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Autore: Cyanide_Camelia    09/05/2008    4 recensioni
Oona e Nina. Due caratteri assolutamente opposti, una altezzosa e snob, l'altra socievole e con i piedi per terra, un viaggio verso Roma le farà incontrare e le legherà in un'amicizia che sarà l'anima centrale della narrazione.E naturalmente le loro relazioni amorose: come Nina verrà temprata dalla storia altalenante con Valerio, e come Oona perderà la testa per uno sconclusionato ed irresistibile fotografo...Buona lettura, recensite numerosi!
Genere: Generale, Romantico, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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Oona era appena arrivata in aeroporto

Fine ed Inizio

 

 

 

Oona era appena arrivata in aeroporto.

Giusto il tempo di salutare i pochi parenti che la erano andata a salutare, poi era andata spedita al check-in con la sua camminata spedita, scostando una ciocca di capelli scuri dal viso.

Dritta avanti, senza pensare a cosa lasciava alle sue spalle.

Non più

Tutto ciò che desiderava era quel maledetto volo, il suo nuovo lavoro, la sua nuova casa, la sua nuova vita.

Il passato? Un intralcio inutile.

Basta con tutto: l’importante era imbarcarsi e andare via da quella città gelida che era Milano verso il sogno della sua vita.

 

Un sogno chiamato Roma, un sogno chiamato giornalismo.

 

“Ah! Stai un poco attenta per piacere?” aveva detto sprezzante verso una ragazza, all’incirca della sua età, che le aveva sbattuto la borsa addosso, spintonandola.

 

“Scusa, non volevo.” Quella le aveva risposto con altrettanta sufficienza, guardandola attraverso gli occhiali da sole.

 

Ripromettendosi di stare calma, Oona, si era limitata a andarsene verso il gate.

E, nemmeno a farlo apposta, se l’era ritrovata vicino a sedere, in attesa dell’apertura degli sportelli d’imbarco.

 

“Comunque io sono Nina.” Le aveva detto, tendendole la mano.

 

Lei la aveva guardata per qualche secondo, interrogativa, prima di stringerla.

 

“Io sono Oona. Vai anche te a Roma?” aveva domandato in un impeto di clemenza.

 

“Sì, me ne torno a casa da un master fatto qua a Milano. Te che ci vai a fare a Roma?” sì, si sentiva la forte inflessione romana.

 

“Vado a lavorare. Ho vinto un concorso per diventare collaboratrice dell’autrice della rubrica di moda di un giornale.”

 

“Che giornale?”aveva chiesto Nina.

 

“Il femminile di Repubblica.”le aveva risposto, cominciando a lasciarsi andare alla curiosità della sua interlocutrice.

 

Così, le due avevano cominciato a chiacchierare.

Oona la osservava incuriosita: Nina aveva capelli biondo scuro, media lunghezza, lisci, occhi castani nascosti dalle lenti oversize, naso minuto, dalla fisionomia raffinata, magrolina, statura normale.

Simpatica, un bel carattere aperto, allegra.

Per poco aveva dimenticato la sua freddezza ed altezzosità solite, concedendosi un momentaneo abbattimento del suo guscio.

Quel guscio che le permetteva di starsene al sicuro, senza rischi, rintanata da ogni possibilità di provare sentimenti e, conseguentemente, di soffrire.

Un rassicurante stand-by per rimanere come osservatrice attenta, ma mai aperta agli altri.

 

“Dove vai a stare a Roma?” l’ennesima domanda della curiosa Nina l’aveva richiamata alla realtà.

 

“Uhn? Ah si…aspetta ho qua il foglietto, dovrebbe essere vicino Piazza Re di Roma…” frugava freneticamente il giacchetto, senza trovare però nulla.

 

“Dai non fa niente, comunque anche io mi trovo più o meno da quelle parti. Però non è che sia troppo comodo per andare a lavorare alla sede di Repubblica.”aveva constatato l’altra.

 

“Guarda penso che alla dislocazione ci penserò poi, che ora l’importante è lavorare e fare quel che mi piace, per la casa vedrò in seguito.”

 

Il volo AZ711 per Roma-Fiumicino da Milano-Malpensa è in partenza tra dieci minuti.”

 

Si erano alzate insieme e, dopo qualche minuto di fila, stavano percorrendo i pochi metri del braccio che collegava il gate all’aereo.

 

Nina tornava finalmente a casa dopo tanto tempo passato in una città inospite, pronta a riprendere gli studi della sua facoltà, Psicologia, e felice di rivedere i suoi genitori e tutti i suoi amici.

Uno in particolare.

Lo aveva sentito sempre, come ovvio, ma lui le mancava così tanto.

Le mancava proprio tutto di Valerio: il suo sorriso, le sue battute, i discorsi che faceva con lui, i pomeriggi insieme, le “sperimentazioni”, e quella voglia fortissima di restare uniti nonostante tutto.

Naturalmente, si ricordava ancora le battute che facevano su di loro gli ultimi due anni di liceo.

Quelle voci feroci e pungenti, piene di malizia, che avevano messo in giro su loro due, che li vedevano come tutt’altro che amici.

Le famose maledette malelingue di Ivan Graziani.

 

Peccato che, alla fine, Nina e Valerio avevano saputo resistere saldamente alle cattiverie e ai pettegolezzi, con il risultato che loro due erano rimasti amici per tutto il periodo dell’università.

Lui che al liceo non studiava mai era diventato uno tra i più giovani laureati in economia aziendale, ed ora lavorava all’Auditorium.

Nina lo ammirava.

 

Ci sarebbe stato lì lui a prenderla.

Lo aveva detto solo a Valerio che sarebbe rientrata un giorno prima.

Non voleva vedere nessun altro.

 

 

 

***

 

 

Due ore dopo, ritiro bagagli.

 

Nina e Oona durante il volo avevano scherzato, riso, parlato come se si fossero conosciute per anni.

Poi, all’arrivo, avevano ritirato i bagagli ed ognuna era andata per la sua strada.

 

Oona aveva preso un taxi all’uscita dall’aeroporto di Fiumicino e se n’era andata verso la sua nuova casa, con il cuore gonfio di speranza ed eccitazione, e gli occhi abbacinati dalle luci morbide e calde di Roma.

 

Nina invece lo aveva visto subito all’uscita, e gli si era buttata tra le braccia.

Valerio, finalmente.

Riconosceva il suo profumo pregnante e caldo,il modo di stringerla così forte anche se impacciato, il sorriso che si erano scambiati.

 

“Bentornata, piccoletta!” aveva esclamato quando si erano sciolti dalla stretta.

 

Lei lo aveva guardato. Com’era cambiato in quei mesi in cui era stata via, era definitivamente diventato un uomo.

Affascinante, con quell’aria di chi la sa lunga, sicuro di sé.

 

“Ciao Vale! Madonna non hai idea di quante cose ti devo raccontare! E poi sono felicissima di rivederti!”

 

Radiosa, lo aveva preso per il braccio, appoggiando la testa sulla sua spalla, mentre Valerio la portava verso la sua macchina.

Ancora uno sguardo complice in quella serata calda, in cui l’aria era quasi soffice ed accarezzava gentilmente i due.

Ed una volta saliti in macchina, era successo l’imprevedibile.

 

Chi dei due aveva iniziato? Nina non lo sapeva, ma quel che stava accadendo la attirava come una calamita.

 

Lei, che aveva sempre avuto quel gusto perverso per il rischio, non poteva tirarsi indietro.

Non avrebbe nemmeno saputo come farlo…

 

 

 

 

 

 

 

Spazio Cos:

Ok, primo capitolo della mia nuova originale interamente dedicata alla mia amica, Martina! Eh già, tutta tutta per lei, un’opera intera! Così, datemi il vostro parere, ovvero recensite *me vi scruta con una mannaia* no scherzo ovviamente…però mi fareste tanto tanto tanto felice (assume occhioni da cucciolo).

 

Baci a tutti, alla prossima!

 

 

Cos <3

  
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