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Autore: thedragontosaphira    12/12/2013    18 recensioni
Una shot senza pretese
In un secondo la tua vita può cambiare
...Ma sono caparbio, e so che il cammino sarà lungo, ma alla fine vincerò io.
In fondo sono un Malfoy.
Fintanto che noi siamo uniti, vuol dire che la speranza è l'ultima a morire e con essa il nostro amore.
E, si sa, l'amore è la più potente delle magie...
Genere: Generale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hermione Granger | Coppie: Draco/Hermione
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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shot                                                                   La mia vita in meno di un secondo






Salgo in auto, sono arrabbiato.

Dalla mia camminata è evidente, i gesti sono secchi, tutto fa capire il mio umore, e chi mi conosce sa che non è salutare trovarsi sul mio cammino.

L'ennesima discussione con Hermione, i figli sono l'argomento più gettonato degli ultimi tempi.

Io pretendo regole, le stesse che hanno impartito a me, lei da madre è più morbida, più accondiscendente.

Pone pezze, trova compromessi.

Cerca di bilanciare il mio pretendere, come dice lei, al concedere, come invece la vedo io.

Non sempre riesco a scindere la mia natura di purosangue tutto d'un pezzo da quella di padre moderno.

A volte il suo essere così babbana mi manda al manicomio.

Sbatto la portiera con forza, infilo la chiave, metto in moto, senza dare tempo al motore di scaldarsi, sfogo il mio nervosismo sul pedale dell'accelleratore, esco veloce in retromarcia, facendo stridere i pneumatici sul vialetto che porta al box.

Con il motore acceso aspetto che lei esca.

Entra mi fissa in tralice ed io ringhio fra i denti.

Scuote il capo con una smorfia infastidita, ma sa che deve lasciarmi metabolizzare sbollendo.

Come sa che se dicesse qualcosa attizzerebbe solo le braci, a cui basta un non nulla per prendere vigore.

Non che non sia tentata di urlarmi contro tutto il suo disappunto, lo vedo, lo percepisco.
Mia moglie ha un bel caratterino, ma soprassiede, attende il momento giusto.

Come un generale pianifica la sua tattica in silenzio.

Ma in questo momento io sono solo lieto che tenga la bocca chiusa, al resto penserò dopo.

Una sottile pioggerella cade, rendendo umida quella mattina.

E' ancora buio, una leggera bruma sembra circondarmi, ovattando tutto.

I minuti scorrono lenti mentre la macchina macina la strada.

Rigido e teso, le spalle dritte, le mani stringono il volante, quasi a voler far defluire la mia frustrazione in quella presa fin troppo salda.

Contraggo le labbra, lei non parla ma so cosa pensa, la conosco troppo bene.

Posso quasi sentire il suo cervello al lavoro.
Ma gli argomenti sono “ triti ”, gli scontri vecchi, ed entrambi manteniamo le nostre posizioni senza mutarle di una virgola da sempre.

Tuttavia quel silenzio, come un macigno fra noi, alla fine pesa, vorrei che comprendesse che ci sto male.

Mi sento il cattivo delle favole.

Quei nani sanno tirare fuori il peggio di me, fanno si che il mostro sopito si risvegli, li amo allo stesso modo che amo lei, darei la mia stessa vita per loro, eppure non sempre riesco a rinnegare quello che sono.

Con la coda dell'occhio vedo che si morde il labbro, sta pensando e vorrebbe dire qualcosa, ma si trattiene.

Conosce il mio carattere infumoso.

Sto per aprire bocca, quando vedo due fari sbucare dal nulla.

In un primo momento ho creduto in una allucinazione, poi mi rendo conto che sono reali.

Mi accecano, bucano il buio che ancora è intorno a me.

Sembrano gli occhi di un drago.

Che diavolo fa quel pazzo?

Invade la mia corsia, non si  è reso conto del sopraggiungere della mia auto? Perché non rientra?

Pensieri veloci, ma non vi è scelta.

Anche se freno non lo evito, ci sono altri veicoli dietro di me, se sterzo forse posso limitare i danni e così faccio.

Sento l'impatto, duro rumoroso, nelle orecchie il suono sinistro delle lamiere, che sembrano accartocciarsi.

Anche ora se chiudo gli occhi lo posso udire, come un fantasma mi fa visita, rinnovando l'incubo.

Poi il petto è come esplodesse, lo sento che brucia.

L'urlo di Hermione, voci lontane ed il nulla.

Sono sospeso in una bolla voglio riemergere, ma non ci riesco.

Odo le voci concitate, come se provenissero dallo spazio profondo.

Poi la sirena che squarcia quel silenzio

Ed infine il sonno, quel sonno malato dove la mia vita mi è passata davanti in un secondo, dove ho visto il mio passato, il mio futuro di marito e padre

E mi chiedo se sono vivo.

E mentre spazio nel mio mondo ecco che mi risveglio.

Quella strana pace mi abbandona.

Annaspo, il cuore mi batte all'impazzata, qualcosa mi strangola, aria.. Voglio aria.

E poi sbatto gli occhi, vedo volti preoccupati.

Confuso faccio fatica a fare i conti con la realtà.

Attaccato ad una macchina, con tubi che fuoriescono ovunque.

Una mano piccola e calda mi sfiora il viso.

La sua voce dolce e rassicurante.

E' lei e sta bene, che Merlino sia ringraziato. I suoi occhi ambrati mi fissano commossi, il sollievo che prova le si legge in viso.

Mi dice “ben tornato”, ma da dove?

Quanto tempo è passato?

A sentire loro parecchio.

Anche la morte mi rifiuta, o forse come dice Blaise non è ancora giunto il mio tempo.

Faccio una smorfia è tutto quello che mi riesce.

Fatico a muovermi, ho male ovunque, anche respirare è doloroso.

Mi dicono “ ci vuole tempo e pazienza ”, ma per natura io non sono affatto paziente e il gesto della mano lo spiega benissimo.

Sembra che tutti intorno a me camminino sulle uova, si scambiano sguardi, quasi volessero nascondere qualcosa.

Ed infine scopro il perché...

L'impatto ha segnato il mio fisico, e non solo.

Io, l'uomo tutto d'un pezzo, sono fragile.

Non piango, non ne sono capace, ma sono arrabbiato.

Arrabbiato con la vita e con me stesso.

Già sembra sciocco, ma mi sento l'unico artefice di tutto ciò, la colpa è solo mia.

Se non fossi stato così furioso, non sarei salito subito in auto, obbligando Hermione a seguirmi di corsa. Magari discutendo il problema avremmo ritardato l'uscita da casa, ma la mia cocciutaggine seguita all'intransigenza, hanno fatto si che il mio destino prendesse una strada diversa.

I medimaghi dicono che con il tempo le cose miglioreranno.

Lei mi dice “ sei forte, non ti sei mai arreso ”, e mi stringe la mano.

Ed io voglio crederle, devo combattere non solo per me ma anche per lei, che nonostante tutto è sempre al mio fianco.

Anche questa è una prova, dura certo, ma ne usciremo vittoriosi.

Vivo un giorno alla volta, non mi faccio illusioni sul domani.

Ma sono caparbio, e so che il cammino sarà lungo, ma alla fine vincerò io.

In fondo sono un Malfoy.

Fintanto che noi siamo uniti, vuol dire che la speranza è l'ultima a morire e con essa il nostro amore.

E, si sa, l'amore è la più potente delle magie...
   
 
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