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Autore: sophiemolko    14/12/2013    2 recensioni
quando nemmeno la musica riesce a calmarti dopo una giornata nera
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Crack Pairing | Personaggi: Brian Molko, Stefan Osdal, Steve Forrest
Note: Traduzione | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Piove  a dirotto, ho lasciato sul tavolo le chiavi di casa e per questo sono chiusa fuori. Cerco furiosamente il telefono nella borsa e chiamo mio fratello. Non risponde. Niente. Chiamo sul telefono fisso e finalmente risponde una voce femminile e qui capisco tutto. Mio fratello si era portato a letto una groupie. La tipa viene ad aprirmi e mi trovo davanti ad una bella ragazza, che non dà proprio l’idea di essere una sgualdrina, ma evidentemente l’apparenza inganna veramente!  Salgo le scale e saluto con sdegno mio fratello dirigendomi al bagno; riempio la vasca e metto le cuffiette con la musica per non pensare a nulla. Stasera la riproduzione casuale dell’ipod ha scelto per me “special k”, non che sia particolarmente attratta dalla voce da checca di mio fratello ma l’ascolto comunque. Alle parole “I fall down, hit the ground” sento qualcosa al cuore e ho un sussulto. Comincio a pensare alla giornata di merda appena passata, dalla mattina nebbiosa che mi impediva di vedere a 10 metri da me, alla cena pallosa con i colleghi di ospedale. La canzone successiva è quella che Brian ha scritto per me: “for what it’s worth”. Non me l’ha mai detto ma ha basato il testo su di me; in realtà sembra che la canzone parli di lui ma nessuno sa che la protagonista esclusiva sono io. Poveri fan, se lo sapessero… finisco il bagno e risciacquo la vasca; l’idromassaggio continua a funzionare e spruzzo acqua dappertutto. Adesso mi tocca anche asciugare. Fatto. Esco e vado in camera mia ma in corridoio vedo un’ombra dirigersi verso di me.

-“Sofia, che hai stasera? Ti vedo strana”
-“giornata di merda Bri”

e scoppio a piangere.

-“….scusami se ho portato a casa questa ragazza”
-“tanto lo farai altre cento volte! Sono fatti tuoi con chi trombi, io non centro niente”

E così mi fiondo sotto le coperte tutta infreddolita. Dopo nemmeno cinque minuti sento bussare alla porta della mia stanza. Una voce mi dice piano piano:

-“Sofy, aprimi! Devo sapere che cazzo hai!”

Io prontamente rispondo:
-“fatti i cazzi tuoi e lasciami in pace”

Non riesco a smettere di singhiozzare e nonostante cerchi di soffocare i gemiti con il cuscino non riesco a farli smettere. Sono come un fiume in piena, una cascata. Piango così, senza motivo. La canzone mi ha fatto ricordare quel brutto periodo e ho bisogno di sfogarmi. Non avrei mai pensato che la musica di mio fratello potesse aiutarmi tanto, e invece eccomi qui ad ascoltarla ripetutamente. Bussa ancora, questa volta fa passare un bigliettino da sotto la porta, lo vedo grazie allo spiraglio di luce che passa sotto di essa. Malgrado gli occhi gonfi e la stanchezza decido di alzarmi e prendere il biglietto. C’è scritto “in cucina ci sono biscottini e cioccolata calda, quando vuoi uscire da quella maledetta stanza mi trovi lì”. Che carino. Lo tratto sempre male ma lui fa di tutto per me. Esco dalla stanza e vado in cucina. Non mi ero struccata e vedo il mio riflesso nello specchio del comò in corridoio. Orrendo! Sembro uno zombie! In cucina c’è quello scricciolo del mio nipotino che mangia biscotti inzuppati nel cioccolato caldo.

-“Cody ma sono le due di notte! Cosa fai ancora sveglio?”
-“papà mi ha detto che c’erano i biscotti e mi sono alzato, avevo fame”
-“allora posso farti compagnia e li mangiamo insieme?”
-“sì, vieni qui vicino a me però, mi sento soletto”

Quel bambino è la tenerezza in persona, forse è un misto tra  me e Brian. Abbiamo lo stesso carattere, gli stessi attacchi di dolcezza sfrenata.
Mangiamo tutto il sacchetto di biscotti e torniamo alle nostre stanze. Poco prima che entrassi Cody mi chiede di dormire con lui. Annuisco e mi intrufolo nel suo lettino ancora caldo da prima. Di Brian nemmeno l’ombra. Sarà uscito lo stronzo. Sento il cellulare squillare.
È un messaggio di mio fratello:
“spero sia stato tutto buono lì in cucina. Per questa notte ti chiedo di prenderti cura di Cody, io avevo bisogno di bere e ubriacarmi”
 
Non cambi mai. E io sono come te perché come il piccolo si addormenta vado in cucina e mi attacco alla bottiglia di jack daniels che c’è nel mobiletto. Mi addormento sul divano guardando uno stupido programma su gente obesa che vuole dimagrire. So che domani mi sveglierò con un mal di testa tremendo ma me ne frego. E Morfeo mi porta con lui……………….
  
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