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Autore: Jelena_99    08/12/2013    3 recensioni
Diego e Ludmilla sono una coppia felice, che alla fine degli studi decide di andare a vivere insieme. Lui è un promettente cantante, pronto a sfondare nel mondo della musica; lei non è più la Ludmilla di un tempo: è cambiata, è maturata, è diventata più umana. Diego farebbe di tutto pur di avere successo, persino lasciare la casa, gli amici e la sua fidanzata, per trasferirsi altrove, in un mondo dove il successo è assicurato: gli Stati Uniti. E se Ludmilla nascondesse un piccolo segreto, che, se svelato, costringerebbe Diego a rimanere con lei? Si terrebbe tutto dentro e lascerebbe andare Diego, per fargli realizzare il suo sogno. E se nel tempo trascorso lontana dal ragazzo che ama, qualcun altro le si avvicinasse? E se questo qualcuno fosse Federico?
*****
Scritta a quattro mani: da me, Jelena_99, e MissEm, speriamo possa piacervi :)
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Diego, Federico, Ludmilla
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo
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-Devo partire, il mio manager ha organizzato un tour nel Nord America.- mi disse, in tono un po' cupo. Sbarrai gli occhi. Se ne sarebbe andato, lasciandomi sola, lasciandoci soli. Cercai di non dirgli niente, di tenerlo nascosto, così abbozzai un sorriso e corsi ad abbracciarlo. Scoppiai in lacrime, cercando di fargli credere che erano di felicità.
-Sono contentissima per te. E' una notizia stupenda.- sussurrai al suo orecchio. 
Certo, ero un po' contenta dopotutto. Il mio ragazzo aveva la possibilità di affermarsi, di diventare importante, di vivere il suo sogno, chi ero io per impedirglielo? Dovevo tacere, non avrei dovuto dire niente e così feci. Lui non sospettò niente, per fortuna. Gli stampai un piccolo bacio e lui sorrise amaramente.
-Il problema è un altro, Ludmilla...- bisbigliò e il suo tono fece sparire il mio sorriso. 
-E quale sarebbe?- chiesi, staccandomi piano da lui.
-Lui mi ha anche detto che dovrei essere libero, completamente.- rispose, evitando il mio sguardo.
-Cosa intendi dire?- domandai, alzando un sopracciglio, nervosa. Pregai tutti i santi di questa terra che non stesse per dirmi quello che pensavo io.
-Dobbiamo lasciarci.-
Lo disse seccamente, senza giri di parole. Dritto al punto, come sempre. 
Non dirgli niente, lascialo libero. 
E come farò da sola?
Smettila di pensare a te, se lo ami davvero lascialo andare!

Il cuore e la ragione presero a combattere tra loro, ma, per una volta tanto, il cuore vinse.
-Non importa, va bene. Sappiamo entrambi che un giorno tornerai. Va tutto bene, me la caverò alla grande. Non scordarti con chi stai parlando. In fondo sono sempre Ludmilla Ferro!- esclamai, ridacchiando. Volevo tanto crederci a quelle che parole, che erano le mie dopotutto. 
-Davvero?- mi chiese, mentre i suoi occhi avevano uno strano luccichio. Mi feci forza, trovai tutto il coraggio che avevo in corpo, che non era poco, e gli risposi: -Certo!-
Lui sorrise e mi diede un bacio tenero. Doveva proprio divertirsi, qualcuno lassù, a vedermi soffrire così.

*
Meno sette.
-Sono davvero orgoglioso di te Diego, sei il migliore, sempre e comunque.- Marco diede una pacca sulla spalla del ragazzo, che gli rispose con un sorriso.
Meno sei.
-Non dimenticarti di noi!- Francesca lo abbracciò, con gli occhi lucidi. -Vorrei fare uno di quei discorsi commoventi, ma finirei per piangere, quindi meglio evitare.- aggiunse, stampandogli un bacio sulla guancia.
-Mi mancherai anche tu.- sussurro Diego, sorridendole amaramente.
Meno cinque.
-Non siamo mai andati d'accordo, ma so che spaccherai in questi mesi. Vedi di non deludermi e di diventare un grande.- gli disse Leon, battendogli il cinque.
Meno quattro.
-Oh Diego!- Violetta era incapace di dire nulla, lo abbracciò di slancio, mentre silenziose lacrime gli scorrevano sulle guance. Il ragazzo le diede un piccolo bacio sui capelli e poi lei ritornò tra le braccia di Leon.
Meno tre
-Magari un giorno collaboreremo, no?- gli ammiccò sorridente Camilla, salutandolo con un cenno della mano. Lui ridacchiò e annuì.
Meno due
Maxi gli diede una pacca sulla spalla, blaterando qualcosa che non riuscii a sentire, dati i miei sonori singhiozzi. Nata lo salutò timidamente, senza neanche avvicinarsi, in fondo non si erano mai parlati molto.
Meno uno
L'ultima fui io. Lo abbracciai come se fosse l'ultima volta che l'avrei visto. Mi baciò delicatamente, come se fossi fatta di porcellana. Mi sussurrò che sarebbe tornato, che saremmo tornati insieme, più forti di prima, annuii solamente.
Zero.

Note dell'Autrice:
Salve gente! Un bel giorno mi è venuta questa bella idea, costruita con la dolce  MissEm. 
Il countdown alla fine, per chi non avesse capito, sono i minuti che mancano alla partenza di Diego. Beh speriamo possa piacervi. Vi saremmo grate se lasciaste un commentino, in fondo siamo sotto Natale e a Natale siamo tutti più buoni u.u 
Un bacio,
Jelena e MissEm

  
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