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Autore: Sere_Swag    14/12/2013    4 recensioni
Justin si vuole prendere un pò di riposo dalla sua fama, vuole andare in un posto più tranquillo, anche se sarà difficile dato che è una star di fama mondiale! La sua guardia del corpo, Kenny Hamilton, gli propone di stare per un pò a casa da lui..farà in modo che i paparazzi non lo disturbino! Justin accetta ma non è a conoscenza della nipote di Kenny: Hilary!
Hilary ha 18 anni e frequenta il liceo in cui è anche la giornalista del loro notiziario. Ha perso i genitori quando aveva circa 11 anni e da lì è andata a vivere con lo zio Kenny e la zia Alicia. Si ritroverà a dover condividere la casa con Justin Bieber, la pop-star amata da milioni di ragazzine! Peccato, però, che lei non rientri in questa categoria..o almeno, non per ora..!
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Justin Bieber, Kenny, Scooter Braun
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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VI PREGO, PERDONATEMI PER L'ENORME RITARDO CHE HO FATTO NEL POSTARVI IL CAPITOLO. MA IL PC AD UN CERTO PUNTO HA FATTO I CAPRICCI E IN QUESTO MESE SONO STATA ABBASTANZA IMPEGNATA. SPERO MI PERDONIATE, VI VOGLIO BENE. BUONA LETTURA! <3 

Vado in camera di Bieber, la trovo vuota. Meglio, non voglio che mi veda piangere. Appoggio il suo telefono sul comodino e me ne vado a dormire.
Mi asciugo le lacrime. Perchè ha fatto quella scommessa? L'ha fatta prima o dopo essere diventato il mio migliore amico? Prima. Perchè ha pagato Nicholas il primo giorno di scuola ed io e lui eravami solo amici, non migliori amici. Quindi perchè l'ha fatto? Stava fingendo di essere mio amico? Perchè? Che motivo c'era di farmi soffrire, di illudermi?
Troppe domande senza risposta. Non riesco a dormire, i pensieri mi stanno distruggendo la mente, ma non ho la minima intenzione di alzarmi dal letto, potrei incontrare Bieber e non ho voglia di fingere di essere ancora la sua migliore amica nè tantomeno litigare con lui in piena notte.
Sento bussare alla porta e noto con la coda dell'occhio che è quasi l'una di notte. Non rispondo, faccio finta di dormire, so che è lui.
Sento aprire la porta, ma non vedo che sta facendo dato che sono girata di spalle. Chiudo gli occhi e sento un lato del letto che si è abbassato. Si è seduto e mi sta accarezzando i capelli.

"Hilary, sei sveglia?" sussurra. Non rispondo. "Volevo darti la buonanotte ma vedo che stai già dormendo" dice con un velo di delusione nella voce. Perchè continua a fingere? Forse ha capito che sono sveglia e quindi vuole farmi credere di essere buono. Non ci casco. "Mi sento stupido a parlare con una persona che sta dormendo e che non sente nulla di quello che dico" dice accennando un sorriso, lo capisco dal mondo in cui pronuncia le ultime parole. Caro, tu non ti senti stupido, tu sei stupido, e parecchio anche. "Vabbene, io vado a dormire, domani ti accompagnerò a scuola, ti voglio bene Hilary, notte" mi stampa un bacio sulla fronte e se ne va. 
"Falso" sussurro appena chiude la porta. Mi pulisco con la maglia il punto in cui mi ha baciato. Mi fa solo schifo.

Vi potete benissimo chiedere come posso odiare il mio migliore amico in meno di un'ora. Semplice! Provate a stare al mio posto e poi vediamo cosa avreste fatto!
Adesso me la paga, lo rovino, giuro. Lo faccio pentire del fatto che ha scommesso la mia verginità per 100 dollari. Come ha potuto? La verginità è una cosa sacra. Ok, magari esagero..o magari no. Fatto sta che non doveva permettersi di fare una cosa del genere, alla sua migliore amica poi. 
E' inutile, non riesco a dormire. I pensieri sono troppi. Cerco di chiudere gli occhi, niente. Non ho il minimo sonno. Nicholas nel messaggio ha detto che mi avrebbe lasciato domani mattina, prima delle lezioni. Nah..lo avrei fatto io, l'avrei lasciato davanti a tutti, lo avrei fatto vergognare. Gli avrei piantato tanta di quella merda addosso da far vergognarlo dai pieni fino all'ultimo capello. Riguardo a Justin devo ancora vedere cosa fare, sento il viso bagnato. Appoggio due dita sulla mia guancia. Sto piangendo, senza essermene resa conto. E' possibile?
"Si stupida, non vedi che è appena successo?"
"Oh, non ti ci mettere anche tu. Sarei capace di sterminarti. Non potevi farmi capire prima di non fidarmi di Nicholas? Non potevi renderti utile dicendo che Nicholas mi avrebbe voluta per una scommessa? Stupida vocina del cavolo, non servi a niente."
"Ti ricordo che sono la tua coscenza, non una veggente o un angelo custode che sa già cosa succederà."
"Smorfiosa"

Ora parlo anche da sola?! Incredibile.
"Pazza"
"Smettila, non ti ho chiesto un parere"
"Taci, mi stai facendo diventare pazza"
"Lo sei già"

La odio, giuro! Non la sopporto, è insopportabile. Però ha ragione, sono pazza. Chi mai potrebbe parlare da solo, impazzire con se stessa? Hilary, ovviamente. 
Mi giro e guardo l'ora. Oh cavolo! Sono le cinque del mattino! Mi rigiro, fra un'ora mi devo alzare per andare a scuola.
Vabbene, Hilary sta per fare una delle sue pazzie. Mi alzo dal letto e vado nel bagno di fronte al mio, apro l'acqua della doccia, mi spoglio e mi lavo. Faccio una cosa velocissima per non svegliare Bieber. Esco di lì con un accappatoio e mi dirigo in camera. Mi metto l'intimo e poi mi metto la divisa, per poi infilarmi le scarpe, anch'esse parte della divisa.
Vado di nuovo in bagno e mi asciugo i capelli con il phone. Fa un casino colossale, ma non posso andare in giro con i capelli bagnati, mi ammalerei. Appena si asciugano li piastro, facendoli diventare più boccolosi (?). Poi mi trucco e prendo la cartella infilando le materie per oggi. Come materie oggi ho Arte, Scienze, Civica, Educazione fisica, Lingue e un'altra ora di Scienze. Ma dico non potevano mettere le due ore di scienze vicine? No. Una all'inizio della giornata ed una alla fine. Vabbe!
Finisco di preparare la cartella, prendo il mio i-phone e lo metto nella tasca della gonna, poi mi metto la cartella su una spalla e scendo di sotto. Prendo la mia giacca di pelle ed esco, senza lasciare nessun bigliettino, non è a me che verrà un infarto quando non mi vedrà in casa.
Mando un messaggio a Rachel e Chanel dicendo che mi avrebbero trovata a scuola, che non mi dovevano venire a prendere e che poi avrei spiegato tutto. Spero non si allarmino troppo, ma soprattutto spero di non averle svegliate. Approposito che ore sono?! Guardo sul mio telefono che segna le 5.37am. Bene, dovrò girare come una stupida per New York in attesa che lo StarBucks si apra per fare colazione. Perfetto. Mi stupisco del fatto che ci siano macchine in giro a quest'ora. Mi avvio dalla parte della scuola, è chiusa!
"Ovvio idiota, sono le 5.30am del mattino, chi mai aprirebbe una scuola a quest'ora se non un malato di mente?"
"Ringrazia che non ti posso prendere, ti avrei distrutta"
"Gne gne gne"
"Non azzardarti a farmi il verso"
"Non attraversare senza guardare prima la strada, imbecille"
"Allora anche tu hai un cuore"
"Si, e non volgio che smetta di battere per colpa della tua stupida testa"
"Ti ricordo che dentro la mia testa ci sei tu"
"Ti ricordo che non sono il tuo pensiero, ma la tua coscenza, non sto dentro la tua testa, sto dentro di te
"Suona male detto così"

No, basta! Sto impazzendo. Sembro una di quelle bambine asociali che si creano un amica immaginaria con cui giocare e confidarsi. Però..non sarebbe male averla come amica. Sono sicura che ogni mio segreto rimarrà nascosto. No, basta. Non posso essere così pazza. Guardo l'ora: 5.56am. Mi riavvio verso lo Starbucks, dato che mentre discutevo con la mia coscenza ho ripreso a camminare dalla parte opposta. Arrivo davanti e noto che una ragazza ha appena aperto lo Starbucks. Perfetto, ora posso finalemente fare colazione.
Mi avvio verso l'entrata e, una volta dentro, mi siedo al solito posto.
Una ragazza esce dalla cucina e si affaccia per vedere chi è entrato.

"Buongiorno" la saluto, sorridendo, con un gesto della mano.
"Buongiorno" dice ricambiando il sorriso. Ha uno sguardo stranito sul viso.
"Posso ordinare?" le chiedo.
"Oh, certo" dice svegliandosi dai suoi pensieri, prendendo un Bloc Notes e avvicinandosi a me. "Sai, non ci è mai capitato di ricevere clienti pochi secondi dopo l'apertura, per questo sono abbastanza stranita dalla situazione" dice cordialmente spiegandomi l'espressione stranita che aveva poco fa sul viso.
"Ti capisco, sarei stranita anche io se fossi al posto tuo. E' solo che stamattina non avevo voglia di prepararmi la colazione e dato che non avevo nulla da fare ho aspettato che apriste" le dico sorridendole.
Lei annuisce. "Allora, cosa prendi?" mi chiede guardandomi, mentre tiene in mano il suo Bloc Notes.
"Capuccino e croissant alla nutella" dico sorridendole.
"Certo, cercheremo di fare il più presto possibile a portarti l'ordine" mi dice sorridendo, per poi sparire dietro al bancone e succesivamente in cucina.
Appoggio la cartella sula panca accanto a me e tiro fuori il cellulare dalla tasca della gonna. Sono le 6.04am, ho impiegato 4 minuti per chiedere un cappuccino ed una brioche?! Wow.
Ok, devo prepararmi un discorsetto da fare a Nicholas in modo di sfotterlo davanti a tutta la scuola e devo trovare un modo per vendicarmi di Bieber. Sobbalzo sentendo la televisione dello Starbucks accendersi all'improvviso. Mannaggia a loro, non potevano avvertirmi? Mi faranno morire di infarto. Guardo il mini-plasma attaccato al muro, stanno trasmettendo il Telegiornale. Anche nella mia scuola c'è, ovviamente quello nella mia scuola è un telegiornale privato, con notizie relative alla scuola, ma una cosa in comune ce l'hanno: sono entrambi noiosi. Eppure in molti lo seguono, guardano il telegiornale con voglia, mi chiedo il perchè.
Aspetta! Ma certo, il telegiornale!
Viene seguito da tutti, le notizie si spargono velocemente, tutti credono a ciò che il telegiornale dice.
Ecco la mia vendetta per Bieber. Sorrido felice e guardo di nuovo l'orario sul display, segna le 6.11. Incredibile, sette minuti per prepararmi due cavolate. Ho capito che ci vuole un bel pò ad impastare quelle brioche, a farle scaldare eccetera, però almeno datemi quel benedetto cappuccino.
Sento qalcuno che esce, alzo la testa e vedo il ragazzo dell'altra volta.

"Ehi" mi dice sorridendomi. "Posso?" mi chiede indicando la panca di fronte a me.
"Ehi, certo siediti pure. Almeno non mi annoio da sola" gli dico sorridendo.
"Ti chiediamo scusa, è solo che sei arrivata davvero presto. In cucina stanno ancora impastando le brioche, alcune le hanno già messe in forno, ma devono ancora preparare la marmellata, la crema e la nutella. Ci vorrà un pò, quindi ho deciso di venire a farti compagnia." dice sorridendo, ma con voce desolata.
"Non peoccuparti, non sarei dovuta venire così presto" gli dico sorridendo per dargli del conforto. "Come ti chiami? Vengo spesso qui, mi servi tu, parliamo, ma non so ancora il tuo nome" dico facendo una smorfia.
"Hahah, vero. Mi chiamo Matthew,piacere!" dice sorridendo, tendendomi la mano.
Io stringo la sua mano, presentandomi a mia volta. "Hilary" gli sorrido.
"Come mai qui così presto?" mi chiede poi.
"Mi sono alzata presto, non avevo voglia di fare colazione e non avevo nient'altro di meglio da fare e quindi ho deciso di  venire a fare colazione qui" dico facendo spallucce.
"Vai nella scuola qua di fronte?" chiede facendo un cenno con la testa, indicando la scuola.
"Si" annuisco.
"Capito"
Io annuisco e poi guardo di nuovo l'ora: 6.17am, sbuffo.
"Cos'hai?" chiede corrugando la fronte.
"Nulla, mi sto semplicemente annioando" dico facendo spallucce, abbandonandomi alla sedia.
"Quanti ani hai?" mi chiede poi.
"18, tu?" 
"20" mi dice sorridendo. Gli sorrido anche io. "Come va con il tuo ragazzo?" mi chiede.
Abbasso la testa. "Non era il mio ragazzo, ci stavamo solo frequentando" dico con un tono più basso della voce.
"Perchè parli al passato?" chiede 
Sospiro. "Ci siamo lasciati. O meglio, l'ho lasciato, ma lui ancora non lo sa. Ha intenzione di lasciarmi oggi, prima dell'inizio delle lezioni, ma lo precederò." dico svelando i "piani".
Lui resta a bocca aperta. "Che bastardo. Non so perchè vuole lasciarti, e non credo siano affari miei, ma si deve essere proprio bastardi per far soffrire una ragazza tenera e dolce come te" dice con disprezzo per poi addolcirsi sulle ultime parole.
Io gli sorrido "Grazie..per i complimenti intendo" 
Lui annuisce. "Di nulla"

Poco dopo arriva la ragazza di prima con il mio Croissant e il mio cappuccino, finalmente! Mi appoggia il tutto sul tavolo, davanti a me e mi sorride.
"Ecco a te, scusa per il ritardo" dice mortificata.
"Non preoccuparti, scommetto che ne è valsa la pena aver aspettato" le dico sorridendole.
"Matthew alza il culo e vieni ad aiutarci, non vieni pagato per flirtare con questa ragazza ogni volta che entra qua dentro" urla poi la ragazza mentre se ne va.
"Cloe fatti gli affari tuoi e sta zitta" le risponde Matthew arrossendo di poco. E così la ragazza si chiama Cloe. Mi piace come nome, è originale. "Scusami Hilary, ma come hai potuto notare, devo andare. Magari ci possiamo sentire dopo scuola, se passi di quà, va bene?" mi chiede alzandosi abbozzando un sorriso.
"Certo" gli dico annuendo, ricambiando il sorriso.
"Bene, a dopo e buona scuola" mi fa l'occhiolino lasciandomi un bacio sulla guancia. Lo seguo con lo sguardo finchè non sparisce dentro la cucina e finalmente posso mangiare la mia, tanto attesa, colazione.

Ma com'è che la gente si prende tutta questa confidenza? Non ci conosciamo nemmeno e già mi bacia sulla guancia. Vabbè. Mentre mordo un pezzo di croissant guardo di nuovo l'ora: 6.21am
Ora non passa più il tempo. Mi sto annoiando a morte. 
"Vocina. Ci sei?"
Dato che mi sto annoiando parlo con la mia vocina.
"Mi chiamo coscenza. E' ovvio che io ci sia, che domande che fai?!"
"Magari stavi dormendo"
"Certo, ora la coscenza dorme."
"E che ne sapevo io"
"Vuoi un consiglio?"
"Che tipo di consiglio? Riguardo a cosa?"
"Riguardo al tuo ragazzo e al tuo migliore amico"
"Ex-ragazzo ed ex-migliore amico"
"Zitta. Sai benissimo che vorresti che la faccenda della scommessa non fosse mai esistita."
"Si, è vero. Odio parlare con te, non ti si può nascondere niente. Mi darai dopo il consiglio, torna a dormire"


Bevo l'ultimo goccio di capuccio, metto il cellulare in tasca e prendo il portafogli dalla cartella, per poi avvicinarmi al bancone.

"Scusate, potrei pagare?" chiedo alzando il volume della voce per farmi sentire.
Esce Cloe con un sorriso, avvicinandosi al bancone. "Certo. Sono 2 dollari" mi dice sorridendo. 
Le do 5 dollari. "Tieniti il resto" le dico sorridendo. Ripongo il portafogli nello zaino e mi metto quest'ultimo sulle spalle.
"Ciao" dico urlando. 
"Ciao" sento dirmi da Cloe e Matthew.

Esco dallo Starbucks e vengo accecata da quei pochi raggi di sole che stanno spuntando ora. Dato che la scuola apre fra circa mezz'ora decido di farmi una camminata da quelle parti. Giro l'angolo e percorro il marciapiede che si estende difronte a me. Ci sono parecchie macchine in giro, mi chiedo io come facciano ad alzarsi così presto! Mi guardo in giro e noto che ci sono molti negozi tutti diversi tra loro: negozio di scarpe, negozio di abbigliamento, negozio sportivo, parrucchiere, centro estetico e persino un negozio di tautaggi. Mi avvicino alla vetrina di quest'ultimo. Mi sono sempre piaciuti tantissimo, ma non ho mai pensato di farmene uno. Non so cosa mi spinge a farlo ma spingo la porta d'entrata ed entro dentro il negozio. Davanti a me si estende una piccola sala d'attesa, mi guardo intorno guardano i vari quadri astratti attaccati alle pareti quando una voce alle mie spalle mi distrae

"Buongiorno" mi dice il ragazzo dietro al bancone, sorridendo.
"Buongiorno" ricambio il sorriso, avvicinandomi al bancone.
"Sei qui per un tatuaggio?" mi chiede.
"Si" dico con fare ovvio.
"Bhe potresti essere qui anche per un piercing" dice facendo spallucce notando la tonalità di voce ovvia che avevo usato poco fa.
"Oh, quindi fate anche piercing?" dico con un luccichio negli occhi.
Il ragazzo dietro il bancone accenna una piccola risata e poi annuisce. "Certo, vuoi vedere?" mi chiede.
Annuisco. "Certo".
"Seguimi" dice facendomi un cenno con la testa.

Annuisco seguendolo dietro il bancone e consecutivamente dentro una stanza senza porta. Appena entro noto vari disegni di varie dimensioni appese alle pareti, una poltrona di pelle nera alla destra della stanza e un divanetto lungo, come quello che di solito usano i dentisti o gli psicologi, anch'esso di pelle nera che riempie la stanza. Ci sono vari macchinari, di varie grandezze. 

"Wow" riesco a dire solo questo.
"Vuoi farti qualcosa?" mi chiede il ragazzo.
"Oh no, non ora. Sono solo passata per sapere il costo di un eventuale tatuaggio e per vedere che tipo di tatuaggi fate" dico facendo spallucce, anche se non mi dispiacerebbe farmene uno ora. Ma devo prima avere il permesso dei miei zii, nonostante io sia maggiorenne.
"Bhe il costo dipende dalla grandezza del tatuaggio. Poi bisogna vedere quanti colori vuoi. Piu sono i colori nel tatuaggio e più il costo aumenta" dice spiegandomi. "Invece per quanto riguarda ai tatuaggi in se, di che tipo li fate?" chiedo.
"Qualsiasi tipo. Grandi, piccoli, facciamo disegni, lettere, frasi, anche visi di qualcuno. Hai una scelta illimitata. Se poi vuoi qualcosa in particolare basta che ci porti una foto del tatuaggio che vuoi fare e noi te lo facciamo." dice sorridendomi.
"Tu e chi altro?" chiedo curiosa.
"Io e il ragazzo che fa i tatuaggi..che però c'è solo il pomeriggio"
"E se io volessi farmi un tatauggio la mattina, non è possibbile?"
"Bhe ci sono io. Sono addetto ai piercing, ma posso farti anche un tatauggio, se vuoi" dice facendo spallucce. 
Annuisco per poi guardare l'orario sull'orologio appeso alla parete di quella stanza non tanto grande. Noto che sono le 6.54am. 
"Ora devo proprio andare, fra un pò devo entrare a scuola, non vorrei fare tardi. Magari passo pomeriggio" gli dico mentre usciamo da quella stanza, dirigendoci nella sala d'attesa. 
"Certo, come vuoi. Noi siamo aperti fino alle 11.30pm, vieni quando vuoi" mi dice sorridendo lasciandomi un loro biglietto da visita.
"Grazie mille, a più tardi" dico prendendo il biglietto da visita sorridendogli, per poi uscire.

Percorro la strada che ho fatto prima, al contrario, mentre leggo il biglietto da visita che mi ha dato. Il negozio ha un nome semplice: "Tatoos" ma nel biglietto leggo anche che fanno i piercing oltre che i tatuaggi, proprio come mi ha detto il ragazzo di prima. 
Ci sono anche due numeri di telefono e gli orari e i giorni di apertura. Ripongo il biglietto nella tasca della gonna, dove c'è il cellulare che tiro fuori per vedere l'ora: 6.57am. 
Alzo lo sguardo e noto che non sono molto lontana dalla scuola. Trovo subito Rachel e Chanel davanti al cancello che si guardano intorno alla mia ricerca. Una volta davanti a loro, picchietto sulle loro spalle facendole girare.

"Eccoti! Dov'eri finita?" mi chiede Chanel abbracciandomi.
"Stavo facendo un giro nella strada adiacente" dico per poi abbracciare anche Rachel.
"Dov'è Justin?" mi chiede Rachel guardandosi intorno.
"Non lo so e non mi interessa" rispondo con tono abbastanza duro.
"Cos'è successo?" chiede Chanel.
Sento suonare la campanella. "Vi spiego in mensa, ci vediamo dopo" lascio un bacio sulle loro guancie e scappo dentro la scuola. Mi dirigo direttamente verso l'aula dove si trasmette il telegiornale scolastico che dovrebbe iniziare fra poco.
Busso e dopo pochi secondi un uomo sulla trentina mi viene ad aprire.

"Salve. Posso entrare?" chiedo.
Lui fa uno sguardo un pò confuso, però poi si fa di lato per farmi passare, per poi chiudere la porta alle nostre spalle.
"Di cosa hai bisogno?" mi chiede poi andando a sedersi su una sedia dietro a delle telecamere.
"Volevo sapere se potevo far parte del telegiornale" chiedo schietta.
"Come prego?!" mi chiede stupito.
"Si, vorrei poter far parte del telegiornale come conduttrice. Le assicuro che avrò delle notizie nuove, vere e interessanti ogni giorno." dico cercando di convincerlo.
"Hai già qualcosa ora?" mi chiede.
"No.." dico un pò atterrita.
"Allora per domani devi portarmi almeno un argomento sconvolgente e interessante, se mi piacerà il contenuto, ti farò diventare la nuova conduttrice."
"Posso portarlo su qualunque tipo di argomento?" chiedo.
"Hai già qualcosa in mente, vero?" mi chiede facendo un mezzo sorriso. 
"In effetti avrei una mezza idea, ma devo informarmi meglio" dico.
"Bene, può essere un argomento riguardante qualsiasi cosa. Se si tratta di persone della scuola o gente famosa è ancora meglio." 
"Perfetto, a domani, e grazie" dico sorridendo con gli occhi che si illuminano.
"Aspetta, devi dirmi il tuo nome" dice prendendo un foglietto dalla scrivania del telegiornale.
"Hilary Hamilton" vedo che scrive qualcosa e poi mi porge il foglio.
"E' la giustifica che dovrai dare alla tua insegnante per spiegarle il ritardo" mi dice sorridendo per poi accompagnarmi alla porta.
"A domani, grazie" gli dico prendendo la giustifica dalle sue mani per poi uscire e dirigermi alla lezione di Arte. 

Noto, da un orologio digitale sul muro della scuola, che sono le 7.25am. Cavolo, sono in un ritardo enorme. Mi affretto ad arrivare in classe e una volta davanti la mia porta busso per entrare. Sento un lieve "Avanti" ed entro ritrovandomi la prof di Arte seduta alla scrivania che mi fissa, così come il resto degli alunni presenti la dentro. 

"Come mai in ritardo Hamilton?" mi chiede stupita la prof.
"Mi sono fermata dal telegiornale scolastico" dico per poi porgerle la giustifica, lei la prende e dopo averla attentamente ispezionata annuisce e mi fa cenno di andare a sedermi, mentre segna sul registro il mio ritardo giustificato.

L'unico banco vuoto è accanto ad una ragazza dai capelli biondi.
Mi siedo accanto a lei e tiro fuori il foglio da disegno insieme a tutto il necessario per poter disegnare.

"Ciao" mi dice lei, con uno strano luccichio negli occhi.
"Ciao" le rispondo senza prestarle molta attenzione.
"Come stai?" mi chiede. Sto per risponderle ma subito mi interrompe. "Sei la nipote di Kenny Hamilton, vero?" mi chiede. 
Ah, ecco perchè mi sta rivolgendo la parola. Annuisco lievemente e subito il suo luccichio diventa più brillante.
"Ed è vero che vivi nella stessa casa di Justin Bieber?" chiede lei emozionata.
"A dire il vero è lui che vive da me, non viceversa" dico annoiata, mentre inizio a disegnare il compito assegnato dalla prof.
"Com'è vivere con lui?" 
Mi viene un'idea brillante in mente. "Oh, bellissimo.." lei subito si emoziona "..se ti piace vivere in una savana!" dico finendo la frase. Tutta la sua emozione se ne va lasciando spazio alla curiosità.
"In che senso?" mi chiede.
"E' un animale. Non si lava mai, puzza tantissimo, l'aria in camera sua è davvero irrespirabile, è impossibile convivere con lui. Mangia come un maiale, quando parla sputa tutto il cibo in giro, non si lava mai i denti e ha un alito pesantissimo. Non augurerei mai a nessuno di vivere con lui. Povere le sue precedenti ragazze. Ecco perchè ora è single" dico poi, per fare un suono di disgusto alla fine della frase.
"Che schifo, devo assolutamente dirlo alle altre" dice poi iniziando a smanettare il suo cellulare per avvertire le sue amiche. Io sorrido soddisfatta, per poi mettere tutto via al suono della campanella. Mi avvicino alla cattedra, consegno il disegno fatto fino a poco fa alla prof e poi esco dirigendomi verso l'aula della mia prossima materia: Scienze.

-4 ORE DOPO-

Ripongo la cartella nel mio armadietto per poi dirigermi in mensa insieme a Rachel e Chanel.
Stiamo per entrare in mensa quando una ragazza mi ferma, la guardo meglio. E' la ragazza di stamattina, la bionda che avevo accanto all'ora di Arte.

"Ciao, scusa il disturbo. Volevo solo che confermassi quello che mi hai detto stamattina alle mie amiche. Loro non si fidano di me" dice facendo spallucce.
Annuisco. "Ragazze, qualsiasi cosa vi abbia detto dovete crederle, ha solo detto la verità, ve lo posso confermare io che ci abito" dico sorridendo facendo spallucce.
"E a noi chi ci dice che stai dicendo la verità? Potresti esserti inventata tutto solo per screditarlo" dice seria una di loro.
"Vogliamo le prove di quello che hai detto" dice l'altra.
"Vabbene, domani incontriamoci davanti alla scuola alle 7.00am e vi consegnerò le prove" dico sorridendole per poi entrare in mensa seguita da una Rachel e una Chanel abbastanza confuse.

Una volta preso il cibo ci sediamo in un tavolo lì vicino.
"Sppiegazioni" dice Rachel, con l'approvazione di Chanel.
"Umm, va bene." dico annuendo. Bevo un sorso d'acqua per poi iniziare a parlare.
"Justin all'inizio dell'anno ha pagato Nicholas per fare in modo che mi venisse addosso per poi fare il carino e stringere amicizia con me. Dopodichè hanno scommesso 100 dollari che Nicholas entro questa settimana sarebbe riuscito a portarmi a letto, ma poi ieri ha mandato un sms a Justin dicendo che non aveva intenzione di continuare la scommessa, che stamattina mi avrebbe lasciata e che oggi avrebbe dato i 100 dollari, della scommessa persa, a Justin. Ora gliela farò pagare sia a Justin che a Nicholas." dico per poi finire di mangiare il mio panino.
Loro mi stanno guardando a bocca aperta, sono decisamente tutte e due stupite e senza parole. 
"Bastardo" dice fra i denti Rachel. "Lo sapevo che non dovevo fidarmi" dice scuotendo la testa. In effetti Rachel non ha mai avuto un minimo di simpatia verso Justin, ma io l'avevo convinta a dargli un'opportunità, perchè in fondo è un bravo ragazzo.
"Era meglio se ti ascoltavo" le dissi dopo poco.
"Non ci credo. Lui era un idolo per me. Ho sempre creduto che fosse un ragazzo d'oro, gentile, dolce..erano tutte illusioni. Lui, da anni, illude milioni di ragazze, compresa me." dice poi abbassando lo sguardo. Rachel la consola, dato che è seduta accanto a lei, mentre io mi sento toccare la spalla. Mi giro trovando davanti a me Nicholas. Oh, eccolo!

"Ciao" dice sorridendomi nervosamente.
Io mi alzo e mi piazzo davanti a lui, incrociando le braccia al petto.
"Perchè sei qui?" gli chiedo fredda.
"Perchè mi mancavi" dice nervosamente guardandosi in giro. Improvvisamente mi ricordo della ragazza che gli piace, come si chiamava? G..g..Gabriela, ecco!!
"Sei un bugiardo" sputo incazata, sotto gli occhi di Rachel, Chanel e alcune persone sedute nei tavoli accanto.
"Come, scusa?" dice stupito.
"Stamattina dov'eri? Non dovevi mica lasciarmi?" gli chiedo stupendolo.
"Come..?" lo blocco.
"Ieri hai annullato la scommessa con me, non con Bieber" gli dico. Lui sgrana gli occhi e poi si affretta a parlare.
"No, ascolta non è come pensi.." lo blocco di nuovo.
"Non mi interessa sentire le bugie che ti inventi per mettere apposto tutto" mi guardo intorno, per poi salire sulla sedia dov'ero seduta poco fa. 
"Hilary, che stai facendo?" mi chiede sconvolta Chanel.
"Distruggo Nicholas" dico a denti stretti.
Molti dei presenti in mensa, vicino a me, mi guardano straniti, bisbigliando tra loro.
"Ascoltatemi un attimo, prestatemi attenzione" urlo per farmi sentire da tutto la mensa. "C'è, tra i presenti, una ragazza di nome Gabriela?" chiedo ancora urlando. 
Chanel e Rachel capiscono cosa sto per fare e sorridono, mentre Nicholas sbianca.
Una ragazza dai capelli color rame alza la mano "Eccomi, sono io" 
"Conosci Nicholas, vero?" chiedo sorridendole.
"Si, è il mio ragazzo" mi dice sorridendo.
"Da quanto state insieme?" le chiedo
"Poco più di una settimana, perchè?" chiede confusa non sapendo dove voglio arrivare.
"Oh, ma che coincidenza! Anche io e il tuo stesso Nicholas stavamo insieme da circa un settimana" dico con fare dispiaciuto.
"Non ne hai le prove" urla una sua amica.

Scendo dalla sedia e mi dirigo verso di loro, mentre Rachel e Chanel mi seguono insieme a Nicholas che cerca a tutti i costi di fermarmi, ma con scarsi risultati.
Una volta arrivata da Gabriela le porgo il mio cellulare. Lei mi guarda confusa.

"Prendilo, vai nella rubrica e vedi se il numero del tuo Nicholas corrisponde a quello scritto in rubrica" le dico. Lei lo prende e fa come le ho detto, sotto lo sguardo curioso dei presenti. Controlla con il suo e poi annuisce.
"E' lo stesso" dice lievemente, porgendomi il cellulare e mettendo via il suo.
"Ora leggi i messaggi che mi sono arrivati da lui nella precedente settimana" dico riporgendole il mio cellulare. Dopo pochi minuti mi da il telefono indietro con gli occhi pieni di rabbia.
"Come ha potuto?" dice a denti stretti.
"Vieni" dico prendendole la mano e trascinandola con me, mimando un "Arrivo" con le labbra a Rachel e Chanel.
"Aspetta, Gabri, non crederai veramente a quello che questa ragazza dice, vero?"
"Non.Toccarmi" dice Gabriela staccandosi dalla presa di Nicholas per poi seguirmi fuori dalla mensa.

Usciamo nel giardino della scuola, ci sediamo sotto un albero lì vicino e inizio a parlarle.

"Non pensare assolutamente che io abbia fatto così davanti a tutti per farti soffrire. L'ho fatto solo per metterlo in ridicolo"
"Ci sei riuscita" dice sorridendo lievemente.
"Ieri sera avevo il cellulare di Justin in mano per giocare ed è arrivato un messaggio da parte di Nicholas su di esso. Diceva che voleva smetterla con questa scommessa, mi sono finta Justin chiedendogli di raccontare tutto dall'inizio. Nicholas ha scommesso con me 100 dollari per portarmi a letto, spero solo che non voglia fare la stessa cosa con te, stai attenta" le dico dolcemente.
Lei annuisce. "Mi piaceva seriamente, pensavo fosse diverso.." dice iniziando a piangere. La lascio sfogare sulla mia spalla cercando di calmarla accarezzandole la schiena, in fondo lei non c'entra niente, è solo un'altra vittima di Nicholas.
"Credo sia ora di andare" dico dopo un pò. Lei annuisce e poi rientra a scuola seguita da me.
Lei entra in mensa mentre io resto nei corridoi insieme a Rachel e Chanel che mi stavano aspettando.
"Allora?" mi chiede Chanel.
"Le ho raccontato tutto dall'inizio" dico semplicemente.
"Ragazze, presto, dentro stanno discutendo" dice un ragazzo mai visto prima.
"Chi è che sta discutendo?" mi chiede Chanel confusa.
"Non lo so, non sono io che ti ho detto che dentro stanno litigando" dico per poi ridere.
"Dai, andiamo a vedere" dice Rachel afferrandoci per le braccia e tirandoci in mensa.

Entriamo in mensa e vediamo Gabriela che sta ridicolizzando Nicholas. Io sorrido: ci sono riuscita. Ora tocca solo a Justin.

"Dai andiamo, prima che finiamo nei guai anche noi" dico poi trascinandole fuori di li.
"Cos'hai intenzione di fare con Justin?" mi chiede Rachel.
"Lo vedrete domani mattina. Voi però dovete aiutarmi: dite a parecchia gente di guardare il telegiornale scolastico domani, spargete la voce e assicuratevi di fa entrare anche Justin. Dovete assicurarvi che tutti sappiano che Justin è li e che tutti guarderanno il telegiornale" le dico attentamente.
"Va bene, però dicci cosa vuoi fare" dice Chanel.
"Justin non è perfetto. Quindi su internet o da qualche altra parte ci saranno notizie negative riguardo a quello che ha fatto, no?! Bene, cercherò tutte le notizie negative su di lui e le accompagnerò dalle famose "Foto-Prove" che devo dare a quelle ragazze di oggi" dico sorridendo.
Loro sorridono. "Sei..malvagia" dice ridendo Chanel.
"Io avrei fatto di peggio" dice Rachel facendo spallucce.

-3 ORE DOPO-

Sono a casa, chiusa in camera mia, non ho ancora visto Bieber, per fortuna. Ho finito da poco di farmi i compiti, ho ancora la divisa addosso quindi mentre accendo il pc mi cambio mettendo dei pantaloncini rosa ed una canottiera dello stesso colore. Una volta cambiata mi siedo alla scrivania e inizio a digitare le parole "Justin Bieber" su Google. Ci sono tantissimi risultati, inizio a guardare il primo: Justin Bieber-Wikipedia.
Vado a leggere l'indice e cerco qualcosa che mi interessi davvero. I primi due punti parlano della "Biografia" e della "Carriera" continuo a leggere i vari punti finchè non mi colpisce una scritta: "4. Critiche e fatti controversi". Clicco sopra e mi indirizza alla parte che mi interessa. E' diviso anch'esso in vari punti. Leggo tutto poi stampo solo il pezzo che mi interessa e metto i fogli in una cartellina con sopra scritto "Bieber". Poi continuo la mia ricerca cercando foto inedite di Bieber in cattive situazioni. Ne trovo un pò, alcune di esse sono correlate anche a dei video. Salvo sia i video si le immagini in una chiavetta, anch'essa etichettata "Bieber". Dopodichè nascondo tutto nel doppio fondo del cassetto della mia scrivania per poi prepararmi un discorso carino da correlare insieme alle news, alle immagini e ai video che ho preparato. 
Una volta finito guardo l'ora sul cellulare: 16.27pm, noto anche un messaggio. E' di Rachel che mi chiede se voglio andare al parco con lei e Chanel, oggi alle 5.00pm. Cerco di risponderle ma noto che non ho più credito nel cellulare. Maledizione. Mi vesto mettendomi un jeans blu scuro, delle scarpe alte rosse, una maglia rossa che scopre la pancia, abbinato allo smalto e al rossetto rosso che porto. Mi metto un pò di fard, dell'eyeliner e dell'ombretto e poi scendo di sotto portandomi dietro i soldi e il cellulare. Noto Bieber in cucina, aumento il passo ed esco senza farmi notare, l'ultima cosa che voglio è parlare con lui. Mi dirigo in una Tabaccheria vicino al parco in cui devo incontrarmi con le ragazze e mi faccio fare una ricarica per poi dirigermi al parco ed avvertirle che sono gia li.
Circa cinque minuti dopo vedo le ragazze venirmi in contro, mi alzo dalla panchina in cui mi ero seduta e, una volta che sono davanti a me, le saluto con un abbraccio. Ci sediamo di nuovo tutte e tre sulla panchina difronte al laghetto e iniziamo a parlare della scuola. 

"Che palle, devo sciegliermi un compagno con cui fare una ricerca di Storia, ma non so chi sciegliere" sbuffa Chanel.
"Puoi sciegliere quello moro che siede di fronte a te" fa spallucce Rachel.
"Ma chi? Quello che porta la stessa maglia da 4 giorni?" dice disgustata Chanel.
"Posso sapere di chi state parlando?" mi intrometto io.
"Di un tizio che puzza, non si lava mai i vestiti, usa sempre gli stessi" dice Rachel.
"A me la prof di Storia non ha dato nessuna ricerca da fare" dico facendo spallucce. Dopodichè il silnzio regna per parecchi minuti finchè non sento il mio telefono suonare.
"E' il tuo?" mi chiede Chanel.
Annuisco per poi rispondere.
"Pronto?" dico senza leggere il nome sullo schermo.
"Hilary, dove sei? E' da ieri sera che non ti vedo, mi sono preoccupato tantissimo e nè Rachel nè Chanel rispondono alle mie chiamate". E' Bieber. Maledizione a me che non guardo mai il nome prima di rispondere.
"Oh, ehm, stamattina mi sono alzata presto ed ora sono fuori con loro, ci sentiamo dopo, ciao" chiudo senza aspettare una risposta e dopo spengo il telefono per evitare un'altra sua chiamata.
"Era Justin, vero?" mi chiede Rachel.
Annuisco. "Si, voleva sapere che fine ho fatto. Ha detto che era preoccupato" pronuncio l'ultima frase con ironia.
"Credo ben poco ad ogni sua parola" dice Rachel.
"Voglio farmi un tatuaggio" dico all'improvviso.
"Cosa" sbianca Chanel. Oh, lei e la sua paura per gli aghi.
"Hai capito. Stamattina, per passare un pò il tempo ho fato una passaggiata nella strada subito dopo lo Starbuks ed ho notato un negozio di tatuaggi" dico felice.
"E che tipo di tatuaggio vuoi farti?" chiede curiosa Rachel.
"Non lo so, ancora. Una mezza idea però ce l'avrei" dico sorridendo.
"Ossia?" chiede Chanel.
"Mi piacerebbe tantissimo avere le stesse stelline che ha Rihanna sul collo" dico.
"Oh, quelle piacciono anche a me" dice annuendo Rachel.
"Non farà male farlo?" chiede Chanel.
"Non lo so, non ne ho mai fatto uno, proverò stasera e poi ve lo dirò" dico sorridendo.
"I tuoi zii lo sanno?" mi chiede Rachel in un tono di rimprovero. 
"No, lo sapranno appena torno a casa stasera" dico facendo spallucce.
"Finirai nei guai" dice Chanel guardandomi male.
"Oh, andiamo. Ho 18 anni, ormai. Ho il diritto di fare ciò che voglio." sbotto.
"Bhe, non hai tutti i torti" fa spallucce Rachel.
"Un giorno anche io deciderò di fare una cosa stupida che verrà approvata dalle mie amiche" dice Chanel con gli occhi che le luccicano.
"Dato che hai paura degli aghi, perchè non salti giù da un aereo con il paracadute?" le propone Rachel.
"Sei pazza? Non esiste qualcosa di un pò più normale e meno pericoloso?" chiede sgranando gli occhi e alzando le braccia al cielo.
"Tingiti i capelli" le propongo io.
"No!! Così perderò per sempre il mio colore naturale!" dice con fare catastrofico.
"Allora rinchiuditi in un convento per suore" le dice esasperata Rachel. Io scoppio a ridere immaginandomi la scena di Chanel vestita da suora.
"Non è divertente" dice Chanel offendendosi.

-2 ORE DOPO-

"Sono tornata" urlo all'entrata, subito dopo essermi tolta quei tacchi che mi hanno distrutto i piedi per ben due ore.

Silenzio. Evidentemente i miei zii sono ancora fuori, da ieri sera. E invece no. Trovo mio zio addormentato sul divano. Controllo in cucina per vedere dov'è mia zia, ma con stupore noto che non è lì. Poco importa, devo farmi una doccia, sono a pezzi. Entro in camera mia mettendo via le scarpe e prendendomi un pigiama non tanto pesante, dato che inizia a fare leggermente freddo. Vado nel bagno accanto a camera mia, dato che quello di fronte è occupato. Meglio, l'idromassaggio è la cosa migliore che posso usare per rilassarmi. Entro nel bagno, trovando una sorpresa alquanto spiacevole.

"Porca putt.." sbraita Bieber. Lo blocco.
"Non volevo" dico chiudendo subito la porta. Sono shockata, letteralmente. 
Maledetto Bieber, non può chiudere la porta quando si lava? No, deve traumatizzarmi e rovinarmi l'adolescenza. Per fortuna che aveva un asciugamano legato in vita. Dopo pochi minuti esce Bieber con un pantalone della tuta addosso e i capelli ancora bagnati. Senza nememno dirgli mezza parola mi fiondo nel bagno chiudendolo a chiave. C'è un enorme nuvola di vapore quà dentro. Si sente il profumo del Bagnoschiuma che ha usato. Apro le finestre per mandare via tutto quel vapore, inanto che riempio la vasca. Dopodichè richiudo le finestre, mi spoglio e accendo l'idromassaggio, abbandonandomi a quelle bollicine rilassanti.

*Justin's Part*

Okay che era da ieri che non vedevo Hilary, ma non volevo di certo vederla in quel momento. Imbarazzante. L'unica parola che può riassumere ciò che è accaduto pochi minuti fà. Mi è sembrata strana, però. Non mi ha degnata di uno sguardo e tantomeno mi ha salutato. 
Mi suona il telefono, facendomi tornare alla reltà. Leggo il nome di Nicholas sullo schermo e rispondo.

"Ehy, bro" dico.
"Siamo nei guai. In grossi guai. Non sono riuscito a chiamarti prima, non ho potuto. Scendi, sono sotto casa tua." non mi da nemmeno il tempo di rispondere che attacca subito. 

Che diavolo è successo? Di che guai sta parlando? Mi metto una maglia e le supra abbinate ai miei pantaloni grigi della tuta e scendo. Apro la porta ritrovandomi di fronte un Nicholas agitato e preoccupato.

"Cos'è successo?"
"Hilary. Ha scoperto tutto. Ieri.." lo blocco.
"Come cazzo ha fatto a scoprire tutto?" gli urlo contro, chiudendomi definitivamente la porta alle spalle per non farmi sentire.
"Ieri sera ti ho mandato un messaggio dicendoti che volevo annullare la scommessa"
"Io non ho ricevuto nulla" dico confuso.
"Infatti! Perchè il tuo cellulare era nelle mani di HIlary che si è finta te e mi ha chiesto di spiegarle tutto" mi mostra la conversazione tra lui e "me".
"Cazzo, cazzo, cazzo" continuo a ripetere con la testa fra le mani.
"Siamo nella merda" mi dice.
Annuisco. "Ti ha detto qualcosa a te?" gli chiedo preoccupato.
"Mi ha smerdato davanti a tutta la mensa e ha fatto in modo che la ragazza che mi piace, Gabriela, mi odiasse" dice leggermente triste.
"Mi dispiace amico" gli dico battendogli una mano sulla spalla in segno di conforto.
Fa spallucce. "Ormai è fatto. A te ha detto qualcosa?" 
"No. Era da ieri sera che non la vedevo. Stamattina mi sono alzato e lei non c'era. Prima lo incontrata di sfuggita in bagno. Ora capisco perchè non mi ha rivolto la parola e perchè quando, oggi, l'ho chiamata ha risposto nel modo più freddoe e distaccato possibile" dico dando parola ai miei pensieri.
"Guarda il lato positivo. A te non ha fatto nessuna scenata" fa spalluce, visibilmente dispiaciuto per ciò che è accaduto a lui. 
Poi tira fuori dalla tasca dei sui jeans alcune banconote. "Questi sono i 100 dollari della scommessa persa" mi dice.
"No, tieniteli, non li voglio. Abbiamo sbagliato..Ho sbagliato fin dall'inizio a voler scommettere su di lei. Non sai quanto me ne pento" 
"Ora vado, prima che i miei mi vengano a cercare con la polizia" ironizza per poi salutarmi e andarsene. Mi siedo sull'erba del giardino, sotto la finestra della sala e mi prendo la testa fra le mani. 
"Stupido, stupido, stupido" mi ripeto a bassa voce, finchè non sento una voce alle mie spalle.
"Ah, l'hai capito finalmente" è Hilary. Scatto in piedi davanti a lei, con gli occhi leggermente sgranati. Nella sua voce c'èra ironia mischiata a tristezza.
"Da quanto eri qui?" le chiedo.
"Abbastanza da aver visto che hai rifiutato i soldi della scommessa. Peccato che tu te ne sia pentito tardi." alza spallucce, fingendosi dispiaciuta.

Fa per andarsene ma la blocco prendendole un braccio. Lei si gira verso di me, ha una strana luce negli occhi. Una luce oscura, oserei dire. Mai vista prima, fa paura.

*Hilary's part*

Mi prende per un braccio per un braccio costringendomi a fermarmi. Cosa diavolo vuole ancora? Non gli è bastato scommettere su di me? Sulla sua migliore amica? Ora vuole anche continuare a parlarmi e farsi perdonare? Mi giro verso di lui, più arrabbiata che mai. Lui sussulta alla vista dei miei e stacca subito la mano dal mio braccio. Non sa cosa dire, non riesce a parlare. Ne approfitto e cammino, aprendo il cancelletto del mio giardino e uscendo dirigendomi verso il negozio di tatuaggi. Finalmente ho i soldi ed il permesso di mio zio. Sento dei passi dietro di me. So che è lui, mi sta seguenndo. Ma poco importa.
Percorro la poca stradina che mi rimane prima di raggiungere il negozio. L'insegna è accesa, dato che è sera. Dentro ci sono alcune persone che attendono. Tutti ragazzi sui vent'anni. Sto per entrare ma lui mi ferma. 

"Che altro vuoi ora?" sbraito.
"Cosa stai facendo?" mi chiede sbalordito.
"Non lo vedi? Oltre che stupido sei anche cieco? Si chiama tatuaggio. Come quelli che hai tu, hai presente?" dico trattandolo da ritardato.
"Non sono stupido. Era retorica la mia domanda" dice infastidito dal tono che ho appena usato con lui.
"Allora se sa già la risposta non chiedere" gli dico staccando il mio braccio dalla sua presa.

Entro e subito l'attenzione di quei ragazzi viene posata su di me. Cerco una sedia libera e con mio disapprovo noto che l'unica sedia libera è tra due ragazzi troppo muscolosi per i miei gusti. Faccio una smorfia di disgusto e resto in piedi davanti all'entrata aspettando il mio turno, mentre noto che Justin va a sedersi tra quei due ragazzi. Circa una mezz'oretta dopo finalmente si libera un pò la sala. Prima di me ci sono solo due ragazzi e poi finalmente è il mio turno. Dalla stanzetta dove fanno i tatuaggi esce il ragazzo di stamattina che appena mi nota mette su un sorriso enorme.

"Ehi, bellissima. Sei di parola a quanto pare" dice venendomi in contro e abbraccaindomi. 
Ricambio l'abbraccio. "Si, l'ho detto che sarei venuta oggi" dico per poi sciogliere l'abbraccio. 
"Hai già deciso il tatuaggio?" mi chiede poi, facendo cenno ad un ragazzo di entrare dentro.
Io annuisco. "Si, ma non sono molto sicura, preferivo vedere anche altri tatuaggi" faccio spallucce.
"Oh, certo. Tieni, se trovi qualcosa, appena entri me lo fai vedere e te lo facciamo, d'accordo?" mi dice porgendomi una specie di catalogo pieno di vari tatauggi.
Annuisco. "Grazie" 
"Di niente, ora entro" dice facendo cenno alla stanzetta. 

Io annuisco per poi sedermi in una sedia vuota lì vicino. Apro il catalogo e lo inizio a sfogliare sotto gli occhi di Bieber e l'altro ragazzo. Sto ancora sfogliando quando viene chiamato il ragazzo prima di me. Capisco che devo muovermi a scegliere, dato che lui farà presto, dovendosi fare solo un piercing. Continuo a sfogliare, avvicinandomi di più alla fine di quel catalogo quando un tatuaggio bellissimo attira la mia attenzione. E' una chiave non molto piccola ma neanche tanto grande con un fiocchettino rosa sopra ed una scritta a lato: "Follow your heart", E' stupendo, decido di farmi quello e lascio il catalogo aperto a quella pagina. Quando vedo il ragazzo di prima uscire, mi alzo dalla sedia, vedendo Bieber che fa lo stesso.

"Non avrai intenzione di seguirmi dentro, vero?" chiedo guardandolo male.
Lui annuisce. "So quanto può far male, nel caso che avrai bisogno, ci sarò" dice facendo spallucce.
"Non sentirò dolore. E nel caso dovessi sentirlo, non mi servirà il tuo aiuto" dico fredda. Sta per dire qualcosa ma viene interrotto dall'arrivo del ragazzo di prima.
"Perfetto bellezza, ora tocca a te" mi dice sorridendo. "Hai scelto il tatuaggio?" mi chiede facendomi cenno di seguirlo nella stanzetta dove trovo un altro ragazzo più robusto seduto vicino al lettino in pelle. 
Io annuisco porgendogli il catalogo. "Ho scelto questo" dico indicando il tatauggio.
"Perfetto, dove vuoi farlo?" mi chiede. 
Ci penso un pò e poi decido. "Sotto il seno" dico decisa. 

Con la coda dell'occhio vedo Bieber che sgrana leggermente gli occhi per poi tornare normale, come se nulla fosse successo. Sorrido leggermente per la sue reazione, senza farmi notare.

Il ragazzo annuisce. "Va bene, sdraiati sul lettino e alza la maglietta in modo da scoprire il punto in cui vuoi farlo" dice per poi passare il catalogo all'altro ragazzo, indicandogli quale tatauggio voglio farmi fare.
Mi distendo sul lettino, a pancia in su, e dopodichè alzo la maglia in modo da scoprire la pancia e il torace, lasciando coperto però il petto.
"Vuoi usare gli stessi colori usati nell'immagine?" mi chiede l'altro ragazzo.
Annuisco. "Si, lo voglio uguale" dico.
"Costerà di più" mi avverte il ragazzo di prima.
"Non è importante il costo" dico facendo spallucce.
Lui annuisce per poi dare vari attrezzi al ragazzo che mi farà il tatuaggio. "Pronta?" mi chiede poi sorridendo.
"Certo" dico ricambiando il sorriso. 
"Nervosa?" mi chiede sussurrando Bieber, che nel frattempo si è seduto accanti a me, all'altezza del mio viso.
Scuoto la testa. "No, non vedo il motivo per cui dovrei esserlo" rispondo fredda.

Ed è vero. Non sono nervosa, finchè non sento l'ago che mi farà il tatauggio iniziare a fare un rumore abbastanza fastidioso. Con quel rumore arrivano le preoccupazioni a cui non avevo pensato fino ad'ora. E se facesse male? Non posso di certo lasciarlo a metà, dovrò sopportare finchè non finisce. E se poi in futuro vorrò toglierlo. Se poi, una volta finito, non mi piace? Vedo l'ago che sta per avvicinarsi alla mia pelle e appoggio la testa al lettino, chiudendo gli occhi e cercando di pensare ad altro, con scarsi risultati però. Sento l'ago sopra la mia pelle. Fa male, più di quanto pensassi. Stringo gli occhi cercando di sopportare il dolore. 
Quanto vorrei poter stringere la mano di Justin, poter trovare conforto in lui. Ma non posso, ha tradito la fiducia. Quella fiducia che da anni non ho riposto in nessun altro. Dovevo ascoltare mamma e papà quando mi dissero, in quel sogno, di non fidarmi troppo in fretta. E se avessi sbagliato a fidarmi anche di Rachel e Chanel? Insomma, non credo che in una settimana delle persone possano diventare migliori amiche così troppo in fretta. Secondo me ho corso troppo. Sto correndo troppo. Dovrei prendermi una pausa. 
Apro gli occhi sentendo una mano sulle mie guancie. 

"Perchè stai piangendo? E' troppo forte il dolore?" mi chiede Bieber con premura finendo di asciugarmi le guancie dalle lacrime scese involontariamente mentre ero assorta nei miei pensieri.
Gli scacchio la mano. "Si. Non puoi lontanamente immaginare quanto sia forte il dolore che mi hai provocato tu, scommettendo su di me" dico a dentri stretti, con un pizzico di dolore nella mia voce.

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-Spazio Autrice-

Buonasera ragazze. Vi chiedo ancora scusa per il ritardo, non sono riuscita a postarlo prima :(
Scusate gli eventuali errori, ma devo ancora farmi i compiti e non sono riuscita a rileggerlo. Cosa ne pensate? A me non convince molto questo capitolo, non so come mai. Fatemi sapere la vostra tramite una recensione, mi farebbe davvero piacere sapere cosa ne pensate *-*
Mi siete mancate tantissimo, davvero.
Allora, metto le varie foto, dato che alcune ragazze mi hanno chiesto di metterle :)

Hilary's Dress 1 (part 1) 

Hilary's Dress 1 (part 2) 

 E questo e il tatuaggio che si fa Hilary *-* 


Questo è ciò che si mette Hilary per andare al parco con le ragazze
  



 




Voglio ringraziare tutte le persone che hanno recensito e che hanno messo la storia tra le preferite, le seguite e le ricordate! Grazie mille, vi amo *-* <3
Metto il capitolo a 4 recensioni <3

Baci,Sere <3



 
  
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