Vedesti l’orizzonte lacrimante
incresparsi con le onde
cerulee nereidi con occhi d’abisso
risorgere dalle acque e mormorare
mormorare
e commuovere il cielo terso
stillante di rugiada lucente.
Stringesti un patto coi flutti
e il vento che sempre li scuote
per sempre volesti che i sibili
portassero alto il tuo nome.
Quante promesse sussurrate a quel vento
quante amori consacrati col sangue
quanti sogni deposti sui lidi
quanti, quanti baci lanciati
a quante, quante nereidi…
Le sentisti afferrarti un volta
quando ancora riuscivi ad amare
l’universo baciò la tua fronte:
sussurrasti, sussurrasti quel nome
poi dicesti con labbra tremanti
al mondo
a te stessa
Lo voglio.