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Autore: Despicable Meggs    10/12/2013    5 recensioni
Cosa ci fa una bambina, sola, sulla loro scena del crimine? Come è arrivata fin lì e che cos’è successo che l’ha spaventarla a tal punto da farle perdere la memoria?
Questa volta la nostra squadra investigativa preferita è chiamata ad indagare su quello che sembra un semplice caso di omicidio, ma che si dimostrerà molto più complesso e sconvolgente del previsto.
Spero che l’idea vi piaccia … Quindi: leggete e commentate numerosi!!! XD
Genere: Angst, Azione, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro Personaggio, Anthony DiNozzo, Leroy Jethro Gibbs, Un po' tutti, Ziva David
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 19

Passò una settimana e finalmente i medici diedero il via libera a Ziva e Zoe. Potevano tornare a casa.
Ma ora c'era un problema. Zoe non aveva più una casa.

"Tony, ancora non sta bene. Non la possiamo abbandonare così" disse Ziva.
"Lo so, Zee. Nemmeno io voglio lasciarla sola, ma non possiamo semplicemente tenerla... Lo sai che ci sono delle regole con i bambini rimasti orfani" spiegò Tony.

In quel momento la legge gli faceva schifo, davvero molto schifo.
E il solo pensiero di dover lasciare Zoe dentro ad un orfanotrofio, dopo quello che aveva passato, spezzava il cuore ad entrambi.

Mentre parlavano, Ziva era in piedi e camminava nervosamente per la stanza.
"Io non lascio che un assistente sociale la porti via. Non finché non starà bene, almeno" disse Ziva agitata.
"Intanto siediti e calmati" le disse lui.
"Parlerò con Gibbs, magari ci aiuta" propose Tony.

Proprio in quel momento Gibbs entrò nella stanza con dei fogli in mano.

"Ho chiesto un favore al giudice. Ha detto che Zoe potrà rimanere con voi finché i medici non diranno che si è ristabilita. Poi andrà in un orfanotrofio in attesa che qualcuno sia disposto ad adottarla" disse consegnando i fogli a Tony.

Rimasero entrambi pietrificati. Allora Gibbs sapeva davvero leggere nel pensiero.

"E non guardatemi con quella faccia. Si, lo avevo capito che avete molto a cuore questa bambina" disse uscendo dalla stanza.

"L'aiuto più rapido nella storia" commentò Tony.

Il giorno dopo tornarono tutti a casa.
Tony stava aiutando Zoe a vestirsi, prima di uscire dall'ospedale, mentre Ziva firmava le carte per la dimissione.

"Dino... Dove vado io adesso?" chiese Zoe.
"Vieni a stare per un po' da noi" rispose Tony infilandole le scarpe.
"Per un po'? E poi dove andrò?" disse lei.

Tony non era pronto a dirglielo, lui e Ziva avevano deciso che le avrebbero parlato assieme.

"Ancora non lo so. Ma adesso stai con noi, poi ci pensiamo, ok?" le rispose.
"Ok" rispose Zoe sorridendo. In fondo era felice, per il momento poteva stare con Tony e Ziva.

Si lanciò in braccio a Tony e insieme raggiunsero Ziva. Poi, tutti e tre, si diressero al loro appartamento.

Quando varcarono l'ingresso Zoe strinse le braccia attorno al collo di Tony e nascose il volto. Lui capì immediatamente il motivo, Zoe non aveva più messo piede in quella casa dal giorno del rapimento di Ziva.

"Tranquilla. Nessuno entrerà più qui se non noi e i nostri amici" le disse.
"Perché io e te non ci sediamo sul divano e ci vediamo un film? Il dottore ha detto che ci dobbiamo riposare" le disse Ziva.
"Si... Possiamo vedere un cartone animato?" disse felice mentre Tony la metteva giù.
"Certo, devo avere 'Alla ricerca di Nemo'... Ti va di guardare quello?" le propose Tony.

Annuì sorridendo mentre afferrava la mano di Ziva. Si sedettero entrambe sul divano, ma dopo meno di un minuto Zoe era già in braccio a Ziva.

"Voi rimanete qui buone sul divano, io vado da Gibbs un attimo. Ha detto che ha qualche vestito per Zoe per questi giorni, finché non usciamo per comprarle qualcosa" spiegò Tony.
"Ok, amore. Torna presto e magari porta con te una pizza per cena. Che dici Zoe?" disse Ziva.
"Si! Mi piace la pizza" esclamò lei.
"Ok, hai vostri ordini" concluse Tony baciando Ziva prima di uscire.

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"Capo sono qui" gridò Tony entrando in casa.

Non udendo risposta capì che Gibbs era nello scantinato, probabilmente a lavorare alla sua barca. Scese le scale e lo trovò impegnato a levigare il legno.

"DiNozzo, ti ho preparato la borsa con i vestiti. L'ho lasciata sul divano" disse lui.
"Grazie capo, poi te li riporto" rispose Tony. Sapeva bene che quelli erano i vestiti di Kelly e che per Gibbs avevano un valore sentimentale.
"Non c'è fretta" disse Gibbs.
"Piuttosto dimmi, come stanno Ziva e Zoe?" aggiunse.
"Bene, stanno vedendo un film. In realtà credo che Zoe sia piuttosto spaventata..." spiegò Tony.
"Voi volete adottarla?" chiese improvvisamente Gibbs.

Tony si bloccò.

"Io e Ziva non ne abbiamo ancora parlato, capo..." inizió Tony. Non sapeva cosa rispondere. Certo voleva che Zoe stesse bene e fosse felice, ma non era sicuro di nulla in quel momento.
"Dovreste parlarne. In fretta anche, Zoe starà con voi al massimo tre settimane a sentire il medico" gli suggerì Gibbs.
"Penso che presto affronteremo l'argomento capo..." rispose Tony.
"Bene. Sappiate che se avrete bisogno io ci sarò. Chiedete pure" gli disse lui.
"Grazie capo. Ora vado devo anche passare a prendere una pizza per le due malate a casa" rispose Tony iniziando a salire la scale.
"Ah, Tony. Comunque sareste dei buoni genitori" concluse Gibbs.

Tony sorrise all'affermazione. Prese la borsa con i vestiti e uscì.

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Zoe era seduta sulle gambe di Ziva, guardava il film in silenzio.
Poi d'improvviso si voltò e l'abbracciò.

"Hey, tutto bene?" le chiese preoccupata.
"No... Mi manca la mia mamma" disse Zoe con voce triste.

Ziva mise il film in pausa e strinse Zoe a sua volta, le accarezzò la schiena.
"Lo so, piccola... Sai credo che in questo momento la tua mamma sia molto orgogliosa di te, sei stata coraggiosa" le disse.
"Davvero? Lei mi può vedere?" chiese Zoe.
"Io penso di si e penso anche che lei e il tuo papà ti proteggeranno sempre" rispose Ziva.
"Loro sono due angeli, ora. Vero?" domandò Zoe.
"Si, sono in cielo e vegliano su di te" le disse.

Rimasero così sul divano finché Tony non tornò. Zoe aveva davvero bisogno di affetto, aveva cinque anni e aveva già perso tutta la sua famiglia.

Dopo cena si addormentò subito, così Ziva le mise il pigiama e la portò a letto.
Si sedette sul divano con Tony. In quell'ultimo periodo le era mancato tanto stare con lui da sola.

"Dobbiamo parlare di una cosa, Zee" le disse lui mentre le accarezzava i capelli.
"Zoe..." iniziò lei.
"Esatto. Potrà stare con noi qualche settimana ma poi dovrà andare in un orfanotrofio" spiegò Tony.
"Questo fa schifo" commentò Ziva.
"Lo so. Ma è la legge, Zee. Ora io voglio chiederti una cosa ma sentiti libera di rispondere no, se l'idea non ti piace" le disse lui.
"Dimmi, amore" rispose Ziva.
"Lei non ha più nessuno e andando in orfanotrofio dovrà aspettare che qualcuno l'adotti... Ehm... Se a te va, potremo chiedere noi l'adozione" disse Tony.

Ziva sgranò gli occhi. Era quello che voleva chiedergli da quando si era risvegliata in ospedale ma non aveva mai trovato il coraggio. Temeva che a lui non andasse bene.

"Dici sul serio? Tony, a me piacerebbe molto ma non farlo solo perché sai che è una cosa che vorrei. Tu ne sei convinto?" rispose lei.
"Ziva, non te lo avrei proposto se non fossi stato convinto. Tu sei pronta a prenderti cura di una bambina? Perché io lo sono. Dopo che ti hanno rapita e io mi sono trovato da solo con lei ho capito che la cosa giusta da fare era tenerla con noi" disse Tony.

Ziva lo abbracciò, commossa.
"Si sono pronta. E Tony, ti amo" fu la sua risposta.
"Anche io ti amo. Solo prepariamoci, non credo sarà una cosa semplice riuscire ad avere l'adozione" la avvertì Tony.
"Sono pronta a combattere per Zoe" disse lei decisa.
"Lo so, sei sempre pronta a combattere, Zee" rispose Tony dandole un bacio.

Andarono a dormire poco dopo pensando a come comportarsi nei giorni seguenti con Zoe e a cosa far per poterla adottare.

Circa un paio d'ore dopo essere andati a dormire Tony si svegliò all'improvviso dopo aver sentito qualcuno urlare.
Convinto che fosse Zoe stava per alzarsi e andare a controllarla. Ma poi si rese conto che era Ziva.
La vide agitata al suo fianco, stava sicuramente avendo un incubo.

"Ziva, hey amore svegliati" le disse scuotendola.
"Tony..." urlò lei svegliandosi.
"Calma, calma... Era solo un sogno" la tranquillizzò lui accarezzandole il volto.

Lei respirò profondamente, poi si lasciò abbracciare da Tony. Erano sdraiati nel loro letto e lei lo stava stringendo davvero con forza, segno che era molto spaventata.

"Mi dici cosa hai sognato?" le chiese.
"Zoe... Io non riuscivo a salvarla e..." iniziò lei.
"Non pensarci. L'hai salvata ed è qui con noi ora" la calmò lui.
"Hai ragione ma penso sempre a cosa sarebbe successo se voi non foste arrivati in tempo... Le avevano già dato il veleno, poteva morire da un momento all'altro" rispose lei.
"Potevi morire anche tu. E io non lo avrei sopportato. Ma ora nessuna di voi morirà, ti devi calmare amore" le disse lui dandole un bacio sulla testa.

Rimasero un attimo abbracciati in silenzio, poi Ziva disse "Credi che possiamo andare a vedere se sta dormendo bene?".
"Credo proprio di si. Sei più tranquilla se andiamo da lei?" le domandò lui.
"Si..." rispose Ziva.

Andarono in silenzio nella stanza di Zoe. Stava dormendo e non volevano rischiare di svegliarla o spaventarla.

"Hai visto, dorme tranquilla" le sussurrò Tony.

Lei annuì e andò a sedersi sul bordo del letto di Zoe. Le accarezzò i capelli e la guardò dormire con il dito in bocca.
Poi insieme a Tony uscì dalla stanza.

"Lei deve restare con noi" gli disse abbracciandolo.
"Riusciremo ad adottarla, Zee. Ma ora torniamo a dormire. Tu ancora non stai bene e devi riposare" le rispose riportandola a letto.











Angolo dell'autrice:

BAM! Sono tornati tutti a casa! Evvaiiiiiiiiiii :):)
But now... Ovviamente Tony e Ziva vogliono adottare Zoe. Ci mancava solo che se ne fregassero e l'abbandonassero a se stessa! -.-"
AHAHAHAHHA sarei stata davvero troppo cattiva! XD

Ma gente... Il prossimo è l'ultimo capitolo! OMG io piango...
Anche se ho già in mente il seguito... Sono triste che sia alla fine questa storia! :'(

Ok, vi dico una cosa... Preparatevi per il prossimo capitolo.
Io sono pronta! :D

Baci, a presto.
Meggie.
  
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