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Autore: ICEcream    13/12/2013    1 recensioni
[Happy B-Day Erin!♥]
30 baci a tema CaptainMermaid raccolti tutti insieme, perché lei li ama e quindi li amo anche io.
I love you, darling.
«Pesciolino, sai di sapere di sale?»
Genere: Fluff, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Crack Pairing | Personaggi: Ariel, Killian Jones/Capitan Uncino
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Perché? Non lo so, semplicemente forse perché adoro questa ragazza, perché c'è sempre, perché è gentile, dolce, perché mi ha aiutato tantissimo e perché le giornate sono più belle quando chiacchiero con lei. Quindi sì, mia adorata, solo per te. So che non saranno mai lontanamente belle quanto le tue, che questi due li sai trattare davvero bene, ma giuro di averci davvero provato, solo per augurarti buon compleanno.
Davvero, auguri pesciolino, spero ti piaccia.
 


Aquamarine ~


Day 07. Un bacio al ballo scolastico
«E quindi persino Killian Jones, il bulletto della scuola, alla fine si è arreso alla moda ed ha noleggiato uno smoking, eh?» Ariel rise, volteggiando sui tacchetti non troppo alti e lasciandosi guidare dalle sue braccia; non aveva mai imparato a ballare per bene, i piedi le sembravano sempre di troppo, ma con lui non le riusciva così difficile.
«Vorrai dire il figo della scuola» le sussurrò Killian all’orecchio lasciandosi sfuggire un sorriso malizioso.
«Ora non esagerare.»

La fece volteggiare e la strinse a sé, i nasi pericolosamente vicini. Ariel arrossì leggermente ma sperò che con quelle luci non si notasse, Killian la trovò carina e annullò la distanza tra loro.
Quando riaprirono gli occhi e si separarono Ariel gli sorrise «Dopo tutti questi anni? Era ora, bulletto.»
Lui le fece l’occhiolino «Ehi, te l‘ho detto che con questo vestito sembri una trota?»


Day 26. Un bacio da sempre desiderato

«Sei tornato» sussurrò Ariel guardandolo esitante, come spaventata che potesse sparire da un momento all‘altro, come era successo tempo prima.
«Sì..» disse Killian sorridendo sulle sue labbra «Ti sono mancato?»
Non riuscì neanche ad annuire che si sentì di nuovo stringere e si abbandonò tra le sue braccia.
Alla sirena non interessava il motivo che aveva portato il pirata di nuovo a Neverland né le interessava ciò che lo aveva portato via, le bastava averlo finalmente vicino.


Day 05. Un bacio e poi addio

Strinse gli occhi, Ariel, sentendo i primi raggio del mattino sul viso. E li stropicciò con le mani lasciandosi sfuggire uno sbadiglio e si voltò su un fianco. Lui si era già infilato la camicia e stava stringendo la cintura dei pantaloni.
«E‘ già ora?» sussurrò lei senza smettere di guardarlo un attimo. In realtà avrebbe voluto afferrarlo e trascinarlo di nuovo sotto le coperte, stringerlo a sé fino a stare male e non mollarlo più. Ovviamente non lo fece.
«Già..» rispose lui infilandosi il cappotto. Ricambiò lo sguardo e sorrise, non di felicità.
«Stai per partire»
«E tu stai per diventare sua.»
Ariel non rispose, si girò sulla schiena e guardò il soffitto, voleva piangere ma non lo fece. «Non lo sarò mai davvero» disse.
Killian le si avvicinò lentamente. Si appoggiò al letto e si chinò su di lei, impossessandosi delle sue labbra.
«No, sarai sempre la mia sirena» si guardarono un’ultima volta, poi lui se ne andò.


Day 14. Un bacio che uccide
Si sentiva tirare giù, Killian. Sentiva di scendere in quelle profondità marine che non lo avevano mai spaventato. Dall’altra parte due grandi occhi lo guardavano, una bocca rossa come i capelli sparsi nell’acqua lo aspettava, due mani che gentilmente gli accarezzavano il viso lo invitavano.
E Killian, abbandonando la scialuppa, si lasciò vincere congiungendosi con la sirena, perché era l’unica cosa che in quel momento desiderava.


Day 04. Un bacio al cinema
«Allora, Ariel, cosa ne pensi di quello che noi chiamiamo ‘cinema‘?» fece Belle appena usciti tutti insieme dalla sala.
«Mmh, è.. Interessante..»
«E ti è piaciuto il film?»
Killian accanto a loro scoppiò a ridere «E chi l‘ha visto?» disse intrecciando la mano in quella della sirena, in cambio si beccò una gomitata tra le costole.


Day 03. Un bacio pieno di odio

«Ariel, aspetta!» urlò Killian afferrandola per un braccio e fermandola, lei non lo guardò nemmeno, si asciugò una lacrima e strinse i denti. «Lasciami in pace, non voglio saperne niente di te.»
Lui la fece girare e l’afferrò per le spalle, costringendola a guardarlo. «Spiegami, almeno.»
Lei non aveva alcuna voglia di spiegarsi. Cosa avrebbe dovuto dirgli? Che si sentiva una stupida perché ci aveva creduto? Perché aveva sperato di essere speciale per lui? Che vederlo flirtare con Ruby, e con Emma, e con Belle, e con qualsiasi altra donna della città le aveva solo fatto capire quanto poco invece lei contasse per lui? Scosse la testa e cercò di allontanarlo, voleva solo tornare a casa.
Lui la spinse contro il muro e la guardò fermo «Rispondimi!» ringhiò, ma lei continuò a fissarlo con gli occhi lucidi senza dire niente, così lui la strinse maggiormente per le spalle e si impossessò della sua bocca, senza essere gentile o dolce, solo esplorandola con desiderio. Ariel lo spinse via, ora le lacrime le rigavano il viso «Lasciami in pace!» soffiò.
Ma lui non lo fece mai.


Day 02. Un bacio sussurrato

«Ariel?»
Lei aprì gli occhi lentamente «Che c‘è?» sussurrò, con la bocca impastata dal sonno.
«Ti amo» le disse Killian piano, nell’orecchio.
Lei sorrise sulle sue labbra «Anche io.»


Day 12. Un bacio alla sposa
Ariel si guardò allo specchio e sorrise mestamente alla sua immagine. Fece una giravolta, si sistemò un boccolo dietro l’orecchio e poi sospirò. «Agitata?» chiese una voce alle sue spalle.
Lei si girò di scatto e tirò su un sorriso.
«Killian! No, figurati.»
Lui si avvicinò in silenzio e sorrise. Accarezzò delicatamente la guancia, il collo, le spalle nude; temeva di spezzarla ogni volta che la sfiorava. Lei tremava e lo guardava negli occhi.
«Non mentire» sussurrò poggiando le labbra sulla sua clavicola «Ti conosco meglio di chiunque altro» si dedicò al mento «e in realtà tu sei mia.»
La sentì trattenere il fiato prima di toglierglielo lui direttamente dalle labbra.
Ariel sentì le gambe cederle ma si impose di restare ferma, anche quando lui si allontanò con un sorriso e si girò di spalle.
«Ci vediamo vicino l‘altare» disse uscendo dalla stanza «Attenta a non confondermi con lo sposo, Eric potrebbe restarci male.»


Day 09. Un bacio che sa di tradimento
Ariel strinse tra le dita i suoi capelli affondando nella sua bocca. Scese ad accarezzargli il viso mentre lui la sollevava per la vita. Giocarono con le lingue, si mordicchiarono le labbra già gonfie, risero l’una sulla bocca dell’altro mentre al buio arrancavano urtando mobili.
«Sai di lui» disse Killian allontanandosi dalla sua bocca e scendendo a baciarle il collo, la clavicola, il seno. Lei mugolò e si lasciò stendere sul letto.
«Ora ci penso io a toglierti questo sapore.»


Day 08. Un bacio sotto la pioggia + Day 10. Un bacio che sa di lacrime
«Perché piangi?»
«Non sto piangendo.»
«E queste cosa sono?»
«E‘ la pioggia.»
«Che stronzata..»
«Ti dico che è vero!»

«E allora perché sai di sale?»


Day 01. Un bacio al sapore di whisky
La porta si chiuse alle sue spalle con uno scampanellio, lasciando chiuso fuori tutto il gelo invernale. Sedute ai tavoli c’erano molte persone, tra coppie e famigliole, per trattarsi della vigilia di natale. Granny faceva affari d’oro in quel periodo.
Killian sbatté i piedi sul tappeto per scacciare via la neve e si guardò intorno stringendosi nel cappotto, ancora il freddo nelle ossa; non ci volle molto ad individuarla, era seduta al bancone accanto a Belle ed entrambe chiacchierando con Ruby che di fronte a loro le serviva.
«Ma dove eri finita? Ti ho cercata per tutta Storybrooke!» disse quando le fu vicino.
Ariel si girò verso di lui, gli occhi vacui, mise il broncio e tornò a guardare davanti a lei borbottando un: ‘lasciami stare’ strascicato.
Killian guardò le altre due ragazze «Ma che le avete dato?» chiede divertito.
«Ha insistito lei! -fece Ruby alzando le mani- e non saranno state neanche due dita di Whisky!»
Si trattenne dallo scoppiare a ridere, effettivamente la sirenetta sembrava tipo da reggere maluccio l’alcool.
«Si è offesa perché anche la sera della vigilia di natale tu volevi passarla sul divano» fece Belle scuotendo la testa nella sua direzione. Lui alzò gli occhi al cielo «Non rimproverarmi, dolcezza. Piuttosto, non avete nient‘altro da fare che far ubriacare il mio pesciolino?»
Queste risero «Appena stacco si fa baldoria!» esclamò Ruby, Belle alzò un pugno in aria approvando.
«In questo caso ve la porto via, non credo reggerebbe» disse e, non senza proteste, prese di peso la rossa e se la caricò in spalla, portandola fuori dal locale e ricevendo in cambio calci e pugni dati tra urletti acuti. Arrivati fuori la posò a terra.
«Non ci vengo a casa» fece Ariel con le braccia incrociate e il viso imbronciato. Lui rise e le depositò un bacio sulle labbra.
«Sicura? Potremmo fare un sacco di cose divertenti a casa, ti assicuro che sarebbe un bellissimo natale.» e le fece l’occhiolino.
Lei arrossì un poco ma sciolse il broncio e si fece prendere per mano e guidare, nascondendo un sorriso nella sciarpa.
«Okay.. -disse quando ormai stavano alla porta di casa- ma non credere che te l‘abbia data vinta per l‘alcool!»
Lui rise e se la strinse addosso «Peccato, pensavo di sfruttarlo in futuro..»



Day 29. Un bacio indimenticabile
Le ragazze non riuscivano a smettere di ridere, Ariel compresa. Quel gioco ‘verità o penitenza’ la divertiva un sacco.
Killian e David, al centro della sala, si sfregavano le labbra con le maniche della giacca o con strofinacci, facendo versi e smorfie.
«Tranquillo amore, se volete potete continuare, non sono gelosa.»
I due si guardarono e rabbrividirono.


Day 15. Un bacio che sa di morte
Si chinò Killian e fece combaciare le loro bocche, poi si scostò ed aspettò. Uno, due, tre, infiniti secondi, ma Ariel rimase immobile con gli occhi chiusi, senza respirare. Le mani congiunte, i capelli rossi che le incorniciavano il viso, una lacrima sulla guancia.
Sarebbe rimasta così, perché lui non era un principe e non poteva fare più nulla per farla tornare.
Nascose il viso in una mano e pianse perché, nonostante quello che credeva uno stupido incantesimo, lui l’aveva amata.


Day 21. Un bacio incerto + Day 22. Un bacio sulla guancia
Si guardavano negli occhi, in silenzio, seduti uno di fronte l’altra. Ariel si torturava le mani, le guance in fiamme, ma non distoglieva lo sguardo. Killian invece sorrideva, malizioso, con un sopracciglio alzato ed aspettava.
«Coraggio, pesciolino -disse divertito- non è difficile»
Lei si mordicchiò il labbro inferiore e gli posò delicatamente le dita sugli occhi per chiudergli le palpebre. Alla fine prese un gran respiro e si chinò su di lui.
Killian aprì gli occhi e si toccò la guancia.
«Tutto qua?» chiese, senza nascondere la delusione. Ariel distolse lo sguardo e si sistemò i capelli dietro l’orecchio «Accontentati.»
Lui scoppiò a ridere e le stampò un altro bacio sulla guancia «Okay, per adesso.» 


Day 28. Un bacio da dimenticare
«Buongiorno» Ariel sfogliava il giornale bevendo caffè appoggiata al piano cottura, Killian entrò e l’abbracciò da dietro. «Credo di aver bevuto un po‘ troppo ieri sera» disse affondando il viso nei suoi capelli «Non ricordo quasi niente, ho fatto qualcosa di imbarazzante?»
Lei si girò di scatto e lo guardò seria «Davvero non ricordi?»
Lui corrugò la fronte «Perché questa felicità? Cosa è successo?»
Ariel sorrise e riprese a leggere il giornale, tirando un sospiro di sollievo.
«Niente, magari avessi bevuto così tanto anche io..»
La sirena non gli raccontò mai gli avvenimenti di quella fatidica sera, riuscì a scoprire solo che c’entrava un bacio e alla fine decise che forse per lui era meglio non saperlo.


Day 23. Un bacio alla persona sbagliata

Perché si era lasciata convincere a partecipare a quel gioco? La bottiglia girava e girava e sembrava voler uccidere la sua pazienza. Non aveva mai assaporato altre labbra oltre quelle di Killian (figuriamoci con lingua!), cosa avrebbe fatto se non fosse uscito lui? E, soprattutto, cosa avrebbe fatto il pirata? La sua espressione non prometteva nulla di buono.
La bottiglia si fermò, scegliendo la persona seduta a tre posti da lei: un biondo ragazzetto dallo sguardo malizioso. Killian, al suo fianco, ringhiò «Non provarci, Pan.»
«Altrimenti?»
«Ti ammazzo.»
La serata finì in un putiferio.


Day 06. Un bacio falso + Day 13. Un bacio non voluto
«Dai, pesciolino, non ti sarai mica offesa davvero!» Killian rise guardando come Ariel, rossa come un peperone, tentava in tutti i modi di evitare di incontrare il suo sguardo. «Stupido..» sussurrò particolarmente interessata alle macchie del pavimento.
Lui si sporse oltre tavolo per guardarla negli occhi e le diede un buffetto sulla guancia «E’ stato solo un bacio. E dovresti considerarti fortunata di averlo ricevuto dal sottoscritto.»
«Eri ubriaco..»
«Non vuol dire che non mi sia piaciuto» disse lui facendole un occhiolino con malizia.
Ariel sbuffò e alzò gli occhi al cielo, sorseggiando il suo the. 
«Beh, non è stato lo stesso per me.»
Non era granché a mentire e Killian lo sapeva bene, aveva bisogno solo di un po’ di tempo per rendersene conto.



Day 30. Un bacio rubato
«E voi chi sareste?» 
L’uomo vestito di nero le sorrise e si inchinò.
«Perdono la mia intrusione, signorina, ma mi stanno inseguendo e la vostra finestra era aperta.»
La ragazza sgranò gli occhi e si portò una mano alla bocca «Siete un…?» sussurrò «Ladro? Sì, ma le assicuro di non fare del male a nessuno.»
Lo guardò negli occhi ed in fondo vi vide gentilezza così non chiamò le guardie; quelle però arrivarono comunque così lui fu costretto a scappare.
Prima di scomparire nella notte però l’uomo la attirò a sé e dopo averle accarezzato i capelli rossi le depositò un bacio sulle labbra.
«Per ringraziarla» sussurrò prima di allontanarsi. «Alla prossima, madamigella.»


Day 27. Un bacio che sa di sesso
Ariel si sentiva in imbarazzo, era la prima volta che faceva una cosa del genere e lo sguardo di Killian non l’aiutava per niente, però continuava a muovere la bocca dolcemente e lentamente, torturandolo. Sentiva le sue mani tra i capelli muoverle la testa e anche se sapeva di non essere poi chissà quanto brava i sospiri che sfuggivano dalla bocca del pirata non potevano non riempirla di soddisfazione.
Alla fine si passò due dita sulle labbra e gli sorrise timidamente.
Lui rispose al sorriso con malizia «Allora, pesciolino, ti piace il mio sapore?»
Ariel avvampò ma non rispose.


Day 19. Un bacio sulla strada di casa
Ariel cercò di camminare dritta sui tacchi che Belle le aveva infilato a forza per la serata e reggendo contemporaneamente il corpo pesante del capitano, completamente abbandonato a lei.
«Fatti forza, Killian» disse cercando di tenerlo dritto «Siamo quasi arrivati»
Lui mugolò qualcosa reggendosi la testa e cercò di spostare il peso ma cadde.
Ariel si chinò e gli tese le mani «Devi sempre esagerare, eh?» disse con un sospiro. Lo tirò per farlo alzare ma si sentì tirare a sua volta e andò a cozzare contro le sue labbra. Arrossendo si scostò quasi subito, anche se non avrebbe voluto.
«Finalmente, pesciolino» disse Killian sorridendole malizioso «Non farmi mai più arrivare a questo punto per ottenerlo.»


Day 24. Un bacio amaro
Killian sorrise posando la forchetta sul tavolo.
«Comunque fattelo dire, tesoro, sei proprio negata per la cucina!»
Ariel fece il broncio e guardò la torta mangiucchiata nel piatto di lui «Perché, scusa?»
«L‘hai assaggiata?»
«No.»
Lui rise e si impossessò delle sue labbra, quando si allontanò lei fece una smorfia. «Misà che hai ragione..»


Day 25. Un bacio in acqua
Ariel, attaccata alla roccia, con i capelli bagnati sparsi sul volto ed un grande sorriso, lo guardò sorridendo.
Killian rispose al sorriso, le scostò una ciocca e assaggiò le sue labbra, lentamente, dolcemente.

«Pesciolino, sai di sapere di sale?»
Lei rise e gli accarezzò una guancia. «Per questo temo di non poter fare niente..»
«Non importa» disse lui abbracciandola «Mi piace.»

 



The End
   
 
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