Nevicava, un evento strano per gli abitanti di Konoha, non capitava quasi mai di vedere dei candidi fiocchi di neve scendere dal cielo e posarsi leggiadri sui tetti delle case e sulle strade. Konoha era sempre stato un villaggio dai mille colori che trasmettevano allegria, adesso, invece, era tutto bianco era un evento quasi raro. Le case si riempivano di luci e addobbi natalizi e tutti gli abitanti si riunivano con le loro famiglie per festeggiare quei giorni di festa in armonia.
Eppure era un mese come altri per il giovane Naruto, tutti entravano in un’atmosfera festaiola tranne lui. Semplicemente non aveva nessuno con cui festeggiare e quel periodo non faceva altro che ricordargli quanto fosse solo.
Tempo fa in Accademia, nel mese di Dicembre, si parlava solo del Natale, e di come un uomo anziano in sovrappeso e dalla folta barba bianca con un vestito rosso con tanto di cappello abbinato riuscisse a portare a grandi e piccini i doni che tanto desideravano. Naruto chiese come faceva a portare esattamente cosa si desiderava e il Sensei gli rispose che bastava inviare una lettera con scritti i doni che si desideravano e sperare di essere stati abbastanza buoni da meritarli, gli disse anche che era necessario addobbare un albero con luci e palline colorate in modo che quel tizio, chiamato Babbo Natale, sapesse dove lasciare i doni. Naruto preso dall’entusiasmo decise di scrivere la sua prima letterina a Babbo Natale, la spedì e addobbò un piccolo alberello trovato a poco prezzo, adesso doveva solo aspettare.
La mattina di Natale arrivò, Naruto quel giorno si svegliò di buon umore sperando di trovare il suo regalo, così scese dal letto e andò verso l’albero per controllare, purtroppo però non trovò niente. “Forse non sono stato abbastanza bravo” pensò  “Ci riproverò l’anno prossimo!”
Andò così avanti per tre lunghi anni, poi però. Delusione dopo delusione, decise di non credere più in quella magia che tanti amavano, aveva solo otto anni, eppure si trovò davanti alla triste realtà:” Non verrà mai nessuno a portarmi i regali di Natale, anche se faccio il buono!”
Da quella volta Naruto trascorse ogni Natale allenandosi per poi concedendosi una ciotola di ramen fumante da Teuchi, per poi tornare a casa aspettando l’arrivo del giorno seguente per un nuovo allenamento.
Da quella volta trascorsero ben nove anni e Naruto trascorreva il Natale sempre nello stesso modo, si allenava, cenava da Teuchi e tornava casa. Questa volta  però andò diversamente da come aveva programmato. Non appena accese le luci di casa sua la trovò ordinata e piena di addobbi natalizi, ma soprattutto vi erano tutti i suoi amici che gli diedero un caloroso benvenuto, quella volta fu presente anche Sasuke, ritornato a Konoha dopo la guerra. Tutti insieme risero e festeggiarono, Naruto non rise mai tanto in vita sua. Scattata la mezzanotte tutti si scambiarono i regali per poi aprirli. Quella volta Naruto ricevette il suo primo regalo di Natale, non fu un vecchietto panzuto vestito di rosso a portarglielo, ma bensì una ragazza dai capelli rosa. Naruto e Sakura si separarono per un attimo dagli altri andando nel balcone e li iniziarono a parlare:
“Sai, Sakura-chan, quando ero piccolo facevo sempre una richiesta a Babbo Natale. Nella letterina gli chiedevo di portarmi mamma e papà e ogni mattina mi svegliavo nella speranza di vederli. Alla fine sono riuscito a conoscerli anche se in altri modi, però ogni mattina di Natale continuo ancora a svegliarmi sperando che quel desiderio si realizzi. Nonostante questo, questa sera, tutti vo, mi avete fatto il più bel regalo che potessi mai sperare.”
“Naruto, guai a te se festeggerai solo un altro Natale da solo! D’ora in poi ci riuniremo sempre tutti insieme, qualunque cosa accada! Non voglio più vedere la persona più allegra di Konoha triste mentre tutti festeggiano. Ci siamo capiti??”
“Si Sakura-chan!”
Sakura si avvicinò ancora di più a Naruto e, mettendosi sulla punta dei piedi lo baciò, sussurrando un delicato “Buon Natale baka”. Fu un bacio casto ma ricco di emozioni, quello fu il primo regalo di Natale di Naruto.