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Autore: littlevampire    12/05/2008    0 recensioni
Questa è la storia di alcuni ragazzi che durante la loro adolescenza scoprono cosa vuol dire amare, soffrire, odiare, morire.È la storia di una profezia che cambierà la vita a due persone e solo una di queste determinerà da che parte la bilancia penderà. Di nuovo il male contro il bene. L´ombra contro la luce. Ma il finale è la scelta fra la vita e la morte. LEGGETE E RECENSITE GRAZIE!
Genere: Romantico, Drammatico, Erotico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy, Ginny Weasley, Harry Potter, Hermione Granger, Ron Weasley
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Come era prevedibile, nei dormitori per tutta la notte si parlò di ciò che era accaduto durante l´ora di cena. C´era chi, preso dal panico, inveiva a squarcia gola contro tutti o tutto, chi tentava di mantenere la propria compostezza osservando la cosa in modo oggettivo, nonostante la paura pressante, e poi c´erano loro. Seduta sul divano e sulle varie poltrone di fronte al camino, buona parte dell´Es cercava di venire a capo di qualcosa.

-Non è possibile! Nemmeno quest´anno possiamo stare tranquilli! Uff.. dobbiamo studiare e impegnarci a fondo per ottenere risultati che siano sufficienti per entrare fra gli auror, e con queste distrazioni sarà difficile!- tutti guardarono la grifona alzando gli occhi al cielo.

-Herm riesci per un solo secondo a non pensare allo studio??-

-Ron se tu prendessi la situazione più seriamente converresti pienamente con me!-

-Non converrei con te sullo studio nemmeno morto! Insomma sai come è la Cooman.. magari ha alzato un po’ il gomito e ha pronunciato le prime parole che le sono uscite di bocca, è una svitata dai!-

-Ronald Weasley di devo ricordare che ha predetto il destino di Harry e Voldemort?- a quel nome in molti rabbrividirono.

-Per quanto mi riguarda divinazione è una materia inutile e campata su regole che non stanno ne in cielo ne in terra, ma posso scommetterci che quella era una profezia bella e buona e riguarda degli studenti di Hogwarts. Ma non avete visto le facce dei professori? E come ve lo spiegate il cambiamento del cielo in così poco tempo?-

-Veramente dovremmo essere noi a porti queste domande visto che sei la cervellona del gruppo…-

-Seamus forse allora dovreste fare lavorare il cervello perché non c´è scritto da nessuna parte che tutti gli enigmi li debba risolvere solo io!-

-Dai Herm… la prendi troppo male…sai che noia se non fosse successo niente??-

Ecco… l´aveva detto… tutti guardarono la ragazza temendo che esplodesse da un momento all´altro. Hermione era la persona più calma e obbiettiva del mondo, ma quando la si faceva arrabbiare era la fine.

-Finningan…- il tono di voce era paragonabile alla calma irreale prima della tempesta -… mi duole dover essere io ad informarti che NON TUTTI I QUI PRESENTI AMANO RICHIARE LA VITA ALMENO UNA VOLTA L´ANNO! Morire giovane non è certo una mia prerogativa!!-

-Dolcezza..- iniziò il ragazzo, ma venne subito interrotto -Non chiamarmi dolcezza!-

-Ok! Stavo dicendo… io non ho mai detto che voglio morire giovane.. Voglio solo provare il brivido dell´avventura e non passare il mio ultimo anno all´insegna della noia…-

-Ma tu pensi che sia un gioco?? No perchè siamo di fronte a una cosa seria, si è verificata addirittura la luna solare! E ripeto… quest´anno abbiamo i MAGO!!-

-Eccola che rincomincia…- sussurrò una voce, ma con tono comunque troppo alto per essere udito dalla ragazza. -Ronald Bilius Weasley…- il ragazzo incassò la testa fra le spalle colto in flagrante. -Ti ho sentito sai! Se penso continuamente allo studio è perché io ho degli obbiettivi e intendo raggiungerli dando tutta me stessa perché per me sono importanti! Non batto la fiacca come voi due!-

-E adesso mi spieghi cosa centro io! Non ho parlato, ha fatto tutto Ron…-

-Harry Potter stai zitto perché ne ho anche per te! Comunque scordatevi che quest´anno vi faccia copiare i compiti! Ora vado a letto! Buona notte!- lasciò tutti senza parole con i brividi a fior di pelle dopo questo suo monologo.

-Grazie amico… mi ricorderò di questa tua solidarietà e complicità!- disse Ron con tono acido al bambino sopravvissuto. -Dai Ron sto scherzando! Sai che non ti lascerei mai da solo in balia della nostra Herm in preda ad un attacco nervoso!-

-Mamma mia quando si arrabbia diventa una leonessa in tutto e per tutto!-

-E tu non hai ancora visto niente Dean…- Ormai l´orologio segnava l´una di notte e tutti si congedarono per andare a riposare almeno quelle poche ore per riuscire a sostenere le lezioni dell´indomani. Tutti tranne uno che non si alzò dalla poltrona.

 

***

 

La mattina arrivò e il sole fece capolino dalle imponenti montagne che incorniciavano il paesaggio intorno al castello. I primi raggi si posarono sulle mura della scuola inaugurando il nuovo anno scolastico. La calma che aleggiava nell´aria era in grado di infondere una profonda pace e il tutto faceva sperare in una bella giornata. O almeno così sembrava…

 

Dalla Sala Comune di Gryffindor  provenivano i primi rumori causati dai ragazzi assonnati che si prestavano a scendere per la colazione. La maggior parte nemmeno si reggeva in piedi a causa delle ore piccole fatte la notte e comunicavano con parole impastate e poco comprensibili. Una figura sonnecchiava su una poltrona davanti al camino ormai spento e il suo risveglio non fu affatto dei migliori. Involontariamente un primino aveva urtato il braccio del ragazzo su cui era posata la testa, non sapendo cosa aveva causato. Mai! Ma proprio mai, provare a svegliare un Weasley in modo brusco perché si potrebbero passare dei pessimi cinque minuti in grado di rovinarti l´intera giornata. Fortunatamente per il ragazzino, quel giorno il rosso si recò nella sua stanza limitandosi a scostarlo bruscamente. Senza svegliare nessuno andò in bagno per farsi una doccia fredda, l´unica cosa che l´avrebbe svegliato completamente. Non seppe quanto tempo stette sotto l´acqua ma rientrando in camera non trovò i suoi compagni. Si vestì e si sistemò i capelli ancora bagnati. Nella Sala Comune lo stavano attendendo i suoi due migliori amici e Harry vedendo le occhiaie dell´amico sorrise furbamente -Hey ruba cuori! Ci siamo dati alla pazza gioia questa notte dopo esserci lasciati? Almeno potevi dirmelo così mi facevo presentare un´amica!- il rosso ghignò -Credimi amico.. se mi fossi divertito questa notte l´avresti notato.. e sicuramente non avrei questa faccia. Comunque ho aspettato Ginny ma si vede che non è ancora arrivata…- Hermione che si era irritata alla domanda di Harry rispose più acidamente del dovuto -Ronald ti ho già detto che non devi tirarti le paranoie o preoccuparti! Vedrai tua sorella oggi o fra qualche giorno, in che lingua bisogna spiegartelo! E possibile che non ti fidi nemmeno della parola di Silente! Mamma mia…- e sbuffando uscì dal buco del ritratto lasciando i due ragazzi senza parole.

-Harry ho un dubbio… Ho per caso le allucinazioni oppure Hermione è partita completamente?-

-No ha qualcosa che non va… magari è ancora irritata per la discussione di ieri o non ha dormito bene stanotte…-

-Bah.. valle a capire le donne! È meglio andare altrimenti è in grado di farci la ramanzina anche per il fatto di essere in ritardo!-

E così presero a correre per raggiungerla.

 

***

Quella mattina nella Sala Comune delle serpi erano tutti in fermento. La sera precedente dopo aver assistito allo show di quella svitata della Cooman gli Slyterin erano rientrati in dormitorio e avevano notato le targhette nominative comparse su alcune camere, novità di quell´anno, rimanendo basiti.

I primi ad uscire dalla loro camera furono Tiger e Goyle. I due erano molto alti e chi li aveva visti l´anno prima aveva potuto notare come fossero dimagriti. Curavano il loro aspetto, ma l´aria arcigna sul volto non scompariva mai. Come era stato loro ordinato cacciarono tutti dal dormitorio dirigendosi anch´essi a colazione.

Erano appena scoccate le 7.30 del mattino quando tre porte si aprirono contemporaneamente, facendo uscire sei diavoli in versione femminile e maschile.

Una ragazza dai capelli lunghi lisci di colore scuro, con lineamenti fini come quelli appartenenti ai regali e con un corpo longilineo con ogni curva al proprio posto, si staccò dal suo compagno e futuro marito per raggiungere le altre due. Avevano passato la notte con i propri compagni ed ora andavano a sistemarsi per la colazione. I tre ragazzi già pronti si scambiarono un muto saluto e si diressero con passo elegante fuori dal dormitorio.

Ora era il momento di mostrarsi.

 

***

Erano passati quasi 15 minuti da che il trio dei miracoli si era seduto al tavolo della propria casa per fare colazione, quando iniziarono a sentirsi i primi mormorii di apprezzamento che via via si tramutarono in schiamazzi isterici da parte delle ragazze delle quattro case. I tre sorpresi dal repentino cambiamento di “aria” alzarono le teste e seguirono gli sguardi di tutti verso l´ingresso della Sala ed Hermione spalancò la bocca come la maggior parte della fauna femminile.

Sulla soglia si trovavano i tre ragazzi che fino all´anno scorso detenevano il primato di bellezza e stronzaggine. Diavoli in corpi di angeli, ecco cos´erano Draco Malfoy, Blaise Zabini e Theodore Nott. Da solo, il re delle serpi poteva essere paragonato ad un dio greco con la sua eleganza e fierezza che gli conferivano l´aria da nobile purosangue quale era. I capelli fini come spighe di grano e biondissimi, marchio della casata dei Malfoy, non erano più tirati indietro con la tipica leccata di mucca, bensì ricadevano su quel viso dalla pelle diafana incorniciando due occhi grigi freddi come il ghiaccio. Le labbra fini, conosciute per il suo tipico ghigno malvagio, erano immobili. Anche lui come Ron si era alzato e i muscoli sviluppatisi con il Quidditch, e non solo, erano a tratti visibili sotto la divisa. Gli altri due non erano da meno. Ambedue potevano vantare della loro aria misteriosa e del loro fascino tenebroso valorizzato dall´aspetto esteriore. Blaise con i suoi occhi blu oceano e i capelli neri lisci come la pece e Theo con occhi scuri e profondi come pozzi e capelli di color biondo ramato. La mancanza d´ossigeno nelle vie respiratorie vece riscuotere le ragazze. Non seppero per quanto tempo erano rimaste senza respirare. Hermione cercò di riprendersi come tutte le atre. In due giorni aveva visto abbastanza! Prima Harry e Ron, che si erano rivelati una sorpresa dopo quei tre mesi passati insieme, ora questi tre! Nonostante li odiasse profondamente non poteva fare a meno di affermare che erano stramaledettamente belli e sexy!

-Il mio cuore credo che fra un po’ mi darà il buon servito…- Lavanda prese posto di fianco alla grifona.

-Perché scusa? Non mi sembra sia accaduta una cosa così sconvolgente Lavanda-

Harry si batté una mano sulla fronte ormai pronto e rassegnato a sorbirsi uno sproloquio sulla bellezza impossibile di quei tre schifosi Slyterin che per lui potevano anche morire. Ma perché Ron non capiva quando era meglio stare zitti! Hermione si limitò ad alzare gli occhi al cielo. Non aveva proprio voglia di prendere parte a quella che sarebbe stata una scena alquanto divertente.

-Perché scusa?? PERCHÉ SCUSA?? Ronald Weasley ma sei per caso impazzito! Non hai visto i tre doni di madre natura che hanno attraversato la soglia poco fa??-

-Adesso non esageriamo…- ma Harry venne interrotto dall´amico -Doni della natura?? Quegli sporchi figli di Mangiamorte che seguiranno perfettamente la carriera omicida dei loro genitori?? Loro sono tutto tranne un dono della natura! Sono il più spregevole ripudio!-

-Ron il fatto che siano dei Death Eaters è solo un dettaglio, almeno fino a quando saranno fra queste mura…andiamo! Guardali con occhio oggettivo. Sono belli, affascinanti, hanno stile e ti ammaliano solo con gli occhi…-

-Sono SERPI Lavanda! Ti prendono tra le loro spire e ti rovinano!-

-Va bene ci rinuncio! Tanto è inutile… voi uomini non arriverete mai a capire noi donne…- e così dicendo si mise a confabulare con Calì. I due ragazzi guardarono le due con un sopracciglio alzato mentre Hermione tratteneva a stento le risate non accorgendosi che due occhi la stavano osservando attentamente dall´altra parte della sala.

 

***

Intanto nella torre Est due occhi verdi venati da pagliuzze d´orate si aprirono lentamente. Caldi e ardenti come il fuoco che vi riposava all´interno osservavano i raggi del sole penetrare dalle pesanti tende del baldacchino. Lentamente, la proprietaria di quegli occhi giada si alzò lasciando ricadere sulla sua candita pelle la leggera camicia da notte del medesimo colore. Dopo aver tirato le tende si accorse di una figura ai piedi del letto. La luce del sole faceva risaltare il suo manto dal pelo nero. Sorrise nel vederlo addormentato e sereno, ma ancora ignorava il vero motivo per cui si ostinava a rimanere in forma animale. Come al solito tentava di ingannarla e di rifilarle scuse come “ mi sento più libero” o “ così posso proteggerti meglio”. Cavolate! Lei era in grado di proteggersi da sola come lui. Si chinò sul quel bellissimo esemplare di lupo e gli accarezzò il muso, lo stesso muso che celava un viso perfetto e due occhi in grado di incantare solo con il loro colore. Al suo tocco un verso gutturale e profondo, somigliate a delle fusa, scaturì dalla gola del lupo.

Buon giorno…dormiglione…” disse la ragazza parlandogli con la mente.

Buon giorno anche a Lei…” rispose l´altro con ancora gli occhi chiusi.

Ah fai il galante questa mattina..?

No…

Ah ecco.. mi sembrava strano…” la ragazza si alzò ma si trovò bloccata da una ferrea presa attorno alla vita.

-… Lo faccio ogni mattina…- sussurrò il ragazzo. Era bastato un secondo perché riacquistasse le sue sembianze umane. Quel sussurro roco e caldo all´orecchio fecero venire i brividi alla ragazza che però subito riempì l´aria con la sua risata cristallina -Ah ah ah… tu… ah ah… galante… ah ah ah… oddio…!- si staccò riluttante e infastidito mettendosi davanti a lei. La sovrastava, e di molto anche, ma la piccolina non si faceva mai mettere i piedi in testa.

-Ah e così non mi credi galante?-

-Non mi dispiace… non ti ci vedo proprio in giacca e cravatta che tratti con i guanti una ragazza aprendole la porta o spostandole la sedia…-

-Se tu pensi che sia solo questa la galanteria sei un´ottusa.. e poi non mi conosci per niente-

-Grazie! Mi ci voleva proprio un bel complimento di prima mattina da un lupo spelacchiato!- si allontanò dirigendosi verso il bagno imbronciata e senza dare tempo al “lupo spelacchiato” di ribattere.

-Lupo spelacchiato…- sussurrò quest´ultimo non riuscendo a trattenere un sorriso. Lui era tutto meno che spelacchiato ma adorava vederla imbronciata e faceva di tutto per farla irritare. A dire il vero l´adorava sempre, ma questo lei non lo sapeva. Non era amore, ma affetto, quell´affetto profondo che si prova solo quando si incontra l´anima gemella dell´amicizia. In lei aveva trovato la sua. Non poteva fare a meno di quella ragazzina con gli occhi di brace che rispecchiavano pienamente il suo carattere. Lei era focosa, passionale, agguerrita, orgogliosa, velenosa e piena di vita. Era l´essere unico al mondo per le sue sfaccettature. Sapeva amare, gioire, piangere, odiare come nessuno. Avevano passato tre mesi insieme fra duri allenamenti e lezioni estenuanti. Era rimasto stupito di quanto rapidamente apprendesse tutte le cose e osservarla quando non combattevano fra di loro era stato il suo passatempo. Aveva imparato l´arte del combattimento e l´aveva fatta sua. Sapeva utilizzare ogni arma e si muoveva sul terreno con agilità, tanto che sembrava danzare. Sì… la sua danza era letale… letale come il peggiore dei serpenti. Per non parlare della padronanza delle arti magiche. La magia bianca e nera erano una sola cosa con lei e se avesse voluto, avrebbe potuto spazzare via ogni cosa. Tuttavia, fino a quando ci fossero stati amore, speranza e perdono non bisognava preoccuparsi.

Perso nei suoi pensieri non si era accorto che era passato un quarto d´ora! A quanto pare la signorina non aveva intenzione di uscire dal bagno.

Ed era così.

Immersa ad occhi chiusi nella vasca ricolma di acqua calda e schiuma si lasciava cullare e accarezzare dal tenero infrangersi sulla sua pelle,delle ondine provocate dai suoi lievi movimenti. L´acqua la rilassava e le dava pace ed era il secondo, dopo il fuoco, che amava di più. Dei colpi alla porta la riportarono alla realtà.

-Senta “principessina” sarebbe così cortese da portare il suo regale di dietro fuori dal bagno in modo che questo umile ragazzo possa usufruire anch`esso dei benefici della vasca?- la ragazza aprì gli occhi e sbuffò. Ma perché era così?? Con un movimento rapido uscì dalla vasca e nel giro di un minuto di ritrovò asciutta e vestita con la divisa della sua casa. Non aveva utilizzato nessun incantesimo verbale e nemmeno la bacchetta.

Aprì la porta facendo ammutolire e fermare il ragazzo, che nel frattempo aveva continuato a battere piccoli colpi sul legno. Un ghigno divertito che non faceva presagire nulla di buono comparve sul volto della ragazza

-Sono pronta… ora il bagno e tutto tuo lupacchiotto…- fece per avviarsi verso il salotto -ah… prima che mi dimentichi… mancano cinque minuti all´appuntamento, mi dispiace ma non potrai usufruire dei benefici della vasca come la sottoscritta. Una bella doccia fredda direi che è l´ideale.. ops… ora hai quattro minuti…- prima che la porta sbattesse dietro di lei sentì distintamente un ringhio seguito da -Vipera…-.

 

***

-Dio anche quest`anno ci aspettano due ore di pozioni con quei luridi Slytherin…- sbuffò Ron sbattendo la testa contro il tavolo dove stava facendo colazione con gli altri. Ormai era passata mezz`ora ma nessuno aveva voglia di alzarsi.

-Considerando che poi abbiamo divinazione e nel pomeriggio trasfigurazione e due ore di Difesa, direi che siamo a cavallo… Herm tu cos´hai dopo pozioni?- Harry vedendo che non riceveva nessuna risposta alzò lo sguardo dalla Gazzetta e osservò l´amica.

-Herm? Ci sei?- la grifona aveva lo sguardo perso verso il tavolo delle serpi e pareva non averlo neanche sentito. Le sfiorò il gomito con le dita e lei sobbalzò.

-Eh? Cosa?-

-Ti ho chiesto cos´hai dopo pozioni…- ripeté Harry corrucciato. Ma perché stava fissando il tavolo delle serpi?

-Stai bene?-

-Oh sì, non ti preoccupare! Stavo solo pensando.. comunque ho un´ora libera e penso che la passerò in biblioteca alla ricerca di qualche informazione che ci possa aiutare a scoprire qualcosa di più sulla profezia di ieri sera..-

-Ti saresti rintanata li anche se non ci fosse stata alcuna profezia, ma come cavolo fai??-

-Non ti rispondo nemmeno Ron.. dopo sette anni dovresti conoscerla la risposta e certe domande non dovrebbero sfiorarti l´anticamera del cervello- ghignò la grifoncina.

Seamus si avvicinò interrompendo la risposta del rosso:

-Ragazzi è meglio andare a meno che non vogliate farvi togliere punti già il primo giorno da Piton-

-Farei di tutto per non dargli questa soddisfazione…- mormorò il bambino sopravvissuto -…dai andiamo… prima ci togliamo queste due ore dalle scatole e prima saremo liberi dalla presenza delle serpi!- ormai erano fuori dalla Sala Grande.

-Ma come non avete letto in bacheca?- tutti si girarono verso Hermione con sguardo curioso e lei proseguì:

-Quest´anno Grifondoro e Serpeverde seguiranno tutte le lezioni insieme. Questa decisione è stata presa da Silente e dai responsabili delle due Case a causa delle molteplici divergenze che si sono create fra gli alunni delle suddette-

-CHE COSA???- l´urlo di Harry e Ron riecheggiò nei corridoi.

-Non è possibile…-

-E` inaudito!-

-Beh avrete tempo di inveire contro chi vorrete a pranzo. Ora dobbiamo muoverci!-

Fuori dall´aula si trovavano gli Slyterin e buona parte dei Gryffindor. Ognuno chiacchierava con i propri compagni e all´arrivo del trio e della loro combriccola le serpi non fecero una piega. I tre si guardarono scioccati. C´era qualcosa che non andava… dove erano finiti gli insulti, le provocazioni, le frecciate velenose e le risatine di scherno?? Ma la pace venne rotta da Thomas Armell, serpeverde dentro, fuori e geneticamente.

-Bene bene… guarda un po’… il trio dei miracoli è ancora qui e tutto intero…- da dietro iniziarono a sghignazzare -… Potter ancora problemi con la cicatrice? Forse è meglio che tu ti rivolga ad un strizzacervelli così ti rinchiuderebbero in manicomio liberandoci dalla tua inutile presenza…-

-Cavolo Armell hai studiato tutta la notte Babbanologia per sapere queste informazioni?? Un purosangue di alto rango come te non dovrebbe abbassarsi a tanto…-

-Potter non tutti siamo ignoranti come te… e poi si sa… per combattere il nemico, prima devi conoscerlo e studiarlo…-

-Tse…- gli occhi del ragazzo saettarono su Hermione:

-Mezzosangue hai qualche problema? Tu dovresti proprio sparire dalla faccia della terra visto che non fai che insozzarla con la tua lurida presenza e il tuo sangue sporco!-

-Armell cambia registro… sono sette anni che devo sopportare la tua vista e ora si aggiungono anche i tuoi sproloqui alquanto noiosi..- Thomas stava per avventarsi contro la ragazza quando dall´ombra di una colonna uscì una figura ponendo fine a quella patetica scenetta:

-Thom abbassa la guardia…- la voce era calma ma con un tono autoritario. Tutti si voltarono verso Blaise Zabini che si stava avvicinando al compagno. Era alquanto annoiato e lo si poteva notare dal suo sguardo.

-Vediamo di non creare casini o risse il primo giorno di scuola…- e girandosi verso Hermione continuò -…evitiamo queste scenette idiote e da persone immature. Convieni con me Granger?-

La ragazza sostenne lo sguardo con fierezza e senza battere ciglio rispose -Zabini penso di non essere mai stata d´accordo in questi sette anni con ciò che la tua lingua da serpe ha sempre sputato come veleno… ma oggi sono costretta a ricredermi- lanciandogli un ultimo sguardo di fuoco che lo divertì molto entrò con gli altri nell´aula.

 

***

 

Nell´ufficio del preside due studenti erano comodamente seduti sulle soffici poltrone davanti alla scrivania. Una ragazza dai capelli rossi lunghi che ricadevano fin sotto le spalle in dolci boccoli e una frangetta obliqua che donava un taglio affascinante ai suoi occhi verdi evidenziati con un filo di matita nera, due labbra morbide, piegate in un sorriso e decorate con un filo di burro cacao trasparente che metteva in risalto il suo colore ciliegia. Al suo fianco un ragazzo che avrebbe dato un sacco di problemi al sesso opposto. Capelli scuri con alcuni riflessi blu e occhi dal colore viola che riuscivano a scuoterti l´anima. Fisico perfetto grazie agli allenamenti, messo in risalto dalla camicia nera che con i primi due bottoni aperti faceva intravedere anche il tatuaggio a lato del collo. Per molti sarebbe stato incomprensibile perché scritto elfico.

-Mia cara devo dire che l´effetto della tua comparsa con il tuo compagno ha lasciato sorpresi me, il prof. Piton e la prof.ssa McGranit, l´altra sera…- la ragazza trattenne a stento una risata divertita ma il preside lesse in quegli occhi verdi la maliziosa furbizia dei suoi fratelli.

-Immagino che questo rimanga un caso isolato, anche perché entrambi dovremmo dare molte spiegazioni e conviene con me che i tempi non sono ancora maturi-

-Non si preoccupi professore. Dalla mia bocca non uscirà niente-

-Molto bene. Prima di congedarvi devo darti alcune notizie mia giovane Weasley…- lei si fece subito più attenta e curiosa -… quest´anno affronterai normalmente le lezioni del tuo anno con i tuoi compagni. Tutte tranne quella di Difesa contro le Arti Oscure-

-E potrei sapere il motivo professore…?- non le andava molto a genio quell´idea. Era cresciuta con i suoi compagni e con loro aveva condiviso tutto.

-Riteniamo che tu debba confrontarti con studenti che abbiano un livello di preparazione un po’ più alto rispetto ai tuoi compagni. In questo modo riuscirai a mantenerti sempre in allenamento. Inoltre… credo proprio che quest´anno troverai pane per i tuoi denti mia cara…- lo sguardo del preside non prometteva nulla di buono.

-Se ritiene che questa soluzione sia la migliore allora accetto-

-Molto bene. Abbiamo creato un´aula apposta per voi due così potrete seguire i vostri allenamenti quando lo riteniate opportuno. È al terzo piano ed è stata rifornita di tutto l´occorrente. Le divise le troverete nei rispettivi spogliatoi. Siete liberi di portare chiunque riteniate, come dire, adatto e capace, con voi, purché sia del settimo anno. Credo che abbiate molto da insegnare ai vostri amici o compagni.- i due annuirono.

-Come ultima cosa volevo chiedere a lei Sig. Dan…-

-La prego preside, mi chiami Dan e basta e mia dia del Tu… odio essere chiamato signore-

-… come desideri Dan. Durante il tuo soggiorno qui da noi vorrei che tu seguissi le lezioni e visto che sei più grande della signorina qui presente andrai tra le classi del settimo anno-

-E io che pensavo di aver finito di studiare e di godermi una vacanza!-

-Mi dispiace Dan ma dovrai sgobbare ancora sui libri..- si stava divertendo a quell´idea. Era proprio una perfida serpe eppure era a Grifondoro!

-Non si smette mai di imparare mio giovane ragazzo. Hai qualche preferenza o preferisci essere smistato?-

-Sarei curioso di sapere dove dovrei andare signore-

-Molto bene…- il preside si alzò dalla sua poltrona e si diresse verso un armadio. Da uno scaffale prese un vecchio cappello rattoppato e malandato. Dan guardò curioso quello strano oggetto. Grazie ai racconti della sua compagna sapeva come funzionava il tutto in quella scuola. Il preside si mise davanti a lui e glielo fece calare in testa. Nello stesso momento una vocina si animò:

“Mmm… interessante, davvero molto interessante. È la prima volta che ho l´onore di incontrare una creatura come te. Vediamo, dove ti colloco… calcolatore, coraggioso, furbo, intelligente, lavoratore, leale, orgoglioso, vanitoso… possiedi tutte la caratteristiche delle quattro Case. Devo riuscire a trovare l´elemento determinante.. ah sì.. eccolo qui! Ora so esattamente dove metterti, qui ti distinguerai…”

La ragazza stava attendendo con impazienza l´esito del cappello. Aveva una vaga idea di dove poteva essere smistato. In questi tre mesi aveva conosciuto buona parte di Dan. In quel momento il cappello urlò il nome della Casa e lei sbiancò.

A quanto pare non lo aveva conosciuto abbastanza
  
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