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Autore: veleno_    10/12/2013    1 recensioni
[my sweet prince]
-Così ti sposerai lo stesso?- -Perchè non dovrei? Questo matrimonio porterà solo benefici ad entrambi i regni. La madre di Falitna rimane comunque una donna molto potente- -Io non riuscirò mai a capire questi matrimoni. Ci si dovrebbe sposare solo per amore...- -In quanto principe, ho precisi obblighi verso il mio regno. Non c'è spazio per i sentimenti. Ma se potessi scegliere...-
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Nana è solo il nome che ho adottato nel gioco, non è assolutamente Nana Osaki del manga!

ALLORA E' UN ADDIO?

POV NANA
-Così ti sposerai lo stesso?-                                                                                                                                                                            
-Perchè non dovrei? Questo matrimonio porterà solo benefici ad entrambi i regni. La madre di Falitna rimane comunque una donna molto potente.-   
-Io non riuscirò mai a capire questi matrimoni. Ci si dovrebbe sposare solo per amore...- 
-In quanto principe, ho precisi obblighi verso il mio regno. Non c'è spazio per i sentimenti. Ma se potessi scegliere...-                                              
-Quindi non sei innamorato di lei?-                                                                                                           
-No, ma anche se ci fosse qualcuna non potremmo stare insieme. Adesso va a finire di fare i tuoi bagagli, sarai impaziente di partire e tornare in Giappone, al tuo passaporto penserà Ivan-                  
-… Certo.-                                                                                                                                                                                
Detto questo Lambert uscì dalla stanza lasciandomi sola col mio cuore in pezzi. Alla fine in qualche modo mi ero avvicinata a quell'uomo dalla corazza di granito, ed ero riuscita a crearmi una breccia verso il suo cuore tenero. Presto avevano iniziato a nascere in me dei sentimenti ben più profondi, mi ero innamorata senza nemmeno accorgermene. Mi scese una lacrima lungo la guancia, e mi ritrovai a piangere in silenzio, sola, in una stanza dove l'unico suon erano le tende spostate dalla brezza estiva che entrava dalla finestra.Uscii dalla camera di Lambert e mi avviai verso la mia. Il resto della giornata lo passai a fare i bagagli e salutare i conoscenti in città.
Il giorno dopo tutti i principi vennero a salutarmi a turno nella mia camera. Tutti tranne Lambert. Melchior fu l'ultimo a venire, e si trattenne un pò di più degli altri. -Peccato tu debba partire, era bello avere una sorellina come te. Mi mancherai, davvero-                                                                         
-Grazie Melchior, anche tu mi mancherai- gli dissi abbracciandolo.                                                                                               
-Sono già venuti tutti a salutarti?- mi chiese.
-Si...Tutti.-                                                                                
-Anche Lambert?-                                                                                            
-No, è troppo preso per la cerimonia nuziale, non voglio disturbarlo-.                                                                                                           
Melchior mi guardò con occhi preoccupati -Tutto ok?- mi disse, intuendo cosa provavo. -Si.tutto ok. Forse in fondo è meglio così- gli risposi tirando fuori un sorriso finto, ma che gli bastò per non fare più domande. All'improvviso una voce ruppe il silenzio che si era creato -Ma dai, allora anche le povere straniere provano sentimenti!- Falitna era entrata nella camera, con un ghigno di soddisfazione stampato sul volto. -Falitna, non dovresti essere a prepararti per la cerimonia?- le chiese Melchior visibilmente irritato dalla sua presenza -Avevo del tempo libero, così ho pensato di..sfruttalo al meglio- e detto ciò scoppiò a ridere. Melchior stava per balzare su di lei, ma lo fermai in tempo -E' tutto ok, grazie-                                                                                          
-Se lo dici tu, allora io vado. Addio Nana, abbi cura di te.- e uscì dalla camera senza degnare la futura regina.   
Appena Melchior uscì dalla stanza Falitna si fece più vicina -Tu sei proprio una spina nel fianco, per colpa tua mio padre è stato arrestato, ed il nome della mia famiglia infangato. Ma alla fine pare che riuscirò lo stesso ad avere ciò che volevo: Lambert sarà tutto mio!- le sue parole mi colpirono dritta al cuore, e gli occhi mi si inumidirono Non devo piangere! Pensai, Non posso dargliela vinta -Sai, ormai avresti dovuto capire la differenza tra te e me- continuò Falitna che aveva notato il mio sforzo -Una come te, non potrà mai essere all'altezza di uno come Lambert, rassegnati. Dagli il bracciale e poi sparisci. E non tornare mai più-. La guardai dritta negli occhi e per un momento ebbi la tentazione di stamparle una bella manata in faccia. Poi però mi venne in mente Lambert, a quanto ci tenesse all'ordine e al bene del suo regno -Spero che lo renderai felice Falitna. Felicitazioni per il tuo matrimonio- le dissi con uno dei sorrisi più falsi che avevo e il tono controllato per non scoppiare a piangere. Mi congedai dalla principessa e mi avviai verso la stanza di Lambert per dargli il braccialetto che lo avrebbe designato futuro sovrano.

POV MELCHIOR
Quando uscii dalla stanza di Nana, rimasi nei paraggi per sentire cosa diceva quell'arpia di Falitna. -Una come te non potrà mai essere all'altezza di uno come Lambert, rassegati- Maledetta, una come Nana sarebbe mille volte meglio di te pensai. -Sparisci e non farti vedere mai più- Perchè Lambert non si accorgeva di che razza di donna stava per sposare? Avrei voluto entrare in quella stanza e...ah! No farei solo un casino! Solo dopo aver sentito le parole di Nana mi resi conto di quanto forte fosse in realtà quella minuta ragazza straniera: era il suo dolore e lo stava affrontando senza farsi intimidire, a testa alta. Non se ne incontrano di ragazze così. Quando la vidi uscire dalla stanza però, con il volto triste e gli occhi pieni di lacrime, avrei voluto abbracciarla e tenerla tutta per me, ma farlo avrebbe significato farla crollare del tutto. Spero che quell'imbecille si accorga di cosa sta perdendo.

POV NANA
Mi avviai verso la stanza di Lambert con il cuore pesante, ma decisa a non mostrarmi debole. Dopotutto io non ero mai centrata niente con lui e la sua vita o le sue scelte, avevo solo il compito di dare quello stupido bracciale a chi credevo sarebbe stato più adatto a fare il re. Il bracciale. Era tutta colpa sua. Se non l'avessi mai trovato, non avrei mai sofferto così tanto. Sapere che Lambert avrebbe sposato una come Falitna, mi provocò una stretta allo stomaco. Arrivata davanti alla porta, aspettai qualche istante poi bussai. -Avanti- mi dissero dall'interno, a quel punto mi feci coraggio ed abbassai la maniglia entrando nella stanza. Lambert era seduto alla sua scrivania che ordinava dei fogli. Probabilmente documenti per il matrimonio; indossava il suo completo grigio che gli risaltava i capelli di un biondo lucente. -Sono venuta a consegnarti il bracciale. Questo farà di te il legittimo sovrano. Sii felice e congratulazioni- la voce mi usciva strozzata e sentii di nuovo gli occhi diventare umidi. Non riuscivo a guardarlo in faccia. Non volevo mi vedesse in quello stato.              
-Nana, tutto bene? Sei strana.-                                                                                                                                                                  
-T-Tutto ok, Lambert. Ti lascio ai tuoi preparativi per le nozze, sarete bellissimi- e dicendolo commisi l'errore di alzare lo sguardo e sorridere.    
A quel punto tutte le mie lacrime soppresse sgorgarono e il mio viso fu inondato da tutto il dolore che da giorni portavo dentro di me.

POV LAMBERT
Sentii bussare alla porta, era Nana. -Avanti- le dissi. Quando entrò mi sembrò strana. -Sono venuta a consegnarti il bracciale. - In quel momento qualcosa in me si ruppe. La realtà si fece strada nella mia mente: non l'avrei più rivista, avrei sposato una donna che non sopportavo e...avrei perso quella che amavo. Non sarei potuto tornare indietro. Cercai di ripetermi che era per il regno, era mio dovere sposare Falitna. Nana era solo una distrazione, non avrei dovuto farmi coinvolgere da lei... -Sarete bellissimi- . A quelle parole vidi i suoi occhi posarsi sui miei, e all'improvviso far sgorgare lacrime. Allora capii che non erano lacrime di gioia per la partenza ma di dolore. -Perchè piangi?- le dissi avvicinandomi a lei, ma per tutta risposta Nana si allontanò da me – Io non..sto...piangendo. Non venirmi vicino, cosa direbbe la futura sposa?- E' vero, che sto facendo? Perchè provo l'istinto di abbracciarla? Sto per sposarmi maledizione... Perchè era finita così?

POV NANA
Quando Lambert provò ad avvicinarsi feci un salto indietro. Se avessi sentito ancora il suo profumo e il suo tocco gentile non sarei più riuscita a partire. Già era difficile così, perchè mai avrei dovuto soffrire ancora di più? No, non sarei tornata indietro. Ormai era la fine, non ci sarebbe stato nessun miracolo che avrebbe fatto cambiare idea a Lambert. Avrei voluto passare più tempo con lui. Ma ormai è tardi... Mi mancherai da morire, amore mio.          
Dopo averlo guardato un ultima volta e avergli dato il bracciale, uscii di corsa dalla stanza senza voltarmi indietro. Le lacrime ancora scendevano.

POV LAMBERT
Nana corse fuori, lasciandomi ammutolito con il bracciale in mano. Era finita. Non l'avrei mai più rivista, e l'ultimo ricordo che avevo di lei, erano le sue lacrime. -Sei davvero un imbecille lo sai?- disse una voce fuori dal mio campo visivo. Melchior fece il suo ingresso tenendo in mano il completo che avrei dovuto indossare quella sera. -Cosa vuoi dire?- gli dissi acido.                                                                                                                             
-Non fare l'idiota, lo sai di che parlo. Nana. Ti sta bene così?-               
-Il regno viene prima di tutto-                                                                       
-Smettila di dire stronzate! Per una volta ascolta il tuo cuore! Ti sta davvero bene passare la vita con una persona come Falitna? Solo per il regno?-        
-Si, è il mio dovere- dissi deciso.                                                                                                                                                                         
Ma in cuor mio sapevo che non era vero, da quando Nana era entrata nella mia vita, l'aveva completamente ribaltata, in meglio. Mi aveva fatto scoprire l'amore, il piacere di coltivare interessi personali senza scopi lucrosi o per apparenza. Mi aveva dimostrato di come l'essere semplice non volesse dire essere di livello inferiore, anzi. Lei era decisamente migliore di molte persone nobili di nascita. E adesso l'avevo persa, per sempre. -Se davvero ti va bene così, allora me la prenderò io. Non merita di soffrire così. Non lei- e detto ciò Melchior uscì dalla stanza, lasciandomi impalato a fissare il vuoto. Il mio cuore batteva all'impazzata, avrei voluto urlargli di non toccarla, ma il mio corpo non rispondeva. Quando Melchior si metteva in testa una cosa, la portava a termine, soprattutto se si trattava di ragazze! Quanto vorrei non essere un principe! Ma avevo degli obblighi, anche per il fatto che Nana mi aveva donato il bracciale della successione. Avrei adempiuto al mio dovere.

-TARDO POMERIGGIO-
POV  LAMBERT                                                                                                                                                                                                          Il banchetto era appena iniziato e la sera avrebbe seguito la cerimonia ufficiale per confermare la mia unione con Falitna. Questa sembrava tutta elettrizzata e non mi si staccava di dosso un attimo. Dopo mezz'ora già non la sopportavo più. Pensavo continuamente alla faccia di Nana in lacrime che lasciava la mia camera, come avevo potuto farla piangere così? Ero immerso nei miei pensieri, quando notai Ivan avvicinarsi con gli occhi sbarrati, pallido a Melchior e sussurrargli qualcosa all'orecchio. A sua volta questo sbarrò gli occhi e mi guardò con occhi in preda al terrore più nero. Anche Jun e Alvah sembravano aver ricevuto la stessa notizia. Con una scusa mi allontanai da Falitna e andai dai miei fratelli.                                                                  
-Che succede? Avete delle facce-                                                                                                                                  
-L'aereo di Nana..-iniziò Jun                                                                                                                                         
-E' caduto- finì Alvah.                                                                                                                                                
-Come scusa?- dissi incredulo, credendo di non aver capito bene -NANA E’ MORTA! Va meglio così?- urlò Melchior con le lacrime agli occhi. -No...non può essere...- non volevo crederci. -NO!- gridai crollando a terra in preda agli spasmi e alle lacrime! -E' una bugia...no...lei sta bene..- -No. Non è vero. Il suo aereo è caduto, un guasto ai motori sembra- mi disse Alvah. Gli occhi di tutti erano puntati su di noi. -Che ipocrita che sei Lambert. Prima la fai piangere fregandotene altamente, e adesso..guardati. Mi fai schifo-. Le parole di Melchior mi colpirono come un pugno nello stomaco. Aveva ragione. Quel bastardo aveva ragione. Senza pensarci due volte scattai in piedi e corsi fuori dalla stanza -LAMBERT! DOVE VAI? È IL TUO MATRIMONIO!!- mi gridò mio padre ma non avevo intenzione di fermarmi. Presi il primo mezzo che mi capitò sotto mano e corsi verso l'aeroporto.

POV NANA-5 ore prima-
Uscii di corsa dalla stanza mentre le lacrime ancora non si fermavano. Corsi a per di fiato fino alla mia camera, afferrai i bagagli e mi avviai verso l'uscita. Il taxi che mi avrebbe portata all'aeroporto doveva essere già arrivato. Caricai i bagagli e informai l'autista della mia destinazione. Mentre me ne andavo vidi che stavano iniziando ad arrivare tutti gli ospiti per le nozze regali. Tutti tirati a lucido con i loro abiti firmati e i capelli impomatati. Mi rannicchiai sul sedile posteriore e attesi che le lacrime si placassero. Senza accorgermene mi addormentai, e sognai...Lambert, e la volta che mi invitò a fare una passeggiata sul lungomare con lui, oppure del sorriso che mi regalò quando gli ritrovai il discorso per una manifestazione importante...Avevo passato tre mesi in quel castello, passeggiando nel giardino o nuotando nel mare lì vicino e avevo imparato a giocare a poker nei casinò della città. Mi ero piano piano affezionata a quella vita piena di usanze particolari e avventure fantastiche. Mi sarebbe mancata ogni cosa. Arrivai in aeroporto un'ora dopo, feci il check-in e mi recai nella sala d'attesa, aspettando che annunciassero il mio volo. Mi guardai attorno un ultima volta, poi sentendo che il mio aereo era arrivato, raccolsi il baglio a mano e seguii la folla di gente che come me tornava in Giappone. E' proprio finita.
Salii sull'aereo e presi posto vicino ad un uomo di mezza età, che leggeva un giornale locale, lo abbassò un minimo per salutarmi e poi tornò ad immergersi nella lettura. Appena decollammo guardai fuori dal finestrino e pensai che se fossi stata in uno shoujo, a quest'ora il mio amore si sarebbe precipitato da me e mi avrebbe implorato di stare con lui. Ma questa è la vita reale, e queste sono cose che non possono accadere. Dopo un'ora e mezza di viaggio all'improvviso le luci si spensero e l'aereo ebbe un attimo di trambusto Non hanno annunciato una fase di turbolenze pensai, e poi..accadde.                 Sentimmo i motori spegnersi e l'aereo perdere quota: stavamo precipitando! Le hostess cercavano di rimediare senza successo al caos infernale che si era creato. Tutti urlavano, qualcuno pregava e altri avevano stampata in faccia la rassegnazione della morte. Io ero una di queste. Mi ero promessa di non morire con dei rimpianti, e invece...Addio davvero Lambert, amore della mia vita, mamma papà scusate se vi ho chiamato di rado, fratellone spero che la bimba cresca forte e sana. Vi amo tutti. Grazie per tutto quello che mi avete da-
Non ebbi nemmeno il tempo di finire il pensiero che avvenne l'impatto. L'aereo si schiantò al suolo e io mi sentì schiacciata da una peso che non seppi riconoscere, ma in fondo cosa importava? Una vetro mi penetrò all'altezza del fianco e andò a conficcarsi in profondità. Gridai. Poi tutto si fece buio.  
Erano passate alcune ore, o almeno così credevo. In lontananza sentivo delle sirene e molte voci che attorno a me parlavano, ma non capivo che dicevano. Provai ad aprire gli occhi, ma faceva troppo male. Le forze mi stavano abbandonando, sentivo che non avrei resistito ancora. Poi nella confusione generale, riconobbi una voce familiare che chiamava il mio nome: Lambert! Con uno sforzo sovrumano, ignorando il dolore, aprii gli occhi e mi ritrovai davanti un paio di occhi azzurri come il cielo, gonfi di lacrime e di terrore. Vedevo al sua bocca muoversi, ma non capivo più cosa diceva. Sentii la sua mano stringere la mia, era calda.                                                                                                                                                                                                     
-Ti amo- gli sussurrai, e quelle furono le ultime parole che lasciarono la mia bocca. Il mio corpo si spense e poco a poco sentii il freddo insinuarsi nelle ossa e in tutto il corpo. Stavo morendo. Ma almeno ero riuscita a vedere u ultima volta il volto di colui che amavo.
Poi tutto si fece buio, e non rividi mai più la luce del giorno.
ok, premetto che questa è la prima storiella che scrivo e mi è venuta di getto mentre ascoltavo una canzone. Sarei felice se scriveste cosa ne pensate nel bene e nel male, accetto tutte le critiche!
Grazie

  
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