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Autore: swiebers    10/12/2013    1 recensioni
Un cadavere. Un mistero da risolvere. Un agente appena rientrato in servizio. Cinque sospettati e il mare aperto. Cosa accomuna tutto ciò? La morte.
Genere: Mistero, Suspence, Thriller | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Non so cosa mi spinse a raggiungere nuovamente la centrale quel giorno. Fino a qualche ora prima avrei dato qualsiasi cosa pur di non tornare in quel luogo grigio e umido, eppure quella mattina mi svegliai di umore pessimo, e la prima cosa che feci fu prendere il primo autobus che mi conducesse dove, pochi giorni prima, ero stata sottoposta al primo interrogatorio della mia vita. Dopo pochi secondi l'enorme portone grigio cigolò e apparve sulla soglia una figura eccessivamente esile, con gli occhi ravvicinati e le labbra sottilissime.
- E' possibile parlare con l'agente Carrisi? - chiesi.
Aveva l'aria di non ascoltare neanche una delle mie parole, ma capii che aveva inteso la mia richiesta quando mi rispose, quasi mormorandolo, - Al momento è impegnato, ma... -.
L'uomo non riuscì a finire la frase, che l'agente Carrisi spuntò fuori da un ufficio e mi salutò, sfoggiando un sorriso che non gli avevo mai visto in volto.
- Buongiorno! Cosa posso fare per lei?
- Veramente, sono venuta per chiedere chiarimenti sul caso...
- Certo, cosa vuole sapere? - disse, mentre mi conduceva in una sala luminosa, occupata solo da un divano in pelle nera e un tavolino.
- Ci sono novità?
- Purtroppo no, la situazione è esattamente come l'ultima volta che ci siamo visti.
- Dopo quanto un caso viene archiviato?
- Beh, dipende da diversi fattori, non c'è un limite di tempo stabilito...Come mai lo vuole sapere?
- Curiosità. E può darmi anche del tu, non sono sotto interrogatorio.
- Giusto. Sei sicura di essere qui solo per sapere delle indagini? O c'è altro?
- Sicurissima. E' che questa situazione è alquanto...frustrante, capisce?
- Capisco, e vale anche per te il fatto di darmi del tu.
- E' da quando è successo che sono sotto pressione. Mia madre, i vicini, tutti si aspettano qualcosa da me.
- Cosa si aspettano?
- Non lo so. Pensano che io sappia più di quanto non dia a vedere, ma non è così. Io e Giovanna negli ultimamente ci salutavamo a stento.
- Credo sia normale sentirsi così: dopotutto, è una situazione molto insolita quella che stai vivendo.
- Perché non posso fare altro che sentirmi colpevole? Ogni notte ripenso a Giovanna, al suo cadavere emerso dall'acqua, alla mia impotenza di fronte a quella morte... - le lacrime che avevo cercato di trattenere fino a quel momento sgorgarono inesorabilmente e mi rigarono le guance.

- Senti, io ho un'ora di autonomia, possiamo andare a prendere qualcosa al bar qui vicino, se vuoi. Non penso che tutto questo possa esserti d'aiuto -.
Annuii.
Ci sedemmo all'esterno del bar e continuammo il discorso da dove l'avevamo interrotto.
- C'è altro che vorresti dirmi? Non so, anche solo per sfogarti con qualcuno – cominciò l'agente Carrisi.
- Sono solo stanca. Vorrei che non fosse mai successo nulla, che quest'estate diventasse un bel ricordo come tutte le altre...Ma ovviamente non si può -. 
Poggiò la mano sulla mia spalla e mi guardò dolcemente.
- Non preoccuparti, sono sicuro che tutto si sistemerà presto. Per qualsiasi cosa sai di poter contare su di me.
- Grazie - fu tutto quello che riuscii a dire.
Nella successiva mezz'ora l'argomento 'Giovanna' non fu oggetto dei nostri discorsi, né dei nostri pensieri.
Parlammo di tutto: della mia famiglia, di quanto il suo superiore fosse burbero ma in fondo buono, dei miei progetti per il futuro: eravamo in sintonia, una sintonia che non avevo trovato in nessun altro fino a quel momento.
Le immagini e i ricordi che avevano occupato la mia mente per giorni in un attimo si erano dissolti, lasciando spazio a nuove, piacevoli sensazioni. Tutto a un tratto non mi sembrava più di essere di fronte all'agente Carrisi: l'autorità conferitagli dall'uniforme era scomparsa, al suo posto vi era ora la figura di un ragazzo amorevole, premuroso, come non l'avevo mai visto.
E mi piaceva.
  
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