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Autore: clarissaj    13/12/2013    1 recensioni
Dentro la stanza ci sono Jeanine e un gruppo di Eruditi, veniamo portati davanti a loro proprio al centro della stanza, intorno a noi regna un silenzio innaturale.
Genere: Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Four/Quattro (Tobias), Tris
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Ci troviamo in un lungo corridoio bianco, le luci al neon emanano una luce forte e accecante, io e Tris veniamo trascinati dentro a una stanza grande e fredda, da alcuni soldati Intrepidi traditori proviamo a divincolarci per poterci liberare e poter scappare, ma gli Intrepidi ci tengono con forza per i bracci.

 

Dentro la stanza ci sono Jeanine e un gruppo di Eruditi, veniamo portati davanti a loro proprio al centro della stanza, intorno a noi regna un silenzio innaturale.

 

È Jeanine la prima a interrompere il silenzio.

 

<< Tobias o forse dovrei dire Quattro. >> mi saluta con un cenno del capo <<  Beatrice. >> fa lo stesso rivolgendosi a Tris << Mi fa molto piacere la vostra presenza qui. >>.

 

Sbuffo << Davvero? >> << Peccato che la cosa non sia reciproca. >>.

Jeanine volta il suo sguardo verso di me, mi fa un piccolo sorriso di scherno << L’ avevo intuito. >>.

<< Che cosa vuoi da noi ? >> domandò con il tono più duro che riesco a fare.

Il sorriso non abbandonò le labbra di Jeanine << Voglio solo fare un piccolo esperimento. >>.

<< Esperimento ? >> domanda Tris gelida.

<< Esatto. >> risponde Jeanine, poi ci mostra una piccola scatola nera che tiene tra le mani.

<< Qui c’è il mio nuovo siero di simulazione. L’ ho appena inventato. >> dalla scatola tira fuori una siringa contenente del liquido grigio-bianco.

<< E che cosa vorresti farci ? >> le domando, anche se so già cosa sta per rispondere.

<< Oh. È molto semplice, voglio provarlo su voi due. >> risponde Jeanine.

Serro la mascella chiudendo le mani in due pugni, sento il cuore che ha preso a battere forte .

<< Non puoi farlo! >> grida Tris << Siamo dei Divergenti e con noi il tuo stupido serio non funziona. >>.

Se Jeanine era rimasta offesa dall’ insulto appena ricevuto da Tris, allora non lo dava vedere.

Il suo sguardo non tradiva emozioni, era una maschera impassibile << è qui che ti sbagli Beatrice. Questo nuovo siero è diverso da tutti gli altri che ho creato, è ancora più potente, ne bastano anche poche gocce ed è in grado di controllare chiunque, Divergenti compresi. >>.

Ricordo ancora quando Jeanine mi aveva iniettato, il suo siero di simulazione durante l’ attacco agli Abneganti. Non capivo niente, mi sentivo confuso era come se fossi spaesato, sapevo solo che dovevo eseguire gli ordini che mi venivano chiesti e nient’ altro. Non avevo emozioni. Non avevo pietà. Non avevo niente.

<< Tobias >> sento Jeanine che mi chiama e mi costringo a guardarla dritto negli occhi per quanto mi disgusta farlo << Sarai tu il primo sul quale sarà testato il mio nuovo siero. >>.

Mi irrigidisco e sento il mio corpo tremare dalla rabbia e dall’ odio << No! >> rispondo << Preferisco morire, piuttosto che farmi iniettare un'altra delle tue diavolerie in corpo. >>

<< Non essere stupido Tobias. Sarebbe uno spreco e poi non penso che tu abbia molta altra scelta. >> risponde annoiata Jeanine.

<< E invece si. Uccidimi avanti. Qui. Davanti a tutti. Non ho paura. >> rispondo solennemente.

Jeanine scuote delicatamente la testa << Lo so che non hai paura, sei pur sempre un Intrepido. >> sorride << È per questo che non ti ucciderò. >> fa un piccolo cenno con il capo a qualcuno che si trova dietro di me.

Mi volto e il panico mi sovrasta.

Una delle guardie Intrepide che tiene Tris ha preso una pistola e ora la sta puntando alla sua testa, cerco di divincolarmi per riuscire a sfuggire alla presa ferrea dei due Intrepidi che mi tengono fermo, ma è tutto inutile.

<< No. No. No!! >> inizio a gridare.

<< Allora Tobias cosa scegli : vuoi farti iniettare il serio così Beatrice si salva o preferisci rifiutare e lasciare che le sparino? La scelta è tua >> mi sfidò Jeanine sentivo che nel suo tono c’ era una punta di divertimento, la cosa mi fece ancora più infuriare.

<< Va bene. Va bene. Accetto >> mi arrendo alla fine.

<< Bravo! Ottima scelta, sapevo che il tuo spirito Abnegante avrebbe preso il sopravvento >> risponde compiaciuta Jeanine.

<< Tobias, no! Non farlo. >> grida Tris.

Mi volto verso di lei il suo volto è una maschera di terrore, preoccupazione e tristezza, i suoi occhi sono umidi di lacrime. Cerco di allungare la mia mano verso di lei, per poter afferrare la sua e stringerla forte alla mia per un’ultima volta. Tris capisce le mie intenzioni e compie lo stesso gesto, ma gli Intrepidi traditori gli allontanano l’ uno dall’ altra strattonandoci e trascinandoci via, cosi perfino quel contatto ci viene negato.

Vengo portato vicino a Jeanine che tiene nella sua mano la siringa con dentro il siero << Bene. Ora vedremo se il mio nuovo serio funziona anche sui Divergenti, ma prima…. >> non finisce la frase che subito si volta verso le altre guardie e Tris << Uccidetela. >>.

<< Cosa !? Che significa? >> gridò << No. Ferma. Avevi detto che l' avresti risparmiata, se io avessi accettato di farmi iniettare il siero. >>

Jeanine si volta verso di me sorridendomi << Le cose cambiano mio caro Tobias e poi…. Un Divergente morto o sotto simulazione che differenza fa? >>.

 Faccio per avventarmi su di lei ma uno degli Intrepidi mi dà un pugno dritto sullo stomaco facendomi cadere in ginocchio. Boccheggio e tossisco mentre mi rimettono in piedi, cercò disperatamente aria.

<< Tobias >> sento la voce calda e familiare di Tris che mi chiama.

Mi volto verso di lei si trova a terra in ginocchio, una guardia la tiene per le mani e per la spalla, l’ altra le punta la pistola alla nuca. Nei suoi occhi non c’ è paura. Mi guarda per qualche secondo poi mi sorride << Ti amo. >> dice infine.

La guardia spara. Il colpo parte. Tris si accascia a terra il suo sangue schizza sul pavimento bianco candido come se fosse vernice rossa. Sento il mio cuore smettere di battere, i miei polmoni smettere di prendere aria. Guardo un ultima volta i suoi bei occhi azzuri-grigi che ora sono vitrei e spenti, incapaci di vedere più qualcosa, ora non sono più luccicanti di curiosità come prima, non rivedrò più quel bagliore che vedevo ogni volta che affrontava una paura.

Una volta le dissi : "La paura non ti paralizza, ti accende".

Era vero.  Guardarla è come svegliarsi.

 

 

Mi sveglio di soprassalto mandido di sudore e con il cuore a mille. Mi guardo attorno e scopro di essere in una stanza seduto su un letto.

<< Tobias? >> mi chiama qualcuno

Mi voltò, stesa sul letto vicino a me c’è Tris ma non è ferita sta bene ed è viva.

<< Tobias. Che succede? Stai bene? >> mi domanda Tris con voce assonnata ma preoccupata.

<< Si. Sto bene Tris, non preoccuparti era solo…… solo un incubo >> le rispondo rassicurandola.

Mi stendo vicino a lei poi la prendo tra le mie braccia stringendola forte a me quasi a soffocarla. Era solo un incubo. Tris è qui con me. È viva e sta bene. E per me altro non conta.

 

   
 
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