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Autore: ryuga hideki    11/12/2013    3 recensioni
-Ti prego! Chiedigli scusa! T'imploro, figlio mio!- supplicava la Madre degli Dei.
-Non cambierebbe nulla, Madre...-
Le caviglie e i polsi erano ammanettati con spesse manette di ferro che lasciavano un minimo di mobilità. Frigga era lì con lui che, disperata e piangente, cercava di salvare la vita a suo figlio in qualsiasi modo anche se era tutti inutile.
Genere: Drammatico, Fluff, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Frigga, Loki, Thor
Note: nessuna | Avvertimenti: Mpreg
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Mai Più...

 

-Ti prego! Chiedigli scusa! T'imploro, figlio mio!- supplicava la Madre degli Dei.

-Non cambierebbe nulla, Madre...-

Mancava poco tempo, il momento di dire addio si stava esaurendo, per Loki. Era in una stanzetta spoglia con le pareti dorate e lance ovunque. Le caviglie e i polsi erano ammanettati con spesse manette di ferro che lasciavano un minimo di mobilità. Frigga era lì con lui che, disperata e piangente, cercava di salvare la vita a suo figlio in qualsiasi modo anche se era tutto inutile.

-Madre... vi prego...- le prese una mano, accarezzandogliela in modo affettuoso e guardandola negli occhi con uno sguardo pieno di dolore.

-Non voglio perdere mio figlio!- esclamò tra un singhiozzo e un altro con il cuore appezzi.

-Non voglio vedervi in questo stato. Mi spiace di essere la causa di tutto questo dolore; i vostri occhi non dovrebbero versare queste lacrime per me- le accarezzò una guancia, mentre la madre gli stringeva la mano. Qualche secondo dopo entrò Thor che portava, tra le braccia, una piccola creatura avvolta da una coperta ricamata in oro.

-Thor! Ti prego! Convincilo anche tu a mettersi in salvo! Te ne prego!- si voltò Frigga verso di lui. Il biondo si avvicinò ai due e guardò Loki con uno sguardo pieno di dolore.

-Thor...- sussurrò il minore, guardandolo speranzoso ma con aria malinconica. Era sul punto di piangere, ma non voleva farsi vedere in quello stato da Madre.

-Volevo che vedessi nostra figlia prima di...- gli diede la piccola fra le braccia, facendo attenzione a non farla cadere. Loki la strinse tra le braccia, cullandola un po' ed accarezzandole la schiena.

-Non fare arrabbiare tuo padre, Vali. Sii una brava Dea e principessa.... Mi spiace non poter essere insieme a te ogni giorno...- scoppiò a piangere, non riusciva più a controllarsi. Le diede un piccolo bacio sulla testolina. -Prendila, ti prego! Non riesco...- il biondo la prese per poi porla in braccio alla Madre degli Dei. Loki nascose il viso tra le mani, cercando di calmarsi ma senza riuscirci. Era troppo disperato per poter controllare ciò che provava, dopotutto non avrebbe mai più rivisto le persone che amava di più al mondo e ciò lo faceva sentire spiazzato e come se stesse annegando. Thor lo abbracciò forte, appoggiando la testa sulla sua. Lo coccolò un po' cercando di dargli conforto, alquanto difficile in una situazione del genere.

-Loki...- disse con un filo di voce, cercando di bloccare i singhiozzi. Il minore alzò lo sguardo verso di lui, trovando sicurezza. -Ti prego, scappa... Fuggi...-

-Non potrò vedervi lo stesso! Non voglio! Preferisco morire che passare il resto della mia vita lontano da voi sapendo di non potervi rivedere!!!- alzò un po' la voce in preda al panico. Sembrava che volesse convincersi da solo, come se potesse aiutarlo ad accettare il suo destino.

-Loki, non voglio che tu muoia! Non lo sopporterei! Non potrei vivere senza di te!- delle lacrime rigarono anche il suo volto.

-Ti prego, Thor... Non rendere le cose ancora più difficili...-

Il biondo lo strinse di nuovo al suo petto, poi lo allontanò e rimase a guardarlo, appoggiando la fronte contro la sua. Non dissero nulla per qualche minuto. Non c'era bisogno di dire niente, avevano solo bisogno di sentirsi l'uno dentro l'altro. Sentire i loro petti colmi del profumo di l'un l'altro. Il maggiore lo baciò, prima in modo casto poi sempre più con passione. Voleva assaporare la sua bocca e il suo sapore per l'ultima volta, voleva potersi ricordare di lui e del suo gusto per sempre. Non molto dopo allontanò le labbra e rimase a guardarlo, accarezzandogli una guancia.

-Ti amo. Ti amo, Loki...- era tutto ciò che usciva dalla sua bocca. Tutto ciò che riusciva a pronunciare in quel momento, come se il ripeterlo avrebbe inciso quelle parole sulla pietra, nell'universo e l'avrebbe reso eterno.

-Anche io, ti amo, Thor... Ti amo...-

E poi arrivò il momento di dirsi definitivamente addio. Si diedero un ultimo bacio e poi le guardie lo portarono fuori nella piazza più grande di Asgard, mentre Frigga, Thor e la bambina raggiunsero Odino che sostava seduto su un trono nel piazzale. Anche il più forte e potente Dio di Asgard, non aveva il coraggio di affrontare una situazione del genere. Amava suo figlio e doverlo uccidere era un compito molto difficile da assolvere. Era tutto pronto. Loki era arrivato sul patibolo, circondato da centinaia di asgardiani.

-Hai qualcosa da dire...?- gli chiese Odino con tono sofferente.

Il moro voltò lo sguardo verso Thor che lo stava guardando disperato con Vali tra le braccia.

-Abbi cura di nostra figlia, Thor. Ricordami sempre come sono realmente... Addio, amato...-

-Addio...-

Dette le ultime parole, i giustizieri gli legarono intorno al collo un cappio ed aspettarono l'ordine da parte di Odino che arrivò poco dopo, facendo abbassare la leva ad uno dei due e portando a morire il semidio.

Frigga scoppiò in un pianto disperato, correndo via verso la sua dimora seguita dalle sue ancelle. Thor spostò lo sguardo da un'altra parte, non sopportando la vista del corpo morto e pendente del suo amato, poi se ne andò cercando di consolare Vali che era scoppiata in un pianto straziante.

 

 

 

Erano passati cinque anni da quando Loki era stato giustiziato per Alto Tradimento e la vita ad Asgard aveva ripreso a scorrere normale come un tempo. A palazzo c'era sempre un po' l'aria di malinconia, Madre era ancora cupa, ma risplendeva grazie alla nipotina Vali che ormai era diventata grande. Era una bambina bellissima, con lunghi capelli neri, degli occhi vispi azzurri. Aveva i tratti dolci e delicati di Loki e l'energia e lo spirito frizzante di Thor. Era la bimba più bella di Asgard, infatti era soprannominata Vali la Rosa di Neve, per via della pelle che era bianchissima. A differenza di Frigga, Odino era ancora scosso per ciò che aveva fatto. Faceva ancora incubi su quel giorno e non riusciva a trovare pace. Thor, invece, aveva trovavo un po' di serenità grazie alla figlia che, con il suo spirito allegro, non faceva altro che riempigli il cuore di allegria. L'unico vero problema era il rimanere soli la notte. Non riusciva mai a dormire senza fare sogni agitati. Gli mancava, questo era scontato. Gli mancava il suo viso, la sua voce e i suoi baci, ma non poteva soddisfare questo suo desiderio.

Vali e Thor erano a fare un giro per Asgard, la città si stava già preparando per la festa della primavera che sarebbe avvenuta fra qualche giorno.

-Padre! Guardate! C'è più gente, oggi! Ci sono un sacco di bancarelle in giro!!!- esclamò entusiasta con gli occhi che le brillavano.

-Già, si stanno tutti preparando per la festa!- le rispose, accarezzandole la testa.

-Che bello!!!- saltellò sul posto. -Posso andare avanti?- si voltò a guardarlo con degli occhietti da cucciolino.

-Va bene, ma non allontanarti troppo, se no ti perdo di vista!-

-Grazie!!!- lo strinse e corse via. Thor sorrise, cercando di starle dietro con lo sguardo.

La piccola Vali si precipitò a vedere tutte le bancarelle che c'erano lungo la via, fino a che non fu attratta da una che vendeva amuleti e oggetti di magia.

-Buongiorno, Principessa. Vi interessa qualcosa?- chiese una bellissima donna affascinante con lunghissimi capelli corvini ed occhi color smeraldo. La bimba la guardò e le sorrise.

-Mi piacciono tutte queste cose!!!-

La giovane donna le si avvicinò e s'inginocchiò per vederla meglio in viso. Le sorrise affettuosamente e le accarezzò la testa.

-Vostra nonna deve avervi insegnato dei trucchetti magici!-

-Sì! Ha detto che vuole che divento come mia mamma!-

-E tua madre cosa dice al riguardo?- chiese con un aria come se sapesse già la risposta.

-E' morta... quando ero molto piccola- abbassò lo sguardo. La ragazza le accarezzò la guancia dispiaciuta.

-Sono sicura che ti sta vedendo, ovunque è lei ti osserva e ti protegge... Non sei sola-

-VALI!!!- la chiamò un po' preoccupato, Thor.

-Sono qui!!!- si voltò verso di lui, cercando di farsi notare. Il biondo la vide e la raggiunse.

-Che ti avevo detto? Di non scappare via!-

-Scusate, Padre. Ho conosciuto questa gentile signora che vende amuleti!-

Thor la guardò negli occhi, notando qualcosa di molto famigliare in lei. La giovane gli si avvicinò con fare sensuale.

-Come vi chiamate, mia signora?-

-Non è importante il mio nome, Thor...- gli si avvicinò sempre di più al suo viso, avvolgendo le braccia intorno al collo. Il biondo sembrava incantato dinanzi a tanta bellezza e fascino. -Hai fatto un buon lavoro con Vali... ne sono felice...- aggiunse quasi sul punto di commuoversi. Poi si staccò e tornò dalla piccola. -Ho una cosa per te, da parte di tua madre-

-Sul serio? Cosa?- chiese la bimba piena di felicità.

La donna si tolse un amuleto dal collo e lo mise alla bambina.

-E' un amuleto di protezione o come dice tuo padre “uno delle tue cose per l'abracadabra” che mi ha dato tua madre...è per te. E' sempre stato tuo-

-Grazie!!!-

A quella frase Thor si confuse. Gli sembrava di averla già sentita dire da qualcuno, ma faceva fatica a collegare le cose. Si sentiva uno stupido, aveva ragione Loki.

La donna si alzò e si avvicinò al Dio del tuono, avvolse le braccia intorno al suo collo e lo guardò per qualche istante.

-Non piangermi più...Non voglio vederti triste...- sussurrò appena per poi baciarlo con dolcezza. Thor ricambiò, stringendo di più a sé quell'esile corpo. Dopo un po' la donna si staccò ed aggiunse. -Ti amerò sempre...- si voltò subito dopo, senza dare tempo al biondo di recepire e reagire. Quando capì, vide la sagoma della donna, in lontananza, assumere le sembianze del suo semidio e svanire nel nulla.

-Loki...- sussurrò il suo nome con tono speranzoso e pieno d'amore.

Sapeva che non stava sognando, sapeva che tutto quello che aveva visto era reale e non finzione. Loki l'aveva ingannato un'altra volta. Loki era salvo ma non l'avrebbe più rivisto.

 
Scusate per eventuali errori! Provvederò a correggerli quando trovo tempo!
 
   
 
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