La giornalista, con una macchina fotografica piuttosto pesante legata fermamente sul collo, era pronta a salire sulla nave che avrebbe rappresentato la pace come la colomba che spicca il volo. Era enorme, bella e sinuosa, dettagliata nella sua semplicità d'impatto e i variopinti oblò che si aprivano sul mare come il futuro certamente roseo dell'Italia.

Respirò a fondo per trattenere l'emozione, un'emozione però repressa troppi anni in cui la speranza scemava in bagni di sangue e morti valorose. I suoi piedi erano in fermento, volevano poggiarsi sul terreno solido e accogliente della nave costruita da mille mani italiane e unite. 

"L'Italia s'é desta", afferma Mameli, e la giornalista ricorda ancora il giorno in cui lo gridò con tutto il fiato dalla sua finestra, con l'aria pungente che rendeva gloria a tutti i partigiani che tanto desideravano un Paese felice e spensierato. Mai scorderà i cappelli lasciati fluttuare liberi per pochi secondi nell'aria festosa, mai dimenticherà gli occhi, i sorrisi, di tutti coloro che videro il loro sogno realizzato. La macchina fotografica non le serviva per ricordarsi di quel momento, impresso come un timbro nella sua anima libera.

L'Italia ha realmente - finalmente - schiuso le palpebre e con lei tutti gli italiani, colmi di forza e di un innaturale amore per la Patria.

Rimaneva immobile con la bocca semiaperta in un moto di stupore, senza curarsi della folla che la spingeva e sballottava lanciandole coloriti insulti. 

Adesso era persa in un mondo parallelo, che le ricordava i suoi tristi ricordi dell'infanzia, quando gli austriaci gli stavano col fiato sul collo e l'unica cena appetitosa di cui ti potevi sfamare era la paura condita a molta ansia. Finalmente quelle orribili persone scomparvero dalla loro terra ricca e rigogliosa - un Paradiso dell'Eden nell'Universo Terreno.

Ma nell'Italia unita esistevano ancora problemi. Innumerevoli difficoltà e intrighi dettati dalla corruzione da risolvere e cancellare al più presto. Nulla avrebbe fermato la loro vittoria, nulla avrebbe rubato loro la libertà. 

Strinse a sé la macchina fotografica, pronta a catturare, finalmente, momenti felici e colmi di gioia. Avrebbe raccolto ogni singolo sguardo di ogni persona che si aggirava sulla nave. Sarebbe diventata giornalista, senza nessuno a fermarla. Era libera, assieme all'Italia. Sarebbero cresciuti insieme, da novelli fino a diventare esperti.

"L'Italia s'é desta" disse con le labbra sottili, fini e resistenti alle folate di vento che tentavano invano di separare nuovamente il Paese in festa.

"L'Italia s'é desta".