(197 parole)
Ridi?Adesso hai tempo per ridere?
No, adesso puoi solo correre.
Correre contro il tempo, quella porta terribilmente lontana.
Mille ostacoli ti separano da quella salvezza.
Non li vedi, inciampi, cadi, ti rialzi.
Il suo sguardo sempre su di te.
Corri, e finalmente la porta cade nelle tue mani.
Entri, la sbatti forte e cadi sul letto.
Basta.
Silenzio. E' tutto quello che resta.
Poi qualcosa, un picchiettio soffocato, dietro al muro.
Piange, lui.
Sai che č colpa tua.
Lo sai.
Sei crudele, vero? Bugiarda fino al midollo, cosė ipocrita da far vomitare.
Lo sai, lo sai.
Sai tutto tu, hai sempre saputo troppo.
E adesso lui piange.
Senti il peso delle sue lacrime gravare su di te.
La camera che prima era la tua salvezza, ora č solo una prigione.
Ti viene da ridere.
E ride pure, ti senti perfida.
La risata diventa malefica, mentre ti dai della pazza.
I suoi singhiozzi aumentano.
Che farai, dopo?
Nulla, non farai nulla.
Che dovresti fare?
Chiedere scusa non č nel tuo stile.
Magnificamente insofferente, non gli dirai pių nulla.
Tanto, per quello che vale.
Ti perdonerebbe cosė
facilemente...
Solo che saperlo ti farebbe sentire troppo inferiore.
Troppo cattiva.
Solo che saperlo ti farebbe sentire troppo inferiore.
Troppo cattiva.