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Autore: SyssyIsa    13/12/2013    1 recensioni
Isabella . Una ragazza così lontana , distante … quasi effimera. Nessuno aveva mai avuto il coraggio di scoprirla, nessuno si era mai sentito in grado di poterle stare accanto .Figlia unica di un padre anziano e saggio e di una madre buona e dolce . Poveri ma immensamente ricchi. Isabella passava le sue giornate fra i colli della Danimarca, che fosse sotto il sole cocente, sotto la pioggia fitta, al vento oppure sulla neve ghiacciata a lei non faceva differenza. Si stendeva fra la coltre erbosa , chiudeva gli occhi, e cullata dal fruscio dell’acqua talvolta del ruscello , talvolta del piccolo lago o del fiume si lasciava andare … Sognava, di tutto. Anche le cose più stupide, anche le cose più semplici. Immaginava di trovarsi nei posti più impensati e più lontani, immaginava di essere un dei tanti sassolini che stanno sul fondo del fiume uno dei fori che raccoglieva per sua madre , uno dei pesci che nuota nelle acque scure e profonde. Isabella non aveva visto nulla del mondo ma lo aveva espugnato da cima a fondo con la sua fantasia.
Edward . Un ragazzo buono, solo e devastato dal dolore atroce e insopportabile . Isabella lo curerà con i suoi sogni.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Bella/Edward
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
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Ciao a tutti. Questa è la mia prima FanFiction anche se ne ho  lette molte in sordina aspettando il momento giusto per pubblicarne una. Spero gradiate quello che scrivo. Apetto con ansia qualsiasi critica o consiglio. 
Buona lettura..
SissyIsa.



Proogo.( Isabella)
L’aria fredda e pungente colpisce il mio viso , s’insinua nelle mie narici accompagnata dall’odore dell’erba umida e fragile. Corro più veloce che posso, corro fino a che le mie gambe ce la fanno. Sono stanca e sudata sotto il pesante cappotto e il mio cuore galoppa senza sosta, lo sento volare nel mio petto, accelero la mia corsa fino a che respirare non diventa doloroso fino a che non cado distrutta sul fresco manto verde. La testa mi pulsa , gocce di sudore solcano il mio viso arrossato, il mio corpo è scosso da tremiti incontrollati , il mio respiro è ansante. Chiudo gli occhi perché la luce del sole mattutino è troppo accecante e potente per permettere ai miei occhi di osservale il cielo terso. Lo immagino , azzurro , luminoso, compatto, caldo come l’acqua del mare Tropicale e come la sabbia fina e dorata che gli fa da cornice. Oh, com’è piacevole immergere i miei piedi ghiacciati in quest’acqua così tiepida e accogliente, il mio corpo stanco s’immerge sempre di più nel tepore dell’acqua fino a quando anche la mia testa scompare sotto lo specchio salato."Uhm …" gemo sopraffatta da quella piacevole sensazione. Mi muovo agile , troppo agilmente per essere io .Un soffio di vento gelido mi riporta alla realtà. Un sospiro rassegnato sfugge dalle mie labbra. Fa freddo . Ma non il solito freddo , non quello tipico della stagione invernale, non quello che ti ghiaccia le mani e fa nevicare … provo quel freddo che mi assale ogni volta che torno alla realtà, ogni volta che mi risveglio dai miei vaneggiamenti, ogni volta che esco dal mio mondo. Odio questo freddo. Odio questo vuoto inspiegabile. Lo odio perché sta sopraffacendo il calore dei miei sogni e la soddisfazione che riescono a darmi. I sogni sono ciò per cui io continuo a vivere, sono il mondo in cui io vivo, sono la mia casa , sono la mia gente, i miei amici. Sono tutto quello che mi manca. Ma ho paura . Una grandissima e incomprensibile paura. Ho paura che qualcuno o qualcosa rompa il mio equilibrio fatto di fantasie e sogni. Ho paura che tutto questo non mi basti più. Ho paura di non sapere che cosa sia veramente la vita. Ho timore di vivere. Senza neanche accorgermene incomincio a piangere lacrime troppo rumorose tanto che un’anziana signora mi si avvicina bisbigliandomi qualcosa . Mi alzo di scatto spaventata e confusa. Corro con la vista appannata dalle lacrime e con il cuore adombrato di paura. Fuggo via della vita , fuggo via dalla realtà, fuggo via dalle mie paure. Quanto dovrò correre ancora ? Per quanto tempo? . Le risposte non arrivano, non arriveranno mai. Inciampo in qualcosa e cado rovinosamente a terra . Rimango al suolo sognando di poter rialzarmi.
  
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