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Autore: SassyGummy    12/12/2013    1 recensioni
George ha subito la grave perdita di suo fratello Fred già da qualche tempo, ma cosa sarebbe successo se in un negozio misterioso avesse trovato uno specchio speciale che gli rendesse possibile parlare con lui per l'ultima volta?
Genere: Angst, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Fred Weasley, George Weasley
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Erano le due di mattina quando George prese per l'ennesima volta l'album delle foto di famiglia da sotto al cuscino. Se n'era portato uno in camera, per compensare alla mancanza di suo fratello Fred, ormai morto da qualche mese. Non riusciva ad accettare la sua scomparsa, e nonostante fossero passati mesi, la ferita bruciava come fosse successo ieri. Sfogliava le pagine in modo febbrile, soffermandosi su ogni foto del fratello, che gli salutava e gli sorrideva, ignaro del fatto che lui ormai non c'era più. Quelle foto non facevano altro che aumentare il dolore di George, ma non riusciva a smettere di guardarle. Rivoleva suo fratello indietro, voleva poter scherzare ancora con lui, dargli qualche pacca affetuosa dietro la schiena, abbracciarlo quando si sentiva giù, far arrabbiare Molly per colpa di qualche scherzo mal riuscito e poi farci la pace, ricevere i regali di Natale coordinati, come ogni anno... ormai non poteva più fare nulla di tutto ciò. Mise l'album sotto al cuscino e provò ad addormentarsi, l'immagine di Fred che lo salutava era ancora vivida, impressa nella sua mente.

Il sole che entrava tramite le tende aveva interrotto l'unico attimo di pace che si era dato George, dormendo. Si alzò dal letto strofinandosi il volto vigorosamente, inforcando le pantofole di malavoglia. Andava a fare colazione solo per poter stare un pò con la sua famiglia... anche se non ne aveva affatto voglia. Avrebbe preferito rimanere a letto, sotto le coperte. I primi giorni dopo la perdita di Fred, George non era uscito dalla sua stanza nemmeno una volta, Molly gli portava il pranzo e la cena, provando a farlo uscire, ma niente. Stava troppo male. Si sa che due fratelli gemelli hanno un legame indissolubile che li unisce, se uno, sfortunatamente, muore, l'altro sente una parte di sè sgretolarsi insieme a lui. Era esattamente quello che era successo a George.
-Tesoro, ti prego, mangia un pò...-
Esordì Molly, spingendogli il piatto sotto al naso, sospirando preoccupata.
-Mamma... io esco un pò. Torno subito.-
Molly si alzò in piedi, sorpresa.
-George, dove vai?-
-A farmi un giro.-
Dopo aver detto questo, si mise il cappotto e uscì di casa. Non era sicuro che sua madre gli avesse dato il permesso, ma diamine, era praticamente fuggito da Hogworts quando la Humbridge era al controllo di tutto, era fuggito insieme a Fred. Sospirò stringendosi di più nel cappotto, guardando il cielo per la maggior parte del tempo. Fred era là su, lo osservava. Sorrise a quel pensiero, poi si smaterializzò. Aveva voglia di andare altrove, magari a Diagon Alley. Aveva chiuso il negozio di scherzi che gestiva assieme a Fred, non se la sentiva di lavorare in quel periodo... lo avrebbe riaperto quanto prima. Sapeva quanto ci tenesse suo fratello a quel posto, e ci avevano messo moltissima passione a inventare tutti quegli scherzi magici. Non poteva deluderlo. Il fatto che poco prima gli fosse venuta l'idea di uscire di casa era probabilmente perchè aveva voglia di vedere il negozio. Si rese conto però, che non era affatto finito a Diagon Alley. No... quel posto era più sinistro. Possibile che, senza volerlo, si fosse smaterializzato a Notturn Alley? Forse si era distratto quando aveva deciso di farlo... Non aveva importanza. Quel posto non gli piaceva per niente, anche se aveva sempre desiderato farci un giro. Fece per smaterializzarsi ma qualcosa lo bloccò, un oggetto lo aveva attratto col suo luccichio attraverso la vetrina sporca e impolverata del negozio che aveva davanti, era mezzo coperto da un telo, appoggiato al muro. Provò a vedere come si chiamava quel negozio, ma l'insegna sembrava essere stata scardinata da tempo immemore. Era curioso, voleva sapere di cosa si trattava, e quasi senza rendersene conto provò a girare il pomello della porta del negozio, che sorprendentemente scattò e si aprì. Si guardò attorno appena mosse un passo oltre la soglia del negozio, anch'esso impolverato e sporco, forse anche più della vetrina che c'era all'entrata. -C'è nessuno?-
Disse a voce abbastanza alta da farsi sentire. Nessuno rispose. Approfittò della situazione per andare a curiosare all'interno della stanzetta angusta, strapiena di scaffali colmi di qualsiasi intruglio possibile ed immaginabile. C'erano anche dei libri sparsi qua e là, con dei ragni che vi zampettavano sopra. George fece una smorfia e pensò che quel posto doveva essere privo di gestore da parecchio tempo... Ma del resto a Notturn Alley non ci si poteva aspettare altro. Si diresse verso il luccichio misterioso che lo aveva attirato, scoprendo l'oggetto dal suo telo, che disperse nell'aria un enorme quantità di polvere. George tossì, sventolando la mano davanti al volto, per diradare la polvere e permettergli, oltre che respirare, anche di vedere bene che cosa gli si parava davanti. Quell'oggetto non era altro che uno specchio. Si sentì deluso per un attimo, guardando il proprio riflesso che lo fissava negli occhi. Non riusciva più a guardarsi allo specchio da quando... bè, da quando Fred non c'era più. Erano gemelli, erano praticamente identici di aspetto, specchiarsi lo faceva star male. Sfiorò la superficie liscia dello specchio con i polpastrelli delle dita, abbassando il capo. Però un movimento nello specchio lo fece scattare sull'attenti. Era sicuro di non essersi mosso... ed era anche sicuro che prima non vi fossero due riflessi! Assunse un espressione sorpresa e leggermente spaventata, ma all'improvviso il riflesso che non toccava lo specchio con le dita parlò.
-George... ciao.-
Il riflesso sorrise, lasciando il ragazzo leggermente perplesso. Subito ritrasse la mano, ma poi capì. Quello non era un doppio di sè stesso visto allo specchio. No.. quello era Fred.
-FRED!-
Quasi si lanciò sullo specchio, posando entrambe le mani sulla sua superficie. Purtroppo era impossibile toccare il gemello, tirarlo fuori da lì e riportarlo a casa con sè.. Gli occhi di George presero a pizzicare, quel pizzicore fastidioso che precedeva le lacrime.
-Fred...-
Disse, la frase che gli si spezzò in gola.
-George... promettimi una cosa. Una sola.-
George annuì, fissando il gemello con gli occhi mano a mano sempre più gonfi di lacrime.
-Non lasciarti andare. Manda avanti il nostro sogno. Fallo per me. Ma... soprattutto, fallo per te...-
Quelle parole fecero ricordare a George quello che era andato a fare a Diagon Alley, prima di capitare in quel posto dimenticato da Dio, era andato a controllare il negozio di scherzi.. Si asciugò il volto con le maniche del cappotto, le guance lentigginose erano rigate dalle lacrime, ma annuì alla sua richiesta.
-George... non tornare più qui... mi prometti anche questo?-
-Perchè no!?-
Sbottò, dopo tanto, troppo tempo aveva finalmente parlato col fratello e ora voleva che non tornasse più lì?
-Perchè... sono solo un riflesso.-
Sorrise amaramente, toccando la spalla al George riflesso nello specchio. Automaticamente il ragazzo si guardò alle spalle, ma non vide nessuno. Un vuoto grande quanto una voragine gli inghiottì il cuore, facendogli stringere lo stomaco. Fred aveva ragione... lo specchio aveva ragione. Era solo un riflesso, anche se parlava esattamente come Fred. Ma avrebbe seguito il suo consiglio, entrambi i suoi consigli. Non sarebbe più tornato, e avrebbe tirato avanti. Per quanto difficile potesse essere, avrebbe continuato a vivere la sua vita, avrebbe continuato a lavorare nel loro negozio e si sarebbe sposato con la ragazza che più avrebbe amato al mondo. E quando sarebbe stato il momento, avrebbe raccontato ai suoi figli del coraggioso zio Fred, morto con onore per combattere Voldemort.
-Grazie Fred... ci rivedremo, vero?-
-Quando sarà il momento...-
-Aspettami, mi raccomando.-
George azzardò un sorriso tra le lacrime, asciugandole nuovamente con la stoffa del cappotto.
-Allora... arrivederci.-
-Arrivederci, George. Ti voglio bene, ricordalo.-
-Anche io...-
Mormorò il ragazzo, mentre copriva lo specchio con il telo. Non aveva mai provato tanta riluttanza nell'allontanarsi da un oggetto... mai nella vita. Ma era normale, sapeva che una volta uscito di lì non sarebbe più tornato, per mantenere fede alla promessa fatta a suo fratello... ma il fatto di non poterlo rivedere mai più lo faceva soffrire, un dolore pari a quello che aveva provato quando lo aveva perso. Rivederlo gli aveva aperto vecchie ferite...

Ma era un nuovo traguardo per lui.
Entro pochi giorni da quell'incontro con il riflesso di suo fratello in quello specchio, aveva riaperto il negozio di scherzi e gli affari sembravano andare molto bene. Tutto sembrava essere tornato alla normalità...

Non aveva fatto parola con nessuno del negozio a Notturn Alley, nemmeno a Molly. Voleva tenere per sè quell'esperienza, perchè per quanto dolorosa era stata, lo aveva fatto maturare e superare quasi del tutto la morte del fratello... anche se, ogni notte, prima di andare a dormire, provava a guardarsi allo specchio per vedere se Fred compariva lì, accanto a lui.

  
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