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Autore: littlevampire    11/05/2008    0 recensioni
Questa è la storia di alcuni ragazzi che durante la loro adolescenza scoprono cosa vuol dire amare, soffrire, odiare, morire.È la storia di una profezia che cambierà la vita a due persone e solo una di queste determinerà da che parte la bilancia penderà. Di nuovo il male contro il bene. L´ombra contro la luce. Ma il finale è la scelta fra la vita e la morte. LEGGETE E RECENSITE GRAZIE!
Genere: Romantico, Drammatico, Erotico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy, Ginny Weasley, Harry Potter, Hermione Granger, Ron Weasley
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 1: Il ritorno… I cambiamenti

Il primo settembre era arrivato.
Mancavano 15 minuti alla partenza del treno, giusto il tempo per gli ultimi saluti.
Ron, in mezzo alla folla, si guardava intorno alla ricerca di qualcosa, o meglio, qualcuno.
Era cresciuto.. cavolo se era cresciuto! La sua altezza era arrivata ad un 1.85 m, il suo corpo era ben sviluppato e messo in risalto dal suo abbigliamento. I pettorali erano contenuti in una maglia nera a maniche corte abbinata ad un paio di jeans. I capelli rossi lisci erano domati grazie al gel e alcuni ciuffi ricadevano davanti a quegli occhi blu, creando un contrasto affascinante con la sua carnagione abbronzata. Ignorava gli sguardi ammirati provenienti dalla ragazze, troppo concentrato a cercare Lei. La sua piccolina che non vedeva da ormai tre lunghi mesi. Nessuna lettera e nessuna notizia erano arrivate se non qualche sporadica rassicurazione da parte di Silente. Ma come poteva tranquillizzarsi con una semplice frase come “Sta bene non preoccupatevi”?? Fuori imperversava una guerra e lui non sapeva nulla della sua unica sorella! In quei giorni il suo autocontrollo aveva rischiato di crollare, scatenando una furia, ma grazie ai suoi amici era riuscito ad arrivare a settembre indenne sia fisicamente sia psicologicamente. Ora era li impaziente di scorgere tra la folla una chioma rosso fuoco. Il preside aveva assicurato che l´avrebbero rivista il primo giorno di scuola o il secondo.

“Chissà se è cambiata? Cosa avrà fatto?” Questo pensava mentre ormai mancavano due minuti. Abbandonò la ricerca e corse a salutare sua madre, che come al solito si fece promettere dai tre che non avrebbero combinato guai. Speranza vana.

Salì con i suoi migliori amici e cercarono uno scompartimento vuoto. Una volta che ebbero preso i loro posti Hermione scrutò il volto del rosso con attenzione. Già da prima aveva notato la preoccupazione in quegli occhi blu e sapeva anche il perché, così con voce dolce cercò di rassicurarlo:

-Ron…- il rosso alzò la testa e guardò la fonte che aveva pronunciato il suo nome. In risposta al suo sguardo interrogativo la ragazza continuò:

-… non ti devi preoccupare, la rivedrai stasera e poi Silente ci ha sempre rassicurato. Sai che possiamo fidarci ciecamente di lui. Sa quello che fa. Come ha detto l´altro giorno Ginny sta bene ed è naturale se qualcosa sarà cambiato in lei.- Ron la guardò con gratitudine. Doveva molto a quella ragazza che gli era stata vicino nei momenti più brutti. Lei. La secchiona del gruppo che in questi tre mesi era diventata una donna maturando. Il suo corpo longilineo e scattante era messo in evidenza da dei jeans neri stretti e da un maglioncino intrecciato sopra una camicia rossa con i primi due bottoni slacciati. I suoi capelli, fino all´anno prima crespi e indomabili, ora ricadevano in morbidi boccoli oltre le spalle, mentre la fronte era accarezzata da una sottile frangia. Come parte più bella della ragazza però rimanevano gli occhi. Occhi scuri color oro in grado di farti smarrire in un vortice di sentimenti.

Si accorse di essere rimasto a bocca aperta e scioccato per essersi reso conto di quanto fosse bella e di non averlo mai notato veramente. Sorrise per evitare di fare una figura da pesce lesso e disse:

-Grazie Mione… Se non ci fossi tu… come farei?- la ragazza arrossì un po’ ma rispose con la solita voce calma:

-Ovvio no? Sareste persi… tutti e due!- e con una linguaccia uscì dallo scompartimento. Harry, che era rimasto in silenzio fino a quel momento, fissò Ron ritrovando lo sguardo ricambiato. “ E` davvero cambiata!” pensarono entrambi, ma non fecero in tempo ad esternare i loro pensieri per commentarli perché lo scompartimento venne invaso da due figure ormai conosciute: Luna e Neville.

-Ciao ragazzi! Allora avete passato bene l´estate? Cavolo vi vedo in formissima! Prima ho incrociato anche Hermione che si dirigeva verso il vagone dei Capi Scuola a devo dire che è diventata una bella ragazza!- I due Grifondoro rimasero un po’ perplessi. Quello era davvero Neville Paciock o era un altro studente che accidentalmente aveva assunto la pozione polisucco divenendo lui? La domanda sorgeva spontanea visto che il Neville conosciuto da loro era un ragazzo impacciato e timido, che non riusciva a mettere in fila due parole senza balbettare.

-Ragazzi?? Perché avete quella faccia? È successo o ho detto qualcosa che non va? Beh dai non potete negare ciò che ho detto su Herm!-

-No..no.. non neghiamo ma… Neville sei tu? Cioè sei il Neville Paciock di Grifondoro??-

Neville guardò confuso il ragazzo sopravvissuto chiedendosi se la sua mente fosse andata a farsi benedire per sempre. Beh dopo tutto quello che aveva passato era normale che vi fosse qualche ripercussione mentale, ma non pensava sarebbe arrivata così presto. Comprensivo fece un sorriso di circostanza e si avvicinò ad Harry prendendogli la mano con affetto.

-Harry si sono io. Capisco che quello che hai dovuto passare ti si è ripercosso sulle tue spalle, ma sappi che ti sono amico e ti starò vicino. Non avere timore.- Harry adesso aveva una faccia che dire che fosse stupita era poco. Riuscì a chiudere la bocca solo udendo i gemiti delle risate soffocate di Ron e Luna che appena incrociarono il suo sguardo non ce la fecero più e scoppiarono a ridere fragorosamente.

-E adesso perché voi due state ridendo?- Neville ora si stava seriamente preoccupando. A quanto pare doveva esserci in giro un virus in grado di rimbambire le persone o forse erano tutti vittime di un incantesimo.

-Oddio ragazzi…- riuscì a dire tra un singhiozzo e l´altro Ron. Luna si riprese per prima e cercò di spiegare agli altri due il perché della loro ilarità.

-Harry posso capire la tua sorpresa nel sentire un discorso di Neville senza balbettii o incertezze. Diciamo che l´estate l`ha cambiato in meglio rendendolo più sicuro di se e delle sue capacità. E tu Neville…- e così dicendo spostò lo sguardo sull´altro trattenendo ancora le risate per via delle loro mani unite.

-… stai tranquillo che il nostro salvatore del mondo magico non è ancora uscito fuori di testa, però devo dire che la scena è stata molto commovente- e riprese a ridere con Ron.

I due presi in causa si lasciarono subito le mani vergognandosi un po’ e guardando in cagnesco i loro “cari amici”.

-Dovete continuare ancora per molto o avete finito di ridere di noi??- Ron e Luna si ricomposero ma il loro sguardo era acceso e divertito.

-Luna tu invece come hai passato le vacanze?- la ragazza si voltò verso Harry e un leggero rossore le colorò le gote. “Mamma mia quanto è diventato bello” pensò ma scosse la testa per ritrovare un barlume di lucidità.

-Beh al solito direi.. Sono stata due settimane in Italia a Roma con mio padre e poi sono tornata a casa. Papà era preso alla redazione del Cavillo e io passavo le giornate al sole in giardino a cercare Nargilli- i tre non provarono nemmeno a chiedere cosa fossero perché sapevano che quella ragazza era convita dell´esistenza di esseri non conosciuti nel mondo magico.

-Non male! Io invece ho dovuto studiare come un matto! Dopo i risultati finali dell´anno scorso mia nonna ha deciso di mettermi sotto… e così oltre a farmi da insegnante, e credetemi non la consiglio a nessuno, mi ha fatto il lavaggio del cervello a suon di ramanzine facendomi diventare ciò che vedete- così dicendo si alzò e mostrò il suo nuovo look che inizialmente nessuno aveva notato. Si era alzato anche lui raggiungendo quasi Ron. Indossava una camicia bianca con un maglione nero sopra e jeans scuri. Era dimagrito notevolmente ma non possedeva il fisico sviluppato degli altri due. I capelli scuri erano tenuti da un codino che arrivava poco più sotto della base del collo. Come risultato finale non era niente male.

-Wow! Devo dire che tua nonna ha fatto un ottimo lavoro! Averla fatta arrabbiare ha avuto i suoi lati positivi no?-

-Oh si certo come no…- Neville si buttò sul sedile - … ma preferisco non passare più fra le sue mani! Harry quest´anno si continua con l´ES?-

-Non lo so Neville. Tutto dipende da chi sarà il nuovo professore di Difesa. Appena capiremo i suoi metodi e le sue idee prenderemo una decisione tutti insieme.-

-Già.. magari quest`anno saremo fortunati!- Luna era sempre la positiva del gruppo. Usava il cervello e per questo era dei Ravenclaw.

La porta dello scompartimento si aprì di colpo e la voce di Hermione riecheggiò nel cubicolo:

-Ma non vi siete ancora cambiati! Mancano pochi minuti all´arrivo! Oh ciao Neville, ciao Luna… tutto bene?-

-Ciao Herm..si tutto bene grazie!-

-Ciao Hermione.. beh Neville è meglio se andiamo a cambiarci anche noi o rischiamo di perdere la carrozza- così si alzarono tutti e gli occhi di Luna si posarono casualmente su Harry. Rimase boccheggiante alla vista di quella figura. Da che era entrata non aveva fatto molto caso a “tutto l´insieme”, bensì solo al suo viso. Il ragazzo era alto poco più di Neville ma non quanto Ron. I capelli corvini, ribelli come al solito, ricadevano con naturalezza incorniciando quel viso con i lineamenti da uomo e sfiorando gli occhi verdi. Non si era accorta che non portava più gli occhiali e il loro colore risaltava ancora di più creando un contrasto affascinante e misterioso. Aveva un maglione con scollo a V bianco a maniche lunghe e dei jeans larghi che lasciavano intravedere parte dei boxer neri. Il tutto accentuava la corporatura del ragazzo che sfoggiava un fisico da fare invidia a chiunque. Tutto grazie al Quidditch. I suoi pensieri poco casti vennero interrotti da Neville che la stava richiamando dal corridoio fuori dallo scompartimento. Colse subito l´occasione defilandosi a tutta velocità e maledicendosi per come era rimasta imbambolata.

Arrivati alla stazione scesero dal treno e andarono a dare un saluto veloce ad Hagrid che stava terrorizzando i poveri primini per la sua stazza. D´altronde era un mezzogigante e metteva una certa paura.

Presero la prima carrozza che si avviò verso gli enormi cancelli della Scuola. Tutti pensavano a qualcosa di verso lungo il tragitto stando in silenzio. Erano sereni perché finalmente tornavano a “casa”, ma non avevano idea di cosa avrebbero dovuto affrontare quell´anno, che per molti sarebbe stato l´ultimo.

  
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