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Autore: Edi29    11/12/2013    1 recensioni
Una nuova avventura aspetta Natsu ed altri sette membri della gilda, mettendo a dura prova i loro ideali e la loro forza. Viaggiando in terre sconosciute, incontrando nuovi personaggi e affrontando l'impossibile i protagonisti scopriranno la vera natura del proprio essere, rivelando sentimenti e abilità che non credevano di possedere. Avventura, Amicizia, Sentimenti e Coraggio, non senza una buona dose di Simpatia, sono parti fondamentali di questo nuovo viaggio imminente che rimarrà sicuramente indelebile nella memoria e sulla pelle dei maghi di Fairy Tail.
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai | Personaggi: Altri, Gajil Redfox, Gray Fullbuster, Lluvia, Luxus Dreher
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO I
Lunghi capelli biondi, come grano dorato in balìa del vento estivo, danzavano sotto l'orchestrazione di una calda corrente pomeridiana. Le tiepide gote si arrossavano in ogni istante in cui quella bocca disegnata da mano esperta cedeva al sorridere, in un modo così spontaneo e contagioso che nessuno spettatore avrebbe osato dire il contrario.
L'individuo alla destra della ragazza era il responsabile di quei sorrisi, ma sembrava non esser consapevole di quanta bellezza ci fosse accanto a lui. Il ragazzo aveva una figura slanciata e gambe affusolate che se risalite sarebbero potute sembrare infinite, sfociando però poi in un corpo asciutto e muscoloso, delimitato da spalle larghe e forti che infondevano sicurezza e protezione. Capelli neri come l'inchiostro e una pelle candida facevano poi da contorno a quel fisico atletico, messo fin troppo in mostra dai pochi indumenti indossati.
- Gray, sei di nuovo rimasto in mutande! - Urlò qualcuno alle loro spalle, sguaiando talmente tanto la voce da far sussultare i due ragazzi, più per il tono usato che per le parole dette.
Il moro non si porse nemmeno il problema dell'esser rimasto in mutande senza accorgersene, quasi come fosse un'abitudine, e anzi inveì contro la persona alle sue spalle, gettandoglisi addosso per dare il via ad una rissa pubblica e chiassosa. La ragazza parve rassegnata alla situazione, portando una mano di fronte al viso e mettendosi di lato sospirando. Non potè far altro che assistere alla scena, e notò come nessuno dei due ragazzi intendesse lasciar perdere quell'imbarazzante dimostrazione pubblica di infantile orgoglio maschile. Tra sè e sè ammise che effettivamente Gray e la sua mania di spogliarsi senza rendersene conto, aveva già creato disagi in passato e sicuramente non era una tra le cose più educate che si potessero fare, ma pensò che Natsu dal canto suo aveva ben poche ragioni per fare la predica a qualcun altro, considerando che non faceva altro che mangiare rumorosamente, esprimersi chiassosamente e distruggere qualunque oggetto gli fosse intorno non appena iniziava a fare qualsiasi cosa che lo coinvolgesse particolarmente.
I pensieri della ragazza furono bruscamente interrotti da una presenza che lei ben conosceva. Un'imponente presenza tanto forte quanto spaventosa. E improvvisamente anche i due ragazzi smisero di azzuffarsi.

Erza Scarlet si avvicinò ai ragazzi quasi come se si fosse materializzata all'improvviso e ai due parve di sentire il gelo farsi strada tra i tessuti della pelle, paralizzando i loro muscoli e giungendo fino al midollo delle loro ossa, divenute adesso cosi fragili e prossime alla frantumazione. Un colpo secco proveniente da un solo pugno chiuso della donna ed entrambi i ragazzi furono messi al tappeto, incapaci di rialzarsi da quella posizione di sottomissione.
- Forse dovresti provare a tenere questi due a bada, Lucy.- Erza si rivolse così alla ragazza con tono severo ed autoritario come era solita fare, mentre manteneva saldo quel suo nero sguardo profondo agli occhi color castano brillante della più giovane. Lucy riuscì solamente a fare un cenno col capo mentre la donna continuava il suo cammino verso la gilda. La guardò attraverso i biondi ciuffi della sua frangetta e non potè non notare come quel suo carattere fiero rendesse ancora più bella la figura della donna. Trasudava sicurezza e coraggio Erza, doti che le fornivano un aspetto regale ma pronto alla battaglia. E non era per l'armatura che portava sempre sul busto, e non era per la sua forza sovraumana, e non era per la velocità con cui venivano divulgate le sue imprese, ma era per il rispetto guadagnatosi che le persone sentivano il dovere di obbedirle e si fidavano di lei.

Lucy posò lo sguardo sui suoi amici, che adesso davano segno di volersi rialzare e rimandare le liti a più tardi.
- Arriverà il giorno in cui sconfiggerò anche Erza e voi tutti dovrete riconoscere la mia superiorità! Soprattutto tu, stupido Gray!- Natsu sbottò così mentre si erano lentamente incamminati per le strade della città di Magnolia, dirigendosi verso la gilda di Fairy Tail.
Gray non volle rispondere all'offesa quasi non calcolata di Natsu, sapendo che quella testa calda parlava spesso a sproposito e senza riflettere. Pensò anche che da una persona coi capelli a punta del colore più ridicolo che si potesse immaginare, non poteva certo aspettarsi grandi ragionamenti. Eppure Natsu era il suo migliore amico e certo questo non lo avrebbe ammesso mai ad alta voce, senza ben sapere se fosse per orgoglio o per paura di svelarsi troppo a fondo.

- Perchè non sei con Natsu e gli altri, Erza?- Domandò alla donna un buffo gatto blu con le ali appena questa entrò in gilda.
- Oh, loro arriveranno a momenti. Si sono fermati qualche momento per riflettere sulla loro condotta a dir poco imbarazzante.- Rispose con tono calmo e quasi soddifatto Erza, lasciando poi intendere alla strana creatura quel che era realmente accaduto. Del resto il gatto non si supì più di tanto, conoscendo bene Erza e sapendo che quest'ultima impartiva sempre lezioni di quel genere al suo amico Natsu, così irriverente ed irascibile.
- Erza, il Master avrebbe bisogno di parlarti in privato. Ha detto che è una faccenda delicata, perciò ti attende nel suo studio.- La candida voce venne subito riconosciuta da Erza. - Grazie Mira. Spero non si tratti di qualcosa di grave.- Rispose.

Mirajane, chiamata dagli amici semplicemente Mira, lavorava come cameriera in quel luogo, ma era anche un potente membro della gilda. All'apparenza era indifesa, intorno a lei veleggiava un'aura di dolcezza e gentilezza rendendola ancor più bella di quanto già non fosse. I suoi lunghi capelli bianchi riportavano alla mente la candida neve che si posava leggera sui campi negli inverni più freddi, dopo aver danzato seguendo i dolci movimenti di correnti d'aria pura. Gli occhi celesti non ricordavano però il freddo ghiaccio invernale, bensì il limpido e infinito cielo che solo nelle più belle giornate primaverili si poteva ammirare, rimanendo estasiati e senza fiato di fronte alla profondità di quel colore così omogeneo e così intenso, così irraggiungibile eppure così vicino.

Erza si affrettò salendo le scale per recarsi allo studio del Master, quando udì provenire da quella stanza altre voci oltre quella del suo superiore. - Senti vecchio, anche se son tuo nipote non vuol dire che puoi convocarmi quando ti pare per poi farmi aspettare così a lungo prima di sputare il rospo! Dimmi cosa vuoi! - - Pazienta ancora un pò Laxus, quante volte devo ripeterti che la mancanza di questa preziosissima dote sarà la tua rovina?- Rispose il Master alle parole di suo nipote, il potente mago dei fulmini Laxus. - Sinceramente scoccia un pò anche a me aspettare quel branco di marmocchi. Insomma, avrei avuto anche io il mio bel da fare questo pomeriggio!- Erza intuì dal tono roco e metallico della voce che doveva trattarsi di Gajil, il Dragon Slayer di ferro, chiedendosi spontaneamente tra sè e sè cosa potesse volere il Master da loro tre, i quali non avevano nulla che li accomunasse. Bussò alla porta ed entrò, trovando nella stanza con suo stupore anche Juvia la maga dell'acqua, che se ne stava compostamente seduta in silenzio il più in disparte possibile, le spalle contro il muro quasi come se volesse sprofondarcisi.
- Oh Erza ben arrivata! Ma non dovevano esserci anche Gray e Natsu con te?- Le domandò il Master. Erza si limitò a rispondere che erano rimasti indietro e che a breve sarebbero arrivati, ma la sua attenzione cadde sul volto del suo superiore. Erza riusciva sempre a decifrare al volo le situazioni, era abile nel comprendere cosa accadeva intorno a lei, ma quella volta il volto di Master Makarov non lasciò trapelare informazioni. La bocca era difficile da vedere già di per sè, nascosta dai folti baffi bianchi e i suoi occhi quella volta avevano una leggera nota di preoccupazione, alternata a scintille di determinazione e sicurezza. Erza ovviamente diede peso a quella nota di preoccupazione, chiedendosi quanto fosse grave la situazione se persino l'uomo più potente che lei conoscesse stesse provando quel sentimento.

- Happy, siamo tornati! E' stata dura vero sopportare la mia assenza per due giorni interi?- Urlò Natsu facendo irruzione nella gilda e rivolgendosi al gatto blu, nonchè suo fidato compagno d'avventure. - Aye! Meno male che siete tornati sani e salvi, credevo che Erza vi avesse conciato per le feste!- Rispose il gatto blu lanciandosi addosso al suo più caro amico. Era probabilmente la prima volta che Happy non andava in missione con Natsu, ma il cliente quella volta specificò sulla richiesta che non erano ammessi animali ai maghi che avrebbero accettato l'incarico, essendone lui allergico. Mentre Natsu raccontava all'amico gatto la sua ultima avventura, Lucy si diresse verso Levy, con cui aveva stretto un bel rapporto d'amicizia fin dai primi giorni. - Oh, Levy come sono felice di vederti! Devi sapere che questi due giorni son stati particolarmente stressanti visto che Erza, Natsu e Gray non facevano altro che combattere e battibeccare tra loro!- - Son contenta di vedere che stai bene, Lucy! Ma dopotutto sai come son fatti quei ragazzi, devi lasciare che si sfoghino a modo loro!- Replicò sorridente Levy mentre abbracciava l'amica, sinceramente felice che fosse tornata a casa in così poco tempo. Al contrario dei suoi compagni Gray andò dritto verso il bancone per ordinare da bere e magari riposarsi dopo il lungo viaggio fatto a piedi, per evitare che a quel seccatore di Natsu venisse la nausea a causa di un qualunque mezzo di trasporto.
Mirajane notò l'arrivo dei ragazzi e si affrettò a comunicare a Gray, mentre gli serviva un bicchiere d'acqua ghiacciata, che il Master aveva urgenza di parlare con loro e che li stava già aspettando nel suo sudio. - Sai per caso di cosa si tratta, Mira?- Le domandò il ragazzo. - A dire il vero non ne ho idea. Ma posso dirti che deve essere una cosa molto urgente, siccome ha convocato anche altri tra i membri più forti della gilda.- Nell'udire quella risposta Gray bevve tutto d'un sorso l'acqua che aveva ordinato, senza risentire della temperatura glaciale della bevanda e prese Natsu per il collo del suo gilet, trascinandolo a forza verso le scale che portavano al piano superiore. - Lasciami, stupido mutandaro!- Si lamentò il ragazzo rivolgendosi a Gray, il quale rispose con un insolito tono basso, senza darci una sfumatura precisa - Makarov vuole vederci urgentemente, altri membri son già nel suo studio.- A quelle parole Natsu si calmò e togliendosi dalla presa di Gray gli si affiancò e si indirizzarono verso la stanza del Master. - Aspettate, devo venire anche io con voi!- La squillante e timida voce di Wendy, loro compagna di gilda, raggiunse i due ragazzi e in un istante l'esile figura della ragazzina, ancora ansimante per la corsa fatta, si presentò alle loro spalle. - Mira mi ha appena comunicato che il Master ci aspetta- disse Wendy prendendo fiato - Mi ha anche detto che compresi noi tre, ora siamo tutti presenti.- Concluse con un sorriso la ragazzina dai lunghi capelli blu, muovendo ancora più curiosità all'interno di Natsu e Gray, che ora si domandavano sempre più insistentemente quale fosse questa urgenza per cui erano stati convocati.

Precipitandosi all'interno della stanza probabilmente senza nemmeno bussare, Natsu in un secondo sondò la situazione, ponendo specialmente l'attenzione sui presenti. Notò per prima Erza, che stava in piedi di fianco al Master, guardando proprio in direzione della porta con disappunto. Scorse con la coda dell'occhio Juvia, seduta composta sul divanetto a un lato dello studio. Principalmente notò l'imponente presenza di Laxus che stava appoggiato al muro a braccia conserte, con un'espressione irritata e seria, il che lo rendeva più spaventoso di quanto già non fosse. Infine percepì prima ancora di scorgerlo con lo sguardo, il fastidioso e pungente odore di metallo tipico di Gajil, il quale infatti sedeva su una sedia all'angolo della stanza, in modo scomposto e, se possibile, con lo sguardo ancora più irritato di quello di Laxus. A ruota entrarono anche Wendy e Gray il quale, mentre mentalmente faceva una conta dei presenti, ebbe anche il tempo di scorgere come lo sguardo di Juvia diventò sognante non appena notò la sua presenza. Lui si limitò a ruotare gli occhi al cielo sbuffando, e intanto chiuse definitivamente la porta per dare il via a quella riunione straordinaria.

Angolino dell'autrice
Ok, è la prima storia che pubblico! Ammetto di avere in mente un progetto un tantino ambizioso, ma spero che il continuo del racconto sia nell'interesse e nel gusto di qualcuno.. Gradirei molto sapere cosa ne pensate, accetto ogni tipo di pensiero / critica / consiglio, sicuramente ne terrei conto! Ciao e a prestissimo :)
  
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