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Autore: beat    10/05/2008    4 recensioni
Un misterioso visitatore porta una bella notizia a Boris. Che cosa mai succederà al Monastero?!
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Boris
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Disclaimer: Beyblade e tutti i suoi personaggi non mi appartengono. Se fosse il contrario, io e Kei ora vivremmo da soli su di un'isola tropicale...
E questo scempio di fanfiction non è stata scritta a scopo di lucro.

Premessa: questa cerchiamo-di-definirla fanfiction risale ad almeno tre anni fa. È stata scritta in un momento di evidente follia.
A rileggerla adesso c'è davvero da andarsi a nascondere!

Però volevo omaggiare l'Efp con una mia ff su beyblade, visto che su questo sito ho cominciato a leggere proprio le ff su beyblade.

Nelle mie intenzioni questa dovrebbe essere una storia comica. Quando l'ho scritta mi sembrava tale...ora che sono più vecchia e saggia non mi sembra poi più di tanto...

A voi l'ardua sentenza! ^__^”




L'EREDITA'



Premessa alla storia: un giorno, durante una lezione di italiano, mi trovai per caso a leggere una novella di Boccaccio: la novella di Federico degli Alberighi. Fin qui tutto normale mi sembra...

Tutti: - E a noi che ce ne frega? -

Beat: - Maleducati! Un attimo che ci arrivo! Stavo dicendo: ho cominciato a leggere l'introduzione e ho scoperto che tutto quello che Federico aveva era un magnifico falcone. Al che la mia geniale e anche un po' malata mente ha cominciato a mettersi all'opera...per cui è nata questa fiction! -

Tutti: - Interessante... -

Beat: - Rompiscatole come al solito...ecco a voi la storia!







LA STORIA:

Come sempre è una tranquilla giornata qui, a Mosca, l'amatissimo Monastero di Vorkof!
Tutto si svolge secondo la normale routine: Ivan è rinchiuso nell'armadio; Sergej sta pisolando da qualche parte; Yuri sta subendo il millesimo discorso d'incitamento da Vorkof e Boris...

Beat – Dove diavolo è Boris? -
Boris – Scusa, mi ero perso tra i corridoi!
Beat – Da quant'è che vivi qui? -
Boris – Un numero non proprio precisato di anni, perché? -
Beat – Non ho sinceramente parole... -

Il violetto...

Boris – No! Ti prego non ricominciare con i soprannomi assurdi... -

...stava vagabondando tra i corridoi del Monastero. Una guardia lo aveva avvisato che un uomo lo stava aspettando all'ingresso. Pareva avesse bisogno di parlargli con molta urgenza.
Il folle assassino...

Boris – Anche?! -
Beat – Allora...non ti va bene se ti chiamo violetto, non ti va bene se ti chiamo folle assassino... come vuoi che ti debba chiamare...Magnifico uomo dall'aspetto regale? -
Boris – Eh...non sarebbe male... -
Beat – Stavo scherzando razza di ignorante... -
Boris – Oh...peccato! Comunque preferirei che tu mi chiamassi semplicemente Boris. Ti è così difficile chiamarmi solo per nome?! -
Beat – Ma così la storia diventa ripetitiva... -
Boris – Non credo diventi ripetitiva solo perché usi soltanto il mio nome invece di quegli assurdi epiteti che ti inventi... -
Beat – Non accetto critiche su come scrivo da uno zotico vaccaro. -
Boris – La zotica sarai tu! -
Beat – No, tu! -
Boris – No, tu! -
Beat – Tu! -
Boris – Tu! -
Beat – TU!!! -
Boris – TU!!! -
Beat – TUUUUUUU!!!!!!!!!!!!!! -
Boris – TUUUUUUUUUU!!!!!!!!!!! -
Yuri – LA FATE FINITA?! O qui non ce ne andiamo più! -
Beat/Boris – Scuuuuuusaaaaaaaaa -
Yuri – V__V -

Boris stava riflettendo su chi potesse essere a volergli parlare.
" *(pensiero)* Mio padre mi ha spedito qui quando ero piccolo e non credo che improvvisamente gli sia venuto un attacco di rimorso e sia venuto a riportarmi a casa...oltre a mio padre non ho mai saputi di altri della famiglia...Ah! Magari è mia cugina Olga...no! Ha detto che era un uomo... bah! Adesso lo scoprirò".
Così superò l'ultimo porticato e si diresse verso l'uscita.
Arrivato all'ingresso vide che, oltre alla guardia al cancello, non c'era nessuno.
Boris – Scusa, sai per caso dove è andato un uomo che voleva parlare con me? -
Guardia – E' entrato. Stava per morire congelato e ha chiesto di entrare. -
Verx: ...
(che sarebbe il capo delle guardie del Monastero. Questo personaggio l'ho inventato io.
Scusatemi tento se l'ho inserito, ma io lo amo alla follia!!)
Verx – L'ho portato nella finta sala di ricevimento, quella per gli ospiti esterni, quei poveri boccaloni che credono che questo sia davvero un monastero! -
Boris – E tu da dove salti fuori? Non era il tuo giorno libero?! -
Verx – Io sono una persona ligia al dovere che non abbandona mai il posto di lavoro... -
Boris – Dillo pure che ti hanno sfrattato di nuovo e non hai un posto per dormire! -
Verx – (cambiando velocemente argomento e facendo finta di nulla) Vieni pure! Quell'ometto ti sta aspettando. -

I due si diressero di nuovo all'interno del Monastero.

Boris – Verx...tu l'hai visto quel tizio? -
Verx – Si, perché? -
Boris – Che tipo è? Non conosco nessuno che abbia urgenza di parlarmi...-
Verx – Beh...da quello che ho visto ti posso dire che non credo sia russo. La lingua la sa, ma ha uno strano accento. E poi, generalmente, solo gli stranieri sono così idioti da vestirsi con solo un cappotto. Non credo sia molto aggiornato sulle condizioni meteorologiche di queste parti. -
Boris – Il mistero è ancora più fitto: che diavolo vorrà mai uno straniero da me? -
Verx – Non ti resta che chiederglielo. E' dietro questa porta. Ah, mi raccomando! Ricordati che questo monastero è stato adibito ad orfanotrofio e tu sei uno dei suoi ospiti.-

Boris guardò di traverso Verx che se la rideva sotto i baffi. Poi entrarono.
Nella stanza c'era un uomo piuttosto basso che cercava di riscaldarsi la mani sfregandosele. In effetti era vestito decisamente troppo leggero per quel clima. Quando li vide arrivare si alzò dalla sedia su cui si era raggomitolato e si diresse verso Boris.
Uomo – Ah! che piacere! Tu devi essere Boris Huznestov, vero?! -
Boris – Sì, sono io. Con chi ho il piacere di parlare? -
Uomo – Oh giusto, scusami, non mi sono presentato. Mi chiamo Jeremia Smith, sono un avvocato di Los Angeles. -

Boris - "Losengeles?!?" -

Verx - Quindi lei viene dall'America! Deve essere stato uno shock il cambiamento di clima! -

Boris - "Cosa diavolo vorrà mai un avvocato da me...per di più americano?!" -

Jeremia – Sì, in effetti credo di aver sottovalutato un po' troppo il vostro clima -
Boris – Scusi se sono così diretto...ma cosa vuole uno come lei da me?! -
Jeremia – Già, che sbadato, mi stavo dimenticando del lavoro. Sono qui per affari. -
Boris – Che genere di affari?! -
Jeremia – Prima di cominciare una domanda: quanti anni hai? -
Boris – Quindici...sedici tra paio di mesi. -
Jeremia – Allora, visto che sei minorenne credo che dovremo parlare anche con i tuoi genitori -
Boris – Buona fortuna!!! -
Jeremia – Come, prego?! -
Verx – Forse non l'hanno informata, ma questo monastero è un orfanotrofio -
Jeremia – Oh, scusate! In effetti non mi hanno dato delle informazioni molto precise sul luogo dove ti avrei trovato. In questo caso parleremo con il tuo tutore. -
Verx – Credo che si possa considerare Vorkof il tuo tutore. -

Boris "Che bello....! "

Verx – Lo vado subito a chiamare. Faccio il più velocemente possibile. -

Verx esce, sghignazzando.

Boris – Mi scusi signor Smith, ma come mai l'hanno mandata da me. Se è per affari non poteva andare da mio padre? -
Jeremia – Ma come...cosa intendi...?! -
Boris – Ah, scusi, non le ho spiegato molto bene la situazione. Dopo la morte di mia madre mio padre non poteva mantenermi "perché buttava tutti i soldi in alcool" e così ha preferito affidarmi al Monastero "diciamo pure così, tanto questo mi sembra abbastanza boccalone da crederci" -
Jeremia - g________g -
Boris – Signor Smith... che fa?! -
Jeremia – Scusa, ma è una storia molto commovente! -

Boris "Oh mio dio...con che tipo sono capitato?!"

Fortunatamente per Boris, prima che Jeremia potesse andare avanti, arrivò Vorkof, naturalmente con le vesti del buon monaco che si prende cura di tutti gli orfanelli che vengono abbandonati sui gradini del suo monastero.

Vorkof – Buongiorno signor Smith. Il mio aiutante mi ha riferito che avete degli affari da discutere con il nostro caro Boris e che necessitate della mia presenza in quanto suo tutore. -

Boris "Oddio! Vorkof sembra quasi una brava persona!!! " -

Jeremia – Esattamente padre -
Vorkof – Oh no, la prego, mi chiami solo Vorkof. -
Jeremia – Come desidera Vorkof. Bene, credo che si possa cominciare. -
Verx – La mia presenza è indispensabile? -
Vorkof – No Verx, ritirati pure. -
Verx – Grazie mille. Mi faccia chiamare se ha bisogno di qualsiasi cosa. -

Detto questo se ne uscì e, appena fuori dalla porta, a Boris sembrò che facesse di tutto per impedire di scoppiare a ridere fragorosamente.

Jeremia – Bene. Arrivo subito al punto. Sono il rappresentante legale del signor Dimitri Qualcoseschi. Il signore era lo zio della madre del qui presente Boris. -
Vorkof – Era?! -
jeremia – Purtroppo il mio cliente è deceduto qualche settimana fa. -
Boris – Non sapevo che mia madre avesse uno zio. -
Jeremia – Il mio cliente ha lasciato la Russia circa vent'anni fa per trasferirsi in America. Lì è divenuto un uomo d'affari molto conosciuto. Prima di morire mi aveva confidato che avrebbe voluto che tutto il suo patrimonio fosse dato a qualcuno della sua famiglia. Ho fatto delle ricerche ed è risultato che, a parte Boris, tutti i suoi parenti sono morti. Per cui, Boris Huznestov, sei l'unico erede del defunto Dimitri Qualcoseschi e per tanto ereditario tutti i suoi soldi... -
Boris – Wow... -
Jeremia - ...ma visto che sei ancora minorenne, tutti i soldi che hai ereditato saranno gestiti dal tuo tutore, almeno fino al compimento della maggiore età. -
Boris – DOH!!! -
Vorkof – Gestirò tutto nei migliori interessi di Boris. -

Boris "Sì, certo, e io sono una capra svizzera con le corna verdi..."

Vorkof "EVVIVA!!!! Soldi!!! "
Vorkof – Una domanda: a quanto ammonta il patrimonio? -
Jeremia – Beh, considerando tutto direi circa...230 milioni di dollari. -
Vorkof – Molto bene.

" Wow...una cifra favolosa " -

Boris " Beh...magari per quando sarò maggiorenne Vorkof non avrà ancora speso tutto"

Jeremia – Bene, se non avete altre domande io andrei. Nel caso ci siano novità vi avvertirò . -
Vorkof – Grazie del suo tempo signor Smith. Le auguro un buon ritorno. -
Jeremia – Grazie mille. Arrivederci Vorkof, ciao Boris -
Vorkof/Boris – Buona serata. -

Non appena il signor Smith fu uscito, Boris puntò il dito contro Vorkof.

Boris – Che tu sia il mio tutore o no, ricordati che quei soldi sono miei!!! -
Vorkof – Non hai sentito quello che ha detto: fino alla tua maggiore età sono io che gestisco i soldi!-
Boris – Non è assolutamente giusto!!! Quei soldi sono miei! E poi a te che te ne frega? Non hai mica quelli di Hiwatari che ti finanzia tutto quello che fai? -
Vorkof – Guarda che non è così semplice! Hiwatari prima di darmi i soldi valuta tutto il progetto...e non sai quanti me ha già bocciati!!! -
Boris – Io non mi arrendo! -
Vorkof – Non ci contare troppo moccioso! E ora, fila ad allenarti che ahi già perso troppo tempo. -
Boris – Maledetto finto monaco aguzzino! -
Vorkof – Si, me lo dicono spesso...Ahahahahahahahahah!!!!! -

E così, mestamente, Boris tornò dai suoi compagni, che nel frattempo avevano già finito gli allenamenti. Vedendo tornare il loro amico così depresso, subito gli chiesero cosa fosse successo, e Boris raccontò loro tutta la vicenda.
Sergej – Ma che sfiga! erediti una fortuna e va a finire tutto nelle mani di Vorkof! -
Ivan – Ma dai, non riuscirà a spendere tutti quei soldi in poco più di due anni...-

...in realtà non ci crede nemmeno lui in quello che dice...

Boris – Non è possibile che tutte le sfighe capitino a me... -
Yuri – Su, non te la prendere. Pensala così: comunque non ti sarebbero serviti a niente... tanto Vorkof non ti permetterebbe di lasciare la Borg...e finché sei qua i soldi non ti servono...-
Boris – Sono costretto in questo monastero a vita -
Yuri – Scusa Boris, non intendevo dire questo...-
Boris – Ma tanto è tutto vero...sono destinato alla infelicità eterna! -
Ivan – Povero Boris...è proprio sfortunato -
Beat – Guarda che anche il tuo destino è come il suo -
Ivan – Oddio...è vero... g__g-
Yuri – No! Si è depresso anche Ivan! -
Beat – Ma io ho solo detto la verità...anzi è il destino di tutti quanti voi! -
Sergej – Hai ragione -
Yuri – Ma perché dici queste cose? !?!-
Beat – Scusate...non è colpa mia... -
Demolition boys – Ma così ci hai depressi -
Beat – Dai...non vi preoccupate, vi assicuro che non finirà così, un giorno ve ne andrete, ve lo prometto! -

La manifestazione spiritica di Beat scompare e tutti improvvisamente si sentirono meglio!

Boris – Sta di fatto che Vorkof mi lascerà senza il becco di un quattrino! -
Verx – Fossi in te mi ricrederei! -
Sergej – E tu quando sei entrato?! -
Verx – Prima, quando vi siete tutti depressi... -
Yuri – Che intendevi dire a Bo? -
Verx – Che il signor Smith ha appena richiamato Vorkof per informarlo di una clausola del testamento di cui non si era accorto prima .-
Boris – L'avevo detto io che quel tipo non era esattamente affidabile. Cosa ha scoperto? -
Verx – Che in realtà ha perso una marea di tempo nel cercare l'ultimo erede quando in realtà tuo zio lo sapeva benissimo che eri rimasto solo tu: era tutto scritto in una lettera che ha appena ritrovato tra le milioni di carte che aveva da controllare. -
Boris – Ha chiamato solo per questo? -
Verx – Non ti ho ancora detto della clausola! Nella lettera tuo zio ha scritto che tua madre lo aveva informato di che genere d'uomo è tuo padre. Per cui, visto che tua madre è morta prima di suo zio, lui ha lasciato espressamente detto che lasciava tutto il suo patrimonio al figlio di sua nipote, senza la mediazione del padre o di un tutore. -
Boris – Quindi...questo...vuol dire che...che...che i soldi sono tutti miei?!! -

Esattamente in quel momento la porta della stanza si aprì sbattendo e, come una furia, entrò Vorkof armato di fucile, sbraitando come impazzito.

Vorkof – CHE TU SIA MALEDETTO!!! -
Verx – Signore, si calmi! Non faccia sciocchezze -
Vorkof – Tu non ti intromettere... ho perso tutto... -
Verx – Venga Vorkof...andiamo nel suo ufficio così si calma un po' -
Vorkof – Tutti i soldi...perduti... -

Verx prese sotto braccio Vorkof e lo condusse fuori, per evitare una strage.

Ivan – Mamma mia che paura...-
Sergej – Già, quando si arrabbia è una furia scatenata..-
Boris – Non ci credo!!! i soldi sono miei! Sono ricco *_* -
Tutti – Boris?! Ce la fai?!-
Boris – Sono ricco *_* sono ricco *_* sono ricco *_* -
Sergej – E con ciò?! -
Boris – Finalmente ho il coltello dalla parte del manico! Ora potrò fare quello che voglio! E nemmeno Vorkof mi potrà fermare!!! -
Ivan – E pensi che lui faccia ciò che vuoi tu?! -
Boris – Si!!! Altrimenti non lo pago!!! -
Sergej – In pratica hai intenzione di corrompere Vorkof. -
Boris – Suvvia...che parole...corrompere...-
Sergej – Chiamalo come vuoi. Sta di fatto che, comunque, Vorkof non accetterà...o almeno... accetterà fino a quando non troverà il modo per farti fuori e prendersi tutti i tuoi soldi in un colpo solo! -
Boris – Non lo farà... -
Sergej – Lo farà...fidati... -
Boris – Doh!! Non voglio morire... -
Verx – Non morirai! -
Tutti - ... e tu da dove salti fuori...di nuovo?! -
Verx – Boris, ho una notizia bella e una brutta. -
Boris – Chissà perché ma temo tutto ciò -
Verx – La notizia bella è che Vorkof non ha più intenzione di prenderti tutti i soldi...-
Boris – Cosa?! Perché?-
Verx – Per la brutta notizia...Non hai più un soldo! -
Boris - O_________________________O -
Yuri – Non so se ridere o piangere... -
Boris – Come diavolo è possibile?! Perché non ho più niente? -
Verx – Beh, tecnicamente non hai mia avuto niente. Ha richiamato di nuovo il signor Smith...-
Boris – Comincia a darmi sui nervi quell'uomo!!!-
Verx - ...e ha detto che in realtà non lo avevano informato che prima di morire tuo zio si era indebitato fino al collo con un sacco di gente. Quindi, ora che tutti i debiti saranno saldai... ti rimarrebbero sì e no qualche decina di dollari...-
Boris - .... -
Yuri – Povero Boris! È shockkato... -
Boris – Sono senza un soldo ;__; senza un soldo ;__; senza un soldo ;__; -
Yuri – E Vorkof come sta? -
Verx – Esattamente nella stessa condizione! -
Beat-di-nuovo-apparsa-dal-nulla: - Perfetto!!! -
Sergej – Cosa diavolo hai da essere così felice tu? E che ci fai di nuovo qua?! -
Beat – Visto che siete una manica di depressi propongo di uscire tutti stasera e andare ad ubriacarci al bar di Willis!!! -
Verx – E tu come conosci il bar di Willis? -
Beat – Segreto! ^_^ Dai, su! Cosa sono quelle facce? Andiamo da Willis!!! -
Ivan – E chi lo dice a Vorkof che usciamo dal Monastero? -
Beat – Ehi! Zio Vorky! Noi andiamo a farci un bicchierino! Vieni anche tu? -
Vorkof - ...niente soldi ;__; -
Beat – Povero zio Vorky... Su, andiamo a bere! -
Ivan – Un'altra persona poco seria... -
Yuri – Pensa dove possiamo finire con un'autrice così...-
Ivan – Non oso immaginarlo...-
Beat – Figuratevi che quando scrivo sono sobria! -
Ivan – Allora ti fumi qualcosa...-
Beat – Nemmeno! -
Ivan – Allora sei proprio fuori di testa di tuo! -
Beat – Lo so...me lo invidiano in molti...-
Ivan – Ne sei convinta?! -
Beat – Certo che no...era solo bello da dire! -
Ivan – Ossanti... -
Beat – Bando alle ciance ometti! Andiamo a berci tutto l'alcool di Mosca!!! -
Boris – Ecco...andiamo a bere che mi sta venendo una depressione sempre più forte -
Vorkof – Concordo... -
Beat – Ok!!! Vi ricordo che però la ditta... -
Ivan – Che ditta? -
Beat – La ditta "BEAT.FF.PRODUTION" non risponde di possibili danni neuro-psicologici o fisici in cui potreste incorrere a seguito di questa serata all'insegna dell'alcool! -
Tutti – Mai una volta che ti assumi le tue responsabilità! -
Beat – Che responsabilità ?! o__O -
Tutti – E' COLPA TUA SE CI TROVIAMO DEPRESSI E A BERE IN UN BAR MALFAMATO!!! -
Beat – Ah...Davvero?! o_________O -
Tutti – Ma certo che sì!!! Chi è l'autrice qui? -
Beat – Cosa si intende per autrice? o_O -


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Angolo dell'Autrice:

Abbiate pietà di me e della mia fiction.
Fatemi sapere che ne pensate.
Anche se vi ha fatto schifo!
Se invece vi ha strappato almeno un sorriso...beh, fatemelo sapere lo stesso! ^_^
Grazie a tutti quelli che recensiranno.
E anche a quanti leggeranno soltanto.

Beat




   
 
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