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Autore: SarahEsposito1    14/12/2013    0 recensioni
E' l' anno 8456 e nella galassia di Zelig sta per scoppiare una guerra che coinvolgerà tutti i pianeti abitati dell' Universo. Earth è un piccolo pianeta che viene spesso rappresentato come un paradiso naturale: la popolazione ammonta infatti a 1000 abitanti, tutti lavoratori o studenti, ambientalisti e animalisti. Più del 99% del pianeta è ricoperto da aree verdi e acque. Ma questo pianeta rischia di diventare persino più inquinato degli altri, per via della formazione di un impero guidato da un tiranno: ce la faranno Sonan Firehawk e Nathaniel Taylor a salvare l' Universo, la Terra, la Galassia di Zelig e questo mondo verde dalle Truppe del perfido imperatore Taros?
Genere: Azione, Guerra, Science-fiction | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Alicia Washington, Jim Shannon, Josh Shannon, Nathaniel Taylor, Nuovo personaggio
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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4. In viaggio verso la Terra



Quattro giorni dopo la partenza da Weror, portaerei Valhalla

-E che palle... Ci vuole ancora tempo per arrivare?- chiede Sonan al pilota Frost, capitano della Valhalla.
-Non vedi l’ ora di atterrare, eh? Comunque siamo ancora lontani. Non hai ancora studiato la nebulosa di Atene?- le chiede Frost.
-Nebulosa di Atene? No.- risponde Sonan. Poi guarda dal vetro -E’ quella lì?-
-Si. Ha la fama di essere la nebulosa più bella dell’ Universo da noi scoperto. Anche se girano molte leggende sul suo conto. La maggior parte le ha inventate il popolo degli Antichi nel 4000, che la scoprirono. Anche se non si sa se siano davvero inventate o no...-
-Leggende? Di che genere?- chiede Sonan, mostrandosi molto incuriosita.
-Si dice che una volta una nave mercenaria provò ad attraversarla per prendere una scorciatoia per la galassia di Opteum. Doveva consegnare delle armi necessarie per la difesa, tra cui delle pistole della vecchia generazione, anni 3000, al pianeta Fuyo. Ma non atterrò mai.-
-E il pilota che fine ha fatto?-
-Si dice che sia morto per denutrizione nella sua astronave, dopo aver perso i contatti con la base di Ghostison (dove era partito) e con quella di Poyo (dove doveva atterrare), e dopo aver esaurito tutte le scorte di cibo. Fatto sta che poco dopo la scomparsa della navicella, la polizia spaziale provò a cercarla ovunque, anche nella nebulosa di Atene. Ma non la trovò.-
-Hanno guardato bene, si?- chiede Sonan.
-Benissimo. Un’ altra leggenda spiega perché non fu mai ritrovata: questa sostiene infatti che gli spiriti dei deceduti riposino lì e che catturassero ogni cosa ci penetrasse dentro, bastava solo che fosse messa male. La nave mercenaria infatti aveva subito un guasto all’ ala sinistra, e si dice che sia finita lì solo per coincidenza. Ma per il pilota non ci fu via di scampo.-

Da quando Frost aveva iniziato a parlare, Sonan non gli levò gli occhi da dosso. Lo guardava in faccia, attenta a quello che diceva. Nick Monaghan (che aveva sentito le parole di Frost) si fece tutto bianco.
-N...non ci d...dobbiamo passare at...traverso, no?- balbetta impaurito.
Frost non risponde, e Sonan guarda il radar per trovare la risposta.
-Mmm... E se ti dicessi di si?- gli chiede la ragazza.
-O... O MIO DDIOOO!- esclama Nick. Poi inizia a correre per tutta la cabina di comando urlando ai piloti:        -Controlla le ali!! Controlla i motori!! Vedi se in cucina c’ è qualcosa sui fornelli!! Controlla i carrelli!! Controlla la fusoliera!! Controlla se i letti stanno a posto, che porta fortuna!! Sonan, caccia il gufetto, che sono scaramantico!! Controlla quanta elettricità abbiamo!! Chiudi quella ca**o di porta!-
E i piloti, vedendolo correre a destra e a sinistra ad urlare, discutono tra loro:
-Ma secondo te questo sta bene?-
-Ho sentito che è molto atletico, secondo me sta impazzendo tutto questo tempo a stare seduto...-
-No, secondo me è qualcosa di più grave...-
-PANICO.-
Sonan comincia a perdere la pazienza, anche se sotto sotto sta ridendo.
-Nick, se non smetti di urlare ti butto giù!- urla. Ma Nick la ignora del tutto. -Nick! Nick!- Proprio quando Nick Monaghan le passa vicino, Sonan grida: -Nick, ca**o, calmati!!- e lo stende a terra con un pugno.
-Woho! Ma che forza!- si complimentano con lei i piloti della Valhalla.
-Grazie, grazie. Modestamente...- afferma Sonan.

Dopo circa un quarto d’ ora sono nella Nebulosa di Atene:
-Hai visto? Siamo nella Nebulosa e non è successo niente. Ora ti sei ripreso?- chiede Sonan a Nick.
-Zitta!!! Non ci gufare! Mamma miiiia, fa che non ha detto l’ ultima parola!!- si dispera Nick.
-Ma va a cacare, va!!- lo manda gentilmente a quel paese Sonan.
Il viaggio nella Nebulosa procede bene, ma quando stavano per uscirne...
-Aaaaaaaaa!!! Che è stato?- urla spaventato Nick.
-Piccola turbolenza, non ti preoccupare.- lo rassicura Haytham, che vincerebbe di sicuro una gara di pazienza contro Sonan. Poi gli da’ una pacca sulla spalla.
-Aaaa!- si impaurisce Nick.
A Sonan arriva un messaggio da Ajax:
-Comandante! Come state nella Valhalla?-
-Stiamo tutti bene, tranne Nick che per poco non si pisc... Ehm, che per poco non impazziva...- si corregge.
-A me sembra che stia impazzendo anche tu... altrimenti scrivevi “pisciava” e non ti correggevi.-
-Mi sto impegnando a diventare un gentleman. O una gentlegirl. Anche se non è nella mia natura...-


Undici giorni dopo, portaerei Valhalla

-Sonannnnnnnnnnn! Sveglia!- dice Haytham a Sonan, per farla svegliare.
La ragazza fa uno sbadiglio, si sistema i capelli scuotendo un po’ la testa e chiede: -Dove siamo?-
-Guarda fuori.- le risponde Haytham, indicando la finestra.
-Ma quello è Marte!- esclama contenta Sonan. Poi gira lo sguardo più a destra e vede un pianeta simile al suo. -Eccola... la Terra...-
-Il comandante Saarel ha detto che entreremo in contatto con l’ atmosfera terrestre tra un quarto d’ ora. Non volevo dirtelo, ma servi tu per i motori... Ora si che è opportuno pregare...-
-Non fare il cretino, lo sai che io sono il più valoroso pilota della Resistenza.-
-Cosa?-
-E già... sei solo geloso...- dice Sonan, con aria di sfida.
-Ma che dici? Il più valoroso pilota della Resistenza sono IO.-
-Certo, certo...- dice Sonan, mentre si allontana. -Continua pure a sognare!-

Nella cabina di comando sono tutti molto impegnati nel loro lavoro: chi controlla le ali, chi la fusoliera, chi lo stato generale... e Saarel dà gli ordini. Sonan sente alcuni controllori di volo parlare, e capisce che dovranno virare a destra per atterrare a Torino: l’ Italia infatti in quel momento si trovava nella parte illuminata dal sole. Sonan e gli altri eseguono, e si godono il meraviglioso panorama. Poco dopo sul computer principale di bordo compare un conto alla rovescia:
IMPATTO CON L’ ATMOSFERA TERRESTRE TRA 10...9...8...7...6...
Nella Valhalla si affrettano a sedersi ai propri posti e ad allacciarsi le cinture. Ci sono abituati, anche con la loro tecnologia e con i motori così potenti rimane comunque un’ impresa oltrepassare l’ ozonosfera di Earth. Quando il countdown arriva a 1, si sente una turbolenza che loro chiamano “di livello medio”, cioè né troppo forte né leggera, nella media. Disattivano la modalità di forza gravitazionale e Sonan modera la velocità. Ormai manca poco all’ atterraggio. Tengono tutti d’ occhio il radar d’ altitudine e fissano un posto per atterrare.

-Ok. A 10.000 click da qui c’ è un aeroporto con pista libera. Prossima partenza alle 16:20 orario italiano, esattamente tra 15 minuti. Un aereo “Alitalia” è atterrato 3 minuti fa, con ritardo di 10 minuti. Cerchiamo di atterrare al centro della pista, ci sono molti aerei civili parcheggiati in attesa.- comunica Sonan.
-Perfetto, Firehawk. Seguiremo i tuoi consigli- le dice il comandante Saarel.
Quei 10.000 click di distanza tra la Valhalla e l’ aeroporto di Torino passano in un niente, ma quando la portaerei abbassa la sua quota, attira l’ attenzione della gente torinese, che si chiede cosa fosse quello strano oggetto volante.
-La pista è leggermente bagnata per recenti piogge, consiglio un atterraggio in verticale senza corsa alla fine.- dice Sonan.
-Bene. Gayl, attiva i piedi piatti.- ordina Saarel.
Il pilota esegue e Sonan modera la velocità, mentre Haytham (che era senza far niente) stacca il mex dal braccio e filma un video. In meno di un minuto la portaerei è atterrata.
-Ok, ecco la seconda parte del piano mio e di Haytham: dobbiamo essere veloci a scendere, prima che arrivino i Carabinieri e ci sistemino tutti per le feste. Una volta scesi non dovete permettervi di aprire bocca né di fargli vedere le armi, altrimenti potrebbero attaccarvi pensando chissà cosa. Haytham già è in ascensore con il secondo gruppo. Ora scendiamo anche noi e li intratteniamo con qualcosa, fino a quando non arriverà il comandante Saarel.-
Proprio quando Sonan stava per entrare nell’ ascensore che porta ai piedi della portaerei, consentendo poi di scendere, viene bloccata da Saarel.
-No, tu aspetti qui.- le dice, infatti.
-Cosa? Ma perché?- gli chiede Sonan.
-Tu sei di Earth, lì c’ è tanto ossigeno e poi vivete praticamente in mezzo agli alberi... Non sei abituata a stare in città, è meglio se resti qui per evitare di provocare danni alla tua salute.-

Sonan capisce quello che intende Saarel, ma vuole comunque scendere. Alla fine si lascia convincere e annuisce, sforzandosi di sorridere. Dal finestrino guarda cosa sta succedendo: davanti all’ astronave si sono radunati gli uomini della sicurezza dell’ aeroporto, armati di pistole, e alcuni soldati dell’ esercito, armati di fucili. Dalle vetrate dell’ aeroporto si vedono le facce della gente che sta a guardare lo spettacolo della Valhalla. Sono tutte meravigliate, stupite, ma allo stesso tempo impaurite e preoccupate. Dalla portaerei scendono, dopo pochi secondi, Haytham e il suo gruppo, più il comandante Saarel e altri piloti.
-Siamo disarmati. Siamo venuti in pace per annunciarvi qualcosa di molto importante, che determinerà il futuro del vostro pianeta. La nostra storia è lunga: la vostra dura 2012 anni, mentre la nostra dura esattamente 8456 anni. Non veniamo dal vostro futuro, ma da un’ altra galassia. Raccontarvi cosa è successo in 8456 anni è un po’ difficile, non credete? Per questo passo alle cose di base.- racconta Saarel, mentre dietro gli uomini terrestri armati si raduna una grande folla: almeno i 9/10 delle persone che erano nell’ aeroporto sono scese sulla pista di atterraggio. Sonan cerca di guardare bene i volti delle persone nella folla. “Conte? Del Piero? Buffon? Vuoi vedere che l’ aereo che era atterrato prima era quello della Juve?” pensa infatti.
-Nella nostra galassia si sono combattute pesanti guerre per diversi anni tra due gruppi: la Resistenza e le Truppe Reali. Le Truppe Reali sono guidate da un tiranno di nome Taros, Willow Taros, che ha come unico obbiettivo conquistare l’ Universo. Ma lo fa tramite le guerre e i ricatti, con la forza e la violenza, arrivando persino alle clonazioni. Il suo prossimo obbiettivo da conquistare è la Terra, l’ unico pianeta abitato dagli umani della Via Lattea. Molto presto arriverà qui e vi chiederà di unirsi a lui, in cambio di denaro e potere. Ma il suo piano consiste solo nel conquistare la Terra, sterminare la sua popolazione (o anche mandarvi su un altro pianeta con pochissime risorse e scarsità d’ acqua) e lasciar spazio alle industrie che producono navicelle e portaerei con la quale distruggerà tutti i nostri beni. Pensateci: avete idea di come sarà il mondo, dopo? E non stiamo parlando di centinaia e centinaia di anni. Se agite in modo sbagliato potrà anche trattarsi di 20, massimo 50 anni.- continua a spiegare Taros, mentre la folla di persone sembra pensare alle sue parole. -La Resistenza invece combatte contro Taros per un’ unica cosa: la libertà. La Resistenza siamo noi, siamo tutti quelli che credono in un futuro migliore, al trionfo della libertà e che si impegnano al massimo per ottenerla. Nella nostra galassia siamo in tanti, credetemi, e siamo molto fiduciosi. Sappiamo benissimo quali sono le nostre capacità e ci impegniamo tanto, tantissimo a sfruttarle per bene. L’ Universo è un bene molto grande e distruggerlo sarebbe una pazzia.-

Nella portaerei il radar segnala un’ astronave che si avvicina a velocità media. Almeno per quelle che sono le sue capacità.
“Chi cavolo è? Un aereo civile terrestre non raggiunge i 1.000 chilometri orari...” pensa Sonan. “Se è Taros? Ma no... abbiamo volato per 15 giorni al doppio della loro velocità e questi mo ci compaiono sul radar? Ma altrimenti chi è... non sanno che la Terra è proibita? E se Taros si trovava su Nettuno? Probabile. Molto probabile. Devo fare qualcosa...”
Istintivamente saluta i piloti dicendo che sarebbe tornata subito e scende nel garage della portaerei. Prende il suo Valkyrie ed esce, sotto gli sguardi di tutti. Entra nella cabina di comando: ci sono radar dappertutto, a destra, a sinistra e al centro. Proprio vicino al seggiolino eiettabile dove si siede il pilota ci sono un milione di pulsanti, leve, schermi touch screen e comandi di ogni genere. Attiva il radar principale e il comunicatore:
-Qui è il comandante Firehawk, siete in un luogo proibito. Tornate immediatamente indietro. Se siete qui per delle perdite improvvise e volete scorte di cibo o altro non esitate a chiederlo, ma prima presentatevi.- dice Sonan al comunicatore.
-Qui è il comandante Track delle Truppe Reali con la sua flotta. Arrenditi ora o sarai abbattuta.- risponde una voce pesante, con aria di sfida.
“Merda!” pensa Sonan. La sua preoccupazione non deriva dal fatto dell’ essere consapevole della forza delle astronavi nemiche, ma dal sapere che si trova sulla Terra, e che (a differenza delle battaglie aperte nel bel mezzo dello spazio), ci sono milioni di persone innocenti sotto di lei. Poi cambia canale di comunicazione:    -Comandante Saarel, qui Firehawk, arrivano le Truppe Reali per farmi divertire un po’. Ripeto: arrivano le Truppe Reali. Mettete al sicuro la folla!-
-Ricevuto, Firehawk.- annuncia Saarel.
Sonan, per guadagnare un po’ di tempo, cerca di aprire un dialogo con Track, uno dei comandanti della squadriglia più potente delle Truppe Reali: gli “Immortali”.
-Se vi abbiamo battuti almeno 10 volte, il nome “immortali” non è più appropriato, non credi?- chiede.
-Rilassati, Sonan. Tra un po’ incontrerai di nuovo tuo padre. Nell’ aldilà!- le risponde Track. Subito dopo apre il fuoco.
-Vedremo chi morirà per primo, Track. Non vorrai mica aver detto le ultime parole famose...-

Sonan schiva i proiettili dimostrando grande abilità e sicurezza, e anche un po’ di coraggio per aver effettuato manovre molto complicate a 20 metri da terra... Subito dopo cambia direzione e apre il fuoco: centra due navicelle in un colpo solo.
-Hai visto come si fa, Track?-
-Aspetta a cantare vittoria!- risponde seccato lui.
Dopo una decina di minuti su 20 navicelle ne erano rimaste 5, grazie anche all’ aiuto di Haytham, Nick e degli altri.
-Ritirata!- annuncia Track.
-Vigliacco... hai paura di morire, Track?- chiede Sonan.
-In teoria mi potresti uccidere. Fallo, Sonan. Ho la navicella mezza rotta, è una grande opportunità per te.-
-Hai mai cercato la parola “dignità” sul vocabolario, Track? Ho rispetto verso gli sconfitti e godo dell’ onore di non averne mai attaccato uno. Hai ordinato la ritirata, e ritirata deve essere.-
-Il tuo orgoglio è troppo grande, Sonan. Voglio farti i complimenti.- le dice Haytham al comunicatore.
-Non c’ è niente di cui vantarsi, Haytham. Dovremmo tutti fare così e invece...- gli dice Sonan. -Me l’ ha insegnato una grande persona.-
E così Sonan e gli altri arrivarono sulla Terra. Lì scoprono che è soggetta a un grande pericolo: le Truppe Reali non attaccano mai solo con una squadriglia. Su Nettuno probabilmente ce ne saranno almeno dieci. Per Sonan i misteri da scoprire sono ancora tanti. E anche per gli altri piloti: chi sarà mai quella “grande persona” di cui parlava la ragazza?
  
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