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Autore: Liaris_Giu_1D    10/12/2013    1 recensioni
La mia migliore amica deve partire... Ecco il nostro ultimo giorno insieme..
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Mi manchi.

 
Quella mattina mi sveglia molto presto, qualche minuto prima delle sette. Mi alzai con fatica dal letto e corsi a fare colazione, ancora con gli occhi impastati e il barcollare tipico di chi si è appena svegliato. Mi sedetti con calma al tavolo e iniziai a bere quel cappuccino troppo zuccherato che mia mamma preparava tutte le mattine. Quando finii, mi vestii in fretta e mi lavai i denti. Ero già quasi in ritardo e velocemente mi truccai e misi le scarpe. Un saluto a mia sorella e via alla fermata con mia mamma. Subito a messaggiare con lei. La mia migliore amica, colei che mi capiva meglio di chiunque. Mia mamma tornò a casa e rimasi da sola ad aspettare la corriera. La prima mi passò affianco senza fermarsi e dentro esultai perché avrei potuto passare il viaggio di andata con la mia migliore amica. Salii e mi sedetti. Nel sedile dietro il mio c’era una mia compagna di classe e mi accorsi delusa che era la corriera esterna, quella che la mia amica di solito non prendeva. Glielo comunicai triste e ripresi il viaggio con cuffie nelle orecchie e messaggi pazzi con il mio sorriso, Isabella.

To Isa La Bella <3:
“BIBIONE IN STAZIONE! Ho fatto la rimaaaa :’) :’) :’)”
 
From Isa La Bella <3:
“HAHAHAH YEEE! Siii hahahahaha :’)”
 
To Isa La Bella <3:
“Hahahaahahahahha ERA FUORI e parlava con altre tre ragazze”
 
From Isa La Bella <3:
“ah… io sono appena salita in corriera mi sto godendo un bel panorama della città per l’ultima volta…
 
To Isa La Bella <3:
“Che cosa triste…
 
Form Isa La Bella <3:
“Già…
 
To Isa La Bella <3:
“Io sono a scuola praticamente
 
Scesi dalla corriera e con le amiche rimasi fuori ad aspettare la mia migliore amica ma si stava facendo tardi e la scuola stava per iniziare. Entrai seguita dalle mie amiche, decisa ad andare a salutarla a ricreazione.
Le prime tre ore passarono in un batter di ciglia e a ricreazione corsi subito da lei, nella prima linguistico, la classe dietro la mia. La raggiunsi e l’abbracciai triste sul ciglio della porta. Così fecero anche le tre amiche che mi avevano accompagnato e poi la lasciammo alla sua classe. La ricreazione passò tristemente e le ultime due ore furono uno strazio. Alla fine della scuola corsi fuori con le mie compagne di classe e andammo alla fermata dell’autobus, dove rimanemmo un bel po’ ad aspettare la corriera. Isabella era circondata dalle sue compagne di classe e piangeva, come una fontana. Io avevo deciso di lasciarla un po’ in pace e rimasi con le mie amiche. Quando arrivò la corriera l’aspettai e salimmo insieme. Ci sedemmo vicine e dietro di noi si posizionò un’altra nostra amica, più grande. Isabella non smetteva di piangere e presto iniziai anche io. Singhiozzavamo come due disperate, stringendoci in un abbraccio, senza parlare. Quando svoltammo per arrivare alla stazione delle corriere Isabella mi strinse più forte e piangendo mi disse:”Sei forte, ok? Ce la farai, non buttarti giù”. Annuii con forza e la strinsi anche io.
“Nemmeno tu, ok?”
Piangendo, Isabella si staccò dal mio abbraccio mormorando un ‘ciao’ e scese dalla corriera. la guardai dal finestrino mentre si allontanava. Singhiozzai più forte. Era fatta. Sapevo che non l’avrei più rivista per molto tempo. Il mattino dopo sarebbe partita per la Finlandia. Un pezzo di me l’avrebbe sempre seguita, sarebbe rimasto con lei. Era l’unica in grado di capirmi davvero fino in fondo. Parlare con lei era come parlare con se stessi. E se n’è andata.
 
Form Isa La Bella <3:
“Giulia mi manchi già. Ti voglio tanto tanto bene.”
 
To Isa La Bella <3:
“Anche io ti voglio tanto tanto bene. E anche tu mi manchi.”
 
 
Da quel terribile giorno sono passati dodici giorni. Dodici giorni in cui ci siamo scritte, come nulla fosse. Dodici giorni che fingo di essere contenta. Dodici giorni che a ricreazione la cerco nei corridoi. Dodici giorni che per poco non le chiedo che corriera avrebbe preso. Dodici lunghissimi giorni di vuoto. Manca un pezzo di me. Piango al minimo cenno, in classe rischio di scoppiare a piangere, la sera penso a tutte le cose che volevamo fare e non abbiamo fatto. Detta così sembra che sia morta e per fortuna non è così altrimenti sarei morta con lei. Non so veramente più che dire. La rivoglio qui. Ti rivoglio accanto a me. So che leggerai e probabilmente piangerai come sto facendo io, Bella, e so che questo è un sito dove tutti possono leggere ma non m’importa. MI MANCHI, ca**o. Non so più che fare. Forse è meglio che ora la smetta, sto fantasticando.
Diamo un finale almeno sulla carta a questa situazione orribile:
 
Passò un mese. Due. Tre. Passò l’inverno, la primavera e l’estate ritornò. E così anche lei. La mia migliore amica era tornata. Pallida, con i capelli che non le stavano mai come voleva e con il suo bellissimo sorriso, finalmente privo di apparecchio. Ci abbracciammo immediatamente. La strinsi forte, cercando di recuperare quei mesi di abbracci persi. Mi era mancata, eccome se mi era mancata. Ma era lì, ora era con me. E lo so che sembra quasi una storia d’amore, ma posso assicurare che non lo è hahahahah ci vogliamo solo tanto, tantissimo bene. Non so come farei senza di lei.
 




*Spazio autrice*
Non so che dire, penso che il testo si commenti da solo... Tornerò presto ad aggiornare le altre storie, era solo un modo per sfogarmi... 

 
  
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