Jane raccolse lo zaino dal suolo e si mise a correre. Rami, foglie, insetti, con la mano scansava tutto ciò che le colpiva il viso, cercando di agilitare la corsa. I suoi lunghi e mossi capelli castani rendevano ancora più difficile la situazione, coprendole gli occhi marroni penetranti.

Davanti a lei un ragazzo, Josh, capelli corti color paglia e occhi verdi, cercava di togliere ogni rametto, ogni radice che poteva rivelarsi d'intralcio per l'affannosa corsa dei due ragazzi.

Si erano conosciuti due mesi prima, e mai avrebbero immaginato di trovarsi in quela situazione.

 

                                                        

Settembre, foglie colorate sugli alberi, clima fresco. La città si stava accendendo, i negozi aprivano e la gente scendeva per strada. Sembrava quasi l'inizio di un giorno di festa. In effetti per qualcuno poteva anche esserlo: a Canderville iniziava la scuola. Già da giorni le madri esultanti si rallegravano facendo finta di non notare la tristezza e la nostalgia dei figli. Josh, tuttavia, non vedeva l'apertura delle scuole come una tortura, piuttosto si limitava a utilizzare le aule come punto di incontro con gli amici. In fondo, a Josh non era mai importato granchè dei voti. Oltretutto quest'anno sarebbe arrivata una nuova compagna, ed egli non vedeva l'ora di conoscerla e stringere amicizia con lei. Josh era socievole e non rifiutava mai di stringere amicizia con qualcuno. Forse anche per questo era conosciuto e ben voluto da tutti gli abitanti del paesino.

-Ragazzi, lei è Jane Lion, la vostra nuova comagna.

La voce del preside risuonò per tutta la classe, immersa nei noiosi risvolti dell'ora di letteratura.

-Ciao Jane!- Fu il saluto quasi automatico della classe.

-Io sono la professoressa di lettere, Madeleine Fairsor. Vieni, ti abbiamo tenuto un posto vicino a Josh. Vedrai, farete subito amicizia!

Si sedette vicino a Josh ed estrasse il libro di letteratura, sbirciando la pagina a cui aprirlo dal vicino.

-Ciao, io sono Josh. Sono contento che tu ti sia seduta qui.

-Beh, non che avessi molta scelta.

-Lion, eh? Davvero un bel cognome!

-Grazie... Di cosa stavate parlando prima che io entrassi?

-Non ne ho idea, ho smesso di ascoltare dopo circa 10 minuti.

-Ah.

La ragazza era intenzionata ad ascoltare, cosa inaudita agli occhi della classe: c'era chi disegnava, chi leggeva, chi mangiava e addirittura chi si truccava, ma nessuno ascoltava le parole della professoressa.

Era l'intervallo, e Josh e Jane giravano per la scuola. Josh le presentava i suoi amici, e Jane cercava di mostrarsi socievole e simpatica almeno quanto il ragazzo. 

Erano passate due settimane, e Jane stava nel cortile con Mark e Lucy, due ragazzi conosciuti tramite Josh.

-Dov'è Josh?

-Non puoi stare senza di lui, vero Jane?

-No no, volevo semplicemente sapere dove si trova! Non farti strane idee, Lucy!

 

Era da tre giorni che Josh non si vedeva a scuola, e Jane si chiedeva se scrivergli o no. Fu lui a contattarla. La ragazza lesse l'SMS tutto d'un fiato.

-Vieni a casa mia, veloce, ho bisogno di aiuto, non c'è tempo!

    Josh

Jane prese la giacca e uscì di casa sbattendosi la porta alle spalle. Cosa poteva essere successo?




  Innanzitutto grazie a tutti i lettori! Vi chiedo di recensire, perchè, essendo la mia prima storia, vorrei sapere come la trovate. Chiedo scusa per eventuali errori di battitura, ma io e il tablet non andiamo molto d'accordo :)