alla vera Naomi, che non sa che anche così va bene Naomi è composta da vetro, legno e marmo. E' il vetro perché le cose le riesce a placare abituandosi a tutto; ha i lividi delle lotte contro le proprie insicurezze e l'anima nera di chi contiene tutto all'interno. E' il legno nelle conversazioni, nei tatuaggi permanenti e nei sorrisi tirati, non è flessibile, e al massimo puoi scheggiarla, ma non scalfirla del tutto, è comunque troppo orgogliosa per ammetterlo e preferisce dimostrarlo in modi diversi. E nell'ultimo strato, quello superficiale, è marmo. L'amore. Naomi è un pezzo di marmo nell'amore, è uno strato duro che apparentemente brilla, s' illumina e si spegne, ma mai la si inchioda in un unico nome, può avere qualche crepa ma non tutto l'insieme.
Dopotutto, ha varie teorie per sé stessa ma lei, ad ogni modo, resta comunque il Giappone: è separata dalle tre metà che la contengono, che la formano, ma nella guerra è un tutt'uno, e nemmeno il vetro, il legno e il marmo, la possono spezzare.
|