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Autore: Shellyng    08/12/2013    3 recensioni
'Le passa la mano sul braccio sorridendo, Susan che stende le braccia verso di lei, stringendo le manine. Santana sorride e le sfiora il naso con le labbra, l’espressione che si dipinge sul volto di sua figlia è inquietantemente simile a quella di Quinn.'
Genere: Fluff, Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Quinn Fabray, Santana Lopez | Coppie: Quinn/Santana
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Titolo : Every breath you take.
Fandom: 
Glee
Personaggi/Pairing(s):  
Santana Lopez/Quinn Fabray,
Avvertimenti:  AU, fluff fino a cariarsi i denti, family!life.
Note: 
i personaggi hanno la sfortuna di non essere miei. Nessuno mi paga per scrivere questa roba, molti lo farebbero per farmi smettere
.
Nata per colpa di un gifset di tumblr. Perciò non prendetevela con me.

 

“Stai piangendo, Santana?” Quinn si volta verso sua moglie, Susan tra le braccia che si muove scomposta, i suoi riccioli biondi e gli occhietti verdi spalancati a guardare la scena sul palco.

Santana grugnisce qualcosa, si passa la mano sul viso e si riavvia i capelli.

“No che non sto piangendo, che cosa ti salta in mente!” ma la voce spezzata e il naso rosso bastano a Quinn per capire che aveva ragione. Sorride un po’, senza farsi vedere, roteando gli occhi divertita.

E’ così facile ormai, capire Santana. Il che può sembrare assurdo. Santana è sempre stata un puzzle per tutti, sin dai tempi del liceo, ma non per Quinn.

Sono state, dopotutto, due facce della stessa medaglia.

Le passa la mano sul braccio sorridendo, Susan che stende le braccia verso di lei, stringendo le manine. Santana sorride e le sfiora il naso con le labbra, l’espressione che si dipinge sul volto di sua figlia è inquietantemente simile a quella di Quinn.

“Ammettilo, stavi piangendo” bisbiglia Quinn, mentre sul palco si forma la calca da fine spettacolo, un mucchio di gente che corre alla ricerca dei loro figli. Ma non loro, no. Diane ha chiesto a entrambe di non metterle in imbarazzo, e Santana l’ha guardata come se le fosse appena spuntato un terzo occhio sulla fronte. ‘Quale imbarazzo’ ha esclamato subito dopo, indicando se stessa e Quinn. ‘ Ci hai viste? Siamo le mamme più belle del pianeta’. Si è beccata un mezzo schiaffo sul braccio da Quinn, un’occhiataccia da Diane e una mezza ferita all’ego. Ma aveva sopportato, era la sua famiglia, dopotutto.

Così erano rimaste immobili ai loro posti, mentre Diane chiacchierava allegramente con i suoi amici e Santana borbottava.

“Non stavo facendo proprio un bel niente, smettila Quinn!” ringhia tra i denti, stringendosi al petto Susan che gioca con la sua collana. Una piccola Q come ciondolo. Quinn gliel’aveva regalata tanti, forse troppi anni prima, eppure a Santana piace portarla ancora.

Come le piace tracciare ogni volta con la punta delle dita quelle piccole lettere impresse sulla pelle di Quinn. La pelle bianca del bacino che rabbrividisce ancora, dopo anni, ad ogni suo tocco.

“Mamma?”

Entrambe si voltano a guardare mentre Beth si trascina nei posti accanto ai loro, schioccando un bacio sulla guancia di Quinn e una piccola carezza sul volto della piccola Susan. Santana borbotta un po’ tra i denti, scatenando l’ilarità delle altre due.

“Va bene mami, va bene”

Beth si sporge e le sfiora la guancia, ghignando all’espressione soddisfatta di sua madre e approfittandone per rubarle Susan dalle braccia. Prima che Santana possa dire qualcosa, un colpo di tosse attira l’attenzione. Diane è in piedi accanto a loro, sulle labbra il broncio tipico dei Lopez.

Santana si tira sulla sedia e la guarda, inarcando un sopracciglio.

“Cosa?”

La bimba, ormai di otto anni quasi, le lancia uno sguardo inviperito e indica il palco. “Potevate venire a salutarmi”. Quinn spalanca la bocca e si volta verso sua moglie, che schiocca la lingua sul palato e grugnisce.

“Ma se ci hai detto tu di non metterti in imbarazzo!” butta fuori, e Quinn sa già che saranno guai. Quelle due, insieme, significano problemi.

“Piccola, io e mami abbiamo pensato di aspettarti qui, non volevamo rischiare di perderci neanche un minuto dello spettacolo!”

Santana si volta e sorride, l’espressione di un gatto soddisfatto sulla faccia. La bambina annuisce un po’ e si avvicina a Beth, sedendosi sulle sue ginocchia, attenta a non fare male a Susan.

“Come sono andata?” chiede, gli occhi pieni di paura e aspettative. Beth sorride e le bacia una guancia.

“Benissimo sorellina, li hai stesi tutti” Quinn annuisce alle parole della sua prima figlia, e senza farsi vedere stringe la mano di Santana. Ne ha bisogno, sempre. Ha bisogno di sentirla vicina, anche dopo tre figlie e tanti anni insieme. Ha bisogno di sapere che, qualsiasi cosa succeda, lei sarà lì, proprio lì accanto.

Santana la stringe a sua volta e si avvicina, sfiorandole con le labbra la tempia sinistra.  Poi si volta a guardare le sue ragazze e schiocca le dita.

“Allora, pizza?”

**

Quando Quinn arriva in soggiorno Diane è totalmente addormentata sul divano, la bocca leggermente aperta e il braccio che penzola inerme. Beth sta leggendo qualcosa, ma continua a mandare messaggi al famoso ragazzo che Santana non deve conoscere, per evitare che lo eviri prima di sapere che tipo di rapporto ci sia tra loro. Per terra, i peluche di Susan sono sparsi sul tappeto e lì vicino, Santana è sdraiata con sua figlia sulla pancia. Quinn sorride, un riflesso involontario a quella visione.

Poggia la coperta su Diane e si siede sul bracciolo del divano, accarezzandole i capelli. Santana la sta fissando, riesce a sentirlo. Lo sente sempre.

“Che c’è?” chiede, mentre Beth si alza col cellulare all’orecchio e scappa in camera sua. Santana la segue con gli occhi e scuote la testa, tornando a fissare sua moglie.

“Niente, mi chiedevo quand’è che siamo diventate così”

Quinn alza il sopracciglio, in quell’espressione che turba Santana ma la rende anche incredibilmente divertita.

“Cosi come?”

“Così. Noi”

Quinn ride, una risata cristallina e bella che viene direttamente dalla gola e provoca il sorriso sul volto di sua moglie. Ha ragione, lo sa. E’ strano per loro. Sono sempre state in mezzo ai casini, gravidanze inattese, scoperte inaspettate, problemi familiari. Eppure si sono trovate, per qualche ragione, e non si sono più lasciate. Tra schiaffi, e lotte e fidanzati rubati.

Tra lacrime e sorrisi nascosti, parole non dette e litigi insensati.

Tra tutti i mille ma e perché, non hanno mai smesso un attimo di tenersi. E non si sono ancora abituate a quella tranquillità.

“Non lo so, probabilmente il giorno in cui mi hai chiesto di sposarti per telefono completamente ubriaca. O forse quando sei entrata senza permesso nel mio studio e hai urlato che, e cito, ‘Beth è anche mia figlia e non puoi decidere da sola’”

Santana ride e si alza, Susan tra le braccia mezza addormentata. Si avvicina a Quinn e si sporge un po’, lasciandole un bacio a fior di labbra che ha il sapore di casa.

 

Angolo degli alcolisti anonimi.

Io vi dico solo che il Natale mi fa brutti effetti. E divento di un fluff spudorato. E palesemente non mi fa bene.
Se avete letto e vi sono venute le carie, non ho soldi per pagarvi i dentisti, MA posso donarvi tanto amore. *dona*
Buon quasiNatale o/

  
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