Sento il sole scaldarmi la pelle, ormai non dormo più. Ho ancora gli occhi chiusi.

Ascolto tutti i rumori che mi circondano e tra questi c'è uno che li sovrasta, un respiro leggero e regolare. Appena apro gli occhi ne incrocio altri due, ambrati, che al sole sembrano oro.

"Buongiorno." disse una voce profonda. È Zayn. Mi siedo sul letto e guardo attentamente il suo viso.

"Buongiorno, Zayn." dico mentre sprofondo tra le sue braccia, che ti stringono così forte che quasi ti scaldano il cuore. È così piacevole, perdersi nei suoi occhi, due occhi in cui, pur essendo marroni, sono riuscita a trovare il mare.

"Che ci fai tu qui?"

"Tua madre mi ha detto che è fuori con tuo padre per tutto il giorno, vanno dagli zii. Mi ha detto che potevo venire quando volevo, così eccomi."

Mi viene da sorridere nel modo più felice possibile, come quando ero bambina e trovavo sotto l'albero la mia Barbie preferita. Ecco, stamattina è più o meno cosi.

Lui fa un risolino. "Hai intenzione di rimanere tutto il giorno a poltrire nel letto?!"

Non mi da tempo di rispondere che mi ha già caricato sulle spalle.

"Muoversi!" Mentre cerco di dimenarmi, ridiamo.

Mi lascia andare cosi lo spingo fuori dalla porta della mia stanza ironicamente, mentre lui frena con i piedi.

"Aspettami in salotto e non risalire prima che io scenda. Per intrattenerti puoi mangiare, l'importante è che non vuoti il frigorifero!"

"Certamente, padrona Leslie!" dice ridendo mentre scende le scale.

Apro l'armadio e decido di mettere un maglione intrecciato di lana nera, dei jeans aderenti non troppo chiari e i miei stivaletti borchiati. Prendo dal portagioie la mia collana preferita, nonna me l'aveva regalata il natale scorso. Era in oro e c'era inciso il mio nome sopra.

Corro in bagno, mi lavo i denti e mi sciaquo il viso. Torno in camera, metto un filo di mascara e poi mi pettino i capelli. Li raccolgo in uno chignon un pò disordinato e cerco di aggiustarli con qualche fermaglio ai lati.

Ad un tratto vedo una figura riflessa dallo specchio, non poteva essere che Zayn. Mi guarda, poi scioglie delicatamente il miei capelli e li scompiglia un pò.

"Cosi va meglio." mi dice sorridendo dolcemente.

Mi giro verso di lui. Ci guardiamo intensamente negli occhi...dopo qualche secondo mi accorgo che la distanza fra le nostre labbra è minima, di qualche millimetro. Sento il suo respiro accarezzarmi il viso e così, senza esitare, Zayn annulla quella distanza, e mi bacia.

Mentre mi bacia, cinge dolcemente i miei fianchi con le mani e mi stringe a se. Stacca lentamente le sue labbra dalle mie e prima di riallontanarsi mi guarda ancora una volta negli occhi. Io faccio lo stesso e ci sprofondo di nuovo. Mi sfiora la mano delicatamente e poi incrocia le sue dita alle mie.

"Andiamo?"

"Certo, andiamo."

Scendiamo e dopo qualche scala sento Zayn gridare: "Chi arriva ultimo alla porta pagherà una penitenza!"

Sembriamo due bambini e ovviamente lui fa di tutto per vincere la sfida. Come previsto arrivo dopo di lui, prendo il cappotto e la borsa dall'attaccapanni e usciamo.

"Sentiamo, cosa dovrò fare sua altezza?"

"Mh vediamo...non dovrai mai ribellarti al tuo caro principe e lasciare che lui si prenda cura di te!"

"Owh...non ho alternative!"

Ridiamo e mi prende a cavalluccio sulle sue spalle, lui sa che mi sarei ribellata.

"Mi stai sfidando? Sai che non farai neanche dieci metri a causa delle mie lamentele!"

Lui ride.

"Eh no signorina, non puoi lamentarti!"

Così inizio a tirare dei pugni sul suo petto, sperando che mi metta a terra.

Vedo che dopo quattro negozi c'è uno Starbucks, così invento una scusa.

"Oh, mio caro principe, la vostra principessa non ha fatto colazione, vorrebbe tanto uno Starbucks!" dico piagnucolando.

Mi mette a terra e poi scoppia a ridere vedendo la mia faccia.

Lo prendo per mano e inizio a correre.



Entriamo nello Starbucks, che per fortuna e vuoto e ordiniamo due cioccolate calde. Non ci sediamo e andiamo nel parco, sorseggiando le nostre calde bevande. Mentre ci teniamo per mano passeggiamo e ogni tanto ci scambiamo un sorriso.

"Poi mi accompagni al supermercato? Devo comprare qualcosa, altrimenti non so cosa mangiare."

"Ti accompagnerei, il fatto è che oggi non ho intenzione di lasciarti sola, quindi sei ufficialmente invitata a pranzo a casa nostra!"

"Zayn, dai, non voglio causare disturbo, me la caverò." ridacchio.

"Tu non disturbi mai! E se vuoi saperlo sono stati i miei ad insistere e poi vabè, Safaa, che non vede l'ora di vederti."

"Mh va bene, verrò."

Troviamo una panchina e iniziamo a farci infinite foto, con le espressioni più stupide mentre ridiamo a crepapelle. Poi torniamo seri e Zayn mi guarda, io ricambio lo sguardo, quasi come se gli stessi chiedendo cosa c'era che non andava.

"Ti ho mai detto che ti amo? Siamo giovani è vero, ma io penso che questa parola prima o poi va detta. Quando te lo senti, quando ti accorgi che hai trovato la persona giusta a cui dirla e, io penso proprio di averla trovata."

Io lo bacio, nel modo migliore, come per rispondergli. Poi mi fermo, lo guardo e gli dico "Forse io non te l'ho mai detto, ma spero tu lo abbia capito lo stesso, che ti amo."