisi depressiva sia al suo cantante che ai loro fan.
Tornò in soggiornò, si rimise comodo a leggere il dannato Cosmopolitan di Dom però prima dedicò un pensiero di compassione all’unica vittima innocente di quella storia.
Povero Galileo.


[E la dedico alla mia ammmora Simo, a Meme e Fede (guarda che aspetto di le= ggere gli altri chappy della tua <3)
   
 
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