Libri > Harry Potter
Ricorda la storia  |      
Autore: Fabi_    12/12/2013    4 recensioni
Si alzò facendo meno rumore possibile e si poggiò sulle spalle un mantello leggero per ripararsi dal vento e dalla frescura che il sole non aveva ancora potuto rimpiazzare con il caldo intenso dell’estate. Scese le scale e si diresse verso la spiaggia assaporando i profumi di quella casa: dalle rose fresche che Fleur teneva sempre sul tavolo dell’ingresso, alla lavanda che si arrampicava sulla veranda esterna che precedeva l’orticello coltivato con ogni tipo di erba aromatica esistente; ma l’odore più forte era quello del mare, che la attirava e la conduceva verso la riva.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hermione Granger, Ron Weasley | Coppie: Ron/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Torno dopo una vita a scrivere su Harry Potter, ringrazio chiunque deciderà di leggere questa storia, che è il seguito di Respiro dell’alba, una vecchia storia a cui sono parecchio affezionata. 
 
 


Abbraccio dell’Alba
 


Le piaceva sempre moltissimo dormire a Villa Conchiglia, il rumore delle onde che si infrangevano sulla riva riusciva a rilassarla e il suo respiro diventava subito profondo e regolare, nonostante le difficoltà che aveva a dormire nell’ultimo periodo.
Quella notte, però, le cose stavano andando diversamente. Ron, infatti, russava a un volume più alto del solito a causa del raffreddore che l’aveva colpito e lei aveva già provato a farlo smettere, dapprima tentando di muoverlo dolcemente, poi scalciando contro di lui. Smetteva solo per qualche minuto, il tempo per convincerla di essere riuscita nel suo intento, per poi ricominciare inesorabile. Tentò un’ultima volta e, di fronte all’ennesimo insuccesso, decise che forse sarebbe stato meglio alzarsi e fare una passeggiata sulla spiaggia.

Si alzò facendo meno rumore possibile e si poggiò sulle spalle un mantello leggero per ripararsi dal vento e dalla frescura che il sole non aveva ancora potuto rimpiazzare con il caldo intenso dell’estate. Scese le scale e si diresse verso la spiaggia assaporando i profumi di quella casa: dalle rose fresche che Fleur teneva sempre sul tavolo dell’ingresso, alla lavanda che si arrampicava sulla veranda esterna che precedeva l’orticello coltivato con ogni tipo di erba aromatica esistente; ma l’odore più forte era quello del mare, che la attirava e la conduceva verso la riva.

Fu lì che i ricordi la assalirono: Dobby e la sua morte, la guerra, Harry, Ron e quella mattina sulla spiaggia, quando l’aveva trovato solo a piangere la morte di suo fratello Fred. Da allora tutto era cambiato, da quel momento lei gli era sempre stata vicino e lui non aveva più sentito il bisogno di essere forte per lei. Né lei per lui.

Avevano capito quanto fossero indispensabili l’uno per l’altra quando quella coperta li aveva stretti insieme, riparandoli dal resto del mondo.

Da quel giorno erano successe molte cose: il dolore per la perdita di Fred era passato, anche se non se n’era andato del tutto; Hermione aveva terminato gli studi e cominciato a lavorare al Ministero, mentre Ron aveva trovato la sua strada come Auror. Era riuscita a rintracciare e a richiamare con sé i suoi genitori.

Si erano sposati, seguiti a ruota da Harry e Ginny. E adesso… era felice.

Sentì dei passi in lontananza e si voltò di scatto, incontrando lo sguardo di un Ron meno ninja di quanto pensasse. “Peccato, volevo farti una sorpresa.”

Tra le braccia stringeva quella coperta, camminava sbadigliando. “Non pensavo ti saresti svegliato.”

“Ti ho sentita chiudere la porta e uscire, ho pensato subito che questa è una delle cose romantiche che ti sarebbero piaciute tanto, quindi ho pensato di venire a guardare l’alba con te.”

“Allora hai sentito quando l’ho detto a Fleur?” Il giorno prima lei aveva raccontato di quanto romantica fosse la vista dell’alba sul mare e Hermione aveva convenuto con lei che Bill fosse un marito adorabile ad avere certe attenzioni.

“Eh, sì. Lei dice che lui è adorabile. E tu hai detto che russo.”

“E perché credi che me ne sia andata stamattina? O meglio, stanotte?”

“Russavo?”

“Sì. Trovo incredibile che tu riesca  a dormire nonostante tutto quel rumore.”

Ron rise: “Usa un incantesimo la prossima volta, devi dormire tu, amore mio” la abbracciò, circondandola con la coperta nonostante il mantello fosse piuttosto ingombrante. “Soprattutto in questo periodo.”

“Ecco, ti preoccupi già per lui, non per me.”

“Al contrario, mi preoccupo per te, perché tu ti preoccupi sempre per tutti. So che sarai sempre splendida.”

Hermione arrossì, tirando un finto schiaffo al marito. Si sedettero sulla sabbia e si strinsero più forte. In silenzio.

Il sole sorgeva, lei ne osservava i riflessi sul mare, la sensazione era molto diversa da quella di qualche anno prima.

“Sai, devo ammettere che il colore l’alba adesso mi piace.”

Rimasero fermi ancora per qualche minuto, a godersi la quiete del mattino. Furono riportati alla realtà dalla signora Weasley, che si Materializzò a pochi passi dall’ingresso e li salutò, invitandoli a mangiare qualcosa e poi magari a tornare fuori, perché c’era da fare per il pranzo di famiglia. Presto l’avrebbero saputo tutti, lo stomaco di Ron si tese, ma sapeva che sarebbe andato tutto bene.

“Andiamo a mangiare qualcosa, allora.”
 

 
   
 
Leggi le 4 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Fabi_