Disclaimer: Beyblade e tutti i suoi personaggi non mi
appartengono. Se fosse il contrario, io e Kei ora vivremmo da soli su
di un'isola tropicale...
E questo scempio di fanfiction non è stata scritta a scopo
di lucro.
Premessa: questa cerchiamo-di-definirla fanfiction risale ad almeno tre
anni fa. È stata scritta in un momento di evidente follia.
A rileggerla adesso c'è davvero da andarsi a nascondere!
Però volevo omaggiare l'Efp con una mia ff su beyblade,
visto che su questo sito ho cominciato a leggere proprio le ff su
beyblade.
Nelle mie intenzioni questa dovrebbe essere una storia comica. Quando
l'ho scritta mi sembrava tale...ora che sono più vecchia e
saggia non mi sembra poi più di tanto...
A voi l'ardua sentenza! ^__^”
L'EREDITA'
Premessa alla storia: un giorno, durante una lezione di italiano, mi
trovai per caso a leggere una novella di Boccaccio: la novella di
Federico degli Alberighi. Fin qui tutto normale mi sembra...
Tutti: - E a noi che ce ne frega? -
Beat: - Maleducati! Un attimo che ci arrivo! Stavo dicendo: ho
cominciato a leggere l'introduzione e ho scoperto che tutto quello che
Federico aveva era un magnifico falcone. Al che la mia geniale e anche
un po' malata mente ha cominciato a mettersi all'opera...per cui
è nata questa fiction! -
Tutti: - Interessante... -
Beat: - Rompiscatole come al solito...ecco a voi la storia!
LA STORIA:
Come sempre è una tranquilla giornata qui, a Mosca,
l'amatissimo Monastero di Vorkof!
Tutto si svolge secondo la normale routine: Ivan è rinchiuso
nell'armadio; Sergej sta pisolando da qualche parte; Yuri sta subendo
il millesimo discorso d'incitamento da Vorkof e Boris...
Beat – Dove diavolo è Boris? -
Boris – Scusa, mi ero perso tra i corridoi!
Beat – Da quant'è che vivi qui? -
Boris – Un numero non proprio precisato di anni,
perché? -
Beat – Non ho sinceramente parole... -
Il violetto...
Boris – No! Ti prego non ricominciare con i soprannomi
assurdi... -
...stava vagabondando tra i corridoi del Monastero. Una guardia lo
aveva avvisato che un uomo lo stava aspettando all'ingresso. Pareva
avesse bisogno di parlargli con molta urgenza.
Il folle assassino...
Boris – Anche?! -
Beat – Allora...non ti va bene se ti chiamo violetto, non ti
va bene se ti chiamo folle assassino... come vuoi che ti debba
chiamare...Magnifico uomo dall'aspetto regale? -
Boris – Eh...non sarebbe male... -
Beat – Stavo scherzando razza di ignorante... -
Boris – Oh...peccato! Comunque preferirei che tu mi chiamassi
semplicemente Boris. Ti è così difficile
chiamarmi solo per nome?! -
Beat – Ma così la storia diventa ripetitiva... -
Boris – Non credo diventi ripetitiva solo perché
usi soltanto il mio nome invece di quegli assurdi epiteti che ti
inventi... -
Beat – Non accetto critiche su come scrivo da uno zotico
vaccaro. -
Boris – La zotica sarai tu! -
Beat – No, tu! -
Boris – No, tu! -
Beat – Tu! -
Boris – Tu! -
Beat – TU!!! -
Boris – TU!!! -
Beat – TUUUUUUU!!!!!!!!!!!!!! -
Boris – TUUUUUUUUUU!!!!!!!!!!! -
Yuri – LA FATE FINITA?! O qui non ce ne andiamo
più! -
Beat/Boris – Scuuuuuusaaaaaaaaa -
Yuri – V__V -
Boris stava riflettendo su chi potesse essere a volergli parlare.
" *(pensiero)* Mio padre mi ha spedito qui quando ero piccolo e non
credo che improvvisamente gli sia venuto un attacco di rimorso e sia
venuto a riportarmi a casa...oltre a mio padre non ho mai saputi di
altri della famiglia...Ah! Magari è mia cugina Olga...no! Ha
detto che era un uomo... bah! Adesso lo scoprirò".
Così superò l'ultimo porticato e si diresse verso
l'uscita.
Arrivato all'ingresso vide che, oltre alla guardia al cancello, non
c'era nessuno.
Boris – Scusa, sai per caso dove è andato un uomo
che voleva parlare con me? -
Guardia – E' entrato. Stava per morire congelato e ha chiesto
di entrare. -
Verx: ...
(che sarebbe il capo delle guardie del Monastero. Questo personaggio
l'ho inventato io.
Scusatemi tento se l'ho inserito, ma io lo amo alla follia!!)
Verx – L'ho portato nella finta sala di ricevimento, quella
per gli ospiti esterni, quei poveri boccaloni che credono che questo
sia davvero un monastero! -
Boris – E tu da dove salti fuori? Non era il tuo giorno
libero?! -
Verx – Io sono una persona ligia al dovere che non abbandona
mai il posto di lavoro... -
Boris – Dillo pure che ti hanno sfrattato di nuovo e non hai
un posto per dormire! -
Verx – (cambiando velocemente argomento e facendo finta di
nulla) Vieni pure! Quell'ometto ti sta aspettando. -
I due si diressero di nuovo all'interno del Monastero.
Boris – Verx...tu l'hai visto quel tizio? -
Verx – Si, perché? -
Boris – Che tipo è? Non conosco nessuno che abbia
urgenza di parlarmi...-
Verx – Beh...da quello che ho visto ti posso dire che non
credo sia russo. La lingua la sa, ma ha uno strano accento. E poi,
generalmente, solo gli stranieri sono così idioti da
vestirsi con solo un cappotto. Non credo sia molto aggiornato sulle
condizioni meteorologiche di queste parti. -
Boris – Il mistero è ancora più fitto:
che diavolo vorrà mai uno straniero da me? -
Verx – Non ti resta che chiederglielo. E' dietro questa
porta. Ah, mi raccomando! Ricordati che questo monastero è
stato adibito ad orfanotrofio e tu sei uno dei suoi ospiti.-
Boris guardò di traverso Verx che se la rideva sotto i
baffi. Poi entrarono.
Nella stanza c'era un uomo piuttosto basso che cercava di riscaldarsi
la mani sfregandosele. In effetti era vestito decisamente troppo
leggero per quel clima. Quando li vide arrivare si alzò
dalla sedia su cui si era raggomitolato e si diresse verso Boris.
Uomo – Ah! che piacere! Tu devi essere Boris Huznestov,
vero?! -
Boris – Sì, sono io. Con chi ho il piacere di
parlare? -
Uomo – Oh giusto, scusami, non mi sono presentato. Mi chiamo
Jeremia Smith, sono un avvocato di Los Angeles. -
Boris - "Losengeles?!?" -
Verx - Quindi lei viene dall'America! Deve essere stato uno shock il
cambiamento di clima! -
Boris - "Cosa diavolo vorrà mai un avvocato da me...per di
più americano?!" -
Jeremia – Sì, in effetti credo di aver
sottovalutato un po' troppo il vostro clima -
Boris – Scusi se sono così diretto...ma cosa vuole
uno come lei da me?! -
Jeremia – Già, che sbadato, mi stavo dimenticando
del lavoro. Sono qui per affari. -
Boris – Che genere di affari?! -
Jeremia – Prima di cominciare una domanda: quanti anni hai? -
Boris – Quindici...sedici tra paio di mesi. -
Jeremia – Allora, visto che sei minorenne credo che dovremo
parlare anche con i tuoi genitori -
Boris – Buona fortuna!!! -
Jeremia – Come, prego?! -
Verx – Forse non l'hanno informata, ma questo monastero
è un orfanotrofio -
Jeremia – Oh, scusate! In effetti non mi hanno dato delle
informazioni molto precise sul luogo dove ti avrei trovato. In questo
caso parleremo con il tuo tutore. -
Verx – Credo che si possa considerare Vorkof il tuo tutore. -
Boris "Che bello....! "
Verx – Lo vado subito a chiamare. Faccio il più
velocemente possibile. -
Verx esce, sghignazzando.
Boris – Mi scusi signor Smith, ma come mai l'hanno mandata da
me. Se è per affari non poteva andare da mio padre? -
Jeremia – Ma come...cosa intendi...?! -
Boris – Ah, scusi, non le ho spiegato molto bene la
situazione. Dopo la morte di mia madre mio padre non poteva mantenermi
"perché buttava tutti i soldi in alcool" e così
ha preferito affidarmi al Monastero "diciamo pure così,
tanto questo mi sembra abbastanza boccalone da crederci" -
Jeremia - g________g -
Boris – Signor Smith... che fa?! -
Jeremia – Scusa, ma è una storia molto commovente!
-
Boris "Oh mio dio...con che tipo sono capitato?!"
Fortunatamente per Boris, prima che Jeremia potesse andare avanti,
arrivò Vorkof, naturalmente con le vesti del buon monaco che
si prende cura di tutti gli orfanelli che vengono abbandonati sui
gradini del suo monastero.
Vorkof – Buongiorno signor Smith. Il mio aiutante mi ha
riferito che avete degli affari da discutere con il nostro caro Boris e
che necessitate della mia presenza in quanto suo tutore. -
Boris "Oddio! Vorkof sembra quasi una brava persona!!! " -
Jeremia – Esattamente padre -
Vorkof – Oh no, la prego, mi chiami solo Vorkof. -
Jeremia – Come desidera Vorkof. Bene, credo che si possa
cominciare. -
Verx – La mia presenza è indispensabile? -
Vorkof – No Verx, ritirati pure. -
Verx – Grazie mille. Mi faccia chiamare se ha bisogno di
qualsiasi cosa. -
Detto questo se ne uscì e, appena fuori dalla porta, a Boris
sembrò che facesse di tutto per impedire di scoppiare a
ridere fragorosamente.
Jeremia – Bene. Arrivo subito al punto. Sono il
rappresentante legale del signor Dimitri Qualcoseschi. Il signore era
lo zio della madre del qui presente Boris. -
Vorkof – Era?! -
jeremia – Purtroppo il mio cliente è deceduto
qualche settimana fa. -
Boris – Non sapevo che mia madre avesse uno zio. -
Jeremia – Il mio cliente ha lasciato la Russia circa
vent'anni fa per trasferirsi in America. Lì è
divenuto un uomo d'affari molto conosciuto. Prima di morire mi aveva
confidato che avrebbe voluto che tutto il suo patrimonio fosse dato a
qualcuno della sua famiglia. Ho fatto delle ricerche ed è
risultato che, a parte Boris, tutti i suoi parenti sono morti. Per cui,
Boris Huznestov, sei l'unico erede del defunto Dimitri Qualcoseschi e
per tanto ereditario tutti i suoi soldi... -
Boris – Wow... -
Jeremia - ...ma visto che sei ancora minorenne, tutti i soldi che hai
ereditato saranno gestiti dal tuo tutore, almeno fino al compimento
della maggiore età. -
Boris – DOH!!! -
Vorkof – Gestirò tutto nei migliori interessi di
Boris. -
Boris "Sì, certo, e io sono una capra svizzera con le corna
verdi..."
Vorkof "EVVIVA!!!! Soldi!!! "
Vorkof – Una domanda: a quanto ammonta il patrimonio? -
Jeremia – Beh, considerando tutto direi circa...230 milioni
di dollari. -
Vorkof – Molto bene.
" Wow...una cifra favolosa " -
Boris " Beh...magari per quando sarò maggiorenne Vorkof non
avrà ancora speso tutto"
Jeremia – Bene, se non avete altre domande io andrei. Nel
caso ci siano novità vi avvertirò . -
Vorkof – Grazie del suo tempo signor Smith. Le auguro un buon
ritorno. -
Jeremia – Grazie mille. Arrivederci Vorkof, ciao Boris -
Vorkof/Boris – Buona serata. -
Non appena il signor Smith fu uscito, Boris puntò il dito
contro Vorkof.
Boris – Che tu sia il mio tutore o no, ricordati che quei
soldi sono miei!!! -
Vorkof – Non hai sentito quello che ha detto: fino alla tua
maggiore età sono io che gestisco i soldi!-
Boris – Non è assolutamente giusto!!! Quei soldi
sono miei! E poi a te che te ne frega? Non hai mica quelli di Hiwatari
che ti finanzia tutto quello che fai? -
Vorkof – Guarda che non è così
semplice! Hiwatari prima di darmi i soldi valuta tutto il progetto...e
non sai quanti me ha già bocciati!!! -
Boris – Io non mi arrendo! -
Vorkof – Non ci contare troppo moccioso! E ora, fila ad
allenarti che ahi già perso troppo tempo. -
Boris – Maledetto finto monaco aguzzino! -
Vorkof – Si, me lo dicono spesso...Ahahahahahahahahah!!!!! -
E così, mestamente, Boris tornò dai suoi
compagni, che nel frattempo avevano già finito gli
allenamenti. Vedendo tornare il loro amico così depresso,
subito gli chiesero cosa fosse successo, e Boris raccontò
loro tutta la vicenda.
Sergej – Ma che sfiga! erediti una fortuna e va a finire
tutto nelle mani di Vorkof! -
Ivan – Ma dai, non riuscirà a spendere tutti quei
soldi in poco più di due anni...-
...in realtà non ci crede nemmeno lui in quello che dice...
Boris – Non è possibile che tutte le sfighe
capitino a me... -
Yuri – Su, non te la prendere. Pensala così:
comunque non ti sarebbero serviti a niente... tanto Vorkof non ti
permetterebbe di lasciare la Borg...e finché sei qua i soldi
non ti servono...-
Boris – Sono costretto in questo monastero a vita -
Yuri – Scusa Boris, non intendevo dire questo...-
Boris – Ma tanto è tutto vero...sono destinato
alla infelicità eterna! -
Ivan – Povero Boris...è proprio sfortunato -
Beat – Guarda che anche il tuo destino è come il
suo -
Ivan – Oddio...è vero... g__g-
Yuri – No! Si è depresso anche Ivan! -
Beat – Ma io ho solo detto la verità...anzi
è il destino di tutti quanti voi! -
Sergej – Hai ragione -
Yuri – Ma perché dici queste cose? !?!-
Beat – Scusate...non è colpa mia... -
Demolition boys – Ma così ci hai depressi -
Beat – Dai...non vi preoccupate, vi assicuro che non
finirà così, un giorno ve ne andrete, ve lo
prometto! -
La manifestazione spiritica di Beat scompare e tutti improvvisamente si
sentirono meglio!
Boris – Sta di fatto che Vorkof mi lascerà senza
il becco di un quattrino! -
Verx – Fossi in te mi ricrederei! -
Sergej – E tu quando sei entrato?! -
Verx – Prima, quando vi siete tutti depressi... -
Yuri – Che intendevi dire a Bo? -
Verx – Che il signor Smith ha appena richiamato Vorkof per
informarlo di una clausola del testamento di cui non si era accorto
prima .-
Boris – L'avevo detto io che quel tipo non era esattamente
affidabile. Cosa ha scoperto? -
Verx – Che in realtà ha perso una marea di tempo
nel cercare l'ultimo erede quando in realtà tuo zio lo
sapeva benissimo che eri rimasto solo tu: era tutto scritto in una
lettera che ha appena ritrovato tra le milioni di carte che aveva da
controllare. -
Boris – Ha chiamato solo per questo? -
Verx – Non ti ho ancora detto della clausola! Nella lettera
tuo zio ha scritto che tua madre lo aveva informato di che genere
d'uomo è tuo padre. Per cui, visto che tua madre
è morta prima di suo zio, lui ha lasciato espressamente
detto che lasciava tutto il suo patrimonio al figlio di sua nipote,
senza la mediazione del padre o di un tutore. -
Boris – Quindi...questo...vuol dire che...che...che i soldi
sono tutti miei?!! -
Esattamente in quel momento la porta della stanza si aprì
sbattendo e, come una furia, entrò Vorkof armato di fucile,
sbraitando come impazzito.
Vorkof – CHE TU SIA MALEDETTO!!! -
Verx – Signore, si calmi! Non faccia sciocchezze -
Vorkof – Tu non ti intromettere... ho perso tutto... -
Verx – Venga Vorkof...andiamo nel suo ufficio così
si calma un po' -
Vorkof – Tutti i soldi...perduti... -
Verx prese sotto braccio Vorkof e lo condusse fuori, per evitare una
strage.
Ivan – Mamma mia che paura...-
Sergej – Già, quando si arrabbia è una
furia scatenata..-
Boris – Non ci credo!!! i soldi sono miei! Sono ricco *_* -
Tutti – Boris?! Ce la fai?!-
Boris – Sono ricco *_* sono ricco *_* sono ricco *_* -
Sergej – E con ciò?! -
Boris – Finalmente ho il coltello dalla parte del manico! Ora
potrò fare quello che voglio! E nemmeno Vorkof mi
potrà fermare!!! -
Ivan – E pensi che lui faccia ciò che vuoi tu?! -
Boris – Si!!! Altrimenti non lo pago!!! -
Sergej – In pratica hai intenzione di corrompere Vorkof. -
Boris – Suvvia...che parole...corrompere...-
Sergej – Chiamalo come vuoi. Sta di fatto che, comunque,
Vorkof non accetterà...o almeno... accetterà fino
a quando non troverà il modo per farti fuori e prendersi
tutti i tuoi soldi in un colpo solo! -
Boris – Non lo farà... -
Sergej – Lo farà...fidati... -
Boris – Doh!! Non voglio morire... -
Verx – Non morirai! -
Tutti - ... e tu da dove salti fuori...di nuovo?! -
Verx – Boris, ho una notizia bella e una brutta. -
Boris – Chissà perché ma temo tutto
ciò -
Verx – La notizia bella è che Vorkof non ha
più intenzione di prenderti tutti i soldi...-
Boris – Cosa?! Perché?-
Verx – Per la brutta notizia...Non hai più un
soldo! -
Boris - O_________________________O -
Yuri – Non so se ridere o piangere... -
Boris – Come diavolo è possibile?!
Perché non ho più niente? -
Verx – Beh, tecnicamente non hai mia avuto niente. Ha
richiamato di nuovo il signor Smith...-
Boris – Comincia a darmi sui nervi quell'uomo!!!-
Verx - ...e ha detto che in realtà non lo avevano informato
che prima di morire tuo zio si era indebitato fino al collo con un
sacco di gente. Quindi, ora che tutti i debiti saranno saldai... ti
rimarrebbero sì e no qualche decina di dollari...-
Boris - .... -
Yuri – Povero Boris! È shockkato... -
Boris – Sono senza un soldo ;__; senza un soldo ;__; senza un
soldo ;__; -
Yuri – E Vorkof come sta? -
Verx – Esattamente nella stessa condizione! -
Beat-di-nuovo-apparsa-dal-nulla: - Perfetto!!! -
Sergej – Cosa diavolo hai da essere così felice
tu? E che ci fai di nuovo qua?! -
Beat – Visto che siete una manica di depressi propongo di
uscire tutti stasera e andare ad ubriacarci al bar di Willis!!! -
Verx – E tu come conosci il bar di Willis? -
Beat – Segreto! ^_^ Dai, su! Cosa sono quelle facce? Andiamo
da Willis!!! -
Ivan – E chi lo dice a Vorkof che usciamo dal Monastero? -
Beat – Ehi! Zio Vorky! Noi andiamo a farci un bicchierino!
Vieni anche tu? -
Vorkof - ...niente soldi ;__; -
Beat – Povero zio Vorky... Su, andiamo a bere! -
Ivan – Un'altra persona poco seria... -
Yuri – Pensa dove possiamo finire con un'autrice
così...-
Ivan – Non oso immaginarlo...-
Beat – Figuratevi che quando scrivo sono sobria! -
Ivan – Allora ti fumi qualcosa...-
Beat – Nemmeno! -
Ivan – Allora sei proprio fuori di testa di tuo! -
Beat – Lo so...me lo invidiano in molti...-
Ivan – Ne sei convinta?! -
Beat – Certo che no...era solo bello da dire! -
Ivan – Ossanti... -
Beat – Bando alle ciance ometti! Andiamo a berci tutto
l'alcool di Mosca!!! -
Boris – Ecco...andiamo a bere che mi sta venendo una
depressione sempre più forte -
Vorkof – Concordo... -
Beat – Ok!!! Vi ricordo che però la ditta... -
Ivan – Che ditta? -
Beat – La ditta "BEAT.FF.PRODUTION" non risponde di possibili
danni neuro-psicologici o fisici in cui potreste incorrere a seguito di
questa serata all'insegna dell'alcool! -
Tutti – Mai una volta che ti assumi le tue
responsabilità! -
Beat – Che responsabilità ?! o__O -
Tutti – E' COLPA TUA SE CI TROVIAMO DEPRESSI E A BERE IN UN
BAR MALFAMATO!!! -
Beat – Ah...Davvero?! o_________O -
Tutti – Ma certo che sì!!! Chi è
l'autrice qui? -
Beat – Cosa si intende per autrice? o_O -
***************************************
Angolo dell'Autrice:
Abbiate pietà di me e della mia fiction.
Fatemi sapere che ne pensate.
Anche se vi ha fatto schifo!
Se invece vi ha strappato almeno un sorriso...beh, fatemelo sapere lo
stesso! ^_^
Grazie a tutti quelli che recensiranno.
E anche a quanti leggeranno soltanto.