Dicembre 2013

Fuori la neve scende ormai da qualche ora..
la sera sta calando e il cielo inizia a scurirsi, ma i soffici batuffoli di neve non hanno intenzione di fermarsi e ormai la capitale è ricoperta da un fresco e bianco strato di neve...

Le strade sono un via vai di gente che corre da un negozio all’ altro per comperare gli ultimi regali per i loro cari, ormai manca poco, ormai Natale è alle porte e come ogni anno tutti sono in un grande fervore!

I  bambini, che imbacuccati e goffi per la quantità di maglioni che ricoprono i loro corpi, escono allegri dalle case, iniziano a rincorrersi lanciando palle di neve, costruendo pupazzi o semplicemente per alzare il capo per essere sfiorati da questi spiritelli candidi che danzano per il cielo di Washington Dc!

Sono al calduccio davanti al camino di casa, di una casa grande, troppo grande e troppo vuota all’ improvviso. Il natale sempre mi porta allegria, anzi solitamente già un mese prima mi mette di buon umore, l’albero l’ ho sempre addobbato a metà novembre e le melodie natalizie han sempre riempito le stanze da altrettanto tempo..
ma non quest’ anno.. quest’ anno .. No.

Molto era successo in questi ultimi 365 giorni, alti e bassi, con il lavoro, con gli amici, con mio padre, con LEI.

Gia... Lei.. erano ormai tre mesi, più esattamente 90 lunghi giorni che non la vedevo, e manco la sentivo, è da  2160 ore che il mio cuore si disintegrato, che è rimasto a Tel Aviv.

Mi son concentrato sul lavoro come mai ho fatto, mi son tenuto impegnato con qualsiasi cosa pur di non pensarci, ma… i pensieri.. mi invadono la testa la sera, quando stanco da una giornata di lavoro la mia mente è troppo debole per raccontarsi delle bugie, quando casa non sembra essere casa..

..si dice che casa è dove ti porta il cuore, forse è per questo che qui in questo appartamento mi sento costantemente fuori posto..

Fuori la neve continua a scendere lentamente, ora nel silenzio che domina le strade..

è una sensazione meravigliosa, un fenomeno meraviglioso, si sentono rumori lontani, le prime luci che si accendono nelle case, i padri che tornano a casa, i bimbi che ridendo saltano loro addosso sfinendoli ma rendendoli le persone piu felici al mondo..
 
..Decido diallontanarmi da quel camino, prendo il cappotto, esco senza meta..
.. l’ unico rumore è quello dei miei passi che schiacciano il velluto bianco sui marciapiedi.

Penso, penso e.. penso, mi rendo conto quanto è vuota la mia vita ora, quanto lei riempiva le mie giornate anche con un semplice ciao..
penso che ero uno stupido a credere che il  tempo guarisce le ferite, se cosi fosse stato perche ora forse sto peggio di qualche mese fa?

Tutto sembra inutile, anche respirare, da quando il suo sorriso non riscalda più il mio cuore.

I ricordi fanno breccia nella mia testa, i ricordi felici mi distruggono più di quelli brutti..

..la nostalgia è una brutta bestia..

 Guardo il cielo.. le lacrime cercano di uscire.. mi pizzicano gl' occhi..

 la neve continua a cadere, e si posa anche sul mio cuore..
 
Inizio a sentire freddo.. è ormai scesa la notte e il mio cappotto è un po troppo leggero per sopportare il freddo notturno invernale.
Ma non riesco a tornare a casa, sento come qualcosa che mi attira verso il centro..

Mi siedo su una panchina giusto per riposare un attimo, erano ormai due ore che camminavo, fisso il vuoto e una certa ansia inizia a salirmi nel petto..
dalla parte opposta scorgo una ragazza con la testa china, come assorta nei suoi pensieri, portava un cappotto blu elettrico che brillava in mezzo a tutto quel bianco..
gli scuri capelli sul volto erano costantemente mossi dal vento.

Vedevo che allora non ero l' unico pazzo che con la bassa temperatura aveva osato a uscire di casa, iniziai a pensare: chissà a cosa sta pensando, chissà cosa l' ha portata li sotto la neve, chissà se aveva chi la stava aspettando e cercando, chissà..

Un colpo di vento un po’ più forte le scoprì il viso..il viso più bello che avessi mai visto..un viso familiare..un viso che mi fece bloccare il cuore..

lei era lì, la sua Zee era lì di fronte a lui..

lei alzò il volto sentendosi osservata, i loro sguardi si incrociarono.. 
Lei sorrise..

Un auto passò.. sembrava che questa si muovesse a rallentatore.. ma quando finalmente si tolse lei non era più li, si era come dissolta..

Era stato solo un sogno, un sogno ad occhi aperti.. solo un sogno..
Il freddo mi stava giocando brutti scherzi..pensai.
Mi alzai e decisi di tornare a casa..

..una mano fredda mi prese il braccio..
un tuffo al cuore..
un sorriso angelico mi stava guardando con i suoi occhi color pece..
occhi che brillavano, occhi che ardevano d’ amore..
i suoi occhi..

lei era lì con me sotto la neve..

l’abbracciai, un abbraccio fuori dal tempo, pieno di calore che riempiva i nostri corpi e le nostre anime..

 ti stavo aspettando.. su Tony andiamo a casa… insieme!

 a casa? insieme?

Si.. per sempre..
 

Aveva smesso di nevicare.. e la neve che avevo sul cuore.. iniziò a sciogliersi.. 







Eccomi quiii!!!
ok lo so che devo aggiornare altre due storie, lo so e vi prego di essere pazienti!
sta '' roba'' non era prevista, anzi consideranti che la scuola mi sta succhiando la linfa vitale, non mi era passata neanche per l' anticamera del cervello..
be non so che dire spero che vi sia piaciuta almeno un po', spero che vogliate dire almeno qualcosa anche negativa.. 
colgo l' occasione per augurarvi Buon Natale anche se in anticipo!
bacioni a tutti voi che leggerete! Ann <3 Ps. non so perchè ma rende meglio se letta ad alta voce.. almeno per me :)