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Autore: rainicornsan    13/12/2013    1 recensioni
Non riesci a non guardarlo.
I suoi occhi sono come calamite, e tu sei fatto di ferro.
!Destiel!
Genere: Fluff, Generale, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Castiel, Dean Winchester, Sam Winchester
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Non riesci a non guardarlo.
I suoi occhi sono come calamite, e tu sei fatto di ferro.

Possiedi una droga, Castiel, e la tua droga è chiamata Dean Wichester.

La sua pelle è una cosa stupenda, di un'altro mondo.
L'hai vista in tutte le occasioni possibili, bagnata, sporca, limpida sotto la luce lunare.
Coperta del suo sangue. 
Il suo sangue fuori dalle sue vene si accompagna così spesso alla tua angoscia, Castiel.

I suoi capelli sono semplicemente adorabili.
E' difficile anche solo da pensare, Castiel, ma tu li trovi adorabili.

Arrossisci pensandoci, Castiel, ma il suo profumo è una cosa a cui non potrai mai abituarti.
Dean odora di alcol e di dopobarba.

Non potrai mai abituarti a lui, Castiel, per quanto tu lotterai.
Il corpo di Jimmy Novak è un corpo debole, arrossisce sempre in sua presenza.
Ti convinci che dentro, il vero Castiel, l'angelo, è fermo e stabile al contrario di quello stupido corpo.
Ma non è così, e sotto sotto lo sai anche tu.
Sei in tempesta quando casualmente ti sfiora, ti saluta con quel ridicolo soprannome -Cas!- 
e si passa la mano fra i capelli, magari incronciando casualmente il tuo sguardo.

Non glielo dici, Castiel, ma anche tu sai che Dean non è stupido.
Quanti umani hai incontrato, quanti? E lui spicca fra mille di loro.
E' un umano, non ha alcun potere, ma su di te ne esercita più di mille.

Non glielo dici, Castiel, ma sai anche tu che non è normale il modo in cui lo guardi.
E anche se ti è successo -ti sei innamorato!-, e anche se lui è meraviglioso, è pur sempre umano.
Non sa delle tue insistenze per essere tu a salvarlo dall'Inferno, non lo sa.
Guardandolo dall'alto lo hai visto.
Era lui l'angelo, in quel momento.

E così ti è successo, Castiel, ti sei innamorato.
Benchè gli angeli non possano provare amore.

Persino Ezekiel se ne era accorto, ancora prima che tu ti accorgessi della sua presenza nel corpo di Sam.
Una volta ti si è avvicinato. I suoi occhi scintillavano, e così tu avevi capito che era lui.
"Non è una buona cosa, sai?", gli aveva sussurrato prima di andarsene e lasciar tornare Sam.

E anche Dean se n'è accorto, alla fine. 
L'altro giorno, -ricordi?- eri seduto al tavolo, e lo fissavi con sguardo assorto mentre cercava nel frigorifero qualcosa di commestibile.
Aveva trovato alcune fette di pizza, abbandonate in un cartone.
Non aveva voglia di uscire quella sera.
Aveva chiamato Sam, avevate mangiato.
Dopo 'cena' aveva bevuto un pò di Vodka -alla pesca, come avevi contrastato leggendo l'etichetta- direttamente dalla bottiglia.
Ed era così provocante, neanche lo facesse apposta.
Non avevi staccato mai lo sguardo dalle sue labbra incollate al collo dell'alcolico.
Ogni tanto aveva socchiuso gli occhi, che si erano fatti più nebulosi, diventando sempre più ubriaco.
Tu avevi infilato le mani nella tasca, e avevi sfiorato quel cubo ripiegato che prima era una lettera.
Una sola frase, per un unico foglio.
"Ti amo, "
Nessun mittente. Quella virgola richiedeva la presenza di un'altra parola.
'Dean' era scritto molto più in basso, in un angolo del foglio, piccolissimo.
L'avevi aperta la lettera, sì, proprio lì al tavolo. Non avevi timore, lui era ubriaco.
L'avevi letta, sospirando.
Zeke era tornato, con il suo sinistro scintillio colorato negli occhi di Sam Winchester, e l'aveva letta anche lui.
Aveva scosso brevemente la testa, poi un'espressione di allarme.
Dean era lì, di fianco a te, con la solita espressione assorta, annebbiata, che ormai veniva di pari passo con l'alcol, ma aveva capito.
Lo avevi visto nella sua espressione. Puro terrore.
Mischiata a qualcos'altro, pochi secondi dopo, come ilarità.
"E' il primo d'aprile Cas! Bello scherzo, ci ho quasi creduto!" aveva ridacchiato dopo aver pronunciato la frase, non senza difficoltà.
Zeke aveva sospirato di sollievo, ma tu avevi rovinato tutto. 
E' più forte di te, vero Castiel? La curiosità.
"Cos'è che succede il primo d'aprile?" avevi domandato con delicatezza.
Con la coda dell'occhio, avevi visto Zeke sbattersi la mano sulla fronte, mormorando qualcosa come: "Idiota.".
Dean aveva spalancato gli occhi, di colpo più consapevole.
Aveva colto il brillio negli occhi di Zeke, le parole sul foglio, il comportamento tuo, di te, Castiel, della sua famiglia insieme al fratello.
"E' uno scherzo vero?" aveva domandato ancora, con una lieve nota di panico nella voce.
"Sì." avevi sussurato, con gli occhi bassi. 
Avevi stretto i pugni forte sotto il tavolo, Castiel, senza quasi sentirti mentre pronunciavi quella falsità.
Ma per fortuna Dean era ubriaco, non troppo, ma quanto bastava per non saper cogliere una bugia.
E anche Dean se n'è accorto, alla fine, ma fa finta di niente.
   
 
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