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Autore: Dro    10/12/2013    6 recensioni
Sono un po' matta lo ammetto, ma mi pare strano che nessuno ci abbia mai pensato... Spero che non sia perché è scontato... Ma volevo vedere come veniva.
Cit:I due ragazzini stavano dipingendo nella loro stanza. Tutto il resto doveva sparire, il mondo non esisteva, Hades non esisteva, neanche il compagno di stanza... Solo quel muro bianco ed i loro pennelli. Non usavano il metodo dell'affresco. No, anzi, quelle opere fatte con cura non erano fatte per durare, ma per svanire assieme ai loro incubi e paure.
Genere: Demenziale, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Aaron, Andromeda Shun, Sorpresa
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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I due ragazzini stavano dipingendo nella loro stanza. Tutto il resto doveva sparire, il mondo non esisteva, Hades non esisteva, neanche il compagno di stanza... Solo quel muro bianco ed i loro pennelli. Non usavano il metodo dell'affresco. No, anzi, quelle opere fatte con cura non erano fatte per durare, ma per svanire assieme ai loro incubi e paure. 
Alone con le maniche della maglietta lunghe tirate su fino la gomito dipingeva tenendo nell'altra mano altri tre pennelli e una bomboletta per il bianco.
Shun aveva un pennello gocciolante di blu sull'orecchio che lo aveva  macchiato dalla tempia alla guancia e prendeva il colore dai barattoli di vernice ai suoi piedi  mentre sfumava energicamente con le dita.
Non c'era nulla di sano in ciò che stavano facendo. Erano svegli dalle tre del mattino. A fare disegni assurdi, perché alla fine la loro psiche era ancora tormentata dalla ruota monotona, ripetitiva e ossessionante della possessione che li obbligava a rompere tutte le routine, anche le più sane. 
Qualcuno bussò alla porta. Erano le undici del mattino di domenica e nessuno dei due era ancora andato a fare colazione. Una delle loro coinquiline doveva essersi preoccupata. Va bene essere artisti belli e maledetti, ma qui si sfiorava la pazzia, o quanto meno la nevrosi. 
Nessuno dei due si discostò dal proprio lavoro. Poteva esserci Zeus in persona oltre quella porta non sarebbe importato a nessuno dei due. Era finito il tempo di fare i bimbi puri di cuore. Imponevano persino alla loro indole di non rimanere ferma e monotona. 
In verità era più Alone a riuscire nell'impresa. Shun saint d'Atena era e tale rimaneva, anche se ora viveva con altre cinque ragazze in un appartamento. 
La porta si aprì. Per i visitatori non doveva proprio essere un bello scenario quello che si trovarono difronte... Soprattutto se volevano bene hai ragazzi che occupavano quel luogo! 
I letti erano intonsi ed impolverate le coperte. Segno che nessuno dormiva. Pennelli, pennarelli, tempere, patite e fogli bianchi e non erano ovunque. Alcuni disegni erano belli, felici, ritratti di persone care. Altri erano scarabocchi allucinati di scene oniriche popolate di sangue e tenebre, ma, a giudicare dallo stile dei disegni, entrambi erano autori delle due tipologie di opere. La cosa che realmente angosciava tutti, però, era l'aspetto emaciato dei corpi dei due ragazzi. Vestiti solo di maglie troppo grandi bianche e di pantaloni leggeri tirati sù fino al ginocchio.
Qualcuno nel gruppo tossì per segnalare la loro presenza.
Alone si girò di scatto e soffiò come un gatto, lasciando attoniti i presenti. Non avrebbero dovuto lasciarli soli con le loro manie. Due ignoranti non fanno un sapiente e due malati non fanno un sano.
Tornando alla sua opera fu colpito da uno schizzo di blu sul naso. 
Shun non aveva gradito quella reazione. Era molto più in se e sapeva bene che doveva cercare di correggere i comportamenti del suo compagno di sventura, se non quando si trattava di autotorturarsi, almeno quando si trattava di relazionarsi con gli altri. Alone, però, non era generoso come Shun che non voleva pesare a nessuno. Rise, prese lo spray bianco le lo spruzzò in faccia al bruno.
L' altro non fece una piega. Afferro il barattolo di verde ai suoi piedi e lo rovesciò in testa al biondino. 
Si scambiarono uno sguardo significativo poi il saint di Andromeda pronunciò le prime parole della settimana.
- Ci accompagnate a comprare il rosso? Lui non ha ancora trovato quello che cerca...-
Ikki lo abbracciò per poi pulirgli la faccia con un fazzoletto mentre Seiya scompigliava i capelli intrisi di vernice ad Alone. 
Sul muro ulivi e palme si incrociavano sotto un cielo notturno dove rassicuranti costellazioni vegliavano su di loro.
Sì, sarebbero riusciti a superare tutto.

Note: non chiedetemi perché non so proprio cosa mi è saltato in testa... Fondamentalmente tutto è cominciato domenica quando ho pensato "E se il signor Kido fosse la reincarnazione di Alone?" Ho anche delle prove alla mia tesi... Da qui la mia testa ha preso ad arrovellarsi sul ragazzino biondo e sulle sue possibili interazioni con Shun, (che sta volta ho fatto bruno). Questo è il risultato, spero vi piaccia!!! 
Dedicato a Crystal eye!!! 
  
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